Utente:GiuGio22102003/Sandbox

Porta della Mandria modifica

Storia modifica

Se in riferimento alla sua ubicazione geografica questa si può definire “porta ovest”, per la funzione che doveva assolvere, cioè quella di consentire alla Flaminia (La via Flaminia è la strada voluta dal Console Flaminio, da cui prende il nome, e costruita a partire dal 220 a.c. Congiunge Roma a Rimini e probabilmente segue per lunghi tratti antiche strade protostoriche umbre. Solo i punti del tragitto più "difficili" venivano lastricati, mentre gli altri erano brecciati) ,di uscire dalla città per dirigersi a nord e raggiungere Pesaro, essa potrebbe definirsi più propriamente “porta Pesaro” .

Descrizione e Utilizzo modifica

Scampata, anche se soltanto in parte, agli abbattimenti antichi e poi a quelli recenti ancor più devastanti, la porta si apre a metà di un interturrio nel tratto di mura detto “della Mandria” dalle quali prende il nome, dietro al monumento ai Caduti(monumento onorario eretto nel 1931; il monumento in se e la statua collocata al di sopra sono in pietra mentre le figure situate lateralmente sono in bronzo) , la sua curiosa denominazione di "Porta della Mandria" deriva inoltre dalla abitudine di epoca medioevale di portare in questa zona delle mura le mandrie al pascolo , oltre il bestiame, faceva passare pure carri commerciali; a testimonianza di questo fatto si può notare il segno sulle pietre dell' arcata del continuo striscio dei mozzi metallici delle ruote dei mezzi, nello svoltare per il centro cittadino. Questa porta faceva parte, assieme ad altre, alla lunga cinta muraria lunga 1760 metri, inanellata lungo il perimetro anche da 28 torrioni.Dimenticata insieme con la restante cortina muraria, è ritornata alla luce nel 1925 durante uno dei tentativi, per fortuna scongiurati, di demolizione delle mura.

Struttura modifica

 

A ben guardare è l'unico tratto di mura urbiche veramente regolare in ogni sua parte rispetto agli altri settori della recinzione ,cosa che depone a favore di una sua primaria costruzione . La porta è posta esattamente centrata e in asse con la strada che vi giungeva . Tutto il settore compresi i 4 torrioni alle estremità misura 167 metri pari a circa 565 piedi romani . Integra fin circa all'imposta dell’arco, realizzata in blocchi parallelepipedi di arenaria gialla locale secondo la tecnica dell’opus Quadratum ( tecnica di costruzione della Roma antica, che consiste nella sovrapposizione di blocchi squadrati in forma parallelepipeda e di altezza uniforme, che vengono messi in opera in filari omogenei con piani di appoggio continui.), inoltre è nella parte superiore frutto di un accurato restauro realizzato recuperando i massi superstiti, ricollocati , con le dovute integrazioni a mattoni, nella posizione originaria. Risulta che la porta romana è stata costruita secondo un preciso progetto basato sulla disposizione simmetrica delle varie componenti. Essa è larga verso l’esterno esattamente m. 3,56 (12 piedi) e nella parte interna m. 4,15 (14 piedi), la profondità è di m.2,67 (9 piedi) e l’altezza del passaggio fino all'imposta dell’arco è di m. 3,56 (12 piedi), ed in totale è di m. 5,35 (18 piedi).Tenuto conto che l'altezza del muro compresa la merlatura non doveva superare i 13 metri la porta nel suo insieme era più che proporzionata al muro nel quale era inserita con questa modesta altezza però la Porta della Mandria non può competere in magnificenza con la contemporanea Porta d'Augusto, ma l'erosione di uno dei due pilastri laterali, dovuta al passaggio dei carri, è spia di una frequenza assidua della strada che passava sotto di essa.


Voci correlate modifica


-Fano

-Arco d'Augusto (Fano)

-Rocca Malatestiana (Fano)

-Cattedrale di Santa Maria Assunta (Fano)

-Mura di Fano

-Atleta di Fano

-Via Flaminia