Wikipedia:Vaglio/Chiesa di San Bernardino da Siena (Amantea)

Chiesa di San Bernardino da Siena (Amantea) modifica

Ho lavorato intensamente alla voce, credo sia pronta. Devo solo aggiungere un po' di cose sulla parte monumentale e qualche nota ad un altro testo che ho trovato poc'anzi casualmente su internet. --Gigi er Gigliola 11:06, 26 ago 2009 (CEST)[rispondi]

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Suggerimenti modifica

Altro (avevo un po' di tempo e minacciava di piovere... MM (msg) 18:01, 24 set 2009 (CEST)):[rispondi]

Risponderò a pezzi a questa insperata manna di commenti XD --Gigi er Gigliola 18:59, 24 set 2009 (CEST)[rispondi]
Tolgo i numeri e li sostituisco con elenco a punti, dato che inserendo i commenti di seguito a ciascun punto la numerazione sballa. Ho anche spostato sotto la relativa domanda la risposta sulla fonte per il monumento nazionale MM (msg) 21:38, 25 set 2009 (CEST)[rispondi]

  • "descritta da alcuni studiosi come "il più significativo exemplum della poetica architettonica diffusa dagli ordini mendicanti nel XV secolo in Calabria": dalla nota si evince che "alcuni studiosi" sono un giovane architetto (o ancora studente?) che ha pubblicato questo unico volumetto presso una casa editrice locale. Non metto in dubbio che si tratti di una ricerca seria e meritevole, ma forse il suo giudizio critico potrebbe mancare della necessaria autorevolezza per comparire addirittura nell'incipit della voce? In teoria per lasciarlo bisognerebbe controllare in tutte o quasi le pubblicazioni scientifiche sull'argomento che qualche altro studioso non abbia espresso un giudizio critico diverso o abbia attribuito questo "titolo" a qualche altro monumento e riportare anche questi pareri. E forse non ne vale la pena. NB: qualcosa di simile vale anche per il giudizio espresso sulla chiesa come tempio civico di Amantea. Suggerimento: riportare i giudizi in una nota in luogo appropriato, invece che nel testo dell'incipit. IMHO nell'incipit dovrebbe andare l'anno di fondazione della chiesa, o il secolo, e la frase su oratorio e convento, senza giudizi. Forse nell'incipit non serve introdurre che attualmente i frati vi sono ritornati e forse il termine "cacciati" ha una sfumatura POV che potrebbe essere evitata con un sinonimo.
Provveduto a sistemare. Gigi er Gigliola 18:59, 24 set 2009 (CEST)[rispondi]
Si, ma aggiungo anche che da quanto detto nell'incipit l'oratorio dei Nobili sembra un edificio indipendente, mentre è ospitato nel corpo di fabbrica del convento, come si deduce da quanto scritto nella sezione della descrizione e dalla pianta: forse bisognerebbe riformulare anche questo (chiedo scusa, ma quando ho letto l'incipit non avevo realizzato, non avendo ancora letto la descrizione con cura. MM (msg) 21:38, 25 set 2009 (CEST)[rispondi]
  • La fonte per la dichiarazione a "monumento nazionale"?
Per quanto riguarda il monumento nazionale non trovo citazione serie, l'unica lista di monumenti nazionali è su WP ma credo basti se i cartelli stradali la indicano come monumento nazionale. O no? --Gigi er Gigliola 18:59, 24 set 2009 (CEST)[rispondi]
A rigore i cartelli stradali non dovrebbero essere considerati fonti. Francamente non so cosa suggerirti: il DL del 2004 (Codice dei beni culturali e del paesaggio) cita tra le altre categorie di beni inalienabili (art.54) "gli immobili riconosciuti monumenti nazionali con atti aventi forza di legge": Da quel che ho capito non esiste una vera e propria lista, tanto meno consultabile, ma ogni monumento nazionale ha un suo decreto legislativo che lo dichiara tale. Bisognerebbe dunque rintracciare tale legge, che potrebbe essere stata emessa dal 1866 in poi.... Oppure, non c'è qualcuno dei libri della bibliografia che lo dice e citiamo quello? MM (msg) 21:38, 25 set 2009 (CEST)[rispondi]
  • Nella tabella compare lo stesso anno di fondazione che nell'incipit è attribuito al convento, ma siccome la tabella sembra riguardare la chiesa, e non altra parte del complesso, o è lo stesso, o andrebbe specificato.
