Lo schema di Koller sul principio dell'equivalenza modifica

Il concetto di equivalenza è ancora oggi oggetto di controversie e dibattiti, poiché caratterizzato da molte sfumature e sfaccettature. Koller ha cercato di sistematizzare individuando cinque diversi tipi di equivalenza[1].

Il primo tipo di equivalenza è quello referenziale o denotativo, secondo il quale le parole del testo di partenza e del testo di arrivo fanno riferimento alla stessa cosa nel mondo reale[2].

Il secondo tipo di equivalenza, detta connotativa, si basa sull’idea che le parole e le espressioni utilizzate sia nel testo di partenza che in quello di arrivo si riferiscano agli stessi concetti e quindi suscitino immagini uguali o simili sia nella mente del lettore di partenza che in quella del lettore di arrivo, evocando di conseguenza effetti simili o uguali[3]. Lo stesso concetto può quindi essere evocato da due espressioni completamente diverse [4]. Alcuni esempi di equivalenza connotativa tra inglese e italiano sono: it is raining cats and dogs, ossia "piove a dirotto" o "piove a catinelle"; what goes around comes around, ossia "chi la fa, l'aspetti".

L'equivalenza testo-norma si riferisce al tipo di testo e alle sue caratteristiche linguistiche e testuali [5]. Quando si traduce una lettera, per esempio, il traduttore deve considerare che il layout potrebbe dover essere adattato al tipo di layout che generalmente viene utilizzato per quel tipo testo nella cultura di destinazione [6].

Il quarto tipo di equivalenza individuato da Koller si chiama equivalenza pragmatica e si riscontra quando le parole del testo di partenza e del testo di arrivo hanno lo stesso effetto sui rispettivi lettori[7]. L'ultimo tipo di equivalenza suggerito da Koller è l'equivalenza formale, che si riferisce all'equivalenza delle caratteristiche estetiche e formali tra testo di partenza e testo di arrivo, come la rima, le allitterazioni, i giochi di parole ecc. Il ruolo del traduttore è anche quello di decidere a quali aspetti dare priorità, e in base a questo, scegliere come gerarchizzare i diversi tipi di equivalenza.

Bibliografia modifica

  1. ^ Translation, Oxford University Press, 2009, p. 31.
  2. ^ Equivalence, London, Routledge, 2001, p. 97.
  3. ^ Equivalence, London, Routledge, 2001, p. 97.
  4. ^ Stilistique comparée du français et de l'anglais, Didier, pp. 84-93.
  5. ^ Translation, Oxford University Press, 2009, pp. 31-32.
  6. ^ Translation, Oxford University Press, 2009, pp. 31-32.
  7. ^ Equivalence, Routledge, 2001, p. 97.