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Smashbal

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pallavolo o volleyball
mondiali di pallavolo 2014
Federazione FIVB
Inventato 1895
Componenti di una squadra 6 in campo
Contatto no
Genere maschile, femminile
Indoor/outdoor indoor e outdoor
Campo di gioco 9x18 - altezza rete: 2,43m (maschile) 2,24m (femminile)
Olimpico dal 1964
Detentore titolo mondiale Polonia (maschile), USA (femminile)
Detentore titolo olimpico Russia (maschile), Brasile (femminile)
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Una partita di pallavolo

La pallavolo, o anche volley[1] (forma abbreviata dell'inglese volleyball), è uno sport a cui partecipano due squadrecomposte ciascuna da 6 giocatori.

Ogni squadra può essere composta da 13 giocatori nel caso il campionato che disputa consenta di schierare due "Liberi", ma solo 6 giocatori potranno entrare in campo e ogni giocatore, in zona di difesa, può essere sostituito dal "Libero" se non è il suo turno di servire.

Il campo da gioco è di forma rettangolare di 18 × 9 m diviso da una rete in due quadrati di 9 × 9 m che identificano la metà campo di una squadra dall'altra. La partita si divide in set da 25 punti l'uno, una squadra si aggiudica la vittoria di un set al raggiungimento del 25º punto, avendone almeno due di vantaggio, altrimenti si prosegue finché una delle due squadre non otterrà i due punti di vantaggio necessari (26-24, 27-25, 28-26 ecc.). La partita finisce quando una squadra si aggiudica tre set, nel caso di pareggio (2-2) il quinto e ultimo set, denominato tie-break, termina al raggiungimento del 15° punto, sempre con il vantaggio di almeno due punti sull'avversario.

Oltre alla pallavolo propriamente detta, ci sono differenti versioni adottabili in specifiche circostanze, che possono avere regole simili, ma non identiche, come il beach volley.

È presente nel programma dei Giochi olimpici estivi dal 1964 ed è uno degli sport più praticati.

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  • 1Storia della pallavolo
    • 1.1Campo di gioco
    • 1.2La rete
  • 2Il pallone
  • 3Il gioco
  • 4Fondamentali
    • 4.1Palleggio
    • 4.2Bagher
    • 4.3Battuta
    • 4.4Attacco
      • 4.4.1Pallonetto
      • 4.4.2Smorzata
      • 4.4.3Schiacciata
    • 4.5Muro
  • 5Note
  • 6Altri progetti

Storia della pallavolo[modifica | modifica wikitesto

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SMASHBALL

Già nell'antichità esistevano giochi con la palla che possono essere considerati i predecessori della pallavolo. In antichi giochi greci e romani, ad esempio, venivano eseguiti esercizi con la palla a scopo di divertimento e svago. In Germania fu introdotto nel 1893 un gioco chiamato faustball, ma il merito dell'invenzione della pallavolo in forma moderna, nata ufficialmente nel 1895, va riconosciuto a William Morgan, istruttore di educazione fisica presso un college dell'YMCA di Holyoke, nel Massachusetts (Stati Uniti).

Il 9 febbraio 1895 Morgan radunò alcuni insegnanti nel college di Springfield per la dimostrazione di un nuovo sport, da lui chiamato Minonette (da minon, micio, che era stato il nome di un gioco con la palla praticato da nobili e dame due secoli prima in Francia). Con l'aiuto di due squadre composte da 5 membri, tra cui il sindaco e il comandante dei vigili del fuoco di Holyoke, avvenne il battesimo di un nuovo gioco sportivo con caratteristiche profondamente diverse dagli altri sport in voga a quel tempo.

Una caratteristica peculiare era quella di non prevedere il contatto fisico tra i partecipanti, per cui la destrezza, la prontezza dei riflessi, la capacità di concentrazione e l'agilità prendevano il posto della forza, qualità fino ad allora primaria nelle attività sportive. Fu però Alfred F. Halstead, il 10 marzo del 1896, a cambiare il nome di minonette, un po' troppo femminile, in volleyball (letteralmente palla sparata). Egli riuscì a imporre questo sport nei college YMCA dislocati in tutti gli Stati Uniti.[1]

Due anni dopo, la pallavolo si praticava anche nella maggior parte dell'America Meridionale (Brasile, Argentina, Uruguay). Nel 1898 la pallavolo giunse a Manila, nelle Filippine, grazie a un insegnante di educazione fisica americano; proprio ai filippini viene attribuita l'invenzione della "schiacciata". In Cina e in Giappone ottenne un successo strabiliante. In Europa arrivò durante la prima guerra mondiale, importata dalle truppe americane.

