Utente:Mauro Alocco/Sandbox

Francesco Allocco (Marene, 8 marzo 1895-Monte Sei Busi, 20 luglio 1915) è stato un soldato italiano combattente nella Prima Guerra Mondiale (prima e seconda battaglia dell'Isonzo), primo caduto di Cavallermaggiore nella Grande Guerra, autore di un carteggio con la famiglia composto da 15 fra lettere e cartoline, pubblicato nel volume "Francesco Allocco da Cavallermaggiore al fronte dell'Isonzo - gennaio/luglio 1915" a cura di Mauro Alocco (2016) e nel sito "www.soldatofrancescoallocco.it".

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Biografia

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Francesco Allocco, figlio di Matteo (1845-1933) e di Giovanna Garesio (1861-1915), entrambi originari di Bra, nacque l’8 marzo Marene (CN), al numero 13 di Contrada Mondini, lungo la vecchia Strada Reale in direzione di Fossano (CN), dove la famiglia si trovava nell'ambito degli spostamenti alla ricerca di un’occupazione nel lavoro dei campi. Nell'atto di nascita entrambi i genitori si dichiarano contadini. Era il settimo di sei fratelli e di quattro sorelle, almeno fra quelli che si ricordano per aver raggiunto l’età adulta.

Successivamente, la famiglia si trasferì a Cavallermaggiore (CN).

Francesco Allocco è chiamato a prestare servizio presso la brigata Cagliari, comandata nel periodo di guerra di nostro interesse dal Maggiore Generale Giacomo Desenzani, 63° reggimento fanteria, comandato dal Colonnello Antonio Simoncelli, 5a compagnia.

E’ l’inizio del 1915, all'approssimarsi del compimento dei vent'anni, quando giovane soldato lascia Cavallermaggiore – che non rivedrà mai più – con destinazione Genova, dove si imbarca per Napoli.

La sede del servizio militare è Eboli (SA). 

Il 23 maggio l’Italia dichiara guerra all'Austria-Ungheria. Il 24 maggio l’esercito italiano attraversa il confine.

Terminate le operazioni di mobilitazione, la Brigata Cagliari parte da Salerno e giunge il giorno 3 giugno nei pressi di Codroipo (UD).

Il 24 giugno la Brigata Cagliari passa alle dipendenze della 20a divisione e sostituisce la Brigata Savona nell'occupazione della testa di ponte di Pieris (GO). 

Francesco Allocco partecipa alla prima e alla seconda battaglia dell'Isonzo.

Il giorno 20 luglio, nel corso dell’ennesimo assalto al Monte Sei Busi, Francesco Allocco cade colpito a morte dal fuocodal fuoco nemico.

Riposa, con tutta probabilità, nel Sacrario di Redipuglia (GO).

La corrispondenza

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Le lettere che ha lasciato raccontano con un linguaggio semplice, descrittivo e con una grammatica sufficientemente corretta, le vicende che vanno dal viaggio verso il servizio militare agli ultimi drammatici giorni in trincea.

Sono i pensieri di un ragazzo semplice, legato agli affetti familiari, più preoccupato della sorte di chi ha lasciato a casa che della propria.

La documentazione arrivata fino a noi è costituita da 15 fra lettere e cartoline, alcune con contenuti che si ripetono, spedite ai genitori, , alla sorella Agnese e alla sorella Antonietta.

In una lettera, congiuntamente ad Agnese, è citata in indirizzo la sorella Caterina.

E’ inoltre presente una lettera scritta dal fratello Giacomo, indirizzata al soldato al fronte.

Le lettere inviate durante il servizio militare a Eboli sono scritte a penna, con grafia ordinata; quelle successive, quasi tutte cartoline della posta militare, riflettono il clima della trincea: il lapis sostituisce la penna e la grafia si fa drammaticamente più disordinata.

Le descrizioni e i pensieri di Francesco Allocco sono una testimonianza significativa di quell'Italia contadina che si sacrificò sui campi di battaglia di un conflitto più grande anche di coloro che l’avevano voluto e ci ricordano che fu un dramma non solo di chi si trovava al fronte ma anche, e forse di più, di chi da lontano seguiva, soffriva, pregava e cercava di capire.