Utente:Rosaria Di Girolamo/Giuseppe Castellano (pittore)

Giuseppe Castellano

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Giuseppe Castellano (Piano di Sorrento[??],1660 - 1725†Roma) pittore accademico formatosi prima all’Accademia di S. Luca di Roma che ne conserva un disegno iniziò il suo apprendistato a Napoli al fianco di Francesco Di Maria(1623-1690†Napoli).È documentato per la prima volta con un soggetto storico Carlo II e Santi in adorazione della Vergine (1681 ca.) tela dalle grandi dimensioni presente nella chiesa parrocchiale di Orta di Atella.

La sua produzione artistica è solitamente autografa: Joseph Castellani, sigla che lo confonderà con un pittore della generazione precedente Leonardo Castellani, o Joseph/Castellan(us)/pinxit o Joseph/Castellano Neapolita(us)/pinxit (in basso al centro o a destra). Fu attivo presso la Corporazione dei pittori sita nel complesso del Gesù Nuovo a Napoli e ne divenne prefetto lasciando degli affreschi (distrutti). Nella Napoli di fine seicento dopo l’avvento della pestilenza(1656) e l’ondata del naturalismo Giuseppe Castellano si pose in netta antitesi mantenendo una coerenza nella scelta dei soggetti tratti dal Nuovo Testamento, la patristica e la tomistica.L’artista seguì da subito le orme di pittori accademici quali Giovan Battista Beinaschi(Fossano,1636-1688†Napoli), da un lato, col quale fu presente tra le maestranze difficili da distinguere negli affreschi per la volta della cappella Gruther in S. Maria la Nova(NA) e i quadri in S. Maria delle Grazie a Caponapoli e Angelo Solimena(Canale di Serino,1629-1716†Nocera dei Pagani) per le opere conservate nella penisola sorrentina.

Conobbe Luca Giordano (1634-1705†,Napoli) al quale cedette il titolo di prefetto presso la Corporazione dei pittori napoletani dopo aver fondato l’opera pia nota col nome di 'Monte dei maritaggi' ente d’ausilio per le giovani figlie degli artisti. Intesa elettiva e confacente ai programmi della chiesa del Cardinale, domenicano pugliese, Vincenzo Maria Orsini con sede a Benevento. Ossequioso alla maniera del maestro del barocco napoletano è il ciclo di affreschi per la Sala Capitolare dell’Istituto Universitario di Suor Orsola Benincasa firmati e datati 1693 e le tele di S. Pietro Martire: S. Gennaro nella fossa dei leoni e S. Gennaro dinanzi al cieco Timoteo (NA).

Accertato lo stretto rapporto iniziato dall’artista a partire dalla fine degli anni novanta del seicento col Cardinale Vincenzo Maria Orsini subito dopo il sisma del 1688 che provvide alla ricostruzione delle fabbriche rase al suolo in terra beneventana per la presenza dello stemma cardinalizio esplicito riferimento alla committenza seguì quasi sempre la firma del pittore in tutte le opere del primo quarto del settecento. Giuseppe Castellano non affrontò mai soggetti mitologici specializzandosi nella pittura sacra di pale d’altare devote alla pedagogia domenicana che attraverso la diffusione di immagini sacre e la pratica della preghiera del Rosario concedeva indulgenze nella figura del Cardinale Vincenzo Maria Orsini benedicente siti ed altari in tutto il Regno di Napoli.

Venuti a mancare gli iniziali ideali maestri perché morti a partire dai primi anni del settecento Giuseppe Castellano non tralasciò il buon studio del disegno guardando ai modi di Paolo de Matteis(Piano Vetrale,1662-1728†Napoli) evidenti nelle opere presenti a Montesarchio per i D’Avalos, Le Adorazione dei Magi (Somma Vesuviana e Marano di Napoli) dallo stile demattesiano degli affreschi in S.Paolo Maggiore e, in date lontane da queste, la S. Cecilia e SS. Cecilia e Valeriano in S. Maria di Montesanto(NA). Riferimento importante per il pittore fu anche il maestro romano Carlo Maratta(Camerano,1625-1713†,Roma) si vedano l’Assunta (Museo del Sannio.BN), il S. Cristoforo (BN) e il S. Gennaro (Museo di Bari).

