Utente:SuperBeppe/Sandbox

premetto che è da correggere,con il tuo aiuto comunque possiam fare un bel lavoro,completo e ampio di informazioni. tipo la mascotte,alcune impartite importanti,le foto di walter mazzarri,colomba come allenatori nn posson mancare visto la loro importanza,la foto della squadra alla prima partita in serie a juventus reggina 1-1..nn può mancare.. le foto di pirlo,borriello,bonazzoli,bianchi,amoruso e cozza nn posson mancare..

ora il tutto è scritto d fretta..prova a dar un occhiata e dimmi dove pensi sia sbagliato.grazie wolf x il tuo aiuto sò d per certo che la reggina è la squadra piu antica della calabria..chiedo agli altri utenti dove hanno avuto l'informazione e l'attendibilità di essa che c siano squadre piu vecchie della reggina 1914. tipo palmi 1912??... manca la pagina dell ultimo anno di serie b 2010.

La Reggina Calcio, comunemente detta Reggina, è la principale società calcistica della città di Reggio Calabria. Fondata l' 11 gennaio 1914 è la più antica e anche la più importante società calcistica di tutta la regione Calabria. Milita attualmente in serie B.Nel campionato appena conclusosi è stata retrocessa in Serie B dopo 7 anni consecutivi in Serie A (9 in totale dal 1999 al 2009). Nelle Coppe il miglior piazzamento è l'ottavo di finale nella Coppa Italia per ben 6 volte,e la finale nella Coppa Italia di Serie C persa contro l'Udinese.Ha ottenuto la sua prima promozione nella massima divisione nel 1999, ed è la squadra calabrese che conta più partecipazioni al campionato di Serie A[2], categoria nella quale ha colto il suo massimo risultato nel 2005 chiudendo al 10° posto in classifica. Nel campionato 2006-2007 la Reggina conquistò sul campo 51 punti e avrebbe raggiunto l'8° posizione in classifica senza gli 11 punti di penalizzazione assegnati alla squadra dagli organi della giustizia sportiva. Così i punti in classifica risultarono 40 e la squadra si classificò 14°. Le origini La prima società nasce l'11 gennaio 1914 con il nome di Unione Sportiva Reggio Calabria, fondata da un gruppo di sessantuno impiegati pubblici. Nel 1920 cambia denominazione in Reggio Football Club. Il colore della maglia all'epoca era bianconero, successivamente nero. Gli anni venti e trenta Nel febbraio del 1925 alcuni tra i più famosi giocatori reggini cambiavano per la prima volta nella storia sponda dello Stretto, passando alla Juventus di Messina: erano Pasquale Rattotti e Ottavio Misefari, cresciuti nella Giovani Calciatori (poi denominata Juventus RC dopo la fusione con la Nuova Italia).

Misefari e Rattotti sono stati definiti i più grandi giocatori reggini degli anni venti assieme a Pannuti e Suraci. I primi due tornarono successivamente a Reggio nel 1930, invece Pannuti e Suraci avevano già giocato in precedenza a Messina.

Le ragioni di questi storici trasferimenti erano in particolar modo di tipo economico: ad esempio Misefari, detto Garibaldi, si trasferì a Messina con un ingaggio di cinquanta lire a partita, quando il costo medio del biglietto d'ingresso al campo era di mezza lira.

All'epoca era frequente formare delle rappresentative di Reggio e Messina che sfidavano altre selezioni centro-meridionali. Inoltre alla fine del 1925 si svolse un incontro tra il Reggio (che avendo vinto il torneo di Catanzaro, veniva considerato campione regionale) e la Messinese (campione siciliano) col risultato di 2-2. Ma il Reggio a fine stagione cambierà gestione.

Nel 1928 viene fondata l' Associazione Sportiva Reggina che vestirà i colori amaranto. Gli allenatori che si alternano alla guida della squadra nel 1928 e nel 1929 sono Zanghi e l'ungherese Wereb (che poi allenerà il Padova).

Dal 1929 al 1932 la squadra viene affidata all'allenatore Attilio Buratti[3]. Il 5 gennaio 1930 gli amaranto sconfissero gli storici rivali del Catania per ben 11 a 0 (marcatori: Lomello 5, Bertini 3, Dossena 2, Murolo 1). L'11 gennaio 1931, nel corso del campionato di I Divisione, si disputò uno dei derby più sentiti nei primi anni del secolo contro il Messina. La vittoria andò alla Reggina per 4 a 0 (marcatori: Bertini, Ferrero, 2 Lomello).[4]

Formazione della Reggina nel derby del 11 gennaio 1931 contro il Messina• 

1 Guerci • 2 Paoli • 3 Proietta • 4 Murolo • 5 Dossena • 6 Carocci • 8 Lomello • 10 Camurri • 7 Ferrero • 11 Misefari • 9 Bertini Nel 1932, in occasione della settima giornata di campionato di prima divisione Reggina - Siracusa, viene inaugurato lo stadio Michele Bianchi dove oggi sorge l'attuale Oreste Granillo di Via Galilei, nella zona sud della città. La partita si concluse con il risultato di parità a reti inviolate.

