Via Asinaria

strada romana antica

La via Asinaria era un'antica strada romana che partiva dalla Porta Asinaria delle mura aureliane a Roma. Era collegata con la via Latina, in quanto viene riportato che Belisario, durante l'avanzata su Roma, lasciò la via Latina per poter entrare in città dalla Porta Asinaria; quest'ultima era considerata uno dei principali accessi per chi proveniva dal sud, in quanto nell'antichità non esisteva la seicentesca Porta San Giovanni.

Via Asinaria
Strade romane
La Porta Asinaria
Informazioni generali
InizioPorta Asinaria
FineVilla dei Quintili (?)
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La via Asinaria è menzionata da Rufio Festo, che, in un passaggio[1], la colloca tra la via Ardeatina e la via Latina. In tal modo, lo storico indica che il percorso, iniziato dalla porta Asinaria a est della via Latina, doveva prevedere un attraversamento di quest'ultima, in quanto la via Ardeatina è a ovest della via Latina, dall'altro lato rispetto alla porta. Il tracciato effettivo è comunque dibattuto tra gli storici, ma probabilmente la parte iniziale alle porte di Roma coincide con quella della moderna Via Appia Nuova.

Il Nibby (op. cit. pag. 587) la considera proveniente dalla Porta Celimontana delle Mura serviane:

««La porta Latina oggi è chiusa, onde la Via Latina rimane in questo punto troncata: si raggiunge però uscendo dalla porta Appia ed andando lungo le mura. Passate due case rurali moderne, che lasciansi a sinistra, incontrasi circa 1 m[iglio] fuori della porta Capena una via antica, che traversa la Latina venendo dal canto di porta s. Giovanni odierna, e scende alla valle volgarmente detta di Egeria: questa è la via asinaria, che uscendo in origine dalla porta Celimontana, e poscia dall'Asinaria, fu una strada che legava insieme le vie latina, appia, ed ardeatina, siccome ricavasi da Festo nella voce Retricibus, e che certamente non ebhe nome dagli asini, che caricavano gli erbaggi, come hanno creduto, o piuttosto immaginato gli autori de' secoli scorsi, che hanno scritto sulle antichità di Roma, ma da altra causa oggi ignota, e probabilmente dal nome, o cognome di chi la costrusse. Imperciocchè la gente Asinia contossi fralle più chiare di Roma e celebre rimarrà sempre il nome di Cajo Asinio Pollione».»

Giuseppe Lugli, ribadendone il percorso Porta Celimontana - Porta Asinaria, la considerava una strada di servizio destinata a collegare trasversalmente gli agglomerati di ville "fra le vie Ardeatina, Appia, Castrimeniese e forse anche Latina, andandosi a ricollegare con quest'ultima nella tenuta chiamata di Roma Vecchia"[2].

Note modifica

  1. ^ «retricibus: aqua eo nomine quae est supra viam Ardeatinam inter lapidem secundum et tertium, qua inrigantur horti infra viam Ardeatinam et Asinariam usque ad Latinam»
  2. ^ Così nel 1929 alla voce "Asinaria, via" dell'Enciclopedia Italiana

Bibliografia modifica

Collegamenti esterni modifica

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