La scultura di Venere pudica è una statua in marmo appartenente alla collezione del Palazzo dei Musei della città di Reggio Emilia. L'opera si trova all'interno del Museo Gaetano Chierici di Paletnologia. Descrizione: La statuetta richiama la prima età classica del arte greca e ai lavori di scultori come Fidia o Policleto, quest'ultimo ricordato per lo studio dell'applicazione di regole teoriche sulle proporzioni del corpo umano in scultura, ovvero il Canone di Policleto dove si possono trovare rapporti matematici precisi fra il movimento della figura e le varie parti del corpo. <ref>"Il punto di partenza dello studio dell'arte greca sono le fonti scritte, greche e latine. Sappiamo che numerosi artisti greci (architetti, scultori e pittori) scrissero trattati sull'arte e sulle loro opere in particolare: per esempio Policleto fu autore di un Canone della scultura i cui precetti teorici trovarono concreta espressione nella celebre statua del Doriforo. Purtroppo questi testi -escluso il De Architectura di Vitruvio Pollione, scritto tra il 25 e il 23 a.C.- sono andati perduti e possiamo sapere qualcosa solo attraverso riferimenti indiretti di altri autori, greci e soprattutto latini". La statuetta reggiana rappresenta la dea Venere nuda colta nella sua fisicità con disinvoltura e sereno equilibrio.

==Bibliografia== aaisuhfadfadff sdf