Utente:Svetište Gospe Sinjske/Sandbox

La fotomonografia “Per sempre incoronata” mostra due giubilei: il terzo centenario della gloriosa difesa di Sinj per l’intercessione della Madonna (1715-2015) ed il terzo centenario dell’incoronazione dell’Immagine della Miracolosa Madonna di Sinj (1716-2016). I sei capitoli sono ordinati su 400 pagine e quello centrale affronta mediante appunti e fotografie l’arco temporale dal 3 agosto 2008 al 4 dicembre 2016. Dopo le prime parole introduttive, segue un’illustrazione dei dati storici più essenziali riguardanti la presenza dei francescani a Sinj, l’arrivo dei frati e dell’Immagine da Rama, la guerra di Sinj, l’incoronazione dell’Immagine, il convento e la chiesa del convento, la comunità parrocchiale e la nascita del Santuario della Madonna di Sinj, che oggi è uno dei maggiori santuari mariani del popolo croato. Di seguito, le autorità delle varie istituzioni che sono state per secoli vivamente legate all’immagine della Madre celeste rivolgono parole di saluto ai propri lettori. Essi sono: l’Arcivescovado di Spalato e Macarsca, la Provincia francescana del Santissimo Redentore, il Convento francescano della Madonna di Sinj, il Comune di Sinj e l’Associazione dei cavalieri dell’Alka. Il quarto capitolo è suddiviso tematicamente in quattro parti, nelle quali vengono illustrate le feste che si tengono durante i sette anni di preparativi per i giubilei (2008-2014), nonchè altri importanti avvenimenti celebrati durante gli anni dei giubilei 2015 e 2016. Le appendici riportano varie liste, tabelle e i rapporti delle tre feste presiedute dal cardinale Vinko Puljić, il cardinale Josip Bozanić e l’arcivescovo Marin Barišić. In questa parte si trova anche la lettera di papa Francesco che sottolinea: «Ci rallegra molto la bellezza della pietà mariana tanto cara al Santuario della Beata Vergine Maria di Sinj. Siamo, infatti, a conoscenza di quanto gli abitanti di Sinj si siano, spronati dai frati francescani, raccomandati intensamente a Dio perché la loro città fosse preservata dagli attacchi dei nemici». Bisogna evidenziare due elenchi, che vengono resi noti al pubblico per la prima volta, quello dei guardiani (1687-2020) e quello dei francescani sepolti a Sinj e nei dintorni del convento di Sinj (1735-2020).

Durante i giubilei del 2015 e del 2016 sono stati festeggiati due tre centenari di avvenimenti storici: la difesa della fortezza di Sinj dal potente esercito ottomano (15 agosto 1715) e l’incoronazione in segno di gratitudine del Quadro con l’Immagine della Madre di Dio (22 settembre 1716). Una profonda esperienza di fede si trova al centro di entrambi questi avvenimenti, fede nella vicinanza della Madre delle Grazie. Il provveditore di Sinj Zorzi Balbi lo conferma nel suo rapporto del 30 agosto 1715, scrivendo che i difensori cristiani della Fortezza hanno affidato alla Madonna i propri cuori «in segno di gratitudine per il suo miracoloso aiuto e la sua protezione». Per perpetuare la propria gratitudine, i militari e gli ufficiali fecero fare una corona d’oro a Venezia con la quale già l’anno successivo l’arcivescovo di Spalato Stjepan Cupilli incoronò l’Immagine. Sulla corona si trova l’iscrizione IN PERPETUUM CORONATA TRIUMPHAT – ANNO MDCCXV (Per sempre l’incoronata trionfa – anno 1715). Inizia la devozione della Madre delle Grazie come Miracolosa Madonna di Sinj, ed il suo culto si è ampliato dal cuore della regione di Cetina lungo la Croazia e la Bosnia ed Erzegovina. Alla battaglia di Sinj è legata la giostra cavalleresca Alka che è un simbolo di patriottismo e filantropia conosciuto a livello internazionale. Gli Alkari, ancora oggi, si chiamano gioiosamente cavalieri della Madonna di Sinj, eredi di quelli che con il suo aiuto difesero Sinj e fecero incoronare l’Immagine della Madonna.

Alla novena della solennità dell’Assunzione della Beata Vergine Maria e il giorno stesso dell’Assunta, più di 150 mila pellegrini visitano il santuario di Sinj. Non solo in agosto, ma anche negli altri mesi durante l’intero anno, gruppi di pellegrini, famiglie e singoli giungono volentieri. Nonostante ciò, la pastorale dei pellegrini rappresenta solo una parte della missione evangelizzatrice e dell’operato dei francescani del convento di Sinj che si prendono cura anche della numerosa comunità parrocchiale presente sul territorio dell’arcivescovado di Spalato e Macarsca. Oltre a questo, i francescani sono conosciuti come eccellenti operatori nel campo della cultura e dell’istruzione, protagonisti impegnati nella valorizzazione del patrimonio e dell’arte croata, coraggiosi portatori di luce e saggi pastori. Con l’aiuto di Dio e l’intercessione della Miracolosa Madonna di Sinj, i custodi del santuario continuano a scrivere il memoriale di Sinj e consegnano questa fotomonografia in segno di gratitudine e pietà, ricordo di verità e prezioso scritto sui giubilei della Madonna.