Utente:UmbraSolis/Costadone/Articolo sito Garbagna

La figura del professor Mario Costadone, sindaco di Garbagna dal 1970 al 1981, è ancora nella memoria di molti garbagnesi. Al di fuori della vita pubblica, tuttavia, le fonti sulla sua vita sono esigue.

Mario Costadone nel 1972

Nacque il 24 ottobre 1940, figlio di Antonio (1899-1962) e Rosa Pissavini (1910-1996), fratello di Cesarina. Con la famiglia viveva presso il seicentesco Palazzo Caroelli, proprietà della famiglia.

Da giovane giocava a calcio nella squadra del paese, studiò da perito elettrotecnico ed era insegnante alla scuola media statale Pier Lombardo di Novara.

Sindaco di Garbagna

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Formatosi politicamente nell'ambiente della Democrazia Cristiana novarese, si candidò per lo scudo crociato e fu eletto sindaco nel 1970, appena trentenne.

In quegli anni l'industrializzazione stava arrestando lo spopolamento di vari paesi della Bassa, tra cui Garbagna. L'amministrazione Costadone investì molte risorse in lavori pubblici che favorissero nuovi insediamenti: potenziamento del sistema fognario, ampliamento dell'acquedotto mediante l'escavazione di un nuovo pozzo, costruzione di nuovi alloggi lungo la statale, nella forma sia di condomini che di singole villette.

Al tempo stesso l'amministrazione Costadone fu molto attenta alla questione dello sport, attività dagli innumerevoli vantaggi fisici e sociali. In più occasioni fu supportata la locale squadra di calcio, sia a livello finanziario che strutturale, ad esempio mettendo a disposizione locali del Comune ad uso di sede o spogliatoio.

Coniugando l'attenzione per lo sport e l'esperienza acquisita grazie alla professione di insegnante, nel 1975 il Costadone avviò un'iniziativa mirata alle decine di bambini in età scolare primaria. Conscio degli enormi vantaggi psicologici e fisici derivanti dalla pratica sportiva in tenera età, prese accordi col direttore didattico di Vespolate, gli insegnanti locali e l'amministrazione comunale per istituire un corso propedeutico alla ginnastica, che prese il nome di Centro Olimpia. Il corso fu tenuto da due istruttori federali di ginnastica artistica della Società Ginnastica Libertas di Novara, seguiva il calendario scolastico chiudendo con un saggio e fu finanziato in buona parte dallo stesso Comune (ai partecipanti era richiesta una minima quota di iscrizione). La partecipazione dei giovani garbagnesi fu pressoché totale e per alcuni di essi l'esperienza aprì la strada dell'agonismo presso la stessa società Libertas. Sulla scorta del successo ottenuto, il corso fu riproposto per diversi anni.

Nel 1975, anno della riconferma a sindaco, in ambito scolastico lo si vide candidato nella lista I per i rappresentanti degli insegnanti nella scuola media statale Pier Lombardo di Novara. A tale lista apparteneva Margherita Castano, futuro membro e dirigente del club novarese dell'associazione Soroptimist International e del comitato di Novara della Croce Rossa Italiana nonché moglie dell'industriale Gianfredo Comazzi, la cui azienda aveva sede proprio a Garbagna.

Nel 1980 fu nuovamente eletto sindaco, per la prima volta fronteggiante un gruppo di minoranza.

Nei primissimi anni '80 il Costadone trattò l'acquisizione da parte del Comune di una grande area della tenuta Borghetto, per creare un grande impianto sportivo polivalente. Data l'inattesa disponibilità della proprietaria Carmen Magni Gregotti, figlia dell'ex podestà del paese, Francesco Magni, in breve tempo ne fu avviata la costruzione, tuttavia Costadone non ebbe opportunità di vederlo ultimato (vedi sez. Morte).

Esponente della Democrazia Cristiana novarese

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Parallelamente all'attività municipale, Costadone si spese in contesti ben più ampi, sempre nelle file della D.C..