La data è di consacrazione, quindi coincide con l'apertura del convento, anche se l'inizio della fondazione della chiesa è imprecisato e da datarsi all'inizio del secolo. --Gigi er Gigliola 18:59, 24 set 2009 (CEST)[rispondi]
Ok, se hai controllato che quella è la data documentata per chiesa e convento (non è che sia così scontato che l'anno di consacrazione della chiesa corrisponda all'anno di fondazione del convento e non vorrei che fosse una deduzione, proprio per questo, di qualcuno degli autori in bibliografia anziché un dato oggettivo). MM (msg) 21:38, 25 set 2009 (CEST)[rispondi]
  • La descrizione dei motivi per cui si ritiene che i frati avessero occupato un convento preesistente tende a non distinguere i fatti dalle deduzioni che gli studiosi ne hanno tratto: per esempio la dicitura licentia acceptandi nel breve pontificio è un fatto, mentre che l'università (linkare: il termine università potrebbe altrimenti essere frainteso ad una lettura superficiale) e i cittadini di Amantea avessero offerto dei locali abbandonati ai frati è una deduzione fatta da qualcuno; lo stesso per l'uso locale di un nome precedente in un atto notarile vs. l'esistenza di un precedente convento (e poi convento autonomo o dipendenza?) dei frati minori conventuali, i quali si sarebbero distaccati da un altro convento francescano della stessa città (e non si capisce se le note si riferiscono all'esistenza di questo altro convento o a pareri di altri studiosi che confermerebbero questa derivazione). Si tratta, soprattutto in questo secondo caso, di un'ipotesi, senza dubbio interessante, ma che è esposta come se si trattasse di un dato di fatto. Suggerimento: condire con qualche condizionale e qualche "potrebbe" in più
Non so come riformulare il concetto, mi sembra abbastanza lineare, prima si espongono i motivi e poi la conclusione. Il convento comunque era una separazione, non una dipendenza, dato che i francescani si divisero in questo periodo in osservanti e quegli altri lì' (faccio confusione e non mi va di controllare) --Gigi er Gigliola 18:59, 24 set 2009 (CEST)[rispondi]
Quello che suggerivo era però di distinguere in modo più immediato nell'esposizione fatti e deduzioni (usando per queste ultime qualche condizionale in più). Forse il problema è poi che si mescolano chiesa e convento? Perché da quel capisco i dati (tre: la data della campana, l'attestazione che la chiesa continuava ad essere chiamata con un nome precedente e la dicitura nell'autorizzazione papale) sembrerebbero suggerire l'esistenza di una chiesa preesistentee non di un convento: i volumi in bibliografia ipotizzano invece che i frati ricevettero in dono proprio i locali del convento? Invece l'ipotesi che i frati osservanti provenissero dall'altro convento francescano della città sembrerebbe fondata, a quanto leggo, solo sul fatto che la chiesa preesistente fosse dedicata a San Francesco (è proprio solo un'ipotesi ancora non comprovata da nulla e bisogna dunque esporla come tale e non come se fosse accertato). Il testo della voce dice anche che i frati accettarono la chiesa o il convento preesistenti dal comune (che quindi in quel momento ne era in possesso lui, e non l'altro convento francescano da cui i frati sarebbero provenuti, come invece sembri dire tu in questa discussione, ma forse sono io che non ho capito). MM (msg) 21:38, 25 set 2009 (CEST)[rispondi]
  • Le note attuali 11 e 12 si riferiscono genericamente a tutte le visite: questo significa che i due autori parlano entrambi di tutte le visite elencate in seguito? in caso contrario sarebbe meglio mettere ogni nota in relazione alla specifica visita alla quale eventualmente si riferisca.
