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Diatermia ad alta frequenza / SWD (Short-wave Diathermy) modifica

Onde corte/shortwave o alta frequenza/high frequency in campo medico/fisioterapico e wound care, ferite cutanee difficili modifica

Le alte frequenze/onde corte (abbreviato in SW, dall'inglese shortwave o HF acronimo di high frequency) coprono lo spettro di frequenza che spazia da 3 MHz a 30 MHz, corrispondente alla gamma di lunghezza d'onda da 100 a 10 m, il che fa parte della classe di radiazioni Non ionizzanti (NIR)

Vengono utilizzate in medicina per i loro effetti biologici benefici, per la loro semplicità e sicurezza d’uso.

La diatermia è la terapia medica nella quale le alte frequenze sono state maggiormente impiegate e descritte in letteratura, sotto l'acronimo SWD (Shortwave Diathermy), tradotto diatermia ad alte frequenze, il che si differenzia in maniera sostanziale dalla diatermia a medie frequenze che, mediamente, utilizza frequenze molte più basse (tra 0,5 MHz e 1 MHz); quest'ultime incontrando una particolare resistenza a penetrare i tessuti profondi a tal punto da costringere all'uso di gel/creme conduttive durante le sedute come noto nei trattamenti con la Tecar terapia.

Come evidenziato da diversi studi, in sintesi, le onde corte grazie ai loro effetti termici e non termici, riescono a potenziare il microcircolo dell'area anatomica trattata (rivascolarizzazione) , perciò ad indurre un effetto antiedemigeno, anti-infiammatorio, miorilassante, antidolorifico e prorigenerativo. In particolare gli 8 MHz (otto milioni di Hertz) vengono utilizzati per lenire il cancro al colon, retto e polmone. Studi pubblicati hanno dimostrato non solo la loro efficacia, ma anche l’aumento delle aspettative di vita dei pazienti trattati.

Le alte frequenze, per peculiarità biofisiche, superano la membrana cellulare così penetrano in profondità ed agiscono immediatamente sulla cellula, riducendo i tempi per la guarigione.

L'efficacia di detta terapia risiede soprattutto nella sua capacità di attivare la via pro-angiogenetica del Calcio-Calmodulina-Ossido Nitrico. L'ossido nitrico (NO) è un potente agente vasodilatatore (utilizzato in specifiche formulazioni anche gli infarti miocardici acuti) che ha dimostrato di avere anche effetti neo-angiogenici, ovvero di indurre le formazioni di nuovi vasi arteriosi e venosi.

Sempre da studi pubblicati risulta che in pazienti che hanno subito un intervento al seno, la quantità di IL-1 (Alfa e Beta) è risultata essere meno della metà nell'essudato dei soggetti trattati con onde corte, campi elettromagnetici ad alta frequenza, rispetto al gruppo di controllo.

L'uso delle alte frequenze in ambito post-chirurgico ha evidenziato quanto fossero efficaci nel ridurre in modo notevole, la quantità di citochine pro-infiammatorie nella sede del danno... Il che spiega i tempi rapidi di recupero e di guarigione.

I dispositivi che hanno dimostrato di essere efficaci utilizzano dei filtri, adeguati allo scopo, per riuscire ad erogare un’onda con una curva sinusoidale praticamente perfetta o comunque per ridurre drasticamente le eventuali armoniche, con un range d’impedenza, calcolato sull’Interposto/paziente, perciò su valori d’impedenza noti 20, in riferimento alle frequenze in gioco ed ai materiali utilizzati. Tutto ciò fa si che l’energia irradi la parte trattata a cono aperto andando ben oltre il ventre del muscolo.

Parte tecnica: alte frequenze. modifica

Le alte frequenze (8 MHz in particolare) rappresentano, in vivo, un efficientissimo mezzo con il quale trasportare l'energia dell'impulso elettromagnetico direttamente nella sede anatomica d’interesse: all'aumentare della frequenza si riduce la resistenza offerta dai tessuti (8 MHz top player), l'impulso riesce quindi ad oltrepassare la membrana cellulare e ad arrivare fino ai tessuti profondi senza dissipazioni significative dell'energia. L’impulso si distribuisce secondo l’architettura dei tessuti, preferendo e concentrandosi nelle vie che presentano un più elevato contenuto di liquidi.

