Utente:Remulazz/Ondata di freddo dell'inverno 2009-2010 in Europa

Scorcio della città di Ede, nei Paesi Bassi, il giorno 20 dicembre 2009.

L'inverno 2009-2010 in Europa fu contraddistinto da numerose ondate di freddo che assunsero carattere di eccezionalità per durata ed intensità, dal momento che si protrassero in alcune regioni per buona parte dell'inverno e videro l'abbattimento di numerosi primati di temperature minime che resistevano in alcuni casi da parecchi decenni.

Le ondate fredde iniziarono poco prima della metà di dicembre, protraendosi con intensità variabili a seconda delle regioni fino alla metà di marzo; pressoché in tutto il continente vennero registrati pesanti disagi ai trasporti, con cancellazione di voli aerei, chiusura di strade e ferrovie, black out energetici e, purtroppo, anche numerose vittime fra la popolazione.

Situazione atmosferica

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Analogamente a quasi tutte le ondate di freddo rilevanti sul continente europeo, anche le onde fredde dell'inverno 2009-2010 presero le mosse dalla particolare situazione teleconnettiva instauratasi fin dall'inizio del semestre freddo (ottobre) che, destabilizzando pesantemente la struttura del vortice polare (l'area di bassa pressione a carattere freddo delle regioni polari) ne provocò la completa separazione in due distinti lobi, quello canadese e quello siberiano.

Quest'ultimo lobo, ricolmo di aria gelida a tutte le quote, si espanse a ripetute ondate verso ovest arrivando ad interessare anche le regioni più occidentali europee, sostituendo la normale aria oceanica temperata portata dalle correnti occidentali; in quest'occasione queste vennero bloccate completamente ad opera dell'elevazione meridiana dell'anticiclone delle Azzorre, solitamente stazionante a latitudini subtropicali o medie.