Formazione della Reggina all'esordio allo Stadio Michele Bianchi il 4 dicembre 1932• 

1 Tomei • 3 Ricci • 2 Recordati • 4 Gobet • 6 Ansaloni • 5 Scafini • 10 Faccenda • 8 Bolognesi • 11 Grandis • 7 Gorla • 9 Andreini Al termine del campionato 1934-1935 l'A.S. Reggina si scioglie. Nel frattempo però le scene del calcio reggino vengono occupate da una nuova società: la Società Sportiva Dominante che riesce a conquistare la promozione in Serie C vincendo il campionato di I Divisione nel 1938. Tuttavia l'anno successivo la squadra retrocede, e al termine del campionato di I Divisione del 1939-1940 la Dominante cessa di esistere. Il dopoguerra Nell'immediato dopoguerra, l'A.S. Reggina fa la sua ricomparsa e viene ammessa per meriti sportivi alla Serie C. Nel suo primo incontro, disputato contro la British, la Reggina vince per 4 a 0. Nel 1951 la società amaranto si rende responsabile di un caso di corruzione: dovendo la squadra giocare a Catanzaro, un suo dirigente contattò il giocatore giallorosso Ziletti in un albergo della città dei Tre Colli per indurlo ad agevolare il lavoro della Reggina. Il tentativo di illecito fu scoperto e la Reggina, penalizzata di ben 17 punti, fu retrocessa nella categoria inferiore.


La società ritrovò la via maestra, dopo numerosi anni disputati in IV Serie, nella stagione 1955-1956 sotto la guida dell'allenatore Oronzo Pugliese, ottenendo la promozione in Serie C.

In quegli anni vestono la casacca amaranto giocatori come Erminio Bercarich, centravanti di Fiume, che segna ben 75 goal con la Reggina fra il 1945 ed il 1949, e il centrocampista cecoslovacco Július Korostelev, probabilmente il primo straniero a vestire la maglia amaranto[senza fonte], che gioca con la Reggina in Serie C fra il 1949 ed il 1951, segnando nella sua prima stagione 17 gol in 34 presenze, e sfiorando la promozione in Serie B. Da ricordare Alberto Gatto, che giocò nella Reggina 361 partite segnando 48 gol, bandiera per gli amaranto che giocò sino all'arrivo in panchina di Tommaso Maestrelli. Ricoprì tutti i ruoli, sostituendo anche il portiere infortunato. Gli anni sessanta,la prima serie B e la serie A sfiorata Dopo qualche anno di assestamento, nella stagione 1964-1965 la Reggina, guidata dall'allenatore Tommaso Maestrelli (futuro campione d'Italia con la Lazio), riesce a centrare l'attesa prima promozione in Serie B. L'anno dopo gli amaranto sfiorano la Serie A, arrivando quarti in classifica e perdendola per un solo punto all'ultima giornata. Nella stagione successiva la squadra dispone ancora di un ottimo organico, ma già in primavera abbandona ogni speranza di promozione e chiude in nona posizione. La stagione 1967-1968 è difficile per la Reggina, che si piazza ancora nona, dopo essere stata coinvolta nella lotta per non retrocedere.

La stagione seguente si apre con l'addio di Maestrelli, passato al Foggia; il tecnico toscano viene sostituito da Armando Segato, e giungono in riva allo Stretto giocatori come Nedo Sonetti ed il futuro campione del mondo Franco Causio. La squadra è di nuovo in lotta per la Serie A, ma il sogno sfuma alla quartultima giornata, a causa della vittoria del Catania a Reggio per 0-1, e la Reggina conclude quinta.

Per la stagione 1969-1970 il nuovo allenatore è Galbiati. La squadra arriva ancora nei piani alti della classifica, conquistando un buon sesto posto, ma non riuscendo ancora a centrare la sospiratissima promozione in massima serie. Gli anni settanta Nel 1970 la Reggina dispone di un organico in grado di raggiungere la promozione in Serie A. Si presenta addirittura come capolista a Catanzaro, dove tuttavia perde. Da lì in poi la squadra non riuscirà a mantenere un ritmo da promozione, e concluderà all'ottavo posto. Nel 1973-1974 la Reggina retrocede in C e inizia una altalena tra Serie C1 e Serie C2. Dal punto di vista societario, la Reggina sfiora il fallimento. A salvare la società oberata dai debiti ci pensa la cittadinanza, tenendola in vita grazie ad una raccolta fondi.