Dal punto di vista tecnico, la cute non è soggetta ad innalzamento diretto della temperatura (non c'è il rischio di scottature o bruciature) ed il trattamento può essere focalizzato in maniera abbastanza precisa nei tessuti profondi d'interesse. In maniera semplice. Per questo non servono gel o creme conduttive e l’utilizzatore sanitario può focalizzare (tenere il manipolo fermo) in maniera statica sulla parte da trattare, per esempio per una rizartrosi oppure in un post operatorio sopra a del TNT

In assoluto i fattori essenziali da considerare sono:

   La generazione di forme d'onda con frequenza fondamentale controllata indipendentemente dal carico applicato e dalla potenza erogata;

   L'analisi degli effetti dei pacchetti energetici coinvolti nelle frequenze che il dispositivo eroga;

   L'approfondimento delle nozioni e teorie relative all'impedenza del corpo umano e dei tessuti in relazione alle frequenze che lo attraversano;

   Lo studio delle modalità e dei materiali che permettono di erogare l'energia verso il paziente, accordando il sistema.

I dispositivi medicali noti che attualmente utilizzano queste onde non sono molti, sia in campo neurochirurgico, otorinolaringoiatria, chirurgia spinale, ecc.. utilizzati per la loro delicatezza, tagliano a circa 41/43°, perciò non vi è danno termico e nemmeno perdita ematica (se non nel caso di danno su un vaso grosso). Come in campo oncologico e terapico, proprio per le loro peculiarità ed innovazione. Solo per esempio:  

l’elettrobisturi CURIS® https://www.sutter-med.de/produkte/rf-generatoren/curis-4-mhz-radiofrequenz-generator_aid_2.html

il Surgi-Max® https://www.elliquence.com/products/surgimax/

ST-501 · RF https://www.sometech.com/product/prdt4

Il THERMOTRON-RF8 EX Edition in campo oncologico https://www.vinita.co.jp/en/medical_div/medical/product/

Il Pronexibus Plus Shortwave therapy  https://www.focusmed.it/prodotto/pronexibus-plus/

RinovaCell  wound care https://www.focusmed.it/prodotto/rinovacell-ferite-cutanee-difficili/

Se in letteratura si trovano vari lavori effettuati a livello internazionale, ci sono risultati ottenuti e rappresentati dagli studi pubblicati, anche da Università italiane, quali l’Università di Salerno (Angiologia, Mercato San Severino), Padova e Verona (Medicina fisica e riabilitativa).

·       Salerno, studio RITRALED sulle ulcere del piede diabetico: driduzione della sintomatologia dolorifica e significativa rigenerazione epiteliale (con chiusura completa di ulcere croniche).

·       Padova, studio pilota sulle patologie muscoloscheletriche: decremento significativo della VAS associata ad una precoce ripresa lavorativo-funzionale e sociale dei pazienti.

·       Verona, pazienti affetti da piede equino spastico da esiti cronici di ictus: significativa riduzione della spasticità muscolare sia durante che a distanza dalla fine del trattamento.

.       Ulteriore effetto del trattamento è la riduzione degli edemi che è stata osservata nei trattamenti di fratura di polso e descritta in una tesi di laurea di specializzazione in fisiatria all'università di Verona.

● Effetto rigenerativo.

Una porzione consistente e crescente di letteratura evidenzia come differenze di potenziale, e quindi campi elettrici, si formino fisiologicamente nel contesto delle ferite cutanee. Tale segnale viene decodificato dalle cellule a livello biochimico grazie alla via di segnale PI3K/PTEN: ciò innesca cascate metaboliche che culminano nell’attivazione dei processi di rigenerazione epiteliale.

Fornire uno stimolo elettrico (para)fisiologico favorisce la rigenerazione epiteliale: lo studio RITRALED conferma come i dispositivi ad alta frequenza possano sfruttare questo meccanismo.

● Effetto antiinfiammatorio-antalgico.

Il trattamento con i dispositivi ad alta frequenza/short wave riesce ad agire efficacemente sulla microcircolazione, verosimilmente attraverso 2 meccanismi principali –  effetto rivascolarizzante e perciò vasodilatatorio indiretto termo-indotto, ed effetto diretto voltaggio dipendente su endotelio e cellule muscolari lisce -; il risultato finale è una condizione di iperafflusso ematico nel distretto trattato.

