La Velatio crucis è la locuzione latina di una pratica della liturgia cattolica consistente nel "velare" (col senso di coprire, occultare) con tessuti violacei il crocifisso durante il tempo di Passione (a partire dalla V domenica di Quaresima). Secondo la circolare Paschalis sollemnitatis del 6 gennaio 1988 il Giovedì santo il velo può essere anche di colore rosso.[2][3]

Crocifisso velato durante il tempo di Passione

«Dio era nascosto; si vedeva la debolezza, la maestà era nascosta; si vedeva la carne, il Verbo era nascosto. Pativa la carne; dov’era il Verbo, quando la carne pativa? Eppure neanche il Verbo taceva, perché c’insegnava la pazienza»

Normativa modifica

Il Messale Romano nell'edizione più recente, quella del 2002, dichiara:

"Usus cooperiendi cruces et imagines per ecclesiam ab hac dominica servari potest, de iudicio Conferentiae Episcoporum. Cruces velatae remanent usque ad expletam celebrationem Passionis Domini, feria VI Hebdomadae sanctae, imagines vero usque ad initium Vigiliae paschalis."[4]

Nella versione ufficiale italiana,

"L'Ordinario del luogo può disporre che sia conservato l'uso di velare le croci e le immagini all'interno delle chiese dalla V domenica di Quaresima. Le croci rimangono velate fino alla celebrazione della Passione del Signore, il Venerdì Santo, mentre le immagini fino all'inizio della Veglia Pasquale".[5]

Storia modifica

Secondo Alessandro Scaccianoce, l'origine della tradizione si avvicina al IX secolo, col significato di allontanare i fedeli dalle immagini sacre ed espiare meglio, così, i propri peccati, secondo un processo di purificazione in previsione della Pasqua.[6]

Edward McNamara attribuisce a Mario Righetti l'opinione che si tratti di un retaggio dell'allontanamento dei penitenti pubblici dalla partecipazione all'eucaristia, ricordato poi simbolicamente per tutti con un grande panno che li escludeva dalla visione dell'altare. Per analogia venivano nascosti alla vista dei fedeli le croci e le immagini dei santi, fino alla celebrazione della vittoria di Cristo sulla morte e il peccato nella Pasqua,[7]

Il Caeremoniale Episcoporum del 1700 dà per la prima volta la norma sulla durata della "velatio",[7] norma che non appare nel Messale Romano originale del 1570, ma che in edizioni successive appare dopo il testo della messa di sabato della quarta settimana di Quaresima: "Finita la Messa e prima dei Vespri si coprono le croci e le immagini in tutta la chiesa, e rimangono coperte, le Croci fino a quando il celebrante non abbia terminato l'adorazione della Croce il Venerdì Santo, le immagini fino all'intonazione dell'Inno Angelico il Sabato Santo".[8]

In considerazione delle modifiche della liturgia della Settimana Santa introdotte dal papa Pio XII, questo testo è stato modificato leggermente nell'ultima edizione (1962) del Messale Romano tridentino: Expleta Missa, cooperiuntur cruces et imagines per ecclesiam; quae coopertae manent, cruces quidem usque ad expletam per celebrantem Crucis adorationem in feria VI in Passione et Morte Domini, imagines vero usque ad intonatum hymnum angelicum in Missa Vigiliae paschalis.[9]

Nella lettera circolare Paschalis sollemnitatis del 16 giugno 1988, la Congregazione per il culto divino e la disciplina dei sacramenti ha ricordato la relativa norma citando il testo contenuto nelle edizioni del Messale Romano pubblicate dopo il Concilio ecumenico Vaticano II.[10]

Rito ambrosiano modifica

Nel Rito ambrosiano questa pratica è estesa a tutto il periodo della Quaresima.[6]

Note modifica

  1. ^ http://blog.messainlatino.it/2012/03/velatio-di-croci-e-immagini-nelle.html
  2. ^ Lettera circolare della Congregazione per il culto Paschalis sollemnitatis del 6 gennaio 1988, 57 (PDF), su parrocchiemarrubiu.it. URL consultato il 15 settembre 2021 (archiviato dall'url originale il 15 settembre 2021).
  3. ^ Edward McNamara, L.C, Il colore per la velatura della croce, Zenit, 22 marzo 2013
  4. ^ Missale Romanum 2002, p. 255
  5. ^ Messale Romano 2020, p. 108
  6. ^ a b "Velatio" di croci e immagini nelle chiese. Teologia e tradizione di un rito antico, previsto ancora oggi, su blog.messainlatino.it. URL consultato l'8 aprile 2021.
  7. ^ a b Il colore per la velatura della croce, su it.zenit.org. URL consultato il 6 luglio 2021.
  8. ^ Expleta Missa, ante Vesperas, cooperiuntur Cruces et Imagines per ecclesiam: quae coopertae manent, Cruces quidem usque ad expletam per Celebrantem Crucis adorationem in Feria VI Parasceves, Imagines vero usque ad intonatum Hymnum Angelicum in Sabbato Sancto.
  9. ^ Edizione tipica 1962 del Missale Romanum Archiviato il 4 marzo 2016 in Internet Archive., p. 117
  10. ^ Congregazione per il culto divino e la disciplina dei sacramenti, Lettera circolare Paschalis sollemnitas del 16 giugno 1988 Archiviato il 15 settembre 2021 in Internet Archive., n. 26
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