Gli anni ottanta e la serie A sfiorata 2 volte Doveroso comunque rilevare che difficilmente, senza il grande professionismo di mister Giuseppe Caramanno e dei componenti la rosa 1985-86, protagonista della risalita in C1, avrebbe avuto luogo la svolta epocale che ha invertito il trend storico del calcio a Reggio Calabria. La stagione successiva, più che per i dichiarati obiettivi ambiziosi con Albertino Bigon in panchina, sarà ricordata per l'avvenimento più rilevante della storia della Reggina, ovvero l'acquisizione della società da parte di una nuova cordata di imprenditori reggini che trasformano l'Associazione Sportiva Reggina nell'attuale Reggina Calcio. La squadra arriverà sesta nel girone B della Serie C1 1986-87. Albertino Bigon.Nella stagione 1987/1988 la Reggina, allenata da Nevio Scala, arriva terza nel girone B della Serie C1 due punti dietro le prime Licata e Cosenza. Il previsto allargamento della Serie A da 16 a 18 squadre prevede una promozione in più in Serie B (e un retrocessione in meno dalla Serie B alla Serie C1). La Reggina gioca pertanto lo spareggio per l'ultimo posto disponibile con la formazione terza arrivata nel girone A, la Virescit Boccaleone. Lo spareggio si gioca a Perugia il 12 giugno 1988 e i reggini, di fronte a 20mila tifosi arrivati da ogni parte d'Italia, vincendo per 2-0 (gol di Giuseppe Bagnato e Tarcisio Catanese), ottengono la promozione in Serie B.

Nella stagione 1988/1989 la Reggina, allenata ancora da Nevio Scala, disputa un sorprendente campionato, grazie anche ai gol di Vincenzo Onorato e le parate del portiere Mauro Rosin, e arriva quarta a pari merito con Cosenza e Cremonese. In base alla classifica avulsa Reggina e Cremonese si disputano, in uno spareggio, l'ultimo posto utile per la Serie A. Nel match disputato a Pescara il 25 giugno 1989 con un seguito di 23mila tifosi reggini, si impose però la Cremonese ai rigori, con la trasformazione decisiva di Attilio Lombardo dopo l'errore dal dischetto di Pietro Armenise. In questa stagione si metterà in luce il talento di Massimo Orlando.

Nella stagione 1989-1990 la Reggina, allenata da Bruno Bolchi, arriva sesta nel campionato di Serie B a soli 4 punti dalla zona promozione. Aritmeticamente determinante per la mancata promozione la sconfitta casalinga alla penultima giornata con l'Ancona. Bruno Bolchi. Gli anni novanta Nella stagione 1990-1991 la squadra è allenata da Aldo Cerantola, sostituito poi da Francesco Graziani dalla sedicesima alla trentesima giornata, quando viene affidata nuovamente Aldo Cerantola fino alla fine del campionato, ma la squadra arriva diciottesima ed è pertanto retrocessa. Paradossalmente la retrocessione arriva proprio nell'anno in cui la squadra poteva vantare tra le sue file giocatori come Benito Carbone, Giovanni Tedesco, Giuseppe Scienza, Fulvio Simonini.

All'inizio della stagione 1991-1992 il presidente Benedetto si dimette dalla carica (restando comunque nella società) e viene sostituito dall'attuale presidente Lillo Foti, all'epoca socio ed Amministratore Delegato. La squadra viene affidata ancora ad Aldo Cerantola, ma alla quarta di campionato subentra Giancarlo Ansaloni, poi sostituito da Gabriele Geretto nella parte finale del torneo. La Reggina conclude ottava nel girone B della Serie C1.

Nella stagione 1992-1993 la Reggina è allenata inizialmente da Gabriele Geretto, poi sostituito da Enzo Ferrari, ed arriva nona alla fine del campionato. La classifica finale del campionato di Serie C1, girone B, verrà sconvolta dai giudici sportivi a causa dell'illecito sportivo tra Perugia e Acireale e la mancata iscrizione per motivi finanziari di Catania, Messina e Casertana. Cannoniere della squadra amaranto è Girolamo Bizzarri con 17 reti.