Esatto, tutti citano tutte --Gigi er Gigliola 18:59, 24 set 2009 (CEST)[rispondi]
Ok MM (msg) 21:38, 25 set 2009 (CEST)[rispondi]
  • Linkare confraternita per il termine "arciconfraternita"
Fatto, anche se il vocabolo stesso arciconfraternita non mi convice: l'arciconfraternita per definizione è quella che abbia dato vita ad altre confraternite, ed è un titolo concesso dal papa. --Gigi er Gigliola 18:59, 24 set 2009 (CEST)[rispondi]
Ok (le arciconfraternite sono abbastanza frequenti (forse a un certo momento il titolo divenne solo "onorifico"), non vedo difficoltà). MM (msg) 21:38, 25 set 2009 (CEST)[rispondi]
  • Se la confraternita del Santissimo Rosario è collegata ad altri edifici religiosi, non serve parlarne qui (al massimo può essere citata in un inciso del tipo "mentre la confraternita del Santissimo Rosario era aperta ai ceti più bassi ed ai marinai"): bisognerebbe dare l'informazione dove questa sia pertinente, ossia in un paragrafo sulle confraternite nella storia di Amantea, ovvero nella pagina dell'edificio a cui si riferiscono.
Eliminerò la frase, era per dare un attimo di intertestualità e qualche sprazzo sulla vita del resto della città --Gigi er Gigliola 18:59, 24 set 2009 (CEST)[rispondi]
Ok L'intertestualità dovrebbe essere data dai link, IMHO, perché così uno trova sempre quello che cerca in ogni pagina e non altre cose che stanno già in altre pagine e che se vuole può andarsi a leggere lì, ma che non è detto gli interessino, visto che se è venuto qui sta cercando altro. MM (msg) 21:38, 25 set 2009 (CEST)[rispondi]
  • Che vuol dire che l'oratorio fu realizzato sul sito di una cappella? c'era una precedente cappella annessa al convento? o occupa semplicemente alcuni ambienti di esso?
Che in origine era una cappella privata, mi pare chiara la frase --Gigi er Gigliola 18:59, 24 set 2009 (CEST)[rispondi]
Mi spiego meglio: l'oratorio è inserito nel corpo di fabbrica del convento e questo è chiaro dalla pianta. Ma da come è scritto ora (e infatti inizialmente avevo pensato così) sembra che sia esistesse un altro edificio distinto, una cappella riadattata poi come oratorio dei Nobili. Mi sembra anche strano che degli ambienti del convento fossero in proprietà di altri, ma se così dicono le fonti, taccio. MM (msg) 21:38, 25 set 2009 (CEST)[rispondi]
  • Lo scultore Pietro Barbalonga andrebbe linkato anche se non esiste ancora una pagina (come accade per la chiesa di San Francesco d'Assisi di Amantea)?
Fatto --Gigi er Gigliola 18:59, 24 set 2009 (CEST)[rispondi]
Ok MM (msg) 21:38, 25 set 2009 (CEST)[rispondi]
  • Il campanile dalle foto si deduce che fu ricostruito e crollò più volte in seguito ai terremoti, forse sarebbe bene accennare in breve qualcosa come "e fu in seguito a più riprese ricostruito e danneggiato da altri terremoti" ovvero citare subito la sua prima ricostruzione, se avvenuta subito dopo questo primo crollo?
Fatto --Gigi er Gigliola 18:59, 24 set 2009 (CEST)[rispondi]
Ok MM (msg) 21:38, 25 set 2009 (CEST)[rispondi]
  • Proprio perché lo scopo di "fare cassa" è evidente, forse non serve sottolinearlo, a meno che non si spieghi a quale scopo i frati avvertivano tale esigenza.
Ho specificato, la frase è lì solo per dare uno scorcio sullo spirito dell'epoca (stessa cosa accadeva infatti nella Cattedrale di San Pancrazio molto più a nord) --Gigi er Gigliola 18:59, 24 set 2009 (CEST)[rispondi]
Magari eviterei "fare cassa", che è colloquiale e sicuramente ha dei sinonimi più adeguati
  • È possibile che mi sfugga l'esistenza di una nostra convenzione per cui nel testo delle voci si usi il "più" ("+") al posto della consueta "crocetta" ("†") per indicare la data della morte. Se però tale nostra convenzione non esiste bisognerebbe sostituire la "crocetta" (o la locuzione "morto nel") al "più".
