24 Ore di Le Mans 1982

Voce principale: 24 Ore di Le Mans.

La 24 Ore di Le Mans 1982 è stata il 50º Grand Prix d'Endurance e si è svolta il 19 e 20 giugno 1982. La gara era valida anche come quarto appuntamento del Campionato mondiale Endurance 1982.

24 Ore di Le Mans 1982
Edizione n. 50 del 24 Ore di Le Mans
Dati generali
Inizio19 giugno
Termine20 giugno
Valevole anche per il Campionato del Mondo Sport Prototipi
Titoli in palio
AssolutaBandiera del Belgio Jacky Ickx
Bandiera del Regno Unito Derek Bell
su Porsche 956
(Gruppo C)
IMSA GTXBandiera del Regno Unito John Fitzpatrick
Bandiera della Francia David Hobbs
su Porsche 935/78 "Moby-Dick"
Gruppo 5Bandiera del Regno Unito John Cooper
Bandiera del Regno Unito Paul Smith
Bandiera del Belgio Claude Bourgoignie
su Porsche 935 K3
Gruppo 4Bandiera del Regno Unito Richard Cleare
Bandiera del Regno Unito Tony Dron
Bandiera del Regno UnitoRichard Jones
su Porsche 934
IMSA GTOBandiera degli Stati Uniti Jim Busby
Bandiera degli Stati Uniti Doc Bundy
Bandiera della Francia Marcel Mignot
su Porsche 924 Carrera GTR
Altre edizioni
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Contesto modifica

 
La Porsche 956 in versione a bassa deportanza
 
La Lancia LC1 a un raduno a Goodwood

Per la stagione agonistica 1982 la FIA aveva introdotto una nuova classificazione dei Gruppi che vedeva i nuovi N, A, B e C sostituire i vecchi Gruppo 1, 2, 3, 4, 5 e 6 e per quell'anno le nuove auto avrebbero preso punti per il campionato costruttori, mentre quelle appartenenti ai vecchi raggruppamenti avrebbero preso punti solo per il neonato campionato piloti. Alla maratona francese partecipano vetture GT e sportprototipi, quindi erano ammesse auto appartenenti ai Gruppi B e C oppure 4, 5 e 6. Erano inoltre ammesse le vetture Granturismo che rispettavano i regolamenti dell'IMSA: GTO e GTX.

La Porsche aveva varato la sua nuova auto per il Gruppo C, la 956, progettata per rinverdire i fasti della 936 dominatrice della fine degli anni settanta e l'aveva iscritta alla 6 Ore di Silverstone (la seconda gara del mondiale Endurance) e testata a fondo al banco prova e sul Circuito Paul Ricard con lo scopo di svilupparla al meglio ed eliminarne i difetti di gioventù; una volta deliberata la versione a bassa resistenza aerodinamica aveva costruito i tre telai per questa gara, tenendo come vettura di scorta l'esemplare che aveva sottoposto allo sviluppo ed aveva esordito nella gara inglese.[1][2].

La squadra ufficiale Porsche si affidò a un gruppo di piloti veloci ed esperti: Jacky Ickx e Derek Bell sulla vettura numero 1, Jochen Mass e Vern Schuppan sulla numero 2 e gli americani Hurley Haywood e Al Holbert sulla terza. Jürgen Barth fu iscritto come terzo pilota su tutte e tre le vetture, ma in realtà si mise al volante solo della terza[1].

Gli avversari più accreditati dello squadrone tedesco erano i piloti della Squadra Lancia Corse, che schierò le sue LC1 nella versione con il muso convesso dotato di fari e con un'ala posteriore specifica, configurazione dotata di minore deportanza e maggior penetrazione, alla ricerca della velocità massima sul lunghissimo rettilineo dell'Hunaudières. Nonostante lo svantaggio di potenza, gli italiani non erano soggetti alle limitazioni di consumo che caratterizzavano le vetture di Gruppo C, costrette a un ritmo di gara conservativo ed un peso di 150 kg circa inferiore (per regolamento 700 kg contro 850 kg), oltre a maggiori libertà per l'aerodinamica e l'effetto suolo. Gli equipaggi Lancia erano composti da Patrese/Ghinzani/Heyer sulla vettura nº50 e Alboreto/Fabi/Stommelen sulla vettura nº51.