Nella stagione 1993-1994 la Reggina, ancora allenata da Enzo Ferrari, cerca di contendere per tutto il campionato la prima posizione al Perugia. Il secondo posto in classifica generale la costringe a disputare i play off, introdotti proprio in quell'anno. L'avversario della semifinale è la Juve Stabia e la Reggina, dopo una sconfitta per 2-0 in Campania, rimonta in casa andando ai supplementari nei quali segna un altro goal contro i due degli avversari che passano il turno. Da segnalare la curiosità che negli anni successivi il regolamento venne modificato prevedendo in caso di parità non più i supplementari ma il passaggio di turno della squadra meglio posizionata in classifica.

Nella stagione 1994-1995 i calabresi, allenati da Giuliano Zoratti, vincono il girone B della Serie C1 e vengono promossi in Serie B. Grande merito per la promozione venne attribuito all'attaccante Alfredo Aglietti, che con 20 realizzazioni diviene capocannoniere del torneo, segnando anche il goal della virtuale promozione nella trasferta di Avellino.

Nella stagione 1995-1996 la Reggina disputa un campionato difficile nonostante i 18 goal di Alfredo Aglietti e le giocate di un esordiente Simone Perrotta. Alla trentesima giornata viene esonerato l'allenatore Giuliano Zoratti e sostituito dall'allenatore delle giovanili Franco Gagliardi, che riesce nell'impresa di salvare la squadra vincendo le ultime quattro partite.

Nella stagione 1996/1997 la squadra amaranto ha un avvio disastroso (quattro sconfitte e sei pareggi nelle prime 10 partite) e l'allenatore Adriano Buffoni viene esonerato e sostituito da Vincenzo Guerini, che guida la Reggina verso un tranquillo decimo posto. In questo campionato si mette in luce il bomber Davide Dionigi, che con 24 goal è il capocannoniere della Serie B.

Nella stagione 1997/1998 la Reggina allenata da Franco Colomba arriva sesta nel campionato di Serie B.

Nella stagione 1998/1999 la Reggina conquista il 4° posto utile per la prima storica promozione in Serie A il 13 giugno 1999, vincendo 2-1 al Delle Alpi di Torino contro il Torino già promosso di fronte a 60.000 spettatori in un tripudio di bandiere amaranto e granata (vantaggio iniziale di Cozza, momentaneo pareggio di Ferrante e infine gol di Tonino Martino). Fondamentale il grande lavoro della società e quello svolto dagli allenatori Elio Gustinetti (licenziato a 6 giornate dalla fine) e Bruno Bolchi. Gli anni duemila e la Serie A Serie A 1999-2000 e il record di abbonamenti Nella stagione 1999/2000 si parte con la partita Juventus Reggina al Delle Alpi di Torino,finisce con sorpresa 1 a 1.[5] Un pareggio che dà coraggio all'ambiente reggino che si ritrova con 8 punti nelle prime 4 giornate di campionato risultando 2° dietro la sola Inter.La piccola provinciale calabrese è ancora imbattuta in Serie A con pareggi a Torino contro la Juventus per 1-1 contro la Fiorentina 2-2 e vittorie su Bologna e Piacenza per 1-0.La Reggina in quell'anno conquista una meritata salvezza facendo dello stadio Oreste Granillo il proprio fortino con i suoi 27.500 abbonati su 28.700 posti disponibili.La squadra viene detta ammazza-grandi e lo stadio di Reggio Calabria definito nelle radiocronache d'Italia il "Catino infernale" grazie alle tribune a che scendono a strapiombo sul campo e al calore e la passione dei suoi tifosi.A Reggio Calabria anche le più grosse società trovarono estrema difficoltà a passar indenni senza perder punti sul campo,concludendo con un grandissimo campionato in seria A per la società calabrese. In questa stagione è Franco Colomba l'allenatore che, grazie anche ad un grandissimo organico formato tra gli altri da giocatori del calibro di Andrea Pirlo, Roberto Baronio e Mohammed Kallon, centra la salvezza con una giornata d'anticipo rispetto alla fine della stagione, il 7 maggio 2000 (Reggina - Verona 1-1).

