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UNIPLUX


Gli UNIPLUX sono un gruppo musicale rock italiano formatosi nel 1980 ancora in attività. Il gruppo nasce a Roma nel 1980, fondato da Fabio Nardelli , chitarrista , cantante, compositore e capo storico della formazione,che aveva già militato in diverse band rock-blues e progressive nella seconda metà degli anni ’70 ( E.C.V. ) e collaborato come session-man in sala di registrazione per artisti pop (Rimmel 1978). Nel 1980 Fabio conosce il batterista Francesco Mancinelli e dopo alcune session insieme decidono di formare una band di rock originale . Dopo diversi tentativi,verso la fine dell’anno, arruolano nella band il bassista Renato Dalpiaz e cominciano a provare e registrare materiale inedito scritto da Fabio Nardelli, influenzati sia dalle loro precedenti esperienze musicali , sia dall’allora nuova sonorità portata dall’esplosione (tardiva) del Punk Rock in Italia. Anche se inizialmente etichettato come gruppo Punk Italiano il vocabolario stilistico del gruppo affonda le sue radici nel Rock degli anni '70 e nella riscoperta del patrimonio beat degli anni '60 : la testimonianza di ciò si può sentire nel lungo assolo finale di chitarra nel brano Chi siamo noi? che rimanda chiaramente ai guitar’s hero del decennio ’70 ( Page , Hendrix , Clapton ) , atmosfere decisamente lontane dal punk rock inglese ; è più corretto considerare la band come fortemente influenzata dai gruppi proto- punk Statunitensi ( Lou Reed, Iggy Pop,New York Dolls...) o come qualcosa di molto più vicino al Rock and roll.

Il debutto discografico

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Dopo aver partecipato al festival rock al cinema Clodio a Roma e a diversi concerti live sia dentro che fuori la capitale, nel 1981 la band si presenta alla RCA italiana con un demo registrato grazie ad un amico di Fabio il maestro Marco Schiavoni, ai tempi possessore di un Revox e di un Teac multitraccia. La Major nella figura di Fulvio Mancini e la supervisione di Giacomo Tosti, mette sotto contratto il trio rock chiedendogli però di scrivere solo testi in Italiano, e concedendogli l’uso della sala prove del Cenacolo. I tre Uniplux registrano verso la fine del 1981 nello studio B della RCA due brani UX e Rock in Italia che sarebbero dovuti uscire come primo singolo. In attesa della pubblicazione Giacomo Tosti lascia La RCA italiana allora diretta dal grande Ennio Melis, che promuoveva principalmente il filone cantautoriale, mentre il sound della band era decisamente lontano da quella linea editoriale, molto influenzato da sonorità sia inglesi che americane, seppur i brani erano cantati in lingua italiana…Il rapporto tra la band e la Major inizia ad incrinarsi, anche per alcuni testi considerati troppo estremisti. Nel frattempo una loro amica e debuttante attrice Antonella D’Orsi chiede al gruppo di preparare un brano originale per una sua partecipazione cinematografica nelle vesti di una giovane cantante punk, figlia di un sequestratore (Franco Nero) nel film Grog di Francesco Laudadio. Fabio Nardelli adatta un suo pezzo in embrione “ Chi siamo noi? “ per la voce di Antonella e il gruppo viene ingaggiato ad interpretare se stesso nel film ed eseguire il brano nella pellicola suddetta. La RCA decide di pubblicare il primo 45 giri della band nell’inverno del 1982 in concomitanza dell’uscita del film “Grog” Chi siamo noi ? / UX, una denuncia critica sulla condizione e sull’emarginazione giovanile, e vede entrare Antonella D’Orsi nella band come voce femminile. Il lungo solo finale del lato A Chi siamo noi?verrà usato come sigla di apertura della trasmissione radiofonica RAI “Onda Verde “, ma non il testo del brano cantato, probabilmente per alcune parole o concetti considerati non adatti all’ intrattenimento ( “siamo l’espressione dell’emarginazione, il risultato sbagliato del tuo nazismo di stato… “) che tradivano le inclinazioni rivoluzionarie dell’autore e il modo poco “formale” di presentarsi della band. Gli Uniplux comunque registrano un’altra decina di brani con Fulvio Mancini che avrebbero dovuto far parte di un Lp 33 giri che non verrà mai pubblicato. Il difficile rapporto con la Major si protrae dal 1981 fino al 1983 , anno in cui la prima formazione si divide ( alcuni componenti , purtroppo come nella tradizione delle rock band del periodo, avevano iniziato a far un uso massiccio di sostanze stupefacenti) e Fabio Nardelli recide il contratto discografico ed il rapporto con la RCA, ormai diventato insostenibile.