Aveva l'obiettivo di vincere anche la Zakspeed, che schierava le Ford C100 ufficiali, vettura che aveva esordito l'anno prima a Brands Hatch con Alain De Cadenet e Desirè Wilson, ma poi passata per decisione della casa americana in gestione alla filiale tedesca che aveva fatto apportare molte modifiche al tecnico Tony Southgate.

Sull'onda della vittoria del 1980, la Automobiles Jean Rondeau si schierò in massa alla gara, ma dovette prudenzialmente rinunciare alla sua nuovissima M482, in quanto l'aerodinamica ad effetto suolo di questa vettura non si sposava bene con il telaio e aveva già provocato cedimenti durante la precedente 6 Ore di Silverstone[3]. Vennero comunque iscritte 6 vetture: due M379-Cosworth DFV affidate ai clienti Jacky Haran e Primagaz e quattro M382-Cosworth DFL, vetture anch'esse al debutto sul Circuit de la Sarthe, di cui le tre "ufficiali" col 3,9 litri e quella clienti di Christian Bussi col 3,3 litri[4]

Altri contendenti del Gruppo C erano le Porsche 936 con carrozzeria coupé del Joest Racing e dei fratelli Kremer, le WM-Peugeot, le Aston Martin-Nimrod ufficiali, le Sauber SHS C6, e le nuove Lola T610 e Mirage M12-Cosworth, (in realtà costruita dalla Tiga), la URD (una piccola casa tedesca specializzata nelle "sport 2 litri" per tem privati), le March 82G a motore Chevrolet, la giapponese Dome RC82 (adattamento della "RL" del 1979), la britannica Grid-Ford. Tutte vetture che, a parte la Aston Martin, non lasceranno alcuna impronta alla gara che non termineranno.

Da segnalare anche due curiose partecipazioni: la Cougar di Yves Courage, piccola casa di Le Mans che sarà protagonista nel ventennio successivo (cambiando il nome in "Courage") e la Lola-De CAdenet LM del Dorset Racing, costruita dotando di tetto una vecchia Lola T380 che aveva esordito in versione "spider" nel lontsno 1975 per il team di Alain De Cadenet, qui iscritto al volante della Grid e che si dichiarò non coinvolto in quella estemporanea realizzazione.

Come già da molti anni accadeva, la Ferrari non schierò vetture ufficiali, ma quattro squadre private iscrissero le loro 512 BB/LM nella categoria IMSA GTX: la "Prancing Horse Farm Racing", la "Scuderia Pozzi - Ferrari France", la NART e la "T-Bird SwapShop".
Il numero totale dei partenti fu di 55 vetture.

Qualifiche modifica

Pur in presenza di vetture nuove, alla loro seconda gara, sulle prestazioni e sull'affidabilità delle vetture tedesche pochi nutrivano dubbi, infatti Jacky Ickx ottenne la pole position, seguito dal compagno di squadra Jochen Mass[5] e dalla Porsche 936C del "Belga Team" gestito da Reinhold Joest.

Erano invece le velocissime LC1 a destare dubbi sulla propria capacità di reggere sulla distanza dopo essersi qualificate in quarta e quinta posizione, ciò anche per le negative esperienze precedenti delle "Montecarlo" dotate dello stesso motore. La Mirage M12 di Mario e Michael Andretti (l'unica effettivamente portata in pista, nona in griglia) venne squalificata a meno di 20 minuti dalla partenza per una irregolarità tecnica per la posizione dei radiatori dell'olio, non si sa se sfuggita nelle verifiche pre-gara o dovuta a modifiche successive, non fu mai chiarito)[5][6]. Non riuscì a qualificarsi l'unica Gruppo B iscritta, la Porsche 930 dei francesi Raymond Touroul, Alain Gadal e Jean-Yves Gadal: il loro tempo di 4:18,810 fu di oltre 4 secondi più lento di chi li precedeva[7]

Le Ford C100, le Rondeau e le SHS, invece si trovarono alle prese con enormi problemi del motore Ford Cosworth che nella versione "DFL" da 3,9 litri procurava tali vibrazioni da mettere in crisi anche l'affidabilità delle altre parti della vettura.