Serie A 2000-2001 La vittoria sull'Inter di Lippi, il gol di Taibi e l'amaro spareggio. Nella stagione 2000/2001 la squadra amaranto, sempre allenata da Franco Colomba,la prima giornata di campionato nell ottobre del 2000 vinse contro L'inter con una rimonta per 2-1 facendo nel dopo partita dimettere l'allenatore neroazzurro Marcello Lippi con qeste parole:«Mi vergogno di questa squadra» «Fossi il presidente dell' Inter, manderei subito via l' allenatore e appenderei i giocatori al muro, dopo averli presi tutti a calci nel sedere».[6] Dopo la prima giornata la Reggina fece un pessimo inizio di campionato (otto sconfitte consecutive dalla seconda alla nona giornata) ma riesce a recuperare e a chiudere tredicesima a 37 punti, a pari merito con Lecce e Verona. In base ad una peggiore classifica avulsa deve giocare lo spareggio per non retrocedere contro il Verona, e, dopo aver perso per 1-0 nella città veneta il 21 giugno 2001, vince tre giorni dopo a Reggio Calabria, ma solo per 2-1, con il gol del Verona segnato a pochi minuti dalla fine della partita che condanna la squadra amaranto alla retrocessione in Serie B con le nuove regole che partirono dalla stagione successiva, la squadra amaranto si sarebbe salvata per via degli scontri diretti in campionato (1-1 in casa e vittoria a Verona per 0-3). Da ricordare la statua [7] fatta dai tifosi in bronzo di 3 metri dedicata al portiere della Reggina Massimo Taibi che fece un ottimo campionato oltre a parare diversi rigori,segno una rete di testa al 88° minuto della sfida tra Reggina e Udinese terminata 1-1 il 1 aprile 2001.[8] L'immediata risalita in serie A Nella stagione 2001/2002 i calabresi, ancora allenati da Franco Colomba, mantengono in organico molti giocatori da Serie A come il cileno Jorge Vargas, il ceco Martin Jiranek, il brasiliano Mozart, Francesco Cozza, il portoghese José Mamede e si presentano con una coppia d'attacco formata da Davide Dionigi e Gianluca Savoldi (figlio del noto Beppe), ottenendo la promozione ai danni del Napoli, piazzandosi terzi con una giornata d'anticipo.

Serie A 2002-2003 la vittoria sulla Juventus e lo spareggio di Bergamo Nella stagione 2002/2003 la Reggina, allenata da Bortolo Mutti, inizia male, tanto che il tecnico viene sostituito alla nona giornata da =Luigi De Canio. Importanti innesti arrivano però con il mercato di gennaio: si tratta dell'esperto difensore Stefano Torrisi, dei due esterni Gianluca Falsini e Aimo Diana e del bomber Emiliano Bonazzoli, che si va ad affiancare all'altro attaccante David Di Michele e ai due fantasisti Francesco Cozza e Shunsuke Nakamura.Da ricordare le vittoria all'Oreste Granillo per 2-1 sulla Juventus del 17 maggio 2003.[9] Gigi De Canio mette in campo una squadra molto offensiva (due esterni, due trequartisti e due punte) e riesce a risalire sino al dodicesimo posto in compagnia di Modena, Empoli ed Atalanta. Ancora una volta la classifica avulsa costringe la Reggina a spareggiare, questa volta con l'Atalanta. L'andata dello spareggio si gioca a Reggio Calabria il 29 maggio 2003 e finisce 0-0. Il ritorno, in programma per il 1º giugno, viene posticipato di un giorno a causa di un violento acquazzone. La Reggina, dopo essere passata in svantaggio, si impone per 2-1 con le reti di Francesco Cozza ed Emiliano Bonazzoli.

Serie A 2003-2004 l'ultimo a 18 squadre Nella stagione 2003/2004 la Reggina inizia con alla guida ancora Franco Colomba, che viene sostituito dopo qualche giornata da Giancarlo Camolese, e arriva tredicesima a parimerito con il Siena salvandosi senza particolari affanni. Contribuiscono alla salvezza, oltre ai giocatori già presenti nel campionato precedente, il centrocampista Giacomo Tedesco e il difensore Andrea Sottil.

Serie A 2004-2005 e l'era Mazzarri Nella stagione 2004/2005 la Reggina affida la panchina a Walter Mazzarri, che nel campionato precedente aveva guidato il Livorno in Serie A, e chiude con un tranquillo decimo posto. Ritornano in questo campionato i derby con il Messina che per la prima volta si disputano in Serie A.Il 6 novembre 2004 la Reggina vince ancora contro la Juventus per 2-1.