Per un lungo periodo è stata giocata in due modi differenti, all'occidentale e all'orientale, con la cosiddetta "regola dei tre tocchi". Nel 1938 venne introdotta una fondamentale tecnica che rivoluzionò il modo di giocare: il «muro». Furono soprattutto i paesi dell'Est che lo utilizzarono con sistematicità. Nel 1947 i rappresentanti di 15 federazioni si ritrovarono a Parigi e crearono la Fédération Internationale de Volleyball (FIVB). Ancora oggi la pallavolo ha grande seguito, soprattutto nei paesi dell'estremo Oriente (Giappone, Cina, Corea del Sud), nei paesi dell'est Europa e dell'Europa meridionale, ed in Brasile. Questi paesi possono anche vantare i migliori risultati internazionali sia a livello di club che a livello di squadre nazionali. Paesi come il Brasile, l'Italia, gli Stati Uniti d'America, la Russia e Cuba, hanno le proprie nazionali ai primi posti del ranking sia maschile che femminile; altri paesi possono vantare una squadra nazionale (maschile o femminile), ai vertici del ranking (Giappone e Cina nel femminile, Argentina nel maschile). Molti altri paesi restano comunque ai margini, e tranne rari casi, i paesi a contendersi gli allori dei tornei più importanti sono sempre gli stessi.

La Federazione Italiana di Pallavolo, nel 2013 ha registrato un numero di 449.776 praticanti[2]

Campo di gioco 

Geometria di un campo di gioco di pallavolo (visto dall'alto).

Le partite di pallavolo si disputano al coperto, la zona libera deve misurare almeno 3 metri dalle linee di fondo e laterali, mentre lo spazio al di sopra del campo di gioco deve misurare almeno 7 metri.

Il terreno di gioco è di forma rettangolare, lungo 18 metri e largo 9, diviso in due settori di 9 per 9 metri da una rete posta perpendicolarmente al suolo. In entrambi i settori sono tracciate le linee perimetrali , che delimitano il terreno di gioco dalla zona libera e la linea d'attacco posta a 3 metri.

La superficie di gioco deve essere piana ed uniforme, così da non presentare pericoli per i giocatori.

La rete 

Rete di pallavolo

La rete è posta ad un'altezza nella sua parte superiore di 2,43 metri per le gare maschili e 2,24 metri per le gare femminili; nei campionati giovanili l'altezza della rete varia a seconda della categoria. La misurazione deve essere effettuata nella parte centrale, dove l'altezza deve essere esatta, e in corrispondenza delle due linee laterali, dove può variare in eccesso per un massimo di due centimetri in modo simmetrico. La rete si estende per 9,50-10 metri in lunghezza e un metro in altezza. Due bande bianche verticali, larghe 5 centimetri e alte 1 metro, sono fissate alla rete esattamente al di sopra di essa.

Il pallone 

Lo stesso argomento in dettaglio: Pallone da pallavolo. Secondo il regolamento della FIPAV, la palla deve essere di cuoio vero o sintetico e deve avere una forma sferica, una circonferenza di 65–67 cm, un peso di 260-280 grammi, la sua pressione interna deve essere di 0,300 ÷ 0,325 Kg/cm2 (4,26 ÷ 4,61 psi – 294,30 ÷ 318,82 mbar o hPa). Il suo colore può essere uniforme e chiaro o una combinazione di colori.

Il materiale sintetico e la combinazione dei colori per i palloni utilizzati nelle competizioni internazionali ufficiali sono stabiliti dalla FIVB. 

Nei campionati italiani i tipi di pallone utilizzati sono stabiliti dalle norme emanate dalla FIPAV.

Il gioco         

Lo scopo del gioco è far in modo che la palla non cada nel proprio campo ma che cada all'interno del campo avversario.

