Utente:Gborgonovo/Sloweb

Sloweb è un movimento sociale sorto a Torino nel 2017, ha l'obiettivo di promuovere l’uso responsabile del web, degli strumenti informatici e delle applicazioni Internet attraverso attività di informazione, educazione e lotta agli usi impropri da parte di organizzazioni di ogni natura.

Manifesto

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Il movimento ha un proprio manifesto[1] programmatico.

  • Il movimento Sloweb afferma che il web è uno straordinario mezzo di trasmissione del sapere, dei ricordi e delle informazioni di qualità. Sloweb riconosce le enormi opportunità e il potenziale delle tecnologie digitali, anche per facilitare l’inclusione delle persone disabili.
  • Il movimento Sloweb riconosce che l'uso delle tecnologie informatiche interferisce a fondo con la parte irrazionale, emotiva e inconscia della natura umana. Alle opportunità si affiancano quindi rischi e fenomeni sociali da valutare con attenzione e, in casi specifici, contrastare.
  • Il movimento Sloweb si impegna a proteggere i diritti fondamentali anche sul terreno particolare della gestione ecologica dei dati digitali delle persone: ridurre, proteggere, selezionare, possedere, cancellare e gestire[2] la propria eredità digitale.

Quanto sopra è essenziale per rendere il web più sicuro, libero e utile per tutti.

I sostenitori del movimento che ne condividono i principi e valori si impegnano a:

  • non trattare dati personali per finalità commerciali e non profilare gli utenti a fini commerciali, impegnandosi altresì a non comunicare o cedere dati (gratuitamente o dietro pagamento) a terzi per le stesse finalità;
  • fornire strumenti di verifica della comprensione, da parte degli utenti, delle condizioni di uso dei loro servizi e/o applicazioni;
  • fornire descrizioni sintetiche riassuntive delle principali caratteristiche del contratto di servizio e di trattamento dei dati (possibilmente corredate di elementi grafici – immagini, schemi, “bollini” eccetera – e/o in formato strutturato machine readable);
  • fornire strumenti per l’autocontrollo del tempo passato nell’uso dei loro servizi e/o applicazioni.

Ruolo sociale di Sloweb

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La missione del movimento Sloweb è di promuovere la responsabilità sociale con cui si intende valutare, analizzare e criticare la cultura digitale, le nuove tecnologie e il loro sviluppo e fruizione a tutti i livelli. Conta di prevedere, prevenire, ridurre e per quanto possibile eliminare le loro ricadute negative sulla vita e sul benessere degli individui, dei gruppi, delle collettività e delle istituzioni, in primo luogo per i soggetti vulnerabili (minori, anziani, malati, disabili, poveri, migranti e rifugiati eccetera), ma più in generale per l'antroposfera e le future generazioni.

Spera così che una particolare attenzione venga dedicata ai rischi per la salute e l'incolumità delle persone, con riferimento alle svariate forme di "tossicità e violenza digitale" cui oggi assistiamo:

  • la falsamente innocua videodipendenza, la Internet addiction, la dipendenza dagli smartphone, dai videogame e così via, con le forme estreme del ritiro sociale (hikikomori) e degli incidenti traumatici da "assorbimento totale" nel rapporto con il dispositivo;
  • le forme più o meno gravi di violenza mediate dal web, dalle umiliazioni del cyberbullismo al sexting estremo, dal furto di immagine o di testi alla sextortion, dal flaming nelle mailing list alle violenze verbali e relazionali sui social media, dagli attacchi presidenziali su Twitter alle violazioni della privacy, fino ai ricatti ed estorsioni in seguito a furti e attacchi cracker (data breach) fino a forme più blande anche se egualmente violente, come lo spoiler;
  • la manipolazione dell'identità nelle relazioni online[3], per scopi criminosi o perversi (l'adescamento di donne e minori) o per scopi più "innocui" e relativi all’insicurezza personale o all’ansia sociale;
  • la dolosa diffusione di notizie false e contenuti fuorvianti per provocare una reazione emotiva da parte della massa degli utenti, al fine di aumentare le visite di un sito che commercializza pubblicità anche mediante il trattamento di dati personali, lo sfruttamento della mistificazione, della presa in giro o delle falsificazioni intenzionali (fake news e simili);
  • la becera diffusione di consigli di salute, indicazioni, diete, farmaci non convenzionali e anche allarmismi (come nel caso dei vaccini) e, su un piano diverso, la presenza crescente di terapie, forme d'aiuto e counseling "a distanza" mediate da PC o dal web e fornite da persone di professionalità dubbia o inverificabile, quando non da "semplici" software.

Progetti e attività

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Tra le varie iniziative intraprese dal movimento si possono annoverare:

  • corsi di educazione all’uso consapevole del web[4] e di sicurezza informatica,
  • servizi per valorizzare il patrimonio digitale delle persone e delle organizzazioni[5],
  • soluzioni per migliorare l’accessibilità a Internet da parte di tutti,
  • promuovere la chiarezza delle condizioni contrattuali dei servizi,
  • lottare contro le dipendenze e l’uso compulsivo degli strumenti digitali,
  • promuovere comportamenti responsabili e partecipativi nello sviluppo di software.

L'attività del movimento ha portato nel marzo 2018 alla pubblicazione del libro[6]: "Sloweb, piccola guida all’uso consapevole del web", pubblicato da Golem Edizioni, a cura di Pietro Jarre e Federico Bottino.

Bibliografia

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  • Pietro Jarre, Federico Bottino, Sloweb, piccola guida all’uso consapevole del web, Torino, Golem Edizioni, 2018, ISBN 978-8885785021.

Collegamenti esterni

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