Serie A 2005-2006 e la vittoria nel derby dello stretto Nella stagione 2005/2006 approdano alla Reggina molti giocatori esordienti nella massima categoria, preannunciando un cammino difficile per la salvezza, dovuto anche alle simultanee cessioni di importanti calciatori quali il capitano Mozart, il giapponese Nakamura e la punta Bonazzoli; il tecnico Mazzarri riesce tuttavia a centrare l'obiettivo salvezza a tre giornate dalla fine del torneo,battendo il Messina il 30 aprile 2006 per 3-0 [10]e schierando per altro due esordienti come Davide Biondini e Antonio Giosa. Serie A 2006-2007 La Reggina record e il ventennale di Foti giocando contro il Real Madrid A seguito dello scandalo di calciopoli, il 7 agosto 2006 la Reggina viene deferita per violazione degli articoli 1 e 6 del regolamento federale (illecito sportivo), essendo accusata per responsabilità diretta del presidente Lillo Foti di aver ottenuto illeciti vantaggi di classifica nella stagione 2004/2005 attraverso il controllo delle designazioni arbitrali. Con il processo iniziato il 13 agosto 2006 la società rischia la retrocessione in Serie B; ma a processo concluso la Reggina viene condannata a scontare quindici punti di penalizzazione nel campionato di Serie A 2006-2007. La pena viene confermata dalla Corte Federale il 26 agosto 2006 e il Presidente Foti viene squalificato per 2 anni e 6 mesi. Il 12 dicembre 2006 arriva però una riduzione di 4 punti, portando così a 11 i punti di penalizzazione.Nell' agosto del 2006 la Reggina festeggiò a Graz in Austria il ventennale della presidenza Foti con un amichevole di lusso contro il Real Madrid. [11]



Nonostante la penalizzazione, la Reggina conquista 51 punti in 38 giornate di campionato (40 punti considerando la penalizzazione) e batte molti record,Grazie alle vittorie su Roma e Milan e soprattutto all'apporto decisivo della coppia d'attacco più prolifica del campionato, composta da Nicola Amoruso (17 gol) e Rolando Bianchi (18 gol). Il 27 maggio la Reggina conferma la sua permanenza in Serie A vincendo in casa contro il Milan per 2-0,[12] apprestandosi così a disputare l'ottava stagione nel massimo campionato (di cui sei consecutive) e divenendo la squadra calabrese maggiormente presente in Serie A.Il 18 marzo 2007 vittoria contro la siciliana Catania fuoricasa per 1-4 [13] con gol di Pasquale Foggia da metà campo.Per il secondo anno consecutivo la Reggina vince il derby dello stretto il 18 aprile 2007 per 3-1 rimandando nuovamente il Messina in serie B.[14]

Serie A 2007-2008 il ritorno di capitan Cozza e la Reggina di Orlandi Per la stagione 2007/2008, il club si affida al giovane allenatore Massimo Ficcadenti, subentrato a Mazzarri, passato alla Sampdoria, e al ritorno dal Siena di Francesco Cozza, già capitano della squadra amaranto.La reggina vince il 3 gennaio 2008 contro la juventus per 2-1.[15]

Formazione 2008-2009L'allenatore marchigiano viene però sostituito da Renzo Ulivieri dopo una sconfitta in casa per 1-3 contro il Livorno. Con il nuovo tecnico, la squadra ottiene le prime vittorie stagionali, ma il 3 marzo 2008, dopo una striscia di sconfitte e uno scialbo 0-0 casalingo contro il Palermo, Ulivieri viene esonerato e sostituito con Nevio Orlandi che riesce a far raggiungere alla compagine la salvezza con una giornata di anticipo l'11 maggio (Reggina-Empoli 2-0).

Serie A 2008-2009 Triste retrocessione Per la stagione 2008/09 (la nona in massima serie), il 3 giugno viene confermato alla guida tecnica della squadra Nevio Orlandi[16], esonerato poi il 16 dicembre 2008[17]. Al suo posto subentra il tecnico Giuseppe Pillon[18]. Tuttavia, domenica 25 gennaio 2009, dopo tre sconfitte consecutive (ultima quella in casa per 1-0 contro il Chievo), Pillon viene esonerato e Orlandi richiamato alla guida della squadra.[19] Il 20 maggio 2009 la Reggina retrocede matematicamente in Serie B, chiudendo penultima in classifica, in seguito alla sconfitta sul campo della Lazio per 1-0,anche se era ancora in piena lotta per non retrocedere la partita viene giocata il mercoledì a differenza delle altre partite che giocarono la domenica successiva e con solo 2 giorni di riposo causa finale di Champions League a Roma e terminando un ciclo alternato da alti e bassi in Serie A, che durava da 7 anni consecutivi. Ripartenza dalla B L'11 giugno 2009 viene ingaggiato Walter Novellino come allenatore per guidare la Reggina in Serie B. Accolto nel giorno della presentazione da un autentico bagno di folla, l'ex doriano decide di partire da alcuni suoi fedelissimi e cosi' il 7 luglio viene ingaggiato Sergio Volpi, playmaker pupillo del neo-allenatore. Poi è il turno di Emiliano Bonazzoli, attaccante che ha militato nella Sampdoria durante l'era Novellino e della bandiera dell'Empoli, Antonio Buscé, professionista di spiccata personalità. La Reggina punta alla pronta risalita in Serie A, come più volte affermato dal presidente Foti.