Le partite si disputano al meglio dei 5 o 3 set, e vince la gara la squadra che ne conquista tre o due: il tutto è dipeso dal regolamento della federazione appartenente; ogni set viene vinto dalla prima squadra che raggiunge 25 punti con almeno due punti di scarto rispetto alla squadra avversaria ad eccezione del quinto, denominato tie-break, che termina quando una delle due squadre raggiunge i 15 punti (sempre con lo scarto di 2 punti) e con cambio campo alla conquista dell'ottavo punto. Nel minivolley,U11 e U12 si fanno solo 3 set ;si può vincere 3 a 0 o 2a1 Rotazione in senso orario dei giocatori. I numeri indicano le posizioni dei giocatori (ad esempio per "posto 4" si intende la posizione dell'attaccante a sinistra). Per cui durante la rotazione ad esempio il giocatore nel posto 4 passa al posto 3.

Ogni azione inizia con il servizio effettuato dal giocatore difensore destro della squadra che ne ha ottenuto il diritto; al fischio dell'arbitro egli ha otto secondi di tempo per inviare la palla verso il campo avversario utilizzando qualsiasi parte del braccio. L'azione continua fino a che la palla non tocca il campo, è inviata fuori dal campo o viene sanzionato un fallo. La squadra che vince un'azione di gioco conquista un punto e il diritto a servire.

Per ogni azione di gioco, la squadra ha a disposizione tre tocchi (escludendo l'eventuale tocco di muro), per inviare la palla nel campo avversario facendola passare all'interno dello spazio di passaggio. Dopo aver effettuato un muro, un giocatore può colpire nuovamente la palla senza incorrere nel fallo di doppio tocco ed effettuando il primo tocco di squadra.

La palla non può essere fermata o trattenuta e può essere colpita con qualunque parte del corpo; costituisce fallo il contatto e il successivo accompagnamento della palla o il contatto continuo e ripetuto con il corpo. Nel caso in cui la palla tocchi la rete e ritorni indietro, essa può essere rigiocata nel limite dei tocchi rimasti a disposizione della squadra. È severamente vietato toccare qualsiasi parte della rete

I cinque ruoli dei giocatori in campo sono questi:

Palleggiatore
Centrale
Schiacciatore
Libero
Opposto

Il libero, giocatore specializzato nei fondamentali di difesa e ricezione, non segue le normali regole relative alle sostituzioni ma può rimpiazzare illimitatamente qualunque giocatore che si trovi in seconda linea.

Fondamentali 

Per "fondamentale" si intende un'azione specifica e basilare che un giocatore di pallavolo deve saper compiere. Nella pallavolo ci sono tre fondamentali:

palleggio
bagher
servizio o battuta

Anche il muro e l'attacco sono definiti fondamentali, da alcuni definiti secondari. Ogni fondamentale, alcuni maggiormente, altri meno, è diviso in varianti che ne differenziano l'esecuzione.

Per distinguere i vari modi di respingere la palla nella terminologia odierna del campo di gioco, viene definito "palleggio" il passaggio effettuato con le mani e "bagher" quello eseguito con le braccia. Quando il passaggio viene indirizzato allo schiacciatore, viene chiamato "alzata" o "palleggio di costruzione".

Palleggio 

Nella pallavolo il palleggio ha lo scopo di passare la palla.

In generale è uno dei fondamentali più importanti in quanto si impostano con esso quasi tutte le azioni d'attacco e di contrattacco. Di tutti i tipi di passaggi è il più agevole, perché si esegue sopra la testa permettendo attraverso le dita di controllare il pallone. A livello tecnico si effettua portando le mani sopra la fronte, in modo tale che i pollici e gli indici formino una figura simile ad un cuore rovesciato.

Bagher 

La tecnica del bagher consiste nel respingere il pallone con la parte interna delle braccia unite. Quando il "bagher" è indirizzato all'alzatore si chiama "appoggio".

