Il Premio Masaccio era un premio artistico a cadenza biennale nato a San Giovanni Valdarno, in provincia di Arezzo, nel 1958.

Storia modifica

Inizialmente viene indirizzato specificamente al mondo della pittura estemporanea. Nel 1968, in seguito ai fermenti politici e culturali dell'epoca e alle contestazioni nate durante l'edizione del 1966 circa la scarsa capacità di adattarsi ai nuovi movimenti culturali, il premio comincia a caratterizzarsi per una più spiccata attenzione verso l'arte contemporanea; in particolar modo in occasione della VI edizione. Tra i contributi più rilevanti è necessario ricordare quelli di artisti come Gianni Pettena e del gruppo di architettura radicale UFO. Nelle intenzioni di questi soggetti c'era in primo luogo quello di rovesciare gli schemi tradizionali dell'arte e di operare una contaminazione degli stili e di apportare una significativa rinnovazione del panorama artistico lasciando spazio soprattutto ad artisti di età anagrafica sotto i trent'anni. Quella del 1968 fu anche l'ultima edizione del Premio Masaccio.

Dialogo Pettena-Arnolfo modifica

Il personaggio di Gianni Pettena viene ricordato in questo contesto soprattutto per il suo Dialogo Pettena-Arnolfo del 1968 , dove l'artista chiuse il porticato e la loggia del Palazzo d'Arnolfo con pannelli a strisce diagonali nere e argentate. Un'opera in linea con le nuove tendenze visive e i recenti fermenti.

Esponenti principali modifica

  • UFO
  • Gianni Pettena
  • Lapo Binazzi
  • Riccardo Foresi
  • Titti Maschietto
  • Carlo Bachi
  • Patrizia Cammeo
  • Sandro Gioli

Bibliografia modifica

  • Alessandra Acocella, Avanguardia diffusa, Luoghi di sperimentazione artistica in Italia, Quodlibet, 2016 ISBN 9788874628988

Collegamenti esterni modifica