Utente:Francesco Prandini/Sandbox

Italo Bortolotti nasce a Fanano nell’Alto Appennino Modenese il 23/10/1933 da Umberto Bortolotti, commerciante, e da Lisa Dieci, casalinga. Dopo la guerra ha perfezionato la maturità classica a Fiumalbo, in seminario e ha poi frequentato Scuole d’Arte a Firenze, Roma e Bologna, interrompendole. Ha preferito sperimentare dal vivo gli ambienti artistici, facendo tutta la trafila dei classici artisti autodidatti.

E’ pittore e scultore, artista eclettico, innovativo, sperimentatore, promotore culturale. E’ il genius loci del suo Appennino. Esordisce con la prima mostra personale a Bologna nel 1955, per poi replicare a Roma, Latina, Arezzo, e anche a Detroit, Caracas, Francoforte e Ginevra. La sua ultima mostra personale, presentata da Raffaele De Grada e Vincenzo Marotta ha avuto luogo alla galleria Macchi di Pisa nel 1980. E’ stato, nel 1982, insieme all’attuale Sindaco di Modena Giancarlo Muzzarelli e alla prof. Caterina Muzzarelli, direttore artistico di una delle più grandi manifestazioni artistiche d’Italia, come il Simposio Internazionale di Scultura su Pietra di Fanano, unico in Europa nel suo genere. Dopo oltre 20 anni di vita, il museo all’aperto di Scultura su Pietra di Fanano, grazie al suo impulso, conta più di 300 opere sul territorio provinciale modenese, in gran parte a Fanano.

E’ stato membro della giuria artistica del Simposio con Giulio Carlo Argan, Pietro Cascella, Giò Pomodoro, Quinto Ghermandi, Renzo Margonari e altri. Tra le opere, tantissime dai quadri alle sculture in diversi materiali (ferro, ceramica, legno e ovviamente la pietra di Fanano), vanno segnalati il monumento dedicato alla Resistenza al Parco di Santa Giulia di Palagano, dove, durante la Seconda Guerra Mondiale, si sono registrati duri scontri, eccidi e rappresaglie ai danni delle comunità della Repubblica di Montefiorino. Da segnalare inoltre a Fanano la creazione del complesso della cosiddetta “Fontana del Bortolotti”, dedicata al rapporto tra uomo e scienza.

Italo Bortolotti, dopo lunga malattia, muore a Fanano il del 16/03/2007. Il 18 maggio 2012 l’Amministrazione Comunale di Fanano gli ha intitolato il Centro Culturale di Fanano, situato a pochi metri dalla sua abitazione in piazza Marconi.