Tullio Farabola (Milano, 1920 - 1983)è stato uno dei più noti fotogiornalisti italiani del secondo dopoguerra.

INTRODUZIONE Tullio Farabola si è dedicato al fotogiornalismo alla fine della seconda guerra mondiale e ha documentato gli ultimi atti della guerra, l'ingresso a Milano delle forze Alleate e dei Partigiani il 25 aprile 1945, i primi passi del nuovo Stato Italiano, la ricostruzione e il “miracolo economico” italiano degli anni '60. Era figlio d'arte, in quanto il padre era titolare di un noto studio fotografico a Milano sin dagli anni '20, ma ha imboccato una strada del tutto originale e nuova, per l'epoca, dedicandosi al reportage fotogiornalistico anziché alla classica foto in studio. Ciò è stato possibile, oltre che per le sue capacità e spirito di iniziativa, anche per l'introduzione sul mercato italiano di più moderne apparecchiature fotografiche, come le macchine formato 4”x 5” “portatili” tipo Speedgraphix, le Rolleiflex e Hasselblad formato 6 x 6 cm, e, successivamente delle Leica formato 24 x 36 mm, accoppiate al flash elettronico, che costituivano una dotazione in grado di operare all'aperto e al chiuso, di giorno e di notte, senza troppe preoccupazioni per le condizioni di luce. Il fotogiornalismo in quegli anni crebbe enormemente soprattutto per la riacquistata libertà di informazione dopo 20 anni di dittatura. Alcuni fatti di cronaca, che oggi apparirebbero insignificanti, diventavano oggetto di servizi su quitidiani e settimanali, nonché di discussioni nei bar e nelle famiglie, e “tenevano banco” per mesi. In occasione di uno di questi fatti avvenuto a Milano nel 1946, l'omicidio della moglie e dei figli dell'amante da parte di Rina Fort, la foto dell'assassina che dormiva su una panchina in Questura venne pubblicata sui principali quotidiani e settimanali facendo scalpore e dando notorietà a Tullio Farabola. La ricostruzione della città, le novità nel mondo dello spettacolo, le prime foto di moda e di pubblicità costituirono ulteriore sviluppo dell'attività fotografica dell'agenzia “Foto Farabola”, nel frattempo creata. Contemporaneamente prendeva forma l'archivio fotografico storico, uno dei più completi e meglio organizzati del paese. L'attività di Tullio Farabola è stata documentata da alcune pubblicazioni che vertono soprattutto sulle foto di cronaca e sull'archivio storico, ma manca una pubblicazione che tratti l'attività svolta in studio.

NOTE BIOGRAFICHE. Tullio Farabola nasce a Milano il 12 ottobre 1920 da Alessandro Farabola detto Giuseppe e da Ambrogina Zanardi. Si diploma in ragioneria nel 1939 all'Istituto Carlo Cattaneo di Milano. Apprende la tecnica fotografica dal padre, titolare dal 1911 di un noto studio fotografico in Corso Ticinese 87 N°a Milano. Svolge il Servizio Militare dal 1940 al 1943: frequenta la Scuola Allievi Ufficiali dell'Esercito Italiano a Salerno, successivamente è arruolato presso il Corpo delle “Guardie alla Frontiera” (GAF) e presta servizio a Domodossola e a Tirano. Nel 1942 viene trasferito a Roma all'istituto Luce (L'Unione Cinematografica Educativa), dove segue un corso di tecnica cinematografica di guerra. Viene poi trasferito a Milano dove si trova l'8 settembre 1943. Nel periodo 8 settembre 1943 – 25 aprile 1945 effettua servizi fotografici sia per la Wehrmacht che per le forze Partigiane, riguardanti azioni di combattimento e documentazione degli effetti dei bombardamenti a Milano. L'unica testimonianza rimasta di questo lavoro sono le foto dei bambini uccisi nella scuola di Gorla durante un bombardamento alleato nel 1944. Durante un bombardamento alleato dell'agosto 1943 lo studio fotografico Farabola viene distrutto. Con esso vengono distrutti i negativi e gran parte delle attrezzature. Documenta l'entrata in Milano delle forze del CLN e alcuni degli avvenimenti immediatamente successivi (esposizione dei cadaveri in Piazzale Loreto, fucilazione di Buffarini Guidi). Inizia l'attività di Fotoreporter e nel 1945 con il padre apre l'agenzia fotogiornalistica “Foto Farabola” con sede in Corso Ticinese N°60 a Milano. Il 31 agosto 1946 sposa Paolina Siboni. Il 29 marzo 1954 nasce il figlio Mario. In breve l'agenzia fotografica diventa una delle più note del Paese e collabora con i principali quotidiani e settimanali italiani. Molti giovani fotografi si formano alla “Foto Farabola”. All'inizio degli anni '60 Tullio Farabola inizia l'organizzazione dell'archivio fotografico che, dotato di materiale proprio e integrato dall'acquisizione di immagini dall'Italia e dall'Estero, diviene uno dei maggiori d'Italia e sicuramente il meglio organizzato. Tullio Farabola muore l'11 dicembre 1983.

BIBLIOGRAFIA

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