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Lo scrittore Stefano Pasquini
L'opera prima sul romanzo "il processo" di Kafka.
Il romanzo sul tradimento

Stefano Pasquini (Arezzo, ) è uno scrittore italiano.

Stefano Pasquini esercita ad Arezzo la professione di avvocato, esperto in diritto amministrativo, ma svolge da più di dieci anni un’intensa attività letteraria.

Nel 2019 si è anche laureato in Scienze Umanistiche all’Università di Urbino, con voto di centodieci/110 e lode, presentando una tesi sulla poesia di Giovanni Pascoli Alexandros, che fa parte della raccolta Poemi conviviali. È socio dell’Accademia Petrarca di Arezzo.

Ha svolto studi approfonditi sull’opera di Franz Kafka (1883-1924), alla ricerca delle radici culturali dello scrittore boemo, dalla Cabala ebraica alla filosofia esistenzialista, tenendo conferenze pubbliche su “Il castello e il labirinto. Franz Kafka alla ricerca dell’identità perduta” (Casa del Petrarca in Arezzo, 23.01.2009) e “Il processo di Kafka: la colpa come presupposto dell’esistenza umana” (Casa del Petrarca, 28.09.2009) .

Nello stesso periodo ha condotto ricerche sulla filosofia esistenzialista del Novecento, che lo hanno condotto a tenere le conferenze pubbliche su “L’idea di Libertà in Sartre” (Arezzo, Chiesa di San Benedetto, 1.12.2011) e sul pensiero di Martin Heidegger prima e dopo la “svolta” (Castelsecco, 11 e 25 maggio 2012).

Questa intensa attività è confluita nel saggio, pubblicato con Mauro Pagliai Editore, intitolato “Indagine sul ‘Processo’ di Kafka”, nel quale si analizza il celebre romanzo dello scrittore boemo, ricercando l’origine culturale e filosofica dell’idea di colpa. Pasquini conia la definizione di “esistenzialismo letterario” per esprimere la concezione della vita di Kafka, che combatte le proprie angosce attraverso la notturna attività di scrittura.

L’attività di critica letteraria è poi proseguita con la Conferenza “Il mito della frontiera – Suggestioni dalle letture di Cormac McCarthy” (Arezzo, Chiesa di San Benedetto, 15.03.2013), affrontando le tematiche della violenza e della crisi di identità nella società americana, coniugate con la magia del paesaggio dell’antico mondo messicano.

Dall’anno 2014 ha svolto un lungo studio sulla poesia di Giovanni Pascoli (1855-1912), mettendo in rilievo elementi inediti come il sentimento del nulla, il carattere evanescente del suo mondo interiore, la poetica degli “attimi eterni”. Su questi temi ha tenuto due conferenze intitolate “La voce umana ed i suoni della natura nella poetica di Giovanni Pascoli” (Casa del Petrarca, 10.05.2014) e “I miti greci nella poesia di Giovanni Pascoli” (Casa del Petrarca, 18.09.2015).

In data 11.05.2018, in occasione delle celebrazioni nazionali del bimillenario dalla morte del poeta Publio Ovidio Nasone (43 aC, 18 dC), ha tenuto all’Accademia Petrarca la conferenza “Le Metamorfosi di Ovidio nel bimillenario della sua morte”, nella quale sono stati ripercorsi i principali miti del poema latino (Dafne, Medea, Alcyone, Atteone, ecc.) in connessione con la vita del poeta fino alla sua condanna all’esilio con decreto di Augusto.

Nel 2019 ha iniziato un’analisi del conflitto fra guelfi e ghibellini all’interno della Divina Commedia, ricostruendone le dinamiche socio-politiche ed esaminando le grandi battaglie combattute dal 1260 al 1289. Su questi temi ha tenuto due conferenze similari, in data 29.03.2019 all’Accademia Petrarca e in data 1.10.2019 all’Accademia de’ Rozzi di Siena.

Stefano Pasquini svolge anche attività di romanziere.

Ha pubblicato nel 2015 con Mauro Pagliai Editore il romanzo intitolato “Fenomenologia del tradimento”, storia di Gianni, un grande manager industriale che ha fondato la sua esistenza sul tradimento, lavorativo e sentimentale. Una spirale perversa distrugge il suo mondo e porta a galla i motivi reali che stanno alla base della sua vita di infedeltà.

Nel 2017 viene pubblicato un altro romanzo, intitolato “Giorno e notte” (Edizioni 0111). Si tratta di una storia che nasce da un'intuizione: le persone si comportano in modo differente alla luce del giorno e nel buio della notte. Lo stesso evento è vissuto diversamente a seconda che si svolga di giorno o di notte. Questa dicotomia si riflette sulla storia del protagonista, Giorgio, avvocato di successo, che scopre, per caso, il mondo dei locali notturni e delle bische clandestine. Pur disprezzandolo, Giorgio resterà irrimediabilmente attratto dalla realtà magica della notte milanese, finendo per ritrovarsi in una situazione esistenziale del tutto inedita.

L'ultimo romanzo dedicato al fascino della notte.