Lo stesso anno dell'elezione a sindaco offrì il proprio contributo a livello provinciale, entrando nel consiglio di amministrazione dell'Unione Provinciale delle Cooperative e Mutue. L'elezione, avvenuta in chiusura del decimo congresso dell'associazione, vide nel consiglio anche il conte Alessandro Cicogna Mozzoni, tra gli altri. Nei due anni successivi, sempre in occasione dei congressi dell'associazione, fu riconfermato.

Sensibile al tema dell'istruzione, coerentemente col proprio impiego lavorativo, a maggio 1971 partecipò al convegno nazionale della D.C. a Roma, La scuola democratica, incentrato sul problema dell'attesa riforma della scuola secondaria superiore. Il convegno intendeva affrontare i problemi che rendevano l'iter legislativo lungo e irto di ostacoli, auspicando che il rapporto finale fosse poi utilizzato da Oddo Biasini, sottosegretario alla Pubblica Istruzione del governo Colombo, per concretizzare la sospirata riforma.

L'impegno a livello provinciale si intensificò a febbraio 1972: durante il congresso della D.C. novarese fu chiamato nella dirigenza, membro della corrente Centralità Democratica, a quel tempo maggioritaria. Alla stessa compagine apparteneva Ezio Leonardi, sindaco di Novara. L'anno seguente il comitato provinciale democristiano gli affidò la direzione dell'Ufficio Enti Locali. A fine anno, in occasione delle dimissioni del segretario provinciale, fu riconfermato l'incarico nella direzione.

A febbraio 1976 portò l'esperienza di amministratore locale in sede regionale. Con la relazione sulla situazione del piccolo comune di Garbagna, partecipò al convegno di Torino indetto dal Consiglio Regionale del Piemonte, La Regione e gli Enti locali di fronte ai problemi della partecipazione e del decentramento, volto a promuovere il dibattito tra enti locali, forze politiche e sociali e consigli di quartiere nel contesto piemontese. In tale occasione la sua presa di posizione fu perentoria: «Le varie proposte di legge non tengono conto dei piccoli Comuni, specie quelli al di sotto dei 5000 abitanti». L'intervento fu pubblicato tra gli atti del convegno.

A dicembre 1976 si candidò nuovamente alla direzione provinciale democristiana per la corrente dell'ex maggioranza scalfariana, ma non fu eletto. Fu tuttavia chiamato nel comitato responsabile dei piccoli comuni del Comprensorio novarese.

A maggio 1980 fu elaborato il piano comprensoriale per il riequilibrio del territorio. D.C. e P.L.I., all'opposizione nel consiglio comprensoriale, espressero voto negativo. Costadone, a quel tempo presidente della II commissione (bilancio e programmazione), fu portavoce del gruppo del dissenso, affermando che il piano rispecchiava i punti deboli della legge regionale di istituzione dei comprensori: pur mirando a incoraggiare le autonomie locali, la Regione ne aveva invece frenato la capacità gestionale, a causa dei principi programmatici del piano di sviluppo da cui non ci si volle discostare.

A gennaio 1981 fu riconfermato nel comitato comprensoriale di Novara per i piccoli comuni e nel comitato di gestione dell'U.S.L. 51 di Novara, sempre nell'ambito dei piccoli comuni.