L'uso del bagher è legato alla ricezione della battuta, alla difesa e in qualsiasi altro tocco dove la palla è troppo bassa per essere palleggiata o schiacciata. Il fondamentale del bagher prevede una posizione di gambe piegate per la successiva spinta per i destri con la gamba sinistra davanti viceversa con i mancini, schiena a gobba con le spalle chiuse, con le braccia ben unite senza piegarle per la spinta, della velocità e forza del pallone.

Battuta 

Per esso si intende il colpo che mette in gioco la palla "inviandola" nel campo avversario. La battuta deve essere effettuata da fondo campo, entro 8 secondi dal fischio di autorizzazione del primo arbitro, altrimenti va punto alla squadra avversaria, con una mano o con il braccio dopo che la palla è stata lasciata o lanciata in aria dalla mano. Il punto può essere conquistato già con il servizio e in questo caso prende il nome di ace . Le battute possono essere fatte dal basso o dall'alto e quelle dall'alto possono essere di tre tipi: dall'alto con i piedi a terra rimanendo fuori dal campo, la flot o quella in salto.

Attacco 

L'attacco si utilizza per inviare il pallone nel campo avversario cercando di ottenere un punto. Inoltre esso ha variabili come l'altezza e la posizione del muro, la posizione della difesa, e ancora il punto in cui viene colpito il pallone, la posizione del giocatore, la distanza da rete del pallone, influenzano il tipo di attacco a disposizione dello schiacciatore. Questi può decidere di puntare su un colpo potente fuori dal muro, oppure utilizzare le mani del muro per eseguire il cosiddetto "mani e fuori", oppure può sorprendere la difesa con un pallonetto o una palla smorzata.

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Pallonetto 

Si intende un palleggio effettuato ad una mano che sorprende l'avversario, passando sopra o lateralmente al muro. Rappresenta una delle varianti ai colpi forti d'attacco nel caso di giocatori esperti, dove si cerca di sorprendere la difesa piazzata per ricevere un pallone potente, mentre costituisce la principale arma d'attacco nel mini-volley.

Smorzata 

È il colpo che smorza il rimbalzo della palla provocando un volo cortissimo e una veloce ricaduta al suolo. La parabola risultante è simile a quella del pallonetto, solo che il tocco viene dato pieno.

Schiacciata 

È il colpo che si dà alla palla, con una sola mano, cercando generalmente di colpire il più forte possibile affinché gli avversari non riescano a recuperare la palla o non riescano a controllarla, mandandola fuori. Per effettuare la schiacciata è importante possedere una buona elevazione. Solitamente la effettuano i giocatori più alti che stanno a rete. Se non si hanno queste doti atletiche è necessario avere un notevole bagaglio tecnico per poter oltrepassare il muro tentando altri colpi come il "mani e fuori" o il pallonetto. Per poter eseguire la schiacciata bisogna inoltre fare tre passi fondamentali, a volte quattro, per prendere una buona rincorsa e per poter saltare il più possibile.

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Muro 

Muro a tre

Si chiama "muro" la parte del corpo che uno o più giocatori di prima linea possono innalzare al di sopra della rete al fine di arrestare il colpo avversario, in genere una "schiacciata". Il giocatore a muro può toccare il pallone oltrepassando l'asse verticale della rete, dopo il terzo tocco della squadra in attacco o dopo un colpo d'attacco. Il muro può essere eseguito da un singolo giocatore oppure da due o tre giocatori, i quali sono posizionati avanti.La condizione affinché il muro sia considerato valido è che i giocatori siano avanti e si trovino nelle vicinanze della rete avendo almeno una parte del corpo al di sopra di quest'ultima. Il muro non può interferire con il gioco avversario.

Si parla di "tentativo di muro" quando non viene toccata la palla pur trovandosi nella posizione di muro, e di "muro effettivo" quando il muro tocca la palla. Il giocatore "libero" non può effettuare né muro, né tentativo di muro.

Esiste inoltre un'aggravante del muro che, nel gergo, viene definita "mani-fuori" o "tocco-fuori": l'attaccante colpisce il pallone in modo tale che l'ultimo a toccare la palla sia lo stesso giocatore che è in salto durante il muro e che cada quasi subito.

Note 

↑ Dizionario di italiano in rete sapere.it, pallavolo↑ FIVB - the volleyball story↑ Bilancio Sociale Federazione Italiana Pallavolo