Utente:Margotmodonesi/Sandbox

Luc Fierens

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Luc Fierens (Hombeek, 20 dicembre 1961) è un artista belga: mail-artist e poeta visuale. Vive e lavora nella cittadina di Mechelen.

Le origini e la scoperta della Mail Art

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Trascorre l'infanzia nella fattoria di famiglia presso la campagna del piccolo paese di Hombeek. La limitata varietà intellettuale e le inesistenti istituzioni o librerie aperte a nuove forme di poesia presenti a Mechelen, spingono il giovane poeta a frequentare con costanza la vicina Bruxelles, città quanto mai viva e cosmopolita. Qui, durante gli anni del liceo, visitando una mostra sul Surrealismo in arte e in letteratura presso il Palazzo delle Belle Arti di Bruxelles (anche conosciuto come Bozar), scopre il gioco Cadavres Exquis e la tecnica dalla scrittura automatica e ne rimane affascinato.

Fierens, appena ventunenne, decide di fondare una propria rivista insieme ai compagni Tania Verhasselt e Eric Haesen (in arte Straggianopff 99). La nascita di Parallel. International Creative Magazine[1], rivista di informazione creativa, è direttamente legata alla necessità dell'artista di cercare nuovi contatti con altri poeti e artisti al fine di instaurare una connessione/scambio intellettuale internazionale. Se in una prima fase il periodico persegue idealmente tale intento, è solo nel 1984 che questo diventa una realtà tangibile, quando partecipando al Festival Le Monde di Parigi i tre compagni conoscono altre riviste dello stesso settore ubicate, però, in varie parti del mondo. Proprio in questo frangente Fierens conosce Sarenco e la sua rivista Lotta Poetica[2], redatta a partire dal 1971. La pubblicazione diventa finalmente internazionale, avviando numerosi scambi con riviste francesi, inglesi, svizzere e italiane e attuando debitamente una triplice traduzione (olandese, inglese, francese), ma soprattutto diviene “d'avanguardia”[3], testimoniata dalla particolare attenzione rivolta alla Mail Art, alla Poesia Visiva, a Fluxus e al Neodadaismo. Inoltre dall'86, come annunciato nel terzo numero, la rivista si concentra esclusivamente sulla presentazione di testi, in poesia ed in prosa, e di opere, tralasciando invece la parte informativa e critica, della quale primariamente si era servita: «Meno informazioni. Più lavori creativi. Più internazionale».[4]

Parallel esce ad intervalli non regolari in quindici numeri e chiuderà definitivamente nel 1988.

L'84 è per Fierens l'anno della svolta. Scopre la Mail Art e con il suo primo lavoro postale partecipa al Muro delle Comunicazioni: iniziativa promossa dalla RTBF (Radio Televisione Belga Francofona) e organizzata da Metallic Avau (portabandiera della vecchia scuola dei writers in Belgio). Per l'artista vedersi inserito nella lista dei partecipanti, da una parte pionieri dell'Arte Postale e dall'altra noti adepti, è una soddisfazione enorme ed è l'evento che segna e scatena tutta la sua ammirazione per le teorie che stanno alla base di questa produzione d'arte: no leader, no mercato e fertili collaborazioni. Decide allora di dedicarsi a questa pratica: decide di scrivere a tutti gli indirizzi postali che vede sul “muro” e di diventare anche lui un mail artist. Così spedisce i suoi primi lavori, composti di poesia, solitamente tradotta, e di collage. Grazie a questa spassionata iniziativa Fierens conosce Clemente Padin – poeta, artista e attivista uruguaiano - il primo destinatario a rispondere al poeta belga e ad informarlo sui progetti di Mail Art allora esistenti. (Ad oggi i due non si sono ancora incontrati di persona).

Come dice lo stesso Fierens: «La Mail Art ha cambiato il mio modo di vivere, il mio modo di relazionarmi e di considerare l'arte e la vita».

Nello stesso anno Fierens viaggia e conosce molti dei personaggi che avevano partecipato al progetto di Metallic Avau: si dirige verso Milano per conoscere Ruggero Maggi, scrittore, teorico e artista torinese, ed Emilio Morandi, fondatore di Artestudio Morandi, spazio indipendente presso Ponte Nossa (BG). In questa peregrinazione sul suolo italico visita per la prima volta Venezia e la sua Biennale.

Di qui il nome del primo progetto di Mail Art iniziato e pensato da Fierens: Venice/Ballet (“ballet” poiché indica lo spostamento che era avvenuto, il movimento intellettuale, lo sforzo conoscitivo insito nel moto che lui stesso aveva compiuto) che è dell'anno immediatamente successivo, il 1985. Venice/Ballet venne creato non solo per raccogliere materiale per la rivista, ma anche per verificare come un progetto d'arte decentralizzato (ovvero la cui paternità non è assoluta, ma condivisa da tutti i suoi partecipanti) poteva essere realizzato a partire dalla piccola e provinciale cittadina di Mechelen. Il progetto fu donato interamente nel 1991 al Museo di Ejsk (Russia), al tempo diretto dai poeti visivi Rea Nikonova e Serge Segay - i due detengono il merito d'aver organizzato la prima esposizione di Mail Art nell'U.R.S.S. (1989).