Mascotte Le mascotte ufficiali della squadra sono Gina e Sasà, rispettivamente una volpe e un coccodrillo con la maglia amaranto.

Trofei internazionali Nel agosto 2009 gli allievi nazionali della Reggina vincono il 52° Carlin's antico e ambito torneo internazionale di Sanremo. [20]

Gare in Serie A La Reggina ha disputato 326 partite in Serie A dal 1999 al 2009 più 4 partite di spareggio retrocessione. Nel dettaglio, sono 107 i pareggi , 136 le sconfitte subite e 83 le vittorie conquistate. Rispettivamente con 467 gol subiti e 324 segnati. Contando gli spareggi sono :330 partite di cui 108 pareggi, 137 sconfitte,85 vittorie.470 gol subiti e 328 gol segnati.

La Reggina è al 31° posto su 60 squadre nella classifica perpetua della Serie A.

Gare in Serie B La Reggina ha disputato in Serie B 649 partite, vincendone 210,pareggiandone 251 e perdendone 118. (dati aggiornati a luglio 2009) [21] Il centro sportivo Sant'Agata Considerato la vera e propria "casa" della società calcistica di Reggio Calabria il centro, di proprietà della Società, nasce nel 1991 su un'area abbandonata a ridosso della fiumara e precedentemente adibita a discarica. In quel periodo infatti la società decise di realizzare con una ingente spesa quello che oggi, oltre ad essere il fior all'occhiello della Reggina Calcio La Reggina ha sede e si allena al Centro sportivo Sant'Agata[22], centro sportivo situato nella zona sud della città di Reggio Calabria. Il Centro Sant'Agata si sviluppa su una superficie di 46.000 m2 e dispone di 6 campi da gioco (5 in erba sintetica e 1 in erba naturale). Il Sant'Agata è considerato uno dei migliori ed tra i più attrezzati centri sportivi di tutto il sud Italia.


Su questi campi sono cresciuti tra i migliori prodotti del settore giovanile. [23] Sono infatti oggi numerosi i figli del Sant'Agata che giocano sui campi di serie A e B, tra cui Emanuele Belardi, Francesco Cozza, Giovanni Morabito, Bruno Cirillo, Simone Perrotta, Manuel Pasqual, Giandomenico Mesto, Sergio Campolo, Fabio Di Sole, Giovanni Tedesco, Fabio Ceravolo, Simone Missiroli, Antonino Barillà, Benito Nicolas Viola etc.

Inoltre hanno calcato l'erba del centro da calciatori amaranto i vari Andrea Pirlo, Nenad Pralija, Pasquale Foggia, Nicola Amoruso, Shunsuke Nakamura, Roberto Baronio, Rolando Bianchi, Mohamed Kallon, Massimo Taibi, Emiliano Bonazzoli, Aimo Stefano Diana, Carlos Humberto Paredes, David Di Michele ecc.ecc.

Il Sant'Agata è dotato di 5 campi regolamentari in erba:

1-campo ufficiale della prima squadra; 2-terreno di lavoro per le giovanili; 3-terreno di lavoro per le giovanili; 4-riservato alla scuola calcio; 5-riservato alla scuola calcio. Il centro è inoltre dotato di spogliatoi,sala conferenze, sala stampa, palestre, infermieria, uffici della scuola calcio, foresteria e mensa per oltre 40 ragazzi del settore giovanile provenienti da fuori città e fuori regione.

Complessivamente lavorano al Sant'Agata centinaia di atleti e decine di allenatori ed istruttori qualificati insieme allo staff sanitario.

Solitamente il centro sportivo pullula di tifosi, giornalisti, curiosi e genitori degli allievi della scuola calcio.

Dalla prima squadra alla tenera età dei bambini di 5-6 anni, il Centro sportivo Sant'Agata restituisce un caratteristico colpo d'occhio "amaranto" sullo sfondo dello Stretto, con l'Etna che sovrasta il panorama e gli aerei che sorvolano i campi poco distanti dall Aeroporto dello Stretto. Lo stadio, Oreste Granillo Lo Stadio "Oreste Granillo" di Reggio Calabria è un impianto sportivo che sorge nella zona sud della città. Intitolato alla memoria di Oreste Granillo, presidente della prima Reggina promossa in serie B e sindaco della città, è sede della squadra di calcio cittadina, la Reggina. È lo stadio più grande in Calabria. Nel 1932 viene edificato lo stadio "Michele Bianchi" per volontà dell'allora presidente della Reggina Giuseppe Vilardi, primo vero stadio della città di Reggio Calabria, esattamente nel sito dove oggi sorge il Granillo. Negli anni seguenti il Michele Bianchi cambierà diversi nomi, fino alla denominazione di "Stadio Comunale".