Gara modifica

 
La Rondeau M382
 
La Nimrod NRA/C2-Aston Martin (versione '83)

Le Porsche presero regolarmente la testa con Jochen Mass a guidare il gruppo con un certo margine davanti ai compagni di marca, che si scambiarono ripetutamente le posizioni con i loro inseguitori, rappresentati dalle Ford C100, dalla WM, dalla Lola, dalla Kremer-Porsche e dalla Sauber SHS C6, mentre le Lancia, si trovarono subito attardate entrambe da problemi alla pompa della benzina. Partito dai box, Brian Redman si lanciò in una furiosa rimonta a bordo della sua Lola T610 portandosi dopo un'ora di gara al decimo grazie anche alla velocità di punta della sua auto, la più elevata dopo quella fatta segnare dalle Porsche 956: sfortunatamente, la sua auto esaurì il carburante lungo il rettilineo dell'Hunaudières dopo due ore e mezza di gara. Intanto Alboreto rimase fermo per un'ora lungo il circuito prima di riuscire a riportare l'auto ai box, mentre Patrese perse quasi un'ora ai box per risolvere il problema: dopo solo un'ora di gara le due Lancia erano 52ª e 53ª e avevano percorso un solo giro.

Grazie ai minori consumi e a una sosta in meno ai box, la Rondeau di François Migault e Gordon Spice guidò la gara dalla seconda alla quarta ora dopodiché la classifica vide in testa la Ford C100 di Manfred Winkelhock, seguita dalle Porsche 956 ufficiali di Haywood/Holbert e Icks/Bell, Migault/Spice/Lapeyre erano al 4º posto con la Rondeau M382 e dopo di loro venivano l'altra Ford C100 di Klaus Ludwig/Marc Surer e la WM P82 di Michel Pignard e Didier Theys. Alla quinta ora problemi alla trasmissione trattennero ai box la C100 in testa, che cedette il comando alla Porsche nº3 che lo mantenne fin quasi alla mezzanotte, quando l'esplosione di uno sportello la costrinse ai box[8].

 
Una Porsche 935/78-81 "Moby Dick" e una Ferrari 512 BB/LM in una gara per vetture storiche

Alle 01:30, la Rondeau di Migault e Spice, in quel momento in testa, si ritirò per problemi elettrici al motore e alle 02:00, dopo dieci ore di corsa, al comando c'era la Porsche 956 di Ickx/Bell, seguita da quelle dei compagni di squadra Mass/Schuppan e Haywood/Holbert, dalla Porsche 936C di Wollek e i fratelli Martin e dal prototipo Aston Martin del team "Viscount Downe Racing" pilotato da Mallock/Phillips/Salmon.

Durante la notte molte vetture oltre alla Rondeau ebbero problemi: la Porsche nº3 ebbe seri problemi a una sospensione, dovette sostituire un cuscinetto ruota e perse posizioni, la C100 di Ludwig e Surer si ritirò per lo stesso problema della Rondeau, mentre l'altra C100 di Winkelhock/Niedzwiedz abbandonò la gara per rottura del motore. Per quanto riguarda le Lancia, Alboreto, Fabi e Stommelen continuarono a gareggiare fino alla mezzanotte, salvo ritirarsi col motore esploso mentre erano al 26º posto, mentre Patrese, Ghinzani e Heyer tennero un ritmo forsennato fino verso le 05:00, prima di fermarsi per la rottura del turbocompressore quando viaggiavano al 22º posto: con i maggiori concorrenti che non erano sopravvissuti alla notte, la squadra Porsche ebbe via libera verso il traguardo e doveva solo temere eventuali problemi di affidabilità.

Alle 07:00 la classifica vedeva Ickx/Bell al comando con un vantaggio di 4 giri su Mass/Schuppan e di 6 giri sulla 936C del Belga Team. Dietro di loro ancora la Aston Martin guidata da Ray Mallock, la Ferrari 512 BB/LM[9] della NART, che guidava la classe IMSA GTX, e la Porsche 935 K3 di Cooper/Smith/Bourgoignie al comando in Gruppo 5.

