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Adriana Pincherle

Adriana Pincherle (Roma, 1905 - Firenze, 1996) era una pittrice italiana.

Infanzia ed Educazione

Adriana Pincherle proveniva da una famiglia di alta borghesia di origini ebraiche da parte del padre Carlo Pincherle (1863)1 e cattoliche da parte della madre Isa De Marsanich. Fin da piccola, Pincherle dimostrava una particolare scintilla di interesse per la pittura ad acquerelli di suo padre, e fu probabilmente allora che nacque in lei la sensibilità per l’arte e i colori. Dunque, dopo aver terminato gli studi classici, iniziò a frequentare l’atelier ‘per signorine’ di Alfredo Petrucci e si iscrisse alla scuola libera del nudo all'Accademia. Durante i suoi studi conosce Mimmo Spadini e Scipione, grazie ai quali riesce ad aprirsi strada nell’ambiente artistico romano.2 3

Carriera

Esordì nel 1931 presso la mostra artistica collettiva “Prima mostra romana d'arte femminile” alla Galleria di Roma, dove per l’occasione viene notata da Roberto Longhi1, un critico di arte italiano4. Nel 1932, presso la stessa galleria, espose una sua opera personale insieme a Corrado Cagli, che fu notata da Longhi e la rese la prediletta tra i due artisti. La crescita personale ed educativa della Pincherle era dovuta al suo interscambio degli studi tra la Scuola Romana e la scuola dei pittori del gruppo di Via Cavour, ma la sua maturazione nel campo della ricerca pittorica e del suo stile ebbe inizio con il suo soggiorno a Parigi nel 19333. Venne particolarmente influenzata dal movimento artistico dell’impressionismo e gli stili dei celebri Fauves, Renoir e Matisse.2 3

Dopo essersi recata nuovamente a Firenze, nel 1933 Pincherle fece la sua prima comparsa alla Sala d’arte delle Nazioni e alla Galerie de la Jeune Europe a Parigi. Fece conoscenza dei fondatori del gruppo “I sei di Torino”, pittori specializzati nell’ambito dello studio di F. Casorati5, che fu lo stimolo per l’avvio alla sua rielaborazione dell’arte francese. Nel triennio tra il 1934 e il 1936 l’artista si dedicò all’esposizione dei suoi lavori, tra cui nel 1934 Exhibition of Contemporary Italian Art negli USA, nel 1935 alla II Quadriennale e nel 1936 alla galleria La Cometa3. Negli anni seguenti espose a diverse mostre a Roma, Firenze, Milano e Venezia, tra cui alla Galleria del Vantaggio di Roma nel 1955, presentata da Roberto Longhi per rappresentare la sua crescita artistica attraverso il suo percorso. 3

La pittrice continuò a dipingere nonostante la morte del marito nel 1966 fino ai suoi ultimi giorni di vita. Morì in seguito a degli attacchi di cuore l’8 Gennaio 1996. 3 6


Vita Privata

Durante gli anni tra il ‘34 e il ‘36 conobbe il pittore Onofrio Martinelli a Genova, il quale sposò nel 1934. Pincherle e Martinelli si trasferirono a Firenze nel 1934 presso la sua dimora. Con l’arrivo della Seconda Guerra Mondiale e delle discriminazioni razziali, la Pincherle fu costretta a nascondersi a causa delle sue origini ebraiche in cittadine tra cui Bibbiena, Vallombrosa e Taranto. Dopo la liberazione dalla guerra, la coppia dette inizio alla sua serie di viaggi annuali a Parigi in perpetua ricerca di opere contemporanee francesi.2

Particolarità e Caratteristiche dello Stile

Adriana Pincherle mostrava una certa preferenza per la realizzazione di ritratti.3 Nel suo stile caratterizzato dai colori accessi si possono riconoscere gli omaggi alle opere di Scipione, la pennellata guizzante tipica di Carlo Levi e altre tecniche tratte da pittori che la suggestionarono nel ‘33 tra cui Soutine, Pascin, Chagall e Derain.6

References

(1) "Geneall." Carlo Pincherle Moravia, * 1863. Web. 11 Feb. 2016. (2) "Progetti Aderenti Al SIUSA." SIUSA. Web. 11 Feb. 2016. (3) "PINCHERLE ADRIANA (1905 - 1996)." PINCHERLE ADRIANA. Web. 11 Feb. 2016. (4) "Roberto Longhi." Roberto Longhi. Web. 11 Feb. 2016. Fondazione Roberto Longhi (5) "Sei Di Torino." Nell'Enciclopedia Treccani. Web. 11 Feb. 2016. (6) "E' MORTA ADRIANA PINCHERLE - La Repubblica.it." Archivio. Web. 11 Feb. 2016.