Campionati del mondo di atletica leggera 1987 - Salto in lungo maschile

Mondiali di
atletica leggera di
Roma 1987
Corse piane
100 m piani   uomini   donne
200 m piani uomini donne
400 m piani uomini donne
800 m piani uomini donne
1500 m piani uomini donne
3000 m piani donne
5000 m piani uomini
10000 m piani uomini donne
Corse ad ostacoli
110 / 100 m hs uomini donne
400 m hs uomini donne
3000 m siepi uomini
Prove su strada
Maratona uomini donne
Marcia 10 km donne
Marcia 20 km uomini
Marcia 50 km uomini
Salti
Salto in alto uomini donne
Salto con l'asta uomini
Salto in lungo uomini donne
Salto triplo uomini
Lanci
Getto del peso uomini donne
Lancio del disco uomini donne
Lancio del martello uomini
Lancio del giavellotto uomini donne
Prove multiple
Decathlon uomini
Eptathlon donne
Staffette
Staffetta 4×100 m uomini donne
Staffetta 4×400 m uomini donne

La gara del salto in lungo maschile dei Campionati del mondo di atletica leggera 1987 si tenne tra il 4 e il 5 settembre.

Podio modifica

Pos. Atleta Nazionalità Prestazione
  Carl Lewis   Stati Uniti 8,67 m
  Robert Ėmmijan   Unione Sovietica 8,53 m
  Larry Myricks   Stati Uniti 8,33 m

Situazione pre-gara modifica

Record modifica

Prima di questa competizione, il record del mondo (RM) e il record dei campionati (RC) erano i seguenti:

Record Prestazione Atleta Data Competizione
  8,90A m(+1,9) Bob Beamon
  Stati Uniti
18 ottobre 1968
  Città del Messico, Messico
Giochi olimpici 1968
  8,55 m Carl Lewis
  Stati Uniti
10 agosto 1983
  Helsinki, Finlandia
Mondiali 1983

Campioni in carica modifica

I campioni in carica a livello olimpico e mondiale erano:

Campione Atleta Prestazione Data Competizione
  Olimpico Carl Lewis
  Stati Uniti
8,54 m 6 agosto 1984
  Los Angeles, Stati Uniti
Giochi olimpici 1984
  Mondiale Carl Lewis
  Stati Uniti
8,55 m 10 agosto 1983
  Helsinki, Finlandia
Mondiali 1983

La stagione modifica

Prima di questa gara, gli atleti con le migliori tre prestazioni dell'anno erano[1][2]:

Pos. Atleta Prestazione Data Luogo
1   Robert Ėmmijan 8,86 m (+1,9)   22 maggio 1987   Cachkadzor
2   Carl Lewis 8,75 m (+1,7) 16 agosto 1987   Indianapolis
3   Larry Myricks 8,63 m (+2,0) 26 giugno 1987   San Jose

Risultati[3][4] modifica

Turni eliminatori modifica

2Gruppi 4 settembre 40 iscritti Si qualificano alla finale chi supera i 7.95 m (Q) o si trova almeno tra i primi 16.
Finale 5 settembre 17 concorrenti

Qualificazioni modifica

Venerdì 4 settembre 1987

Gruppo A
Pos. Atleta Nazione Misura Vento (m/s) Note
1 Robert Ėmmijan   Unione Sovietica 8,19 m (+0,8) Q
2 Paul Emordi   Nigeria 8,14 m (+1,8) Q
3 Vladimir Bobylev   Unione Sovietica 8,08 m (+0,3) Q
4 Jarmo Kärnä   Finlandia 8,06 m (+1,8)  = Q
5 Junichi Usui   Giappone 8,02 m (+1,4)  = Q
6 Jaime Jefferson   Cuba 8,00 m (+1,1) Q
7 Mike Conley   Stati Uniti 7,99 m (-0,4) Q
8 Norbert Brige   Francia 7,96 m (-0,3)  = Q
9 Frans Maas   Paesi Bassi 7,78 m (+0,7)
10 Róbert Széli   Cecoslovacchia 7,59 m (-0,3)
11 Dietmar Haaf   Germania Ovest 7,51 m (+0,8)
12 Ray Quinones   Porto Rico 7,41 m (-0,2)
13 Jeffrey Neptune   Grenada 7,11 m (+2,2)
14 Marcus César Barros   Brasile 6,94 m (+1,9)
15 Devon Hyde   Belize 6,61 m (+1,3)
16 António Santos   Angola nm
17 Stanisław Jaskułka   Polonia nm
18 Lester Benjamin   Antigua e Barbuda nm
19 Bruny Surin   Canada nm
20 Dimítrios Hatzópoulos   Grecia nm
Gruppo B
Pos. Atleta Nazione Misura Vento (m/s) Note
1 Carl Lewis   Stati Uniti 8,36 m (+0,5) Q
2 Larry Myricks   Francia 8,20 m (+0,4) Q
3 Jens-Uwe Hirschberg   Germania Est 8,10 m (+0,7)  = Q
4 Yusuf Alli   Nigeria 8,07 m (+0,9) Q
5 Vladimir Amidjinov   Bulgaria 8,05 m (+0,7)  = Q
6 Heiko Reski   Germania Ovest 8,03 m (+1,2)  = Q
7 Sergey Layevskiy   Unione Sovietica 7,98 m (+1,4) Q
8 Giovanni Evangelisti   Italia 7,97 m (-0,3) Q
9 Ivo Krsek   Cecoslovacchia 7,96 m (+0,5) Q
10 Emiel Mellaard   Paesi Bassi 7,93 m (+1,1)
11 Chen Zunrong   Cina 7,90 m (+0,9)
12 Andreas Steiner   Austria 7,87 m (+1,3)
13 Fred Salle   Camerun 7,60 m (+1,1)
14 Antonio Corgos   Spagna 7,60 m (+1,3)
15 Ian James   Canada 7,54 m (+1,2)
16 Badara Mbengue   Senegal 7,23 m (-0,4)  
17 Carlos Casar   Messico 7,21 m (+0,8)  
18 Wilbert Lee   Montserrat 6,61 m (+1,3)  
19 Jeroen Fischer   Belgio dns
20 Kim Won-jin   Corea del Sud dns