Fatto --Gigi er Gigliola 18:59, 24 set 2009 (CEST)[rispondi]
Ok MM (msg) 21:38, 25 set 2009 (CEST)[rispondi]
  • Dato che la pagina sul terremoto del 1783 esiste, non serve specificare il suo grado Mercalli e il suo epicentro qui. Aggiungerei un "nuovamente il campanile" (che era stato ricostruito quando? vedi sopra: o lo si indica qui o quando si parla del primo crollo; se non si sa si potrebbe scrivere qui "nel frattempo ricostruito in data imprecisata" o qualcosa di simile)
Fatto --Gigi er Gigliola 18:59, 24 set 2009 (CEST)[rispondi]
Ok MM (msg) 21:38, 25 set 2009 (CEST)[rispondi]
  • Se i generali francesi Duhesme e Verdier non hanno la pagina in italiano non mi pare che la soluzione giusta sia introdurre nel testo un link "esterno" alla wiki inglese (e perché allora non a quella francese, che pure esiste?). Direi invece di mettere un link rosso (al limite facendone uno stubbino se proprio si vuole farlo diventare blu, aggiungendo gli interwiki) e al massimo di mettere il link alle altre versioni linguistiche in nota).
Fatto --Gigi er Gigliola 18:59, 24 set 2009 (CEST)[rispondi]
Ok MM (msg) 21:38, 25 set 2009 (CEST)[rispondi]
  1. Non c'entra con questa voce e con questo vaglio, ma servirebbe una voce sulle "leggi eversive dei beni ecclesiastici" (a cui, se esistesse, si potrebbe linkare da qui).
Sicuramente è interessante, posso segnalare la cosa al progetto:Storia/Stato Pontificio di cui faccio parte, se se ne farà qualcosa sicuramente ti farò sapere (in caso ricordamelo) --Gigi er Gigliola 18:59, 24 set 2009 (CEST)[rispondi]
Una voce del genere esiste, come segnala Nicola Romani, ed è Eversione dell'asse ecclesiastico --Gigi er Gigliola 21:14, 24 set 2009 (CEST)[rispondi]
Ottimo (se riesco ora passo a linkare le occorrenze in altre voci) :-)
  • La frase relativa alle trasformazioni del convento da parte del nuovo proprietario ha due "ma" di seguito e scorre male (e il primo "ma" nemmeno preceduto da virgola): probabilmente va riformulata.
Fatto --Gigi er Gigliola 18:59, 24 set 2009 (CEST)[rispondi]
Ok MM (msg) 21:38, 25 set 2009 (CEST)[rispondi]
  1. La sezione dall'Ottocento al Duemila inizia con un "tuttavia" e non è elegante. Ci sono inoltre due "anche perché" di seguito. Anche questa frase va riformulata.
Fatto --Gigi er Gigliola 18:59, 24 set 2009 (CEST)[rispondi]
ehm, non proprio: "I "liguorini" non furono ben accetti dalla popolazione amanteota, anche perché non erano in condizione di abitare stabilmente il convento, anche perché l'edificio era ormai in via di crollo", versione attuale, grassetti miei. MM (msg) 21:38, 25 set 2009 (CEST)[rispondi]
  1. Che cos'è il "decurionato" di Amantea?
Messo il link --Gigi er Gigliola 18:59, 24 set 2009 (CEST)[rispondi]
Sarei per lasciarlo in minuscolo, però. MM (msg) 21:38, 25 set 2009 (CEST)[rispondi]
  • ""e nel 1854 alcuni locali del convento erano stati affittati a famiglie private"", dato che parliamo ancora di avvenimenti precedenti all'autorizzazione nel 1855. Ma questo spostamento cronologico serve? non si potrebbe riformulare la frase seguendo più pedissequamente l'ordine cronologico degli avvenimenti, il che mi sembra renderebbe l'esposizione più chiara ed eviterebbe avvitamenti sintattici? Comunque direi anche gran parte del fabbricato rimaneva bisognoso di restauri (sottinteso nonostante i lavori già effettuati dall'arciconfraternita), o meglio ancora gran parte del fabbricato aveva ancora bisogno di restauri.