Eccitato dal pellegrinaggio artistico, Luc, tenta un approccio diretto alla realtà belga mostrando i suoi lavori nel caffè-galleria De Graspoort di Mechelen, ma testa sulla propria pelle l'impreparazione e la chiusura intellettuale di alcuni studenti accademici e conservatori. Il divario tra il piccolo paese d'origine e la città di Bruxelles è un importante dato da tenere in considerazione quando si parla di Fierens. Forse è per questo che la Mail Art lo attrae e lo affascina senza scampo, proprio perché capace di creare un filo conduttore tra il confine del paese e la vastità del mondo, una connessione, una continuativa e circolare rete di lavoro, come definiva Robert Fillou: «The Eternal Network».[5]

Nella Mail Art non conta tanto l'oggetto d'arte in sé, che può essere di vario tipo e che diventa tale solo nel momento del suo invio, quanto l'atto stesso dello spedire e ancor più importante l'atto del ricevere in una visione che esce e si distacca completamente dalle leggi del mercato vigenti e dai canali ufficiali di diffusione culturale[6]: «The Mail Art network operates on a gift economy, in which works are given or exchanged freely, with no thoughts of remuneration or reward, other than a response from recipients».[7]

Nel 1986 Fierens raggiunge L'Aia, in Olanda, per incontrare Sonja Vanderburg editrice dell'assembling magazine Afzet[8], alla quale l'artista aveva partecipato frequentemente. Qui conosce, grazie a Sonja, Mark Bloch, attivo mail-artista di New York e grande amico dello stimatissimo Ray Johnson. Insieme viaggiano verso Eeklo (Belgio) per partecipare al Congresso di Mail Art, raduno dove per la prima volta i mail artists di tutto il globo si incontrano e discutono sulla creazione di “progetti decentralizzati” per l'attivazione del citato Eternal Network. Il congresso rappresenta per i suoi seguaci un evento più unico che raro, nel quale persone che avevano intrattenuto corrispondenze postali per anni finalmente si incontrano e si conoscono personalmente. Il congresso si ripeterà con una frequenza di sei anni. La guida e l'amicizia di Mark Bloch come anche la conoscenza dell'artista svizzero Hans Ruedi Fricker sono fondamentali per il giovane Luc in cerca di nuovi stimoli intellettuali.

Postfluxpostbooklet e progetti postali

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É il 1987 quando, vedendo la crescita della sua attività di artista postale e l'incremento degli scambi, Fierens si cimenta nella redazione di Postfluxpostbooklet, una serie di libri artigianali in tiratura limitata (cento copie per numero) e di piccole dimensioni ottenuti attraverso l'economico strumento della riproduzione xerox. Il “post-flux-post-booklet” è un libro concepito per essere spedito in forma di regalo, un prodotto artistico che enfatizza il valore del donare. La serie dei libretti che giunge fino al centesimo numero, riconosce come suoi genitori spirituali i piccoli opuscoli di Klaus Groh, storico dell'arte e artista polacco, e di Ko de Jonge, artista olandese. Attraverso i Postfluxpostbooklet Fierens riesce a collaborare con moltissimi artisti di tutto il mondo, dagli Stati Uniti al Giappone.

L'universo dei libretti in tiratura limitata si apre al campo delle sperimentazioni più disparate e Fierens, accogliendo questa pratica, ribadisce il proprio carattere di editore in proprio.

Al 1987 risale anche il secondo mail-art project di Fierens Hommage to Fluxus che sarà poi seguito da Hommage à nel 1988. Quest'ultimo verrà presentato al caffè letterario Den Hopsack di Anversa nello stesso anno, mentre il primo verrà donato interamente al Henie Onstad Kunstsenter (HOK) di Oslo nel 1991.

  1. ^ Parallel. International Creative Magazine, Hombeek (Belgio), in proprio, 1982-1988.
  2. ^ Lotta Poetica, Milanino sul Garda (BS), Edizioni Amodulo, 1971-1987.
  3. ^ L. Fierens, Parallel, in «Parallel. International Creative Magazine», a. 6, 1988: «Parallel, fondata nel 1982, si evolve da una rivista bimestrale d'informazione creativa ad una annuale internazionale d'avanguardia con una grande attenzione per le aree periferiche dell'arte moderna: Mail-Art, Poesia Visiva, Fluxus, Neo-Dada, ecc...».
  4. ^ L. Fierens, (Hoofdredaktioneel) van een hoofdredakteur, in «Parallel. International Creative Magazine», a. III, n. 3, 1986..
  5. ^ R. Fillou, Teaching and learning as performing arts, Colonia, Kasper Koenig, 1970.
  6. ^ M. Corgnati (a cura di), Absolut Mail Art (catalogo della mostra, Milano, Arte e Civiltà Fondazione Culturale Lombarda, 16 gennaio – 15 febbraio 1998), Milano, Electa, 1997.
  7. ^ A. Banana, What Mail Art Means to Me, su lomholtmailartarchive.dk.
  8. ^ Afzet, L'Aia (Olanda), in proprio, 1985-1986.