Vengono successivamente effettuate opere di ampliamento, negli anni '60 viene coperta la tribuna e negli anni '80 viene costruita la curva nord (assente nella struttura originaria).

Per poter ospitare un numero sempre crescente di tifosi, in coincidenza con un crescente numero di successi ottenuti dalla squadra amaranto, l'impianto è stato sensibilmente rinnovato; nel 1997 viene abbattuta la vecchia struttura e due anni dopo nel 1999 viene inaugurato il nuovo Stadio Oreste Granillo, completamente riedificato sulla stessa superficie del Michele Bianchi di quasi 70 anni prima. Viene inserito un tabellone elettronico,e ampliato nuovamente e reso più confortevole.

Il Granillo oggi è uno degli stadi più coinvolgenti d'Italia,grazie all assenza della pista di atletica è dedicato esclusivamente per concerti e per partite di calcio. Gli spettatori, infatti, sono a contatto diretto col terreno di gioco grazie alle gradinate a strapiombo sul campo da gioco.Dalla sua forma e caliente passione dei suoi tifosi simpaticamente definito nelle radiocronache italiane come "catino infernale". [24] I settori sono divisi in quattro distinte tribune (nord - sud - est - ovest), e con sediolini numerati per tutti i posti disponibili, per un totale di 28.763 [25] (compresa tribuna stampa, composta di 50 posti) di cui 7301 coperti.


Una curiosità legata ai tempi pionieristici dello sport reggino: visti i non esaltanti risultati della squadra locale, negli anni Trenta era usanza consentire l'ingresso in campo, prima di ogni partita, a un povero deforme chiamato "Asso di Coppe", che strofinava la sua schiena gibbosa contro i pali della porta della sua squadra. Risultato: vittorie poche, folclore tanto.

Altra curiosità la Reggina negli anni dal 1999 fino al 2001 fece dello stadio Oreste Granillo il proprio fortino con i suoi 27.500 abbonati su 28.700 posti disponibili e definendo il (record di abbonamenti in percentuale popolazione-capienza stadio pari al'98.8% di abbonati,record nella massima serie italiana,a parità della popolazione delle grandi metropoli come Roma,Milano e Napoli lo stadio Granillo avrebbe dovuto esser di 300.000 posti)[26]

Tifosi La maggior parte dei tifosi del Reggina proviene dalla città e dai dintorni.[27]Tuttavia la squadra amaranto è molto popolare in tutta la Calabria e tra gli emigranti calabresi stabilitisi nel nord dell'Italia,[28] risultando una delle compagini con più seguito di sostenitori nelle partite in trasferta[29]. I tifosi della Reggina, soprattutto emigrati calabresi, sono presenti anche all'estero, soprattutto in Canada e Nord America. [30] Alcuni tifosi amaranto si trovano in Germania[31] e Svizzera dove risiedono club come Official Club Reggina 99 Winterthur.Anche in Australia [32] si trovano molti tifosi della Reggina.Grazie al calciatore giapponese Shunsuke Nakamura che giocò dal 2002 al 2005 nella Reggina ci sono molti simpatizzanti in Giappone[33] [34] ,dove la squadra calabrese fece tornei estivi.Alcuni tesserati sono di Malta. [35] Tifosi storici nella curva della Reggina sono Carminello e Nonna Maria,una simpaticissima signora novantenne [36] che non si perde mai una gara dei suoi idoli calabresi. [37]

La Reggina negli anni 1999 e 2000 grazie i suoi numerossissimi tifosi che la sosterranno ovunque in giro per l'Italia vinse per 2 anni consecutivi il premio come miglior tifoseria organizzata di tutta l'Italia. Indimenticabili le trasferte a Roma,Milano,Torino e Firenze dove i supporters amaranto invadono i vari settori ospiti occupando le intere curve con 15.000 presenze e facendo sentir gli undici amaranto come se giocassero sempre in casa ricevendo elogi e applausi da tutto il mondo ultras d'Italia.

In Curva sud i principali gruppi sono: C.U.C.N.,Boys,Irriducibili,Nuova Guardia,Ultras Gebbione,RsH Skinheads,Nucleo Gioia Tauro,Lions,Lonsgroup,Infuriat.