Enzo Fioritto

militare italiano (1921-1943)
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Enzo Fioritto, all'anagrafe Vincenzo Fioritto (Roma, 29 agosto 1921Roma, 10 settembre 1943), è stato un militare e partigiano italiano, medaglia d'Oro al Valor Militare.

Enzo Fioritto

Biografia modifica

Sottotenente presso il deposito del 4º Reggimento carri, la mattina del 10 settembre 1943 ricevette ordini immediati di recarsi con un'unità di 11 carri armati nella zona dell'Ostiense, per unirsi agli altri raggruppamenti italiani, per contrastare l'avanzata delle truppe paracadutiste tedesche nella zona di Porta San Paolo. Ingaggiato il combattimento, Enzo Fioritto venne colpito da una granata al braccio sinistro, morendo poco dopo aver esortato i suoi uomini a persistere nella battaglia.
Aveva 22 anni.

 
La lapide dedicata a Fioritto, nel luogo in cui cadde ferito a morte, posta già nel 1944 dalla gente dei rioni S. Saba e Celio

Nel luogo dove fu mortalmente ferito, in Viale Baccelli a Roma, una lapide, ancora oggi ornata da fiori freschi, recita[1]:

ENZO FIORITTO
MED. D'ORO AL V.M.
S.TEN. 4° REGG. CAR.
29-8-1921 - 10-9-1943

A VOI
EROI DEL SETTEMBRE DI SANGUE
CHE IMMOLASTE LA VITA VOSTRA
PER CANCELLARE L'ONTA DEI TRADITORI
E INSEGNARE AL BARBARO INVASORE
QUAL ERA IL SENTIMENTO ED IL DOVERE
DEI FIGLI DI ROMA
A VOI
NOI DI S.SABA
C'INCHINIAMO REVERENTI
ROMA SETTEMBRE 1944
ANNIVERSARIO

UNIONE DONNE ITALIANE
CIRCOLO RIONE CELIO

LA FEDE E LA SPERANZA CHE VI PORTÒ
ALL'OLOCAUSTO PER LA LIBERTÀ
È UNA BANDIERA CHE CON L'ULTIMO
ANELITO CI DESTE E CHE NOI
PORTEREMO SEMPRE INNANZI

Il 10 settembre 1945 fu decorato di Medaglia d'Oro al Valor Militare alla memoria.

Il 22 dicembre 1946, a San Nicandro Garganico, paese di origine dell'ufficiale, gli furono rese solenni onoranze civili e militari, con la partecipazione di una folla di cittadini, alla presenza del padre con appuntata sul petto la medaglia d'oro del figlio, e fu letta la motivazione della concessione della Medaglia d'Oro, mentre veniva scoperta la targa che intitolava al nome del patriota una piazza.

Studi e scritti gli sono stati dedicati da parte di storici e lapidi in suo onore gli sono state dedicate in vari luoghi da lui abitati. Il Centro Studi Storici ed Archeologici del Gargano di San Nicandro Garganico (FG) gli ha dedicato più di uno scritto.

Onorificenze modifica

«Comandante di plotone carri M., ricevuto ordine di attaccare una forte colonna tedesca, appoggiata da carri e potenti artiglierie, pur essendo certo che l'ardua impresa avrebbe comportato la distruzione dei suoi modesti mezzi, l'affrontava con stoica fermezza, riuscendo in un primo tempo, operando con estrema audacia, ad arrestare l'irruzione del nemico cui distruggeva alcuni pezzi anticarro. Riaccesasi aspra la lotta che gli inutilizzava la quasi totalità del personale e dei mezzi, col suo carro più volte colpito, azionato ormai da lui e dal solo pilota, raccoglieva i pochi carri superstiti e alla testa di essi si lanciava nuovamente sull'avversario nel disperato tentativo di interdirgli la via alla Città Eterna. Colpito da una granata che gli asportava il braccio sinistro trovava ancora la forza, prima di esalare l'ultimo respiro, di incitare il suo pugno di eroi a proseguire la lotta. Giovanissimo ufficiale, in un breve periodo di generale smarrimento additava ai più, con l'estremo sacrificio, la via del dovere e dell'onore.[2]»
— Roma, 10 settembre 1943.

Note modifica

Bibliografia modifica

  • Enzo Fioritto, Sottotenente Carrista (1921-1943) Medaglia d'Oro al Valor Militare (alla Memoria), a cura di Maria Teresa D'Orazio (San Nicandro Garganico, Gioiosa Editrice, Settembre 2005).

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