Giuseppe Castellano morì nel 1724 a Roma dopo aver compiuto insieme ad Alberto Sforza pittore di Ceppaloni(BN) degli affreschi (distrutti) nell’Appartamento Borgia sede di Benedetto XIII in Vaticano.

Al seguito del Cardinale Pontefice.

Quanto emerge dal prolifico corpus di dipinti atteso dall’artista le scelte dei soggetti iconografici della sua produzione artistica furono ripetitive: Glorie dei padri della chiesa tomista in compagnia della Madonna del Rosario; la Madonna della Misericordia (o del latte); martiri beatificati dal Cardinale Madonna con S. Stanislao Kosca, Nicola e Ciriaco(BN); i santi Patroni di Benevento: Ottone III chiede il corpo di S. Bartolomeo e I Santi Protettori della città di Benevento e Domenicani in gloria (BN).

Celebrazione di santi e beati si ritrovano nelle pale d’altare delle diocesi sparse tra Avellino e Campobasso, in Puglia e in Calabria in cui purtroppo talvolta si evince una caduta di stile.Non mancarono da parte di pittori vicino a Giuseppe Castellano come Nicola Boraglia richiami alla biografia del cardinale Il cardinale Vincenzo Maria Orsini miracolato durante il sisma del 1688 (Arcidiocesi.BN) e alla politica diplomatica attuata da V. Maria Orsini come per i S. Pietro Celestino e S. Filippo Neri (Basilica di S. Maria. Faifoli, Montagano CB) tela commissionata dall’abate Francesco Antonio Finy (1743†,Napoli) amico dell’Orsini.

Il Papa domenicano (29 maggio 1724) di Gravina di Puglia scelse il nome di Benedetto XIII in omaggio all’altro predecessore domenicano Benedetto XI.

In antitesi a questo Pontefice si ricorda un altro Benedetto XIII, Pedro Martínez de Luna y Pérez (o Peris) de Gotor (Illueca, 25 novembre 1328-Peñíscola, 23 maggio 1423), l’antipapa di origine spagnole della chiesa cattolica sostituito nel 1378 dall’arcivescovo di Bari, Urbano VI.

Il cardinale Vincenzo Maria Orsini (Gravina in Puglia, 2 febbraio 1649-Roma, 21 febbraio 1730) non abbandonò la carica cardinalizia (1686-1724) nella sede di Benevento per diversi motivi.

Dal 1701 mantenne l’amministrazione dell’arcidiocesi con la finalità di controllo economico che operò su tutto il territorio meridionale con la creazione di Monti(ex banche) e attraverso le dogane del grano poste lungo le vie della transumanza. L’attività di ripristino dell’economia avvenne invece con la nascita dei Monti Frumentari.Trasporti di materia di prima necessità per il Regno di Napoli oggetto di rapina da parte dei briganti. La ricostruzione delle fabbriche crollate al seguito dei sisma del 1688 e del 1702 fu possibile con la creazione di Monti dei tetti.

L’opera di catechesi avviata dal Cardinale V.M. Orsini fu portata avanti per debellare antiche usanze pagane presenti nel beneventano tra le quali si ricordano: sabba e stregonerie praticati intorno al noce di Benevento dedicato a dio germanico Odino e usanze pagane nell’interland agricolo a partire dal piccolo comune di Morcone sino all’avellinese altresì permise di attirare a sé famiglie cattoliche spagnole come i D’Avalos di Montesarchio e gli esponenti della famiglia Caracciolo(Orta di Atella)