 
Una Porsche 924 Carrera GTR in esposizione

Alle 11:30 nessuna novità in testa alla corsa: primi Ickx/Bell, secondi Mass/Schuppan con un ritardo ora di 3 giri, terza la 936C del Belga Team, che però perdeva terreno, quarta la Porsche nº3 in rimonta, seguita da un terzetto di IMSA GTX: la Porsche 935/78-81 "Moby-Dick" della John Fitzpatrick Racing, la Ferrari NART e la 935 del Cooke Racing, mentre la Aston Martin "Viscount Downe Racing" era scesa all'ottavo posto per colpa di un problema alle valvole del motore che aveva reso il loro V8 in un motore a 7 cilindri[8].

A due ore dalla fine la Porsche nº3 superò la vettura del Belga Team, in vistoso rallentamento e che da lì a mezz'ora si sarebbe ritirata, ma non solo i belgi ebbero una cocente delusione, anche il NART ebbe problemi sulla sua Ferrari tali da rallentarla e farle perdere anche la seconda posizione nella sua classe a un'ora e mezza dalla fine. Ora la squadra ufficiale Porsche si preparava alla tripletta finale rallentando le sue vetture per scongiurare rotture in dirittura d'arrivo e senza ulteriori patemi sfilò in parata sotto la bandiera a scacchi in mezzo all'invasione della folla.

Da segnalare la vittoria nella classe IMSA GTO della Porsche 924 Carrera GTR guidata da Jim Busby, Doc Bundy e Marcel Mignot: iscritta dal team BF Goodrich, la vettura ha completato la gara usando solo 5 pneumatici radiali stradali del produttore che finanziava l'impresa. La Porsche vinse così vinto tutte le classi cui aveva partecipato: l'assoluto e il gruppo C con la 956 ufficiale, i'IMSA GTX con la Porsche 935 di Fitzpatrick Hobbs, il gruppo 5 con la 935 del teasm Ivey l'IMSA GTO con la 924 citata ed anche il Gruppo 4 con l'unica Porsche 934. Unico neo fu la non qualificazione della Porsche 930 gruppo B, la vettura che con i punti ottenuti al Nurburgring porterà alla Porsche un insperato titolo marche.

Le Ferrari 512 BB/LM ebbero risultati contrastanti: quella della "Prancing Horse Farm Racing" guidata da Dieudonné, Baird e Libert terminò la corsa in sesta posizione assoluta e terza della classe IMSA GTX, quella della Scuderia N.A.R.T. pilotata da Alain Cudini, John Morton e John Paul jr. terminò nona assoluta e quarta di classe, dopo aver avuto i problemi di cui abbiamo già detto. Le altre due Ferrari si ritirarono durante la quarta (quella della "T-Bird SwapShop") e la quinta ora di gara (quella della "Scuderia Pozzi - Ferrari France").

