Utente:Xbaco/Sofista (dialogo) (traduzione dell'articolo inglese)

Il Sofista (in greco Σοφιστής) è uno dei dialoghi tardi di Platone, scritto successivamente al Parmenide e al Teeteto, probabilmente nel 360 a.C.. Dopo aver criticato la propria Teoria delle forme nel Parmenide, Platone procede nel Sofista con una nuova concezione delle Forme, più mondana e terra-terra, e chiarisce i problemi epistemologici e metafisici del Parmenide; quindi, egli fa riferimento a quel dialogo tra Parmenide e il giovane Socrate, che era stato scritto probabilmente prima del Sofista. Inoltre egli mostra la sua padronanza della dialettica che egli applica in questo dialogo per definire il sofista. E ancora egli risolve il problema del falso e della retta opinione, come pure quello dell' credenza vera e giustificata che era stato oggetto di indagine nel Teeteto.

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Introduzione modifica

Si ritiene che il dialogo sia stato scritto molto dopo il Parmenide e il Teeteto, e mira a definire il Sofista. I partecipanti sono Socrate, che ha un ruolo minore, lo studente molto promettente Teeteto e uno Ospite di Elea, la città natale di Parmenide, che gioca il ruolo maggiore nella conversazione. Platone probabilmente sostituisce Socrate con lo Ospite di Elea, perché egli intende criticare la concezione parmenidea secondo la quale 'non possiamo parlare o pensare ciò che non è' (con riferimento al dialogo Parmenide tra Parmenide e il giovane Socrate). Qui la strategia di Platone è di distinguere la negazione dell'essere dal non-essere, e di definire la retta e la falsa opinione per mezzo della Dialettica. Lo Straniero si propone di definire il Sofista, il Politico e il Filosofo, sostenendo che essi sono tre distinti tipi umani. La definizione del Sofista mira alla spiegazione verbale e riquiede la conoscenza della natura dei generi, così come della loro capacità di combinarsi tra loro.

Metodo di definizione modifica

  Lo stesso argomento in dettaglio: Diairesi.

In questo dialogo Platone segue un nuovo metodo di definizione per mezzo di un modello, confronto del modello con il genere da definire, divisione (diairesi), raccolta e deduzione dai generi raccolti. Per prima cosa egli prende le mosse utilizzando un modello banale (il pescatore alla lenza), che condivide alcune caratteristiche con il genere da definire (il Sofista). Questa caratteristica comune è la competenza certa (techne) in un certo campo. Quindi attraverso la raccolta di generi differenti (allevamento (?), cura di corpi mortali, di cose che sono messe insieme (?) o fabbricate (?) e imitazione) egli tenta di riunirli (deduzione) in un unico genere, che chiama arte produttiva. Lo stesso vale per la raccolta di apprendimento, riconoscimento, commercio, lotta e caccia, che si possono dedurre nel genere dell' arte acquisitiva.

Dopo queste due raccolte egli procede alla divisione della competenza in produzione e acquisizione e prova ad individuare a quale di questi sotto-generi appartiene il pescatore alla lenza (classificazione), ovvero all'acquisizione. Seguendo lo stesso metodo, deduzione per collezione, egli divide l'acquisizione in prendere possesso e scambiare beni, al quale la sofistica appartiene. Dopo molte successive collezioni e divisioni egli finalmente giunge alla definizione del modello (il pescatore alla lenza). Attraverso questo processo Platone scopre molti generi e sotto-generi (caccia, caccia acquatica, pesca, cacciare colpendo).

Dopo la spiegazione di un modello (definizione), egli tenta di individuare cosa il genere modello e il genere oggetto dell'indagine condividono (somiglianza) e cosa li differenzia (differenza). Per mezzo di questo confronto, e consapevole dei differenti generi e sotto-generi, egli può classificare la sofistica anche tra gli altri rami dell'‘albero’ di ripartizione della competenza come segue: 1.produzione, caccia per mezzo della persuasione e guadagno di denaro, 2.acquisizione, commercio all'ingrosso di anime, 3.commercio al dettaglio di anime, vendendo cose prodotte da altri, 4.commercio al dettaglio di anime, vendendo cose prodotte da sé, 5.presa di possesso, competizione, fare soldi, abilità nel dibattimento.

I problemi dell'essere e del non-essere, i grandi generi modifica

Definizione finale modifica

Interpretazioni modifica

Bibliografia modifica

Collegamenti esterni modifica