Opere principali

Napoli-Caserta-Salerno

  • Carlo II e Santi in adorazione della Vergine. 1681. Orta di Atella, 1681 ca. Chiesa parrocchiale di S. Donato (CE)
  • Ultima cena. Trinità Lavanda dei Piedi. Tele del Soffitto parrocchiale Piano di Sorrento, 1690. Napoli.
  • Scena di peste. S. Agnello, 1690. Napoli.
  • Affreschi. Corporazione dei pittori. Napoli. Dispersi.
  • Affreschi, 1693 Sala capitolare. Università Istituto Suor Orsola Benincasa.Napoli.
  • La predica ai malfidati,1700. Provenienza Coll. Privata Puglia.Napoli.
  • S. Gennaro nella fossa dei leoni. S. Pietro Martire.Napoli.
  • S. Gennaro dinanzi al cieco Timoteo. S. Pietro Martire.Napoli.
  • L’Adorazione dei Magi,1703. Somma Vesuviana.Napoli.Trafugato durante il sima del 1980.
  • Adorazione dei Magi,1703. Marano di Napoli.Napoli.Trafugato durante il sima del 1980.
  • Storie della vita di S.Domenico Soriano,1713.S. Lorenzo Maggiore.Napoli.
  • La visione mistica di S. Tommaso D’Aquino, 1713.Conservatorio di S Nicola a Nilo.Napoli.
  • La liberazione dell’ossesso S. Maria delle Grazie a Caponapoli.Napoli.
  • La piscina probatica, S. Maria delle Grazie a Caponapoli.Napoli.
  • Scene del nuovo testamento. Soffitto. Duomo di Amalfi.Salerno.
  • Affreschi. Appartamento di Papa Benedetto XIII. Vaticano.Distrutti.
  • S. Cecilia,1721. S. Maria di Montesanto a Napoli.Napoli.
  • SS. Cecilia e Valeriano,1721. S. Maria di Montesanto a Napoli.Napoli.

Benevento - Avellino

  • Ottone III chiede il corpo di S Bartolomeo,1690.Benevento.
  • Giuseppe Castellano-Nicola Boraglia. Il cardinale Vincenzo Maria Orsini miracolato durante il sisma del 1688.Benevento.
  • Il battesimo di S. Giovanni, 1693.Montefusco.
  • La presentazione di Maria al tempio, 1701. Cervinara (AV), Palazzo Finelli. Mercato Antiquario.[1]
  • Cristo e la Cananea.Mercato Antiquario.[2]
  • Annunciazione con Santi Giovanni Battista, Domenico, S. Severino vescovo di Vienna e S. Filippo,1702. Montesarchio (BN)
  • Vergine con Bambino e Santi Rocco e Vito,1702. Montesarchio (BN)
  • Madonna del Rosario con Santi Cosma e Damiano, 1706.Tocco Caudio (BN)
  • Madonna con S. Stanislao Kosca, Nicola e Ciriaco, 1711.Benevento.
  • S. Cristoforo, 1711.Benevento.
  • Tobiolo e l’angelo.Sagrestia.Montesarchio.
  • Santi. Sagrestia.Montesarchio. (BN)
  • S. Caterina di Alessandria, 1707.Sagrestia.Montesarchio.(BN)
  • Madonna del Rosario con SS. Caterina e Domenico.Torre Le Nocell (AV)
  • Madonna del Rosario con Santi domenicani e misteri.S. Angelo a Cupolo(BN)
  • Madonna con Santi,1717. Chiesa della SS. Madonna dell’Annunziata, Torrecuso (BN)
  • Santi Protettori della città di Benevento,1720.Benevento.
  • Santi Protettori della città di Benevento e domenicani in gloria,1720.Benevento.
  • Assunzione della Vergine,1724. Museo del Sannio.Benevento.

Molise

  • Madonna col Bambino e Santi Benedetto, Celestino, Domenico e Filippo Neri, 1705.Montagano (CB)
  • Vergine con Santi, 1707.San Giovanni in Galbo(CB)
  • Madonna del latte con Santi,1709. Chiesa di S.Michele Campolieto(CB)
  • S. Pietro Celestino e S. Filippo Neri,1711. Basilica di S. Maria. Faifoli Montagano(CB)[3]
  • Madonna del latte con Santi Reparata, Giovanni Battista, Bartolomeo e Francesco. Chiesa di S. Reparata(CB)

Calabria Puglia

  • Santi domenicani, 1702.Catanzaro.
  • Sante domenicane, 1702.Catanzaro.
  • Madonna e Santi. S.Severo(FG)
  • Deposizione di Cristo,1709. S. Severo(FG)
  • Madonna del latte con Santi Sebastiano e Alberto,1709. S. Severo(FG)
  • Santi Felice, Giustino Vescovo, Giusta, Florenzio, 1719.Manfredonia(FG)
  • Santi Filippo Neri, Carlo Borromeo e Filippo II di Spagna, 1712. Monte Sant’Angelo(FG)

Roma

  • Affreschi, 1724. Distrutti. Stanza del pontefice Benedetto XIII in Vaticano in collaborazione con Alberto Sforza.

Bibliografia

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