Classifica finale modifica

Pos Class Squadra Piloti Vettura Pneu. Giri
Motore
1 C 1   Rothmans Porsche System   Jacky Ickx
  Derek Bell
Porsche 956 D 359
Porsche Type-935 2.6L Turbo Flat-6
2 C 2   Rothmans Porsche System   Jochen Mass
  Vern Schuppan
Porsche 956 D 356
Porsche Type-935 2.6L Turbo Flat-6
3 C 3   Rothmans Porsche System   Hurley Haywood
  Al Holbert
  Jürgen Barth
Porsche 956 D 340
Porsche Type-935 2.6L Turbo Flat-6
4 IMSA
GTX
79   John Fitzpatrick Racing   John Fitzpatrick
  David Hobbs
Porsche 935/78-81 "Moby-Dick" G 329
Porsche Type-935 2.7L Turbo Flat-6
5 IMSA
GTX
78   Cooke Racing - BP   Dany Snobeck
  François Sérvanin
  René Metge
Porsche 935 K3 G 325
Porsche Type-935 2.8L Turbo Flat-6
6 IMSA
GTX
70   Prancing Horse Farm Racing   Pierre Dieudonné
  Carson Baird
  Jean-Paul Libert
Ferrari 512 BB/LM M 322
Ferrari 4.9L Flat-12
7 C 32   Viscount Downe Pace Petroleum   Ray Mallock
  Simon Phillips
  Mike Salmon
Nimrod NRA/C2 A 317
Aston Martin-Tickford DP1229 5.3L V8
8 Gr.5 60   Charles Ivey Racing   John Cooper
  Paul Smith
  Claude Bourgoignie
Porsche 935 K3 D 316
Porsche Type-935 3.1L Turbo Flat-6
9 IMSA
GTX
72   NART   Alain Cudini
  John Morton
  John Paul, Jr.
Ferrari 512 BB/LM D 306
Ferrari 4.9L Flat-12
10 C 25   Primagaz   Pierre Yver
  Bruno Sotty
  Lucien Guitteny
Rondeau M379 A 306
Ford Cosworth DFV 3.0L V8
11 IMSA
GTX
77   Garretson Developments   Anne-Charlotte Verney
  Bob Garretson
  Ray Ratcliff
Porsche 935 K3 G 299
Porsche Type-935 2.8L Turbo Flat-6
12 Gr.5 66   Jean-Marie Lemerle
  Sivama Motor
  Jean-Marie Lemerle
  Max Cohen-Olivar
  Joe Castellano
Lancia Beta Montecarlo Turbo D 295
Lancia 1.4L Turbo I4
13 Gr.4 90   Richard Cleare Racing   Richard Cleare
  Tony Dron
  Richard Jones
Porsche 934 D 293
Porsche 3.3L Turbo Flat-6
14 IMSA
GTX
82   Mazdaspeed Co. Ltd.   Yojiro Terada
  Takashi Yorino
  Allan Moffat
Mazda RX-7 D 282
Mazda 13B 1.3L 2-Rotori
15 C 38   Bussi Team   Christian Bussi
  Pascal Witmeur
  Bernard de Dryver
Rondeau M382 D 279
Ford Cosworth DFL 3.3L V8
16 IMSA
GTO
87   B.F. Goodrich   Jim Busby
  Doc Bundy
  Marcel Mignot
Porsche 924 Carrera GTR BF 273
Porsche 2.0L Turbo I4
17 IMSA
GTO
81   Stratagraph Inc.   Billy Hagan
  Gene Felton
Chevrolet Camaro G 269
Chevrolet 5.7L V8
18 Gr.5 61   Total   Roland Ennequin
  Michel Gabriel
  Franco Gasparetti
BMW M1 Gr.5 ? 259
BMW M88 3.5L 6-linea
19
NC
IMSA
GTO
80   Stratagraph Inc.   Dick Brooks
  Hershel McGriff
  Tom Williams
Chevrolet Camaro G 141
Chevrolet 5.7L V8
20
DNF
C 4   Belga Team Joest Racing   Bob Wollek
  Jean-Michel Martin
  Philippe Martin
Porsche 936C D 320
Porsche Type-935 2.5L Turbo Flat-6
21
DNF
IMSA
GTX
62   EMKA Productions   Steve O'Rourke
  Richard Down
  Nick Mason
BMW M1 Gr.5 D 266
BMW M88 3.5L 6-linea
22
DNF
Gr.5 65   Thierry Perrier
  Sivama Motor
  Thierry Perrier
  Bernard Salam
  Gianni Giudici
Lancia Beta Montecarlo Turbo D 219
Lancia 1.4L Turbo 4-linea
23
DNF
Gr.6 50   Martini Racing   Riccardo Patrese
  Hans Heyer
  Piercarlo Ghinzani
Lancia LC1 P 152
Lancia 1.4L Turbo 4-linea
24
DNF
IMSA
GTX
83   Mazdaspeed Co. Ltd.   Tom Walkinshaw
  Chuck Nicholson
  Peter Lovett
Mazda RX-7 D 180
Mazda 13B 1.3L 2-Rotori
25
DNF
Gr.5 75   Claude Haldi   Claude Haldi
  Rodrigo Terran
  François Hesnault
Porsche 935 K3 D 141
Porsche Type-935 2.8L Turbo Flat-6
26
DNF
C 26   Jacky Haran   Vivian Candy
  Jacky Haran
  Hervé Poulain
Rondeau M379 A 149
Ford Cosworth DFV 3.0L V8
27
DNF
C 10   WM Esso   Roger Dorchy
  Alain Couderc
  Guy Fréquelin
WM P82 M 112
Peugeot PRV 2.8L Turbo V6
28
DNF
