Utente:Yiyi/Turismo in Antartide
I primi esempi di turismo in Antartide via mare risalgono agli anni 1960, mentre i primi voli di linea provenienti da Australia e Nuova Zelanda iniziarono nel corso degli anni 1970 e ripresero piede intorno agli anni 1990. La stagione turistica è quella estiva che, nell'emisfero australe, va da novembre a marzo. Nella stagione 1999-2000 si registrarono 14 762 visitatori che raggiungevano l'Artico in crociera.
Arrivo in Antartide modifica
Il Trattato Antartico prevede che le compagnie turistiche debbano ottenere un permesso per organizzare visite in Antartide, che può rilasciato da uno dei Paesi che hanno siglato il Trattato. Non è necessario un visto d'ingresso, in quanto nessun territorio antartico appartiene ad alcun Paese.
Molte crociere offrono lo sbarco tramite RHIB (un tipo di imparcazione) o elicottero. Alcune escursioni possono includere attività di alpinismo, sci e visite al Polo Sud.
Crociere modifica
Negli anni 1920 una nave postale delle Isole Falkland, la SS Fleurus, effettuava viaggi annuali alle Isole Shetland Meridionali e alle Isole Orcadi Meridionali per servire le stazioni di caccia alla balena e caccia alla foca presenti negli arcipelaghi, trasportando anche passeggeri che acquistavano biglietti turistici di andata e ritorno: questi furono probabilmente i primi turisti in Antartide.
Lo svedese Lars-Eric Lindblad fu invece il pioniere delle moderne crociere in Antartide: nel 1969 varò la nave MV Explorer, un'imbarcazione di linea costruita appositamente per i viaggi turistici in Antartide. Oggi molte crociere partono da Ushuaia, nella Terra del Fuoco, Argentina, e durano da dieci giorni a tre settimane, con costi che partono da circa 6 000 $ a persona.
Esistono poi crociere in numero limitato verso le regioni del Mare di Ross e dell'Antartide orientale (Baia del Commonwealth). La compagnia neozelandese Heritage Expeditions organizza crociere in queste regioni con la nave antighiaccio Heritage Adventurer.
Prima del 2009 alcune grandi navi da crociera hanno solcato i mari dell'Antartide trasportando quasi mille persone, ma a partire dal 2009 sono state introdotte normative più severe che limitano il transito di queste imbarcazioni per motivi di tutela ambientale. Le navi possono normalmente sbarcare cento persone alla volta e le navi con più di cinquecento passeggeri non sono autorizzate a effettuare sbarchi.