Ho provato a dare una sistemata --Gigi er Gigliola 18:59, 24 set 2009 (CEST)[rispondi]
Molto meglio (ho corretto un lapsus, "rimaneva di restauri", ma forse capendo male, puoi controllare? era in restauro" o necessitava di restauri? MM (msg) 21:38, 25 set 2009 (CEST)[rispondi]
  • Che cosa sarebbe l'"auditorium" sopra la navata sinistra (navata sinistra della chiesa, suppongo? un matroneo?) ci si accedeva dalla chiesa, o si trattava di un locale accessibile dal convento e strutturalmente costruito sopra la sua navata sinistra? a che scopo era stato costruito? per farvi dei concerti?
Ho cercato di specificare, sicuramente non è un matroneo. Comunque oggi mi pare abbandonato --Gigi er Gigliola 18:59, 24 set 2009 (CEST)[rispondi]
Si, molto più chiaro. Forse sarebbe bene specificare ulteriormente in un inciso che si tratta di una sala "accessibile dal convento" (anche se è costruita sopra la chiesa). Se no, sembra strano. MM (msg) 21:38, 25 set 2009 (CEST)[rispondi]
  • Sebbene nel 1862 il prefetto di Cosenza avesse autorizzato (dall'associazione per la difesa del congiuntivo). Uno rimane curioso: perché i frati non vollero ritornare? chi aveva chiesto l'autorizzazione al prefetto desiderando invece il loro ritorno?
Ho aggiunto una mia supposizione che potrebbe essere comprovata da un esempio simile accaduto nella vicina Belmonte Calabro, onestamente non ho le fonti per soddisfare questa curiosità. Oltretutto l'affermazione è riportata solo da Fera --Gigi er Gigliola 18:59, 24 set 2009 (CEST)[rispondi]
  • Ok per il congiuntivo. Per la spiegazione, ti ringrazio di aver soddisfatto la mia curiosità (e mi sembra sensato), ma se nessuno dice niente al riguardo, non possiamo metterla nella voce senza fonti, sarebbe una ricerca originale (peccato, ma va tolta. Non so forse potresti inserire, ma in nota che nel convento che mi citi qui accadde qualcosa del genere, se lì è un fatto documentato). MM (msg) 21:38, 25 set 2009 (CEST)[rispondi]
  • Il terremoto del 1905 non ha (ancora) una sua pagina è quindi ha senso citare magnitudo ed epicentro, ma tralascerei le considerazioni sul fatto che il successivo del 1908 lo abbia fatto dimenticare, per sottolineare solo con un inciso che fu uno dei più forti registrato in Italia (o quel che è)
Beh poteva essere interessante, comunque tolto --Gigi er Gigliola 18:59, 24 set 2009 (CEST)[rispondi]
Ok (Come sopra, ma se non sei d'accordo con me non è che sei obbligato a darmi retta) MM (msg) 21:38, 25 set 2009 (CEST)[rispondi]
  • Definire gli interventi di restauro del 1953 "brutali", non ho dubbio che sia vero, ma al momento è un giudizio senza fonti a supporto: o si trova la fonte (purché autorevole: vedi primo punto) o si cancella l'aggettivo per restare oggettivi (meglio)
Fatto --Gigi er Gigliola 18:59, 24 set 2009 (CEST)[rispondi]
Ok MM (msg) 21:38, 25 set 2009 (CEST)[rispondi]
  • Anche il "finalmente" aggiunto al ritorno dei frati va eliminato in quanto POV
Fatto --Gigi er Gigliola 18:59, 24 set 2009 (CEST)[rispondi]
Ok MM (msg) 21:38, 25 set 2009 (CEST)[rispondi]
  • La chiesa fu sempre "officiabile" (che vuol dire, che era possibile officiarvi anche se non c'era nessuno per farlo? esiste il vocabolo?