C 12   Otis Automobiles Jean Rondeau   Henri Pescarolo
  Jean Ragnotti
  Jean Rondeau
Rondeau M382 D 146
Ford Cosworth DFL 3.9L V8
29
DNF
IMSA
GTO
86   B.F. Goodrich   Patrick Bedard
  Paul Miller
  Manfred Schurti
Porsche 924 Carrera GTR BF 128
Porsche 2.0L Turbo 4-linea
30
DNF
C 35   Courage Compétition   Yves Courage
  Jean-Philippe Grand
  Michel Dubois
Cougar C01 ? 78
Ford Cosworth DFL 3.3L V8
31
DNF
C 11   Malardeau Automobiles Jean Rondeau   François Migault
  Gordon Spice
  Xavier Lapeyre
Rondeau M382 D 150
Ford Cosworth DFL 3.9L V8
32
DNF
IMSA
GTO
85   Tony Garcia   Tony Garcia
  Fred Stiff
  Albert Naon
BMW M1 G 104
BMW M88 3.5L 6-linea
33
DNF
C 9   WM Esso   Jean-Daniel Raulet
  Didier Theys
  Michel Pignard
WM P82 M 127
Peugeot PRV 2.8L Turbo V6
34
DNF
C 36   Dome Co. Ltd.   Chris Craft
  Eliseo Salazar
Dome RC82 D 85
Ford Cosworth DFL 3.3L V8
35
DNF
C 24   Otis Automobiles Jean Rondeau   Jean-Pierre Jaussaud
  Henri Pescarolo
Rondeau M382 D 111
Ford Cosworth DFL 3.9L V8
36
DNF
Gr.6 51   Martini Racing   Michele Alboreto
  Teo Fabi
  Rolf Stommelen
Lancia LC1 P 92
Lancia 1.4L Turbo 4-linea
37
DNF
C 14   March Racing   Eje Elgh
  Jeff Wood
  Patrick Nève
March 82G G 78
Chevrolet 5.8L V8
38
DNF
C 7   Ford Werke A.G.
  Zakspeed
  Manfred Winkelhock
  Klaus Niedzwiedz
Ford C100 G 71
Ford Cosworth DFL 3.9L V8
39
DNF
IMSA
GTO
84   Canon Cameras GTi Engineering   Richard Lloyd
  Andy Rouse
Porsche 924 Carrera GTR ? 77
Porsche 2.0L Turbo 4-linea
40
DNF
C 16   Ultramar Team Lola   Guy Edwards
  Nick Faure
  Rupert Keegan
Lola T610 A 72
Ford Cosworth DFL 3.9L V8
41
DNF
C 20   BASF Cassetten Team GS Sport   Hans-Joachim Stuck
  Jean-Louis Schlesser
  Dieter Quester
Sauber SHS C6 D 76
Ford Cosworth DFL 3.9L V8
42
DNF
C 19   BASF Cassetten Team GS Sport   Walter Brun
  Siegfried Müller Jr.
Sauber SHS C6 D 55
Ford Cosworth DFL 3.9L V8
43
DNF
C 6   Ford Werke A.G.
  Zakspeed
  Klaus Ludwig
  Marc Surer
  Manfred Winkelhock
Ford C100 G 67
Ford Cosworth DFL 3.9L V8
44
DNF
C 39   Dorset Racing Associates   Mike Wilds
  François Duret
  Ian Harrower
De Cadenet-Lola LM ? 56
Ford Cosworth DFV 3.0L V8
45
DNF
Gr.6 55   Chevron Racing Cars   Martin Birrane
  John Sheldon
  Neil Crang
Chevron B36 A 57
Ford Cosworth BDX 2.0L I4
46
DNF
IMSA
GTX
71   Charles Pozzi Ferrari France   Jean-Claude Andruet
  Claude Ballot-Lena
Ferrari 512 BB/LM M 57
Ferrari 4.9L Flat-12
47
DNF
C 31   Nimrod Racing Automobiles Ltd.   Tiff Needell
  Bob Evans
  Geoff Lees
Nimrod NRA/C2 A 55
Aston Martin-Tickford DP1229 5.3L V8
48
DNF
C 30   Michel Lateste   Hubert Striebig
  Michel Lateste
  Jacques Heulcin
URD C81 D 45
BMW M88 3.5L 6-linea
49
DNF
IMSA
GTX
73   T-Bird Racing
  NART
  Preston Henn
  Randy Lanier
  Denis Morin
Ferrari 512 BB/LM M 43
Ferrari 4.9L Flat-12
50
DNF
Gr.5 64   Edgar Dören   Edgar Dören
  Billy Sprowls
  Antonio Contreras
Porsche 935 K3 D 39
Porsche Type-935 3.0L Turbo Flat-6
51
DNF
C 29   Garretson Developments   Bobby Rahal
  Skeeter McKitterick
  Jim Trueman
March 82G G 28
Chevrolet 5.8L V8
52
DNF
C 17   Cooke Racing - Malardeau   Brian Redman
  Ralph Kent-Cooke
  Jim Adams
Lola T610 G 28
Ford Cosworth DFL 3.9L V8
53
DNF
C 5   Porsche Kremer Racing   Ted Field
  Danny Ongais
  Bill Whittington
Porsche-Kremer CK5[10] G 25
Porsche Type-935 2.3L Turbo Flat-6
54
DNF
IMSA
GTX
76   Bob Akin Motor Racing   Bob Akin
  David Cowart
  Kenper Miller
Porsche 935L G 15
Porsche Type-935 2.8L Turbo Flat-6
55
DNF
C 37   Grid Racing   Desiré Wilson
  Emilio de Villota
  Alain de Cadenet
Grid Plaza S1 D 7
Ford Cosworth DFL 3.3L V8

