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Studi sull'intelligenza

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Contrariamente a quanto si puó credere, e a come descrisse Aristotele, che lo definí come una creatura stupida[1], gli Octopus sono tra gli invertebrati con l'encefalo piú grande, piú intelligenti, e con un comportamento variegato e complesso[2][3]. Sono infatti capaci di uscire da un labirinto, usare utensili, aprire barattoli di vario tipo, e riescono ad apprendere e ricordare come svolgere un compito, per completarlo piú velocemente quando gli si ripresenta.[1] Il suo sistema nervoso, inoltre, non é limitato all'encefalo, ma la maggior parte dei neuroni é distribuita lungo i suoi tentacoli.[4]

Molti studi sull'octopus, come l'analisi del suo genoma, sono stati infatti effettuati anche per studiare la sua intelligenza ed il suo sistema nervoso.

Comportamento

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Sono creature solitarie, praticano cannibalismo e, nonostante le femmine sorveglino le uova, non accudiscono la prole una volta schiuse.[1][4] Sembra che un meccanismo molecolare intervenga durante il periodo dell'accoppiamento, per diminuire i conflitti intraspecifici.[5] Questo cambio di comportamento ha portato degli studiosi ad indagare la conservazione del ruolo della serotonina nell'evoluzione: in uno studio pubblicato su Current Biology, é stato dimostrato sugli Octopus, in particolare Octopus bimaculoides, il ruolo della via della serotonina come trasmettitore: Octopus a cui é stato dato MDMA hanno mostrato una diminuzione del comportamento asociale ed un aumento della socialitá, come succede per gli esseri umani.[5] Questo punto é fondamentale per l'evoluzione, poiché si stima che il ramo che ha dato origine ad Octopus da un lato ed Homo dall'altro, si sia separato 500 milioni di anni fa.[4]

Nel 2018 é stato completato lo studio del genoma[3], pubblicato sulla rivista Nature, con lo scopo di studiare sia le basi molecolari del cervello dei polpi, che le sue peculiari proprietá del corpo. Il polpo studiato é della specie Octopus bimaculoides che vive lungo le coste della California. Il suo genoma, anche se piú corto di quello umano, contiene un numero superiore di geni, circa 33 mila[3] rispetto ai 20 mila della specie Sapiens Sapiens[6].

Si é anche notato che l'Octopus bimaculoides ha una attivitá di modifica post-trascrizionale dell'RNA elevata, in modo da creare piú proteine a partire da un singolo gene. Questo gli permette, tra le altre cose, di modificare la velocitá di segnalazione del sistema nervoso.[1] ncontro ad una modifica post-trascrizional elevata, che genera diverse proteine da un solo gene coinvolto nella scegnalazione neuronale.

Una particolaritá: i loro occhi sono simili ai nostri, a differenza di molte altre creature marine, ma vedono meglio, perché i gli assoni dei recettori ottici non passano sopra questi all'interno dell'occhio, ma escono direttamente dal retro; per questo stesso motivo, non hanno il punto cieco.[1]

  1. ^ a b c d e Simon Worrall, Quel simpatico, curioso, intelligentissimo polpo, su nationalgeographic.it.
  2. ^ Daniel S. Rokhsar, Clifton W. Ragsdale, Sydney Brenner, Eric Edsinger-Gonzales, Judit R. Pungor, Z. Yan Wang, Therese Mitros, Oleg Simakov e Caroline B. Albertin, The octopus genome and the evolution of cephalopod neural and morphological novelties, vol. 524, DOI:10.1038/nature14668, ISSN 1476-4687 (WC · ACNP).
  3. ^ a b c Lo straordinario genoma del polpo, su lescienze.it.
  4. ^ a b c Il paradosso del polpo, su ilpost.it.
  5. ^ a b Eric Edsinger e Gül Dölen, A Conserved Role for Serotonergic Neurotransmission in Mediating Social Behavior in Octopus, su cell.com.
  6. ^ Ma quanti geni ci sono nel DNA umano?, su genoma.muse.it.