Officiabile in effetti per Salvatore Battaglia non esiste, perciò ho corretto con "officiata" che ha il senso che intendo io --Gigi er Gigliola 18:59, 24 set 2009 (CEST)[rispondi]
Ok MM (msg) 21:38, 25 set 2009 (CEST)[rispondi]
  • Per il convento, dato che si riferisce delle condizioni pre-restauri anni novanta, forse si potrebbe collocare il paragrafo prima di quello che descrive questi ultimi (e in effetti non so perché dovrebbe sottolineato un collegamento diretto tra i restauri "brutali" anni '50 e quelli, sperabilmente più attenti, degli anni '90. Nel caso il collegamento ci fosse effettivamente (intendo non solo il fatto che entrambe le operazioni furono operazioni di restauro) e fosse rilevante, allora andrebbe spiegato meglio).
Anche qui il testo mi pare lineare, non vedo come correggerlo --Gigi er Gigliola 18:59, 24 set 2009 (CEST)[rispondi]
Se non hai toccato niente devo essermi confusa io, perché ora mi sembra vada bene anche a me. MM (msg) 21:38, 25 set 2009 (CEST)[rispondi]
  • che vorrebbe dire "angolata" come sostantivo? non si può usare un più normale "angolo"?
La usa Tedesco, io direi "cantonata", comunque ho messo "angolo" --Gigi er Gigliola 18:59, 24 set 2009 (CEST)[rispondi]
Ok MM (msg) 21:38, 25 set 2009 (CEST)[rispondi]
  • Che vuol dire che si restringono i gradini verso l'alto? che la pedata è progressivamente più stretta? o non sarà che è "la scalinata" a "restringersi", data la sua pianta a trapezio (come deduco dall'immagine della pianta).
Corretto --Gigi er Gigliola 18:59, 24 set 2009 (CEST)[rispondi]
Ok MM (msg) 21:38, 25 set 2009 (CEST)[rispondi]
  • Se si ritiene necessario dare una misura, darla esatta (niente "circa 2 m)
Era per dare un'idea in assenza di misure esatte, credo sia meglio un circa che un niente
Forse hai ragione (meglio un'idea di nulla del tutto), ma confesso che mi disturba. Ma le dimensioni le riportano così approssimative nelle fonti?

Sono arrivato fin qui. Hic sunt leones --Gigi er Gigliola 18:59, 24 set 2009 (CEST)[rispondi]


  1. "Capitello a goccia" è una denominazione che non conosco e mi risulta pochissimo usata facendo una ricerca su google. Da controllare se non si usa maggiormente una diversa definizione.
  2. Tendenzialmente il gotico italiano è molto poco "gotico" in genere, e nel '400 di solito le architetture sono rinascimentali: gli archi ogivali potrebbero essere un attardamento? (non sarebbe male approfondire un po' di più la questione di questo inquadramento stilistico)
  3. I pilastri in pratica non giungono fino a terra ma si impostano, tranne quello tra l'arcata centrale e quella adiacente a sinistra, su un muretto che fa da balaustra. Tecnicamente un alto plinto sarebbe un altra cosa. Peraltro i pilastri stessi e i loro capitelli nella forma generale, a me sembrano di forme rinascimentali e non gotiche (v. punto precedente).
  4. Invece di concludere con "il tutto in arenaria", forse suonerebbe meglio inserire la notazione del materiale all'inizio della descrizione. Non è poi tutta la chiesa ad essere costruita o rivestita all'esterno di questo materiale? Perché poi è importante segnalare che si tratta della più diffusa pietra locale? non basta citare "in arenaria locale"?
  5. Le variazioni rispetto alle fasi precedenti andrebbero introdotte. Tipo "Nelle diverse ricostruzioni subite il portico aveva subito diversi rimaneggiamenti: in seguito allo spostamento del campanile, ricostruito dopo il terremoto del 1638, furono eliminate" (non direi chiuse) "le due arcate più settentrionali del portico. Gli interventi degli anni novanta hanno posto in luce i resti di queste arcate nella base della parete sud del campanileInoltre nella ricostruzione seguita al terremoto del 1738 l'arcata centrale era stata ingrandita e modificata in un arco a tutto sesto, che rendeva visibile il portale di accesso, ma tale intervento è stato eliminato nei restauri degli anni '50" (naturalmente lasciando link e note). Lascerei invece da parte il giudizio sui pro e i contro della trasformazione, che comportano diversi problemi di "filosofia del restauro". Il giovane architetto a cui è riferita la nota fa bene a fare le sue considerazioni nella sua pubblicazione, ma davvero non mi paiono così pregnanti da doverle riportare. Oltre tutto, più che un arco trionfale, l'arco maggiore inserito al centro mi fa pensare al motivo della serliana.
