Utente:Giuliatisbe/sandbox3

Template:Lupercale

Etimologia

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Secondo Ovidio e Plutarco sono due le possibili spiegazioni mitologiche:[1] [2]

  • la lupa dà il nome alla grotta e dunque al rito dei Lupercalia,
  • i Lupercali sarebbero il corrispettivo latino delle feste greche chiamate Licee. Infatti entrambe contengono il termine lupo nell’etimologia del nome. Dunque la denominazione del luogo deriverebbe dal culto.

Mitologia

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Tradizionalmente, il Lupercale è il luogo dove Romolo e Remo furono trovati dal pastore Faustolo, dopo essere stati abbandonati all'interno di una cesta. [3] Qui furono allattati dalla lupa. Al sito è legato il rito dei Lupercalia: infatti i Luperci correvano intorno al Lupercale in memoria di una sfida tra i gemelli fondatori di Roma: [4] 'Vediamo che i Luperci dànno inizio alla loro corsa partendo dal punto in cui dicono sia stato esposto Romolo' [5]

Inoltre Lupercale viene collocato nei pressi del fico ruminale. [6] Davanti la grotta, i membri dei due sodalizi immolavano dei capri e un cane, mentre le Vestali distribuivano focacce.[7]

Localizzazione

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Velleio Patercolo riferisce di un teatro costruito nei pressi del Lupercale ai piedi del Palatino. V. Patercolo,  I. 15, 1997 </ref>

Già gli umanisti si occuparono della questione:

Più recentemente, importanti contributi provengono da Gioacchino De Angelis D'Ossat che affrontò il problema geo-idrologico, studiando le acque sotterranee, per individuare la grotta del Lupercale, provvista di una sorgente. Treccani,  DeAngelis, </ref>

Interpretazione

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Dal punto di vista politico il Lupercale rappresenta il simbolo del nazionalismo romano, mentre ritualmente appare come il luogo di contatto tra l'elemento albano e l'elemento etrusco rappresentando due fasi di civiltà precedenti alla fondazione di Roma e le cui influenze dovevano confluire nel rito romano. Marchetti Longhi,  pp. 157-172, 1933 </ref> Marchetti Longhi,  pp. 365-379, 1933 </ref>

  1. ^ Ovidio,  II. 410-425, 1998
  2. ^ Plutarco,  Romolo, par. 21, 1992
  3. ^ Treccani,  Lupercali,
  4. ^ Ovidio,  II. 410-425, 1998
  5. ^ Plutarco,  Romolo, par. 21, 1992
  6. ^ Ovidio,  II. 410-425, 1998
  7. ^ Treccani,  Lupercali,

Bibliografia

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