Virginio Muzio (Colognola al Piano, 1864Bergamo, 1904) è stato un architetto italiano.

Biografia modifica

 
Casa Paleni (1902-1904)

Virginio Muzio era nato in una famiglia di origini modeste, residente nel comune di Colognola, inglobato poi nella città di Bergamo. Finiti gli studi dell'obbligo, frequentò l'Accademia di Brera diventando allievo dell'architetto Camillo Boito e diplomandosi nel 1891.

Nel 1894 divenne socio onorario e dal 1896 al 1902 insegnante dell'accademia. Nominato in seguito membro della Commissione Conservatrice dei Monumenti di Bergamo[1], fu tra i primi a portare il Liberty a Bergamo con la progettazione di casa Paleni[2]

Da neolaureato vinse il concorso Pensionato Oggioni promosso dall'accademia delle Belle Arti, che gli permise di visitare l'Italia e l'Europa completando la sua formazione culturalmente. Di questa esperienza, che considerò fondamentale, rimane il suo diario con appunti e disegni: “Qualunque siano i frutti che ricaverò da questo mio viaggio, due cose e utilissime sono già certe: che in quaranta giorni ho visitato e studiato più che non avrei potuto fare in un anno sui libri; che ritorno con quarantacinque o cinquanta tavole di schizzi e un centinaio di pagine scritte, tutti appunti e memorie che presto o tardi mi saranno un materiale prezioso nello studio dei progetti e nella loro esecuzione”. Questa esperienza gli permise di partecipare nel 1895 al concorso per la realizzazione di un progetto per il portale del Duomo di Milano[3].

Muzio si dedicò alla realizzazione e al restauro di edifici religiosi e civili eseguendo una quarantina di progetti molti dei quali furono realizzati. Bergamo gli ha dedicato l'Istituto Comprensivo Virginio Muzio, e la città di Clusone ne ha intitolata una via. Dal suo matrimonio con Maria Viganò nacque Giovanni Muzio che proseguì il lavoro del genitore.

La Biblioteca civica Angelo Mai di Bergamo accoglie il Fondo Virginio Muzio, un archivio dei suoi progetti suddiviso in 81 fascicoli divisi in cinque serie e in tre cartelle. Ogni serie raccoglie i disegni divisi tra progetti per chiese, campanili, altari e opere religiose, cappelle funerarie e costruzioni civili[4].
L'inventario completo fu curato da Francesca Giupponi[5].

Progetti modifica

 
Chiesa di San Giovanni Battista (Sotto il Monte Giovanni XXIII)

La Biblioteca Angelo Mai di Bergamo conserva nel Fondo Virginio Muzio i progetti e i numerosi disegni dell'architetto[6]. È maggiormente ricordato per:

Note modifica

  1. ^ Gaetano Moretti, CONSERVAZIONE DEI MONUMENTI IN LOMBARDIA RELAZIONE SESTA E SETTIMA ANNI 1897-98 E 1898-99, Milano, Tipografia P. Faverio di P. Confalonieri.
  2. ^ casa Paleni (1904), su bergamopost.it, Bergamopost. URL consultato il 14 marzo 2018.
  3. ^ Muzio Virginio, su siusa.archivi.beniculturali.it, SIUSA. URL consultato il 14 marzo 2018.
  4. ^ Virginio Muzio, su legacy.bibliotecamai.org, Biblioteca civica Angelo mai. URL consultato l'8 aprile 2018.
  5. ^ Francesca Giupponi, Inventario Virginio Muzio, su legacy.bibliotecamai.org, Biblioteca civica Angelo Mai. URL consultato l'8 aprile 2018.
  6. ^ Virginio Muzio, su legacy.bibliotecamai.org, Biblioteca Angelo Mai. URL consultato il 14 marzo 2018.
  7. ^ Basilica di san Martino, su Le chiese delle diocesi italiane, Conferenza Episcopale Italiana. URL consultato il 14 marzo 2018.
  8. ^ Nicola Morali,Giacomo Scandella, Santa Maria Assunta di Clusone storia e arte, Ferrari editrice, 2005.
  9. ^ Chiesa di San Giorgio Nese, su necrologie.repubblica.it, Repubblica.it. URL consultato il 22 gennaio 2019.
  10. ^ Virginio Muzio, Note e ricordi della Esposizione di Arte Sacra in Bergamo, Bergamo, istituto Arti Grafiche, p. 76-87.
  11. ^ Casa Palemi, su italialiberty.it, Italia Liberty. URL consultato il 10 febbraio 2021.

Bibliografia modifica

  • Agostino Caravati, a ricordo di Virginio Muzio architetto, Bergamo, 1906.
  • Eros Robbiani, I disegni di Virginio Muzio nella cultura grafica dell'ultimo '800, Roma, 1973.
  • Francesca Giupponi, Archivio Virginio Muzio. Inventario sommario con introduzione storia e indici dei toponimi e degli antroponimi, IV, Bergamo, 1968, p. 170.
  • Geo Renato Crippa, L'operoso Virginio Muzio architetto geniale, Bergamo-Roma, 1971.
  • Gianni Mezzanotte, L'architetto Virginio Muzio 1864-1904, Milano, 1972.
  • Graziella Leyla Ciagà, Il monumento diffuso: storia patria, tutela e restauro nel territorio bergamasco, in Bergamo e il suo territorio, Milano, Cariplo, 1997, p. 199-218.

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