Utente:Luigi Catalani/Lettera a una professoressa

Pagina di lavoro per la stesura della voce dedicata all'opera di Don Lorenzo Milani e i ragazzi della Scuola di Barbiana Lettera a una professoressa.

Lettera a una professoressa
AutoreLorenzo Milani
1ª ed. originale1967
GenereRomanzo
Lingua originaleitaliano

Lettera a una professoressa è un'opera scritta da alcuni ragazzi della scuola di Barbiana, sotto la supervisione di Don Lorenzo Milani nel maggio 1967.

L'opera

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È una lettera indirizzata ad una professoressa che ha bocciato alcuni alunni, si presenta come un'accusa al sistema scolastico che non accoglie quei ragazzi che vivono una condizione sociale meno agiata, figli di operai e di contadini. "È un ospedale che cura i sani e respinge i malati"[1], una scuola fatta solo per i ricchi.

La scuola dell'obbligo non può bocciare, perché come dice la Costituzione, coloro che sono privi di mezzi hanno diritto di raggiungere i gradi più alti degli studi. Invece la denuncia dei ragazzi sottolinea l'ingiustizia sociale che avviene proprio nella scuola dell'obbligo. Il testo, infatti, è corredato da alcune tabelle che confermano quello che i ragazzi denunciano. I metodi di valutazione utilizzati dagli insegnanti non possono essere uguali per tutti, sia per i ricchi che per i più disagiati, perché i meno abbienti non hanno gli stessi strumenti e lo stesso patrimonio culturale dei ricchi. La proposta dei ragazzi è quella di una scuola nuova, non discriminante e si conclude con l'invito ai genitori e ai ragazzi bocciati, affinché si organizzino.

  1. ^ Lettera a una professoressa, p. 20.

Bibliografia

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Traduzioni

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