Finale modifica

Sabato 5 settembre 1987

Pos Atleta Nazionalità 1ª prova 2ª prova 3ª prova 4ª prova 5ª prova 6ª prova Risultato Note
  Carl Lewis   Stati Uniti 8,67 m 8,65 m 8,67 m 8,43 m x 8,60 m 8,67 m
Vento (m/s)=+0,4
 
  Robert Ėmmijan   Unione Sovietica 8,30 m x x 8,53 m x x 8,53 m
(-0,2)
  Larry Myricks   Stati Uniti x 8,04 m 8,23 m 8,13 m 8,33 m 8,20 m 8,33 m
(-0,9)
4 Giovanni Evangelisti   Italia x 8,09 m 8,19 m 7,59 m x x 8,19 m
(+0,3)
5 Jens-Uwe Hirschberg   Germania Est 8,16 m 8,04 m 7,97 m 7,85 m x 7,95 m 8,16 m
(-0,6)
 
6 Jaime Jefferson   Cuba 7,78 m 7,85 m 8,09 m 8,04 m 7,84 m 8,14 m 8,14 m
(-0,8)
7 Vladimir Amidjinov   Bulgaria 8,11 m 7,80 m 8,05 m 7,86 m 7,99 m 8,01 m 8,11 m
(-0,3)
 
8 Mike Conley   Stati Uniti x 8,10 m x x x x 8,10 m
(+0,5)
9 Sergey Layevskiy   Unione Sovietica 8,08 m
(-0,5)
10 Heiko Reski   Germania Ovest 8,03 m
(+0,4)
11 Yusuf Alli   Nigeria 8,00 m
(-1,9)
12 Junichi Usui   Giappone 8,00 m
(+2,0)
13 Vladimir Bobylev   Unione Sovietica 7,90 m
(+2,6)
14 Jarmo Kärnä   Finlandia 7,83 m
(+0,5)
15 Norbert Brige   Francia 7,82 m
(-0,4)
16 Paul Emordi   Nigeria 7,80 m
(-0,1)
17 Ivo Krsek   Cecoslovacchia 7,72 m
(-1,1)

I retroscena del post-gara: il caso Evangelisti modifica

Il concorso di salto in lungo maschile del campionato mondiale 1987 passò alle cronache come gara truccata[5]. A fine gara la classifica vedeva al primo posto lo statunitense Carl Lewis (8,67 m), a seguire il sovietico Robert Ėmmijan (8,53 m) e al terzo posto l'italiano Giovanni Evangelisti (8,38 m, medaglia di bronzo e nuovo record italiano della specialità al 6º e ultimo salto).

L'Università dello Sport di Colonia e la rivista tedesco-federale Leichtathletik misero in forte dubbio la misurazione ufficiale attribuita al saltatore italiano, benché all'insaputa di quest'ultimo[6]. Anche il sovietico Igor' Ter-Ovanesjan, ex atleta e primatista mondiale[7], nonché tecnico di salto in lungo, aveva rilasciato gravi dichiarazioni al riguardo a un giornale del suo Paese[8]. I giudici addetti al livellamento della sabbia, Mario Biagini e Alessandro Di Carlo, in una lettera alla FIDAL affermarono di aver visto il picchetto prisma, che segnala la misura, sempre in corrispondenza della traccia lasciata dall'atleta[9].

