Utente:Michelangelo Ottati/Sandbox

Questa è la pagina di prova nella quale abbozzerò delle note sulla voce del Commentariorius di Copernico


Copernico formulò sette postulati:

1. Non tutti i corpi celesti girano attorno ad un unico punto.

2. Il centro della Terra è il centro della sfera lunare ( l'orbita della Luna attorno alla Terra ).

3. Tutte le sfere ruotano attorno al Sole, che è vicino al centro dell'Universo .

4. La distanza tra la Terra e il Sole è un'irrilevante frazione della distanza dalla Terra e il Sole alle stelle, quindi il parallasse non è visibile tra le stelle.

5. Le stelle sono inamovibili; il loro moto apparente giornaliero è causato dalla rotazione giornaliera della Terra.

6. La Terra si muove in una sfera attorno al Sole, causando l'annuale, apparente moto del Sole; la Terra ha più di un moto.

7. Il moto orbitale della Terra attorno al Sole causa il moto retrogrado dei pianeti ( l'apparente cambiamento di direzione del moto dei pianeti ).

Terzo paragrafo modifica

Nel terzo paragrafo intitolato "I moti apparenti attorno al sole", Copernico presenta e spiega i tre moti della terra.


Il primo moto della terra è quello di rivoluzione: la Terra gira intorno al sole, percorrendo distanze sempre uguali in periodi di tempo costanti. Questo movimento della Terra, comporta un apparente movimento del Sole e per questo motivo la Terra sembra corrispondere con il centro dell'Universo.

Il secondo moto è quello di rotazione giornaliera: è rivolto verso oriente ed è più evidente ai poli.

Il terzo ed ultimo moto della Terra, descritto da Copernico nel suo trattato, è il moto di declinazione, che completa la rotazione in un anno circa. Inoltre, Copernico afferma che l'asse di rotazione della Terra è inclinato di circa 23°.

La datazione del Commentariolus modifica

dating the Commentariolus and dating U probably mean dating Copernicus's derivation of the heliocentric theory. The Commentariolus was written in haste, possibly very shortly after Copernicus developed his new theories and before the correctly understood all the necessary details of his models. Thus the derivation of the heliocentric theory, the writing of U, and writing of the Commentariolus probably came very close together, possibly within a few month or even weeks. Commentariolus depends on any observation made by Copernicus with the possible exception of one showing that Ptolemy's lunar parallax at quadratur is too large. In connection with observations made in 1515 and 1516. Commentariolus was written before 1515-1516. Werner's book published in 1522 and Copernicus's criticisms of it are from 1524. There is no observational evidence for trasferring this period from the procession and obliquity to the solar model. If Copernicus was doing his job properly, he should have been making observation of equinoxes every year without fail, so the choise of the 1515/16 observations in De revolutionibus could be fortuitous anyway.