Il corpo è ciò che noi siamo. La parte fisica del nostro essere. Ciò che usiamo per interagire con gli altri. Da come lo presentiamo gli altri ci giudicano. Il corpo è una macchina molto complessa. Le tentazioni del corpo ci distraggono dalla virtù. Sono tante le definizioni che sentiamo a proposito del corpo, e risulta difficile distinguere tutti i significati che la parola corpo assume ogni volta. Si tratta innanzitutto di un termine estremamente storicizzato, in quanto riassuntivo di una complessa interazione fra interpretazioni morali, religiose, scientifiche e sociali.

Il corpo come luogo di esposizione dell'esistenza di un individuo costituisce nei nostri giorni il centro dell'attenzione per studi filosofici, religiosi, sociologici e antropologici che si occupano della definizione dei concetti di identità/differenza, della relazione corpo/mente, della oggettivazione della persona trasformata in forza lavoro (alienazione).

Per argomenti utilizzati e riferimenti, tali studi si trovano ad essere contigui agli studi sulla rappresentazione del corpo e sull'uso del corpo nella rappresentazione e nella comunicazione, sviluppati prevalentemente in ambito psicologico ma anche artistico, teatrale e letterario.

Ma esiste anche un senso più limitato assegnato alla parola corpo, che lo identifica a volte con l'insieme dei tessuti che compongono un essere umano, a volte con il solo torso della figura umana.

Per il corpo usato come metafora, si rimanda alla voce di disambiguazione "corpo"

Studi storici

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La storiografia moderna, a partire da Jules Michelet (1798-1874) ma soprattutto a seguito degli studi di Michel Foucault (1926-1984), che svolgendo i suoi studi in particolare sulla disciplina, la coercizione e la repressione cui il corpo è sottoposto, ha richiamato una particolare attenzione sulla necessità di considerare il corpo come elemento centrale di ogni racconto storico, rivendicando la prevalenza di questo rispetto all'evento.

Studi antropologici

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In ambito antropologico fu invece l'antropologo francese Marcel Mauss a interessarsi delle tecniche del corpo nel 1934[1]. Questo ambito è stato dallo stesso Mauss sviluppato in una presentazione svoltasi presso la Société de Psychologie francese il 17 maggio 1934[2], intendendo con esse le modalità tradizionali dell'uso del corpo che si hanno in differenti società.

«Il corpo è il primo e il più naturale degli strumenti usati dall'uomo. O più esattamente, senza parlare di strumento, il primo e più naturale oggetto tecnico, e allo stesso tempo mezzo tecnico, dell'uomo è il suo corpo.[3]»

Studi filosofici

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  1. Philosophy of Mind/Cognitive Psychology/Cognitive Science

Studi psicologici e medici

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  1. Pathologies of the Self
  2. Medical Issues and the Person

Studi sociali

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  1. Embodiment, Self, and Personal Identity
  2. Developmental Theories of Self
  3. Social Construction of the Self
  4. Narrative Theories of Personal Identity

Studi politici

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  1. Feminist Theories/Gender Studies of Self Identity
  2. Person and Self in Ethics/Politics/Law
  1. ^ Mauss, Marcel, "Le tecniche del corpo", in Teoria generale della magia e altri saggi, Torino, Einaudi, 1991.
  2. ^ Journal de Psychologie, XXXII, ne, 3-4, 15 mars - 15 avril 1936
  3. ^ Mauss, Marcel, "Le tecniche del corpo", in Teoria generale della magia e altri saggi, Torino, Einaudi, 1991.

Bibliografia

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  • Umberto Galimberti, Il corpo, Milano, Giangiacomo Feltrinelli, 2002.
  • Marcel Mauss, Teoria generale della magia e altri saggi, Torino, Einaudi, 1991.
  • Lemma "corpo", in Enciclopedia Einaudi, vol. Vol. 3, Torino, Giulio Einaudi, 1978, pp. 1097-1160.