Utente:Tucosfed/Sandbox

[Dichiaro conflitto di interesse, trattandosi di pagina dedicata a mia madre, Giuseppina Luongo in Bartolini].

Giuseppina Luongo in Bartolini nasce il 25 luglio 1926 ad Altavilla Irpina (AV), da Achille Luongo e Antonia Bruno. Presto diviene sannita d'adozione; negli anni '30 del novecento la sua famiglia si trasferisce infatti a Benevento, dove Giuseppina, prima di cinque fratelli, conclude i suoi studi per poi laurearsi in Letteratura italiana presso la Federico II di Napoli. Sposa Pellegrino Bartolini e mette al mondo due figlie, Antonella e Tullia.

Già docente e preside di Scuole superiori, diviene studiosa di storia e intellettuale impegnata anche politicamente nel Consiglio comunale di Benevento, tra il 1970 e il 1985, dove ricopre le cariche di Assessore alla Pubblica Istruzione e alla Cultura, e dunque al Traffico, ai Trasporti e alla Polizia Urbana. In questi anni dà vita a un Movimento Femminile Provinciale della Democrazia Cristiana (1985-1988), organizzando eventi e manifestazioni culturali di rilievo . Di lì a poco diviene Presidente provinciale dell’Unione Cattolica Italiana Insegnanti Medi e fonda il “Gruppo Franco” per la diffusione multimediale della poesia, assieme a Emanuele Di Donato, Rito Martignetti e altri. La poesia si inserisce in un percorso di vita intenso e ricco di esperienze

Pubblica la sua prima silloge poetica nel 1981, "Dilemma". Seguono "L’esca del lucro", 1986; "Paglia dell’oro", 1989; "Meraviglia del dove", 1994; "Bagno della regina Giovanna", 1994; "Emblemata", 1995; "Village/Icona", 1998; "Via Crucis per Teresa Manganiello", 2000; "The Heft of the Wings and Other Poems" (Il peso delle ali), New York, 2001; "Detriti-Haiku e altre terzine", 2002; "Itinerari" e "Klischee", 2002; "Del cuore delle cose" e “Circostanze/Circonstances", 2004; "Album", 2005; "La polvere dei calzari", 2005; "Terra di passo", 2006; "L’attraversamento del giorno", 2008; "La pietra focaia", 2009; "La feroce aiuola", 2010.

Per la narrativa pubblica la raccolta di racconti "Strade in città", nel 1991 e, per la saggistica, dà alle stampe “Guida di Benevento e della sua provincia" (I edizione 1980, II edizione 1990, poi ristampata dalla Alisei Edizioni nel 2010): si tratta della prima guida mai pubblicata sulla città di Benevento. "Questione donna. Variazioni sullo specifico femminile”, è del 1986. In quest’opera, la Luongo Bartolini, sviscerando dati e statistiche, affronta questioni nodali ancora irrisolte, relative alle "pari opportunità" .

Accanto a quella politica, la Luongo Bartolini ingaggia un’altra azione, quella di valorizzazione del territorio sannita, pubblicando una serie di saggi dedicati alla storia e a personaggi beneventani. Dà infatti alle stampe "Da Via della Giudecca al Serralium alla Shoah-Ebrei in Benevento, sec. XII-XVI", 2000 "Santi di Benevento", 2002; "Paesaggi culturali nella Benevento dei secoli XVI-XVII-XVIII", 2004. Per il teatro pubblica "Nicolò Franco beneventano", 1996; "Salvatore Sabariani 1805-1854. Una vicenda beneventana", 1998; "Nostra Signora dei gelsi. La vocazione di Teresa Manganiello", 2002; "Grimoaldo Re", 2004. Svolge attività di pubblicista sulle riviste "La Selva", "Orizzonti", "Vicum", "Riscontri", "Secondo tem¬po", "Astolfo", "Silarus", "Punto di vista", "Calamo", "Poiesis", "Gradiva", "La nuova tribuna letteraria", "La Procellaria". È presente in molte antologie, testi di critica e siti letterari ..

È stata tradotta in più lingue.

Nel 1983 riceve il premio della cultura della Presidenza del Consiglio dei Ministri, cui si aggiungono altri riconoscimenti, fra cui Il Gladiatore Sannita, nel 2005. Sulla poetica della Bartolini, Giuseppe Tedeschi ha lasciato scritto: “… Il suo è un versificare ricco, variegato, completo e che attua tutte le costruzioni metriche e architettoniche del lirismo più canonico”. Il poeta Giuseppe Panella ha affermato che "la poesia della Luongo Bartolini è fatta di queste risonanze dell’anima, di queste potenti capacità d’eco nel raggiungere il senso profondo dell’esistere, di questi inabissamenti che consentono di esplorare un mondo apparentemente insondabile e liscio in superficie. Esplorazione ed esperienza come “viatico”, viaggio alla ricerca di se stessa come prospettiva" . Giorgio Bàrberi Squarotti. profondo conoscitore dell’opera della Luongo Bartolini, affermò che, in tutta la sua produzione, vi era "l’andamento del versetto biblico, anche per il rifrangersi ovvero il reduplicarsi degli echi ritmici e semantici di verso in verso, per un acuimento di evidenza” Ancora, il poeta Francisco Soriano, a proposito della raccolta di haiku “Detriti” ha scritto: “Potenza della parola (…), struggente presagio del domani, dell’oggi inesistente dietro la coltre intensa del già vissuto, Giuseppina Luongo Bartolini agita arie tipiche di una raffinata cultrice di una mistica sonata del ‘700” .

È stata definita "la voce maggiore della poesia sannita" .

Scompare a Benevento il 18 agosto 2023, a 97 anni.