  6. Un portale non è "formato" da un arco (tecnicamente l'arco finisce all'imposta e il portale comprende anche gli stipiti), piuttosto "presenta" un arco (o qualcosa di simile).
  7. In che cosa il portale sarebbe di ispirazione catalana? a leggere sembrerebbe che si tratti della presenza dell'arco ribassato?
  8. Ok riportare la descrizione specialistica di un libro, per la decorazione del portale, citando la fonte, ma onestamente devo confessare che non mi pare sufficiente a farsi un'idea, o almeno io non mi immagino come fosse. Comunque sarebbe la decorazione degli stipiti o anche dell'archivolto?
  9. Invece che "il tutto in travertino" alla fine, direi all'inzio, il portale..., inquadrato da stipiti e archivolto in travertino.
  10. Gli ingressi al convento e al campanile che si aprono sul portico, visto che sono descritti come "di modesta architettura", potrebbero forse essere descritti più sinteticamente ("All'interno del portico si aprono anche gli ingressi alla torre campanaria, con arco a tutto sesto, e al convento, con arco ribassato e elementi di restauro, entrambi di modesta architettura", o qualcosa del genere), dopo l'ingresso all'oratorio.
  11. Per l'ingresso all'oratorio 1)l'architrave poggia sulle paraste e non è "incorniciato" da esse, caso mai sarà il portale nel suo complesso che sarà incorniciato da architrave e paraste; 2) la "decorazione ad ovoli" (probabilmente più correttamente un "kyma ionico": vedi modanatura) si trova sul fusto delle lesene o sul loro sommoscapo, com'è più probabile? 3) l'architrave fa parte della trabeazione e pertanto la trabeazione non può stare sopra di esso.
  12. La monofora al centro della facciata (aggiungerei un "piccola", a dire il vero) non sembrerebbe a prima vista a sesto acuto (ma forse la foto trae in inganno). Più che dire che è sovrastata dagli incavi .... direi che era sormontata da una croce formata con bacini di ceramica colorata, rimossi nel 1984 e oggi conservati ecc..
  13. L'uso di inserire questo tipo di decorazioni è frequentissimo nel 1100 e nel Duecento: giusto sottolineare che si tratta qui dell'unico esempio quattrocentesco ecc., e giusto è il confronto dunque con il palazzo di Bologna, che pure è quattrocentesco, mentre il campanile romanico di Albano è in questo solo uno dei numerosissimi esempi del 1100 e non mi pare ci sia ragione dunque di citarlo qui (perché poi questo e non, che so, il campanile della Basilica di Santa Maria Maggiore?)
  14. La storia che prima di inserire i bacini ci fosse una croce dipinta sull'intonaco è pochissimo chiara: se la chiesa è quattrocentesca, e mi par di capire che anche l'inserimento dei bacini lo è, quando sarebbe questo prima? si tratterebbe di una sorta di sistemazione di cantiere, tanto per far vedere dove dovevano essere collocati a chi doveva eseguire l'operazione? e poi la facciata era dunque in origine intonacata sopra la pietra?
