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Antenore Magri (Ferrara 1907-1978) Pittore

Antenore Magri nasce a Ferrara in via della Lupa il 22 Gennaio 1907.

Figlio di Arturo, esperto vetraio, dipendente della ditta Brondi, che aveva sede nella ex chiesa di San Romano in piazza Erbe, passato poi nel 1930 alla chiusura dell'attività alla concorrente ditta Pisa, poi a Spaolonzi nel negozio di via Mazzini, suonatore di mandolino nell'orchestra Gino Neri, e di Parisina, modista di cappelli.

Due sorelle, Desdemona, madre del pittore e gallerista Paolo Volta e Maria Luisa.

Studente alla scuola d'arte Dosso Dossi con Angelo Longanesi

Antenore collabora col padre vetraio alla decorazione di numerose ville del nascente rione Giardino.

1926: Mostra d'esordio al Castello Estense di Ferrara con una collettiva intersindacale.

1927: Mostra Regionale Palazzo Renata di Francia - Ferrara .

1928: Manifestazioni Artistiche Centesi - Cento .

1930: Mostra personale Padova

1938: Prima Mostra Provinciale Dopolavoristica d’Arte Ferrara

sede Opera Nazionale Dopolavoro di via Boldini collettiva con

Oreste Marchesi, Copparo 1883-1949

Giuseppe Sani, Ferrara 1869- Argenta 1943

Vittorino Vaccari, scultore d.19-8-2001

Renzo Ghedini, marmista 1910 .27-3-1989

Con la scuola per corrispondenza Radio Elettra diviene disegnatore meccanico e trova impiego presso la Zanzi Motori che durante la seconda guerra mondiale si trasferisce nella villa di Diamantina . La casa dei Magri è vicino alla chiesa di S. Agnese, in via della Lupa, si trasferiscono poi in via Montebello, di fronte a palazzo Arlotti ,e nel 1936 fino al 1963 in via del Granchio 2, casa dell'antica famiglia Ariosti, attualmente Cavallini-Sgarbi.

Lo stabilimento Zanzi di Ferrara prevedeva la fabbricazione di valvole per motori di aviazione e meccanica in genere, ed era sottoposto alla vigilanza del Ministero dell'Aereonautica e al controllo del Commissariato della guerra. Per questi motivi, Magri dopo l'assunzione come disegnatore meccanico ottenne il rinvio dal servizio militare.

Il 28/12/1940 Marinetti inaugura nelle sale del castello Estense di Ferrara la IX Mostra di aeropitture di guerra del gruppo Savarè con opere di Corrado Forlin, Italo Fasullo, Angelo Caviglioni, Giovanni Koronpay, Leonida Zen e Baldo Morgana.

Corrado Forlin, ospite del poeta futurista Ugo Veronesi conosce in quella occasione Antenore Magri che diviene un attivo componente del gruppo futurista Savarè. L’8 febbraio 1941 nella Sala Mostre Mare Nostro a Milano si inaugura sempre alla presenza di Marinetti la X mostra del Savarè, a Caviglioni, Forlin, Fasullo e Zen si aggiunge Antenore Magri.

Il 18\5\1941: Magri organizza la saletta futurista alla Mostra gruppo rionale "Natalino Magnani " a Ferrara, in cui espone tre opere: "Simultaneita' di una ricognizione", "In volo" e "Ricognizione ad Alta quota". Nella stessa sala espongono anche Magda e Giovanni Korompay, Gaetano Sgarbi e Giorgio Gandini.

Partecipa alla XXIII BIENNALE DI VENEZIA nel 1942 nella sala futurista con il dipinto: "Gloria delle camice nere".

La corrispondenza tra Magri e Forlin è conservata al MART di Rovereto e nell'archivio Marinetti, Yale University Library a Washington.

Nel 1944 la casa dei Magri subisce un bombardamento aereo e la famiglia è costretta a sfollare in un casolare vicino alla tenuta della Diamantina, nei cupi inverni la pittura di Antenore Magri diviene più riflessiva e sul cammino dell'essenzialità del paesaggio e degli oggetti per cui diventerà famoso e riconoscibile. Ritorna ad esporre intorno al 1954, divenendo presto segretario della sezione ferrarese dell'USAIBA (Unione Sindacale Artisti Italiani Belle arti aderente alla U.I.L.), le relazioni che intreccia in seguito all'incarico lo porteranno ad eporre in tutta l'Italia.

S.Benedetto del Tronto, Messina, Terni (premiato con medaglia d'oro), Roma, Melzo, Frattamaggiore, Marina di Ravenna (premiato) , Forlì e Casalecchio di Reno, le mostre personali di quegli anni sono a Padova, Milano, Bolgna, Ferrara, Iseo, Boario Terme e Trieste.

E' del 1957 un'importante mostra che rappresenta la svolta della sua carriera presso la galleria Santo Stefano a Venezia dal 28 settembre al 13 Ottobre, la galleria diretta da Uccia Zamberlan, conosce in quella occasione Vigilio Guidi,

Bruno Saetti, Carlo dalla Zorza e Neno Mori.