Le vicissitudini della formazione

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In pochissimo tempo, verso la fine del 1983, Fabio rimette in piedi una nuova band (con Davide Erpini alla batteria, Stefano Maggioli al basso e Denise Humphreys alla voce femminile ). La nuova formazione partecipa a diverse trasmissioni sui networks nazionali e locali (Orecchiocchio, Maledetto Rock , loro la omonima sigla di apertura edita come secondo 45gg, Rai Stereo 2, Domenica Rock …) e partecipa a diversi concerti live ( il Uonna club ed il Piper di Roma, ecc…). L’attenzione si focalizza sul nuovo repertorio originale : testi rigorosamente in italiano, legati alle tematiche del disagio giovanile come conseguenza dell'emarginazione sociopolitica e del degrado urbano e della diffusione di droghe pesanti come mezzo di controllo sociale ( tema trattato crudamente nel testo del nuovo brano Paranoico rock).Nel 1984 i nuovi Uniplux pubblicano il singolo Maledetto Rock / Sally con l’etichetta indipendente Pogo Records. Nonostante le critiche e le recensioni positive ottenute su importanti testate giornalistiche e i diversi contatti con il mondo discografico dell’epoca la band non riesce a trovare una seria produzione discografica …siamo in pieni anni '80 ; forse era ancora troppo presto per un rock italiano si melodico, ma con le chitarre troppo “ fuori” e con i testi troppo critici, in una discografia Italiana tendenzialmente improntata all’insegna della facile presa sul pubblico e del disimpegno...

Lo scioglimento e la riformazione

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Nel 1985 anche la seconda formazione si scioglie per divergenze interne sul percorso musicale da seguire e Fabio Nardelli continua da solo il suo cammino come musicista, collaborando con il maestro Marco Schiavoni per la realizzazione di musica per cinema e teatro ("Aminta" di A. Fabrizi, "La vespa e la regina" di A. de Leo, “Da qui a cinque anni”con Caterina Genta ), e con personaggi famosi della musica italiana ( Scialpi al festival di S. Remo 1986, Rita Rusic e varie sessioni di registrazioni con altri...) . Oltre a fare il session-man, continua a scrivere proprie composizioni. Con l’aiuto di validi musicisti della capitale ( il batterista Alessandro Custodia, il tastierista Enrico Cosimi , il batterista Paolo di Orazio, la voce di Giulia Atzori ed altri ) il progetto Uniplux rimane vivo e si ripresenta a fasi alterne per esibizioni live o partecipazioni televisive e radiofoniche fino alla prima metà degli anni ’90. Nel 1995 , preso più dal suo altro lavoro come psicoterapeuta e deluso dall’atmosfera musicale Italiana dell'epoca Fabio decide di non fare più esibizioni live come Uniplux, continuando a collaborare come chitarrista su progetti di altri artisti sia nel campo musicale che teatrale. Solo nel 2000 rimette in piedi il progetto Uniplux ,per rare uscite discografiche o partecipazioni televisive e sempre a periodi alterni, collaborando con Alessandro Custodia alla batteria, Gianni Savarese al basso ed Enrico Cosimi alle tastiere. Nelle nuove composizioni trovano la giusta esposizione il suo chitarrismo viscerale, la sua voce sporca e sofferta, le sue riflessioni nei testi maturati dall'esperienza quotidiana di psicologo e psicoterapeuta; il suo impegno nella psichiatria sociale, cura e riabilitazione della malattia mentale e della tossicodipendenza diventano così un formidabile motore propulsivo per una scrittura senza compromessi, a volte aspra e diretta, comunque sincera. I testi si arricchiscono di contaminazioni esoterico-culturali, attraverso la visione del mondo del filosofeggiante leader: tra i nuovi brani Fermare il mondo parla del doloroso processo di trasformazione interiore, percorso inevitabile per pervenire ad un nuovo tipo di conoscenza, come unica alternativa possibile alla drammatica condizione omologante ed alienante dell'uomo occidentale. E' evidente il richiamo al libro "Viaggio ad Ixtlan" di Carlos Castaneda. Nel 2000 con la nuova formazione che lo accompagna Fabio è ospite promo-hit al 22° Girofestival trasmesso da Rai 3, partecipa a Demo su Rai 1 nel 2004, Cosa succede in città di Red Ronnie nel 2004, Notturno Italiano di Carlo Posio su Rai radio 2 nel 2005 e 2006. La sua collaborazione con l’editore Lanfranco Gambini e con il suo amico chitarrista dei Karmablue Giacomo Caruso portano alla realizzazione di 3 cd album, il primo pubblicato dall'etichetta del suo amico cantautore Enrico Capuano ; ma i tempi sono cambiati e i lavori pubblicati passano inosservati sia dalla critica musicale che dal settore discografico, ormai in evidente collasso di idee, contenuti e anche di soldi. Segue un lungo periodo di silenzio in cui Fabio si esibisce solo dal vivo in varie formazioni tribute / cover band come chitarrista, collaborando con musicisti di alto livello tecnico : Dave Sumner, Luciano Regoli, Luca Celletti, Paolo Faenza, Sandro Chessa, Remo Faraone e molti illustri colleghi … Recentemente nel Dicembre 2016 viene pubblicato dalla Rave Up Records un LP in vinile 33 gg che raccoglie le prime registrazione della formazione storica effettuate tra il 1981 e il 1982 presso la RCA e la band si riunisce nella prima formazione originale per la presentazione del disco UNIPLUX 1981 a Roma presso il Circolo Arci Fanfulla (ad eccezione del batterista Francesco Mancinelli prematuramente scomparso, salgono sul palco insieme a Fabio, Renato Dalpiaz e Antonella D’Orsi ) con l’aiuto di una nuova sezione ritmica ( Valter Bernardi e Riccardo Stefani) . Da quest’occasione inaspettata, la band sempre capitanata da Fabio Nardelli ,decide di rimettersi in gioco, iniziando a lavorare su nuovo materiale e nuove esibizioni live.