L’iperafflusso così determinato permetterebbe di ripristinare l’omeostasi tissutale attraverso:

·       Effetto washout dei cataboliti prodotti in condizioni di stasi (PAMPs, DAMPs, citochine, chemochine, mediatori proinfiammatori, squilibri ionici etc.).

·       Ripristino dei metaboliti fondamentali per l’omeostasi cellulare, in primis l’ossigeno: condizioni di ipoperfusione determinano ipossia ed acidosi tissutale.

.        L'uso delle alte frequenze in ambito post-chirurgico ha evidenziato quanto fossero efficaci nel ridurre in modo notevole, la quantità di citochine pro-infiammatorie (IL-1 Alfa e Beta) nella sede del danno... Il che spiega i tempi rapidi di recupero e di guarigione.

Su queste basi si può giustificare l’effetto antiinfiammatorio ed antalgico del trattamento con i dispositivi ad alta frequenza/short wave nei setting studiati.

Campi di applicazione modifica

Le alte frequenze/onde corte, se opportunamente tarate e controllate, permettono di trattare efficacemente qualsiasi paziente, dal giovane sportivo al paziente anziano al post-operatorio protesico, con qualsiasi problematica muscoloscheletrica, traumatica-infiammatoria, neuromuscolare o reumatologica, anche in fase acuta.

Per esempio possiamo ritenere molto utile valutare l’utilizzo dei dispositivi ad alta frequenza/shortwave, in particolare gli 8 MHz, per confermare una loro efficacia nel:

Prevenire o ridurre la fatica respiratoria (diaframma e muscoli intercostali).

Prevenire o agire su complicanze polmonari (es. disregolazioni immunologiche, ARDS, etc.)

Per questo sono efficaci anche in patologie come reumatismi e artrosi. Perciò potrebbero essere un valido aiuto da abbinare alla fangoteraia per le malattie osteodegenerative, per esempio.

Ma anche nella:

Riabilitazione respiratoria, perciò sulla parte toracico-polmonare,

pavimento pelvico (sulla parte viscerale),

piede diabetico,

temporo mandibolare,

Cervicalgie e cervicobrachialgie (possono essere utilizzate anche sull’Atlante a prescindere dai capelli),

Malattie osteodegenerative (artriti infiammatorie, come l'artrite reumatoide, reumatismi, artrosi, rizartrosi, ecc…),       

Possono essere utilizzate su medicazioni (TNT, idrocolloide, ecc...) senza doverle togliere e nel post protesico,

Possono essere utilizzate già in fase acuta.                               

Oltre ciò nelle più comuni patologie:

Lombalgie e lombosciatalgie, Gonalgie, Traumi muscolari, come distorsioni, stiramenti, contratture.

Riabilitazione post operatoria, Tendinopatie, connettiviti e borsiti.

Artropatie del polso e della mano, come la rizoartrosi.

Ematomi, Linfedemi, Retrazioni miofasciali (es. sindrome di Dupuytren), Nevriti, Condropatie.

Ma anche:

Terapia fisica vascolare nel trattamento della Panniculopatia Edemo Fibrosclerotica (PEFS o volgarmente detta cellulite).

L’applicazione di alte frequenze/shortwave risulterebbe estremamente sicura, con tempi terapici ridotti, semplice e di facile utilizzo:

Certamente l’alta frequenza/shortwave applicata in campo medico è una tecnologia innovativa e molto versatile riuscendo, in maniera semplice ed abbinabile a svariati metodi terapici e terapie farmacologiche,  a rivascolarizzare la parte trattata in maniera importante e visible sin dale primissime sedute.


E’ anche GREEN non necessitando di materiale di consumo, tempi terapici ridotti e poco impegno fisico da parte dell’operatore sanitario.  

Collegamenti esterni modifica

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Poster convegno internazionale dove è stato presentato lo studio, Kobe, Japan;

Studio pubblicato settembre 2021 Università di Verona: Short-wave diathermy for spastic equinus foot in chronic stroke patients: a proof-of-concept pilot study. Studio capitaniato dai Prof.ri Nicola Smania ed Alessandro Picelli. Dipartimento Neuroscienze, Biomedicina e Movimento Università di Verona


Studio RITRALED sulle ferite cutanee difficili, Università di Salerno, effettuato con il Rinovacell

Bibliografia modifica

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