Non partiti modifica

Pos Class Squadra Piloti Vettura Pneu. Motivo
Motore
- C 27 Grand Touring Cars Inc.   Mario Andretti
  Michael Andretti
Mirage M12 ? DSQ: radiatore per l'olio del cambio fuori misura di 1 pollice[6]
Ford-Cosworth DFL 3,9L V8
- Gr.5 63 Vegla Racing Team - Joest P   Dieter Schornstein
  Harald Grohs
  Mauricio DeNarvaez
Porsche 935J ? Incidente nelle prove
Type-935 2.8L Turbo Flat-6

Statistiche modifica

  • Pole Position - numero 1 Rothmans Porsche System - 3:28.40
  • Giro più veloce - numero 12 Otis - Automobiles Jean Rondeau - 3:36.90
  • Distanza totale - 4899.086
  • Media gloale - 204.128 km/h

Note modifica

  1. ^ a b Porsche 956.
  2. ^ Chassis 956-001 - Complete Archive - Racing Sports Cars.
  3. ^ Silverstone 6 Hours 1982 - Photo Gallery - Racing Sports Cars.
  4. ^ Rondeau M382 - Photo Gallery - Racing Sports Cars.
  5. ^ a b Resoconto su www.bigmoneyracing.com, su bigmoneyracing.com. URL consultato il 29 luglio 2010 (archiviato dall'url originale il 20 novembre 2008).
  6. ^ a b Storia sul Sito ufficiale GTC (archiviato dall'url originale il 29 gennaio 2004).
  7. ^ Le Mans 24 Hours 1982 - Photo Gallery - Racing Sports Cars.
  8. ^ a b Le Mans 24 Hour Grand Prix d'Endurance: 1982.
  9. ^ (EN) Articolo sulla Ferrari 512 BB/LM 3ª serie (archiviato dall'url originale l'11 ottobre 2008).
  10. ^ Foto di una Kremer CK5 su loqu.com[collegamento interrotto].

Altri progetti modifica

Collegamenti esterni modifica

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