Formazione

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Storica 1980 - 1982

Fabio Nardelli  : voce, chitarre, autore e compositore

Francesco Mancinelli  : batteria
Renato Dalpiaz : basso, cori
Antonella D’Orsi (dal 1982 al 1982 ): voce femminile

Attuale

Fabio Nardelli (dal 1980 al 2017) :voce, chitarre, tastiere, autore e compositore
Renato Dalpiaz (dal 1980 al 1982 e dal 2016 al 2017): chitarra ritmica, cori
Valter Bernardi (dal 2013 al 2017): basso
Riccardo Stefani (dal 2013 al 2017): batteria

Collaboratori attuali :

Antonella D’Orsi : voce e cori
Daniela di Rocco : voce e cori
Enrico Cosimi : tastiere, cori


Ex-componenti e collaboratori :

Francesco Mancinelli (dal 1980 al 1982) : batteria
Paolo Di Cioccio (dal 1980 al 1980) : basso
Alessandro Frati (dal 1982 al 1982) : chitarra, cori
Denise Humphreys (dal 1983 al 1984): voce femminile
Davide Erpini (dal 1983 al 1984) : batteria
Stefano Maggioli (dal 1983 al 1986 ): basso
Alessandro Custodia (dal 1985 al 1995 e dal 2000 al 2004 ): batteria
Enrico Cosimi (dal 1985 al 1995 e dal 1999 al 2006 ): tastiere
Gianni Savarese (dal 1990 al 1999) : basso
Giulia Atzori (dal 1991 al 1995): voce femminile
Manuela Teti (dal 2002 al 2006 dal 2013 al 2014): cori
Daniela di Rocco (dal 2011 al 2012): cori
Agnese Valle (dal 2011 al 2012): cori
Deborah Perrotta (dal 2012 al 2013): cori

Discografia

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45 giri e Cd singoli

1982 – Chi siamo noi ?/U.X. (RCA, PB 6583)
1984 – Maledetto rock/Sally (Pogo Records, PGR 001)
2000 – Fermare il Mondo/Il fantasma della libertà (Interbeat, INTS 20-05) cd singolo


33 giri e Cd album

2002 – Radiazione Orgonica (Blond Records BRCD 000403) cd album
2006 – I Dannati , i militanti e lo stregone (Atman Records, Atrec CD002) cd album

2007 – Spacciatori di soldi (Atman Records, Atrec CD003) cd album

2016 – Uniplux 1981 (Rave up Records 00216) 33 giri album Vinile

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