Nel 1958 espone alla Galleria veronese San Luca con i colleghi ferraresi: Gianni Vallieri, Marcello Tassini, Carlo Crispini e Giovanna Baruffaldi.

Nel 1959 è chiamato a far parte del Comitato per il "Gran premio Nazionale

Venezia 1959 " con Dasi, Franco Miele e Domenico Purificato, è invitato al premio isola d'Ischia. Inaugura inoltre la prima di una lunga serie di mostre ad Auronzo di Cadore.

Nel 1961 espone a Parigi con la presentazione di Orfeo Tamburi, a Milano con la presentazione di Ernesto Treccani ed alla Galleria Delfino di Rovereto, gestita dai fratelli Gaifas con la presentazione di Virgilio Guidi. Del 1963 è la mostra a Viareggio nella "bottega del Vageri" di Krimer. Questi sono gli anni in cui la pittura di Magri diventa consapevole, matura e peculiare, decisamente i più considerati di tutta la sua produzione. Contemporaneamente aprofittando dei suoi numerosi contatti nel mondo dell'arte diviene Gallerista, va ad abitare in via Contrari a pochi passi dalla sua celebre galleria la "Lo.Ma.", l'attività espositiva rimane molto intensa assieme a quella di animatore del mondo artistico locale.

Sarà più volte componente della giuria del premio "Città di Cavarzere" con Giovanni Barbisan e Virgilio Guidi.

Le edizioni Ghelfi di Verona gli dedicano il volume curato da Paolo di Stefano

ricco di illustrazioni dei suoi dipinti e di una accurata bibliografia.

Una delle ultime esposizioni a cui Magri parteciperà è "Padania Fantastica" nel 1977 a Bologna a palazzo d'Accursio. Morirà a Ferrara nel 1978.

Nel 1997 l'amministrazione provinciale di Ferrara gli dedica un catalogo ed una mostra itinerante al Castello Estense di Ferrara, Al castello estense di Mesola, alla Rocca Possente di Stellata ed Palazzo Gulinelli a Portomaggiore.

Del 2008 è la retrospettiva di Cento (Ferrara) alla galleria d'arte moderna Aroldo Bonzagni : Antenore Magri: Futurista- Metafisico -Surrealista.

Altre personali gli sono state dedicate alla galleria del Carbone, e del Rivellino di Ferrara, alla casa Società Operaia di Bondeno e presso la sede del Consorzio di Bonifica "Valli di Vecchio Reno" di Ferrara. Un suo dipinto ha partecipato alla rassegna "Surrealismo Padano" curata da Vittorio Sgarbi a Piacenza e a Trieste, mentre numerosi sono i suoi dipinti messi all'incanto dalle case d'asta. Meglio di ogni critica sono le parole dello stesso Magri che definiscono la sua poetica "La voce delle cose:

Amo tutte quelle cose che pur vivendo vicine all'uomo non partecipano al suo frastuono e ascoltano la voce del vento, gli echi che si perdono nel grande spazio, per gli ampi orizzonti senza limite in un'ansietà infinita.

Fragili alberelli svettanti nei cieli tersi, barche arenate su spiagge deserte, palloncini immobili e curiosi, oggetti inanimati, interni incantati, luci lunari su gelide pianure, ombre lunghe e ferme, la notte e il suo silenzio."

BIBLIOGRAFIA:

Lucio Scardino, Ferrara Ritrovata, Corbo Editore 1984.

Lucio Scardino, Oreste Marchesi, Liberty House.

Corrado Padovani, Corriere Padano, 29/121940-18/5/1941 e 1779/1942.

Radius, Corriere della Sera, 872/1941.

Costantini, Popolo d'Italia 972/1941.

Catalogo XXIII Biennale di Venezia 1942.

Lucio Scardino, Elettriche linee estensi, Liberty house 1995.

Claudia Salaris, Storia del futurismo, Ed.Riuniti, 1992 (p.277).

Scudiero-Rebeschini, Futurismo Veneto, l'Editore 1990.

Annamaria Nalini, futurismo in Emilia Romagna, Artioli, 1990, p.54.

I Gruppi futuristi Boccioni e Savarè a cura di Beatrice Buscaroli Fabbri e Alessandro Ortenzi , Vicenza 1999.

Omaggio a Antenore Magri, Provincia di Ferrara, 1997.

Numero speciale della Pianura, CCIAA di Ferrara n.2007 con coordinamento ed introduzione di Corrado Pocaterra e testi di Carlo Bassi, Giorgio Mantovani e Leopoldo Santini, Lucio Scardino. Antonio P. Torresi, Gabriele Turola, Gianni Cerioli e Lucia Boni.

Vittorio Sgarbi, Surrealismo Padano, Skira 2002.

Patrizia Ada Fiorillo, Arte Contemporanea a Ferrara, Mimesis/Università di Ferrara, 2017.

Galeazzo Giuliani, Dizionario Biografico, I migliori amici ed, 2019.