Utente:Riccardo Besio/Sandbox

Il Signore delle Pietre è l'eccitante romanzo fantasy che tratta della vicenda più traumatizzante dell'immaginario mondo della Terra del Centro. È un libro eccitante che permette ai lettori di immedesimarsi con il personaggio per loro più rappresentativo. La storia è incentrata su due poteri contrapposti: quelli retti da Mordon e la sua Pietra, quella Rossa, e i popoli liberi della Pietra Verde. Nei primi ci sono gli orchi, luridi mostri invasori senza leggi e senza regole. Ci sono poi i goblin, una razza di orchi più piccola e timida che ama attendere che le loro prede entrino nelle loro tane. Gli orchi vivono in branco come gli warg, spiriti maligni con sembianze di lupi. I popoli liberi sono invece gli uomini, razza che non esita a farsi sottoporre a sentimenti quali il potere, la fama o il consenso. I Rodear sono invece grandi guerrieri e grandi minatori deboli alle dipendenze come quelle dall'alcolismo e dalle ricchezze. Anche se riservati, orgoglioso e nazionalisti i loro re non esitarono a prestare aiuto ai popoli della Pietra Verde. Completamente opposta è la mentalità degli emblematici elfi. Questi credevano infatti in un potere superiore che doveva unire tutti i popoli liberi. Anche se pacifici erano grandi guerrieri pronti a sacrificarsi in nome della libertà. Dopo una sconfitta le Pietre andarono perse e Mordon sembrava definitivamente eliminato. Questo fu un errore che il Bianco Consiglio ribadì, ma che i re degli uomini ignorarono. Per questo Mordon tornò, alleato con Azog, re degli orchi e il Barone, re sovraintendente di Idencal. Eragon, nipote dei re di Idencal, Apsidel, un valoroso uomo di Viking giunsero a Gran Burrone con la Pietra Verde. Elrond, Gandalf, Galadriel e Saruman decisero di far partire una compagnia segreta che doveva andare a Gordor, luogo di residenza di Mordon. I componenti erano Gandalf, un sapiente stregone; Eragon e Apsidel;Johan, uno dei migliori combattenti dei Rodear; Legolas, principe elfo e Boromir, il figlio del Barone che però era pronto a sacrificarsi per il bene. L'obbiettivo era giungere a Gordor portando la Pietra Verde. Dopo un buon inizio Gandalf il Grigio cadde e la compagnia rimase in mano alla sorte. Dopo essersi persi si trovarono a Rodear dove Azog e i suoi scagnozzi gli aspettavo. Dopo questa battaglia la guida del gruppo divenne Gollum, un goblin solitario debole eroso dal desiderio di grandezza e di potere. Dopo l'ennesima imboscata degli orchi, Gollum scappò mettendo in salvo i bambini, due divenuti parte della compagnia casualmente. Boromir cadde. In compenso ritornò Gandalf il Bianco, lo stesso stregone diventato più forte di prima. Insieme partirono verso Idencal dove dopo alla morte del Barone e di Azog le le truppe degli uomini ritornavano al servizio di un re, Eragon. Morì però Johan. Allo stesso tempo Saruman, accecato da volere di diventare sovrano al fianco di Mordon, si alleò con lui. Difesa la città di Rohan, nel frattempo i bambini avevano distrutto l'esercito di Saruman. L'esercito di Rohan e di Idencal arrivò a Isengard e dopo una sanguinosa battaglia, quella di Mezz'Asta, marciarono verso Gordor. Alla fine Mordon fu abbagliato da Eragon e la sua pietra. Arwen, figlia di Elrond rinunciò l'immortalità sposando Eragon e diventando regina di Idencal.