Utente:Luigi Catalani/Sandbox/Paladino5

In questa pagina gli studenti del Liceo classico di Potenza Francesco Ruoti, Ludovica Bianchi, Irene Sileo, Guido D'Apuzzo, Francesco Cuoco scriveranno una breve sinossi della memoria scientifica di Giovanni Paladino Della terminazione dei nervi nelle cellule glandolari e dell'esistenza di gangli, non ancora descritti nella glandola e nel plesso sottomascellare dell'uomo e di alcuni animali, Napoli, Angelo Trani, 1872.

Nella prima parte del trattato Paladino analizza i risultati dello studio di Pflueger realativamente alla presenza di terminazioni nervose all'interno delle ghiandole salivari e del fegato. Nella contesa venutasi a creare con i detrattori di tali posizioni, Paladino si schiera con Pflueger, quantomeno perchè quest'ultimo indicava i metodi per giungere alla soluzione del problema, se pur osservando che le procedure istologiche seguite da quello non hanno condotto ai risultati sperati. Partendo da diverse teorie in campo medico e chimico espone, poi, le procedure a suo avviso corrette per giungere ai risultati sperati.Immergendo dei pezzi ghiandolari in una soluzione di acido cromico all'1%, nota che è relativamente facile lacerare i pezzi ghiandolari nel senso dei tronchi nervosi, vascolari e dei dotti escretori, le cui ramificazioni portano all'estremo pochi alveoli polmonari. Mettendo in pratica,però,le procedure a suo avviso più efficaci per dimostrare gli alveoli ghiandolari, i dotti escretori ecc., non riesce a vedere né filamenti nervosi, né rami terminali e niente insomma che vi assomigliasse. In seguito mostra la continuazione di due fibre nervose con due cellule ghiandolari. E a tal proposito, paragonando quello che Paladino ha osservato con i dati di Pflueger, la differenza è notevole.