Utente:Patrizia Mari/Sandbox

Luciano Boccardini, pittore italiano

Io pitto

Della caduta foglia l’aggrinzito giallo,

dell’operoso aratro l’ombrosi solchi,

dell’uggioso cielo l’antico borgo,

del vecchio muro gli antichi graffi,

del Gershwin l’eterno jazz,

dell’amore la primitiva gioia,

della morte il grande nero.

(Luciano Boccardini)

Luciano Boccardini è nato a Roma, da padre umbro e madre romana. Dopo aver vissuto in alcune città italiane (Ancona, Terni, Venezia) e aver incontrato realtà artistiche e culturali di vario genere approda – poco più di trent'enne – in Umbria, risiedendo prima a Foligno, poi a Perugia e in ultimo a Pierantonio.

Il suo battesimo nel campo artistico avviene nel 1970, quando si presenta alla Galleria “La Luna” di Perugia con opere che appartengono a questo primo periodo di formazione, di ricerca che poi approderà ad altro. Padrone della forma per la quale provava rispetto nella giusta misura, sensibile al colore del quale avvertiva la potenza alchemica, innamorato della pittura, non opta rigidamente per una corrente, sembra, piuttosto preso dalla “sua” pittura che percorre in senso contrario le tendenze della ricerca che, in quegli anni di affannosa ansia del nuovo anche gli artisti erano costretti a inseguire per essere graditi alla critica.

Boccardini è un artista con propri connotati quindi e una propria volontà espressiva che si ispira solo in apparenza ai maestri del Novecento. Anche per lui il problema estetico più rilevante sarà la linea, il colore, la luce. Infatti, negli anni a seguire, il colore nel sottolineare la forma darà un tocco di magia all'opera e ne identificherà la sua originalità.

Il punto di partenza dell'arte di Boccardini è l'osservazione della realtà: donne, cani, cupole delle chiese diventano così segni della sua pittura, la realtà viene trasportata sulla tela e si mescola con idee, emozioni interiori, riferimenti simbolici universali. Quando questi elementi si innescano nell'inconscio dell'artista, pur mantenendo la loro identità, essi trascendono la realtà e diventano qualcos'altro. Le immagini sono incorporate nello spazio interno e si mescolano con i sogni del pittore e gli istinti più profondi, consentendo in tal modo alla pittura figurativa di Boccardini di cambiare le cose in una realtà diversificata (ancora più oscura e imperscrutabile) ed in mondi multiformi. I quadri di Boccardini sono apparentemente semplici ma si nota che non è messa da parte la frattura tra l'io ed il mondo, il linguaggio e la realtà, la visione e la rappresentazione.

Luciano Boccardini è uno degli ultimi pittori che possono essere definiti "romantico". Le caratteristiche emotive, simboliche, surreali e pre-ideologiche della sua arte consentono una nuova interpretazione dei soggetti che fanno parte del suo corpus vario e interessante di dipinti.

Le sue opere si trovano nel Museo di arte contemporanea di Madrid (Spagna), alla Galleria "Il Centro" di Jesi (Italia), al Museo Francescano di Falconara (Italia), al Museo d'arte moderna di Stoccolma (Svezia), alla Galleria Immagine di Jesi (Italia), alla Galleria di Gallarate Italia), al Museo di arte moderna di Roma (Italia), al Museo di arte moderna di New York (Usa), al Museo d'arte contemporanea di Mosca (Russia), alla Galleria “Il Cenacolo” di Perugia (Italia) e in collezioni private in Italia, Stati Uniti, Austria, Spagna, Svezia, Germania, Regno Unito, Cuba.