Web Application Description Language

Web Application Description Language (WADL) è un linguaggio formale in formato XML utilizzato per la creazione di "documenti" per la descrizione di Web service basati su HTTP.[1] Lo scopo di WADL è quello di semplificare e incoraggiare il riutilizzo di Web service basati su architetture HTTP già esistenti nel Web.[1][2]

WADL è stato presentato all'attenzione del World Wide Web Consortium dalla Sun Microsystems il 31 agosto 2009,[1] ma il W3C non ha tuttora in programma la sua standardizzazione.[2] Il linguaggio è l'equivalente RESTful del Web Services Description Language (WSDL) dei Web service SOAP, il quale può essere utilizzato anche per descrivere servizi REST.[3]

Formato

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Il servizio è descritto utilizzando un insieme di elementi resource ("risorsa"). Ciascuna di queste risorse contiene degli elementi method (in cui è possibile specificare il metodo HTTP), i quali a loro volta sono formati da una request e una o più response. L'elemento request specifica com'è rappresentato l'input del metodo, quali sono i tipi di dato richiesti ed eventuali header HTTP richiesti. L'elemento response descrive l'output del Web service, incluse le risposte di errore previste.

Esempio

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Segue l'esempio di una descrizione WADL per l'applicazione Yahoo News Search, preso dalla submission della Sun Microsystems al W3C.[1]

 <application xmlns:xsi="http://www.w3.org/2001/XMLSchema-instance" 
  xsi:schemaLocation="http://wadl.dev.java.net/2009/02 wadl.xsd" 
  xmlns:tns="urn:yahoo:yn" 
  xmlns:xsd="http://www.w3.org/2001/XMLSchema" 
  xmlns:yn="urn:yahoo:yn" 
  xmlns:ya="urn:yahoo:api" 
  xmlns="http://wadl.dev.java.net/2009/02"> 
   <grammars> 
     <include 
       href="NewsSearchResponse.xsd"/> 
     <include 
       href="Error.xsd"/> 
   </grammars> 
 
   <resources base="http://api.search.yahoo.com/NewsSearchService/V1/"> 
     <resource path="newsSearch"> 
       <method name="GET" id="search"> 
         <request> 
           <param name="appid" type="xsd:string" 
             style="query" required="true"/> 
           <param name="query" type="xsd:string" 
             style="query" required="true"/> 
           <param name="type" style="query" default="all"> 
             <option value="all"/> 
             <option value="any"/> 
             <option value="phrase"/> 
           </param> 
           <param name="results" style="query" type="xsd:int" default="10"/> 
           <param name="start" style="query" type="xsd:int" default="1"/> 
           <param name="sort" style="query" default="rank"> 
             <option value="rank"/> 
             <option value="date"/> 
           </param> 
           <param name="language" style="query" type="xsd:string"/> 
         </request> 
         <response status="200"> 
           <representation mediaType="application/xml" 
             element="yn:ResultSet"/> 
         </response> 
         <response status="400"> 
           <representation mediaType="application/xml" 
             element="ya:Error"/> 
         </response> 
       </method> 
     </resource> 
   </resources>
 </application>

Strumenti

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Esistono vari strumenti per generare codice Java da una descrizione WADL esistente (o viceversa):[4][5]

  1. ^ a b c d (EN) Marc Hadley, Sun Microsystems, Web Application Description Language: W3C Member Submission 31 August 2009, su w3.org, World Wide Web Consortium, 31 agosto 2009. URL consultato il 12 agosto 2012.
  2. ^ a b (EN) World Wide Web Consortium, Team Comment on the "Web Application Description Language" Submission, su w3.org, World Wide Web Consortium, 14 ottobre 2009. URL consultato il 12 agosto 2012.
  3. ^ (EN) Lawrence Mandel, Describe REST Web services with WSDL 2.0: A how-to guide, su ibm.com, IBM, 29 maggio 2008. URL consultato il 12 agosto 2012.
  4. ^ java.net WADL project
  5. ^ Apache CXF

Voci correlate

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Collegamenti esterni

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  • (EN) WADL home page, su java.net. URL consultato il 14 luglio 2016 (archiviato dall'url originale il 12 aprile 2012).
  • (EN) Specifica corrente di WADL (PDF), su java.net. URL consultato il 5 maggio 2019 (archiviato dall'url originale il 21 settembre 2016).