Nella notte tra 28 e 29 ottobre 1981 si sentì male, chiamò la guardia medica descrivendo dolori allo stomaco, gli fu consigliata una camomilla. Non passando il malessere, richiamò, al che gli fu prescritto il bicarbonato. La mattina seguente fu visitato dal medico condotto di Garbagna, Giacomo Perolini, il quale diagnosticò un infarto e dispose il ricovero d'urgenza all'Ospedale Maggiore di Novara. Dopo dieci giorni in unità coronarica si riprese e fu dimesso, in attesa del ricovero al centro di riabilitazione di Veruno. Al contempo scoppiò la polemica per il mancato soccorso, mettendo in discussione il funzionamento del servizio di guardia medica, fu aperta un'indagine interna e i risultati inviati all'Ordine dei Medici, alla Regione Piemonte e segnalati alla Procura della Repubblica. Il 16 novembre, mentre era a casa con l'anziana madre e assistito dalla sorella, ebbe un secondo attacco, a cui non sopravvisse. Aveva 41 anni. I funerali, celebrati il 19 novembre, videro una grande partecipazione di popolazione della Bassa Novarese, tanta era la stima di cui godeva.

La questione fu portata in seguito all'attenzione nazionale, con due interrogazioni parlamentari. La prima il 24 novembre 1981 al Ministro della Sanità sulla vicenda della morte, da parte del deputato Michele Zolla. La seconda l'11 gennaio 1983 ai Ministri dell'Interno, di Grazia e Giustizia e della Sanità da parte del deputato Giuseppe Costamagna, per avere aggiornamenti sulle inchieste e, nel caso, sapere quali provvedimenti fossero stati presi.

L'indagine sulle responsabilità dei due medici di guardia che risposero alle chiamate del Costadone fu seguita dal pretore Paolo Roggero. Durante gli interrogatori i medici dichiararono che il Costadone aveva genericamente parlato di malessere allo stomaco, quindi la chiamata fu interpretata come una richiesta di consiglio, non di intervento. Il pretore ritenne valide le motivazioni degli accusati, che a marzo 1983 furono prosciolti dalle accuse di omissione d'atti d'ufficio e omissione di soccorso.

Commemorazione

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Il centro sportivo da lui concepito fu inaugurato il 9 settembre 1989 e a lui intitolato, come espressione della gratitudine del paese al suo impegno pubblico e sociale.

Francesco Zanoni
7 giugno 2024

Bibliografia

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Periodici

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  • L'Azione, Novara: 7/3/1970, p. 6; 19/2/1972, p. 1; 16/2/1973, p. 4; 28/4/1973, p. 6; 15/12/1973, p. 1; 8/2/1975, p. 5; 1/1/1977, p. 1; 10/1/1981, pp. 1, 16; 21/11/1981, p. 13; 16/9/1989, p. 24.
  • La Stampa, Torino: 17/9/1972, p. I; 11/3/1978, p. I; 15/6/1980, p. I; 19/11/1981, p. 21; 27/10/1982, p. 17; 3/2/1983, p. 17; 20/3/1983, p. 2.
  • Stampa Sera, Torino, 4/6/1980, p. 4.
  • L'Unione Monregalese, Mondovì, 5/2/1976, p. 4.
  • La Voce del Popolo, Torino, 22/2/1976, p. 2.
  • La civiltà cattolica, vol. 2, Roma, Società Grafica Romana, 1972, p. 206.
  • Democrazia Cristiana, La scuola democratica, in Tommaso Morlino (a cura di), Programma DC, vol. 6, Roma, Cinque Lune, 1971, p. 27.
  • Ernesto Colli, Primo decennio dell'Asilo (1962-1972) - Tradizioni di S. Caterina V. e M., Novara, Tip. San Gaudenzio, 1972, p. 36.
  • Ernesto Colli, Garbagna, Nibbiola, Vespolate, Borgolavezzaro - Spunti di storia per le scuole medie - Le mie memorie, Novara, Tip. San Gaudenzio, 1978, p. 18.
  • Enrico Arrigoni, Gabrio Mambrini e Silvano Ramati, Oltre mezzo secolo di sport e di passione calcistica a Garbagna, Novara, Istituto Geografico De Agostini, 1989, pp. 55-57, 61-64, 71, 88-90.
  • Camera dei deputati, Resoconto stenografico: Seduta 24/11/1981, p. 36540; Seduta 11/1/1983, p. 56109.