  15. Ancora il termine "angolata" come sostantivo, da sostituire con "angolo".
  16. La frase "fu solo dopo il terremoto ... che venne spostato" sembra così sottindendere implicitamemte che lo spostamento era stato ritenuto auspicabile anche prima, ma che si dovette aspettare l'occasione del crollo per realizzarlo. In realtà sospetterei che semplicemente essendo crollato fu deciso di spostarlo (perché? ammesso che si sappia). Io ristrutturerei così_ "Si ignora l'aspetto del campanile quattrocentesco, che andò completamente distrutto in seguito al terremoto del 1638. Nella successiva ricostruzione il campanile venne spostato .... Dopo il terremoto del 1783 fu aggiunta alla sommità una cupoletta e i tre livelli vennero distinti con l'aggiunta di cornicioni sporgenti. La cupoletta, parzialmente crollata in occasione del terremoto del 1905, venne sostituita da un tetto a terrazza. La sommità del campanile si degradò rapidamente e alla fine degli anni '70 gran parte del terzo livello era scomparso, compreso l'orologio inserito nella finestra ad arco del terzo livello e visibile in alcune fotografie degli anni '30. Il campanile ha assunto l'aspetto attuale, con la ricostruzione incompleta del terzo livello, con i lavori degli anni '90" (da migliorare la forma e lasciare link e note)
  17. Dire subito che la chiesa è divisa in due navate. Se le misure devono essere largamente approssimative ("circa 10 m" e "circa 30 m"), meglio non darle.
  18. La descrizione dell'interno della chiesa non è facile, data la sua struttura anomala. Forse direi per prima cosa proprio questo, che presenta una struttura interna irregolare, dovuta forse alle trasformazioni subite nel tempo. Puoi specificherei che la chiesa si presenta attualmente divisa in due navate con presbiterio rettangolare sopraelevato ed arco trionfale, e passerei solo dopo a descrivere più in dettaglio le singole parti. Prima darei una descrizione oggettiva (prima la struttura e poi le decorazioni) e poi descriverei le anomalie osservate dagli studiosi e le loro ipotesi. En passant: non si dice poi da nessuna parte come sia coperta la navata centrale.
  19. Nella descrizione dell'oratorio dei Nobili, attenzione ai termini "angolata" e "architrave" (o "trabeazione"?). Forse si potrebbe aggiungere che i finestroni da cui prende luce l'interno sulla parete destra si aprono sulla facciata del convento a lato della facciata della chiesa (o forse fa solo confusione).
  20. Se il rilievo dell'altare è attribuito a Pietro Bernini dovrebbe essere del "tardo" Cinquecento, sbaglio?
  21. Ciottoli o ciotoli? e che vuol dire "ciottoli di mare"? colorati nel senso che sono stati colorati artificialmente? se no meglio dire semplicemente "bianchi e neri".
  22. La faccenda che i capitelli hanno "motivi floreali di indiscutibile derivazione classica" mi lascia alquanto perplessa: i capitelli classici non avevano "motivi floreali", caso mai "motivi vegetali", e praticamente tutti i capitelli rinascimentali riprendono abbastanza fedelmente le forme classiche, per cui la cosa non avrebbe alcuna particolare rilevanza. Bisognerebbe in realtà sapere in che cosa si differenzino i capitelli d'angolo dagli altri, per comprendere meglio la ragione di tale osservazione. Però se non riesce ad essere chiara e rischia dunque di diventare fuorviante io la tralascerei, o al massimo la inserirei in nota.
  23. Per quanto riguarda i resti archeologici confesso che personalmente sarei curiosa su quali basi siano stati attribuiti al convento precedente, ma tant'è: la fonte c'è e per quanto ci riguarda come wikipediani tanto basta.
  24. I collegamenti esterni sono inappropriati: del sito del comune (ma è proprio il sito ufficiale, poi, con tutti quei banner..) andrebbe linkata, se c'è, una pagina web che sia dedicata alla chiesa o al convento, e non la prima pagina. La pagina ufficiale del coro su facebook mi sembra del tutto fuori luogo (solo promozionale delle attività del coro e non informativa sul complesso, come invece dovrebbe essere.

Riapro (a domani per il resto) --Gigi er Gigliola 21:14, 24 set 2009 (CEST)[rispondi]

So' tornato, ora ritorno ad operare (avevo problemi di connessione) --Gigi er Gigliola 18:25, 7 ott 2009 (CEST)[rispondi]

Fatto. Si può chudere? --Gigi er Gigliola 15:04, 9 ott 2009 (CEST)[rispondi]

Chiusura modifica

Vaglio fermo da mesi, posso archiviare? In assenza di obiezioni, tra qualche giorno procedo. What nun c'è probblema 11:25, 8 dic 2009 (CET)[rispondi]