Utente:Veronica baleani/Sandbox

storia materiale e stato di conservazione

Convenzionalmente chiamato Madonna del Voto, il dipinto murale fu in origine realizzato per la medesima cappella all'interno della chiesa di Sant'Agostino di Visso, attualmente sede del Museo civico-diocesano. Nel 1868 il dipinto venne staccato da Tito Buccolini a seguito delle demaniazioni postunitarie e ricollocato sull'altare di San Lorenzo della Collegiata di Visso[1]. Nel 1972 l'opera fu sottoposta ad un restauro realizzato da Paolo Castellani[2] a seguito della volontà dell'allora sindaco Ado Venanzangeli di costruire un museo per la conservazione delle opere provenienti dalle chiese locali[3]. Il Museo fu istituito nella stessa chiesa di Sant'Agostino dove l'opera, restaurata, fu ricollocata nella sua sede originaria.

Attualmente il dipinto versa in un cattivo stato di conservazione in quanto numerosi spostamenti hanno profondamente segnato la sua superficie. In occasione del primo trasporto il restauratore optò per lo stacco di intonaco per sezioni[4], ancora visibili per via di alcuni sfasamenti avvenuti in base di ricomposizione delle porzioni staccate, che furono mascherate con pesanti ridipinture, tolte poi nell'ultimo restauro. La superficie pittorica è anche interessata da vistose cadute di colore e da molti pigmenti in stato di ossidazione come ad esempio l'azzurro del cielo stellato ad oggi poco visibile.

  1. ^ C. ANGELINI, Sopra due affreschi trovati in Visso, Camerino 1882.
  2. ^ Cfr. M. MARCUCCI, Scheda 189, in Restauri nelle Marche. Testimonianze acquisti e recuperi, Urbino 1973
  3. ^ A. VENANZANGELI, Il museo di Visso, Piediripa di Macarata 1984
  4. ^ Sulla differenza tra "stacco" dell'intonaco pittorico e "strappo" della sola pellicola pittorica, cfr. G. BOTTICELLI, Metodologie di restauro delle pitture murali, Firenze 1992