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Porta Mazzini
Porta Mazzini è uno dei principali monumenti architettonici di Senigallia, testimonianza storica dell'ampliamento avvenuto durante il Settecento. Delle sette porte che facevano parte di tale ampliamento solo Porta Mazzini e Porta Lambertina sono sopravvissute fino ad oggi, grazie alla loro monumentalità e al loro legame con il progetto di ampliazione.
Storia modifica
La Porta Mazzini venne edificata tra il 1758 -1760, secondo il progetto dell'architetto bolognese Gaetano Stegani, in onore del presidente della legazione di Urbino, Branciforte Colonna, da cui inizialmente prese il nome di Porta Colonna. Porta Mazzini faceva parte di due progetti di ampliazione per i quali lo Stato Pontificio sotto Papa Benedetto XIV versò una consistente somma di denaro. In seguito Porta Colonna venne chiamata dai senigalliesi Porta Maddalena, poichè si trova nei pressi della chiesa di S.Maria Maddalena. Nel 1930 venne fortemente danneggiata dal terremoto che colpì la città di Senigallia[1], il quale la privò dell'attico e ne comportò una modifica a livello strutturale. Inoltre il selciato originario situato sotto l'arco fu ricoperto di un manto d'asfalto nel 1993 in occasione del giro d'Italia e da allora non fu mai stato ripristinato, infatti sopra ad esso è stato steso un ulteriore strato, il quale ha seppellito definitivamente le pietre secolari.
Architettura modifica
Porta Mazzini presenta nella parte inferiore il laterizio a vista, caratterizzato da due coppie di lesene lavorate a bugnato sulle quali, sopra la cornice, sono presenti due torrette esagonali con copertura " a cipolla", in mezzo alle quali si trova un attico, che completa la struttura.La facciata rivolta verso la città è leggermente concava e presenta dei laterizi a vista. Porta Mazzini si caratterizza soprattutto per le sue dimensioni imponenti che molto probabilmente le permisero di sopravvivere al terremoto del 1930; infatti cronache dell'epoca riportano " Li fondamenti e i pilastri per la nuova Porta fra mezzo gli orti, quali fondamenti sono profondi più di palmi 19 ( circa 20 m) e i pilastri talmente grossi da sostenere bisognano una torre, e ciò fanno li capo mastri che per le misure vadano sempre più in loro vantaggio, non vi sia bisogno di tale profondità e grossezza."
Bibliografiche modifica
Guida turistica di Senigallia, Camillo Nardini, Senigallia 1993
Senigallia, Marinella Bonvini Mazzanti
Note modifica
- ^ terremoto del 1930