Il termine vook è un neologismo internazionale, formato per sincrasi dei termini inglesi video e book ("libro"), usato per definire dei prodotti editoriali ibridi che associano contenuti multimediali e interattivi al tradizionale libro stampato.

La paternità del neologismo sarebbe dell'imprenditore americano Bradley Inman che nel 2009 ha fondato ad Alameda in California la società Vook[1], pubblicando quindi i primi quattro video-libri nell'ottobre 2009 in collaborazione con la casa editrice Simon & Schuster[2].

I vook sono disponibili in due formati:

  1. come applicazione per PC basata sul web: sono fruibili online in streaming con Vook reader (che si avvale della tecnologia Adobe Flash);
  2. come applicazione di telefonia mobile per iPhone o iPod: in questo caso è possibile scaricare e installare le applicazioni attraverso l'iTunes Store di Apple e sincronizzarle con il dispositivo mobile.

Il motto dell'editore è "Read and Watch it" (leggi e guarda il video); il vook permette infatti all'utente di leggere il libro, guardare il relativo video ed entrare in contatto con l'autore e altri lettori senza cambiare piattaforma.

  1. ^ Vook.com. URL consultato il 5 ottobre 2009 (archiviato dall'url originale il 27 agosto 2009).
  2. ^ Simon&Schuster.com.

Collegamenti esterni

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Siti web
  • (EN) Vook, su vook.com, 2008 (archiviato dall'url originale il 27 agosto 2009).
Articoli
  • (EN) Brad Stone, Is This the Future of the Digital Book? New York Times, 5 aprile 2009.
  • Daniela Roveda, Arriva vook, il libro con video, Il Sole 24 Ore, 2 ottobre 2009.
  • Maria Teresa Carbone, Vook, ovvero l'invasione degli ultracorpi, il manifesto, 3 ottobre 2009.
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