Le successive ricostruzioni della gara, su iniziativa sia della stampa estera[8] che di quella nazionale[10], misero in luce diverse incongruenze rispetto allo svolgimento della stessa. Circolarono anche voci di un ventilato reclamo da parte della federatletica britannica[8] nonché delle rimostranze dell'atleta cubano Jefferson[8] che riteneva di essere stato danneggiato con una misurazione riduttiva del suo ultimo salto, maggiore a suo dire degli 8,14 m rilevati. Si ipotizzò anche che il miglior salto di Larry Myricks fosse stato ridotto di 30 centimetri[11]. Non mancarono altresì voci che attribuirono la manomissione all'influenza delle imminenti elezioni dei vertici del CONI[12].

A seguito di esposto presentato ai Carabinieri da parte del tecnico federale Sandro Donati[13] fu avviata un'inchiesta giudiziaria sull'accaduto[14]. La stampa denunciò reticenze e aspetti non chiariti della vicenda[15] nonché coincidenze incongruenti[16]. Nell'edizione serale del TG2 Rai del 5 novembre 1987 Gianfranco De Laurentiis mandò in onda un'analisi comparata dei salti di Evangelisti, di Lewis e di Myricks elaborate tramite il Telebeam, sussidio computerizzato utile a calcolare su un supporto bidimensionale le distanze in un ambiente prospettico tridimensionale[17]; l'analisi fu ripetuta lo stesso giorno nella rubrica televisiva Sportsette[17] e, successivamente, richiamata in una puntata del programma televisivo Domani si gioca, ospite Gianni Minà[18].

A propria volta la federazione internazionale d'atletica leggera, in una nota del 14 dicembre 1987, ribadì la regolarità della prestazione di Evangelisti[19][20] ritenendo credibile il rapporto dei giudici internazionali presenti alla gara che non avevano evidenziato attività illecite[21]. Tuttavia Giovanni Evangelisti comunicò, pur essendo stato formalmente scagionato da qualsiasi ipotesi di illecito sportivo, la propria intenzione di restituire la medaglia che, a suo dire, non aveva più alcun valore e significato per lui[21]. A seguire, Donati fu esonerato dall'incarico di tecnico della nazionale[20][22] e trasferito al centro di avviamento allo sport del CONI[13]. La restituzione della medaglia da parte di Evangelisti[21] avvenne a fine anno[23]. Il ministro dello sport Franco Carraro dichiarò alla stampa che «il caso Evangelisti offusca l'immagine sportiva dell'Italia intera, dai dirigenti agli atleti»[24]. Il tedesco August Kirsch, membro del consiglio direttivo della IAAF, annunciò il proposito di presentare il caso Evangelisti alla successiva riunione federale, in programma a Londra nell'aprile 1988[25].

La vicenda del salto di Evangelisti diede spunto a stampa e CONI, nella persona del suo presidente Arrigo Gattai[26], per chiedere conto all'italiano Primo Nebiolo, presidente IAAF e FIDAL, di far chiarezza su una serie di circostanze riguardanti presunte pressioni su atleti da parte dei tecnici federali affinché accettassero di sottoporsi a pratiche dopanti nonché di avere ignorato gli avvertimenti sulle sostanze proibite contenuti in un dossier presentato dall'allora tecnico Carlo Vittori. La conferenza stampa che ne seguì fu giudicata dai giornalisti sostanzialmente insoddisfacente e piena di reticenze[27]. L'Espresso[28], pubblicò un reportage-inchiesta sulle presunte manipolazioni del salto di Evangelisti, con nuove rilevazioni elettroniche. Il TG2 presentò a fine gennaio 1988 un filmato inedito da una prospettiva alternativa[29].

La procura della Repubblica di Roma non rilevò alcun reato, ipotizzando sostanzialmente il caso di un illecito sportivo[30]. Parallelamente a quella penale, era in corso un'indagine sportiva del CONI[31][32]. Il 23 marzo successivo il PM del tribunale di Roma Antonino Vinci chiese l'archiviazione per «difficile attuazione [di] un eventuale preordinato disegno di alterazione dei risultati»[33]. Il 3 marzo precedente, in una lettera al quotidiano la Repubblica, il direttore tecnico del settore nazionale femminile della FIDAL Elio Locatelli, chiamato in causa nella vicenda[34], aveva dichiarato la sua estraneità ai fatti[35].

La giunta esecutiva del CONI, riunitasi il 26 marzo, concluse che la misura di 8,38 m di Evangelisti non corrispondeva al vero, e ne attribuì l'errata misurazione ad attività umana; un mese più tardi la IAAF rimosse dalle statistiche ufficiali la misura conseguita da Evangelisti e gli attribuì la migliore misura utile rilevata in gara, 8,19 m, scalandolo al quarto posto e assegnando il bronzo mondiale a Larry Myricks con 8,33 m[36]. A seguito di tale decisione, e delle polemiche sulla gestione degli atleti che ne seguirono, si dimisero Enzo Rossi, dal 1975 direttore tecnico della nazionale maschile di atletica leggera, e Luciano Barra, segretario generale della FIDAL[37]; un anno più tardi si dimise lo stesso presidente Primo Nebiolo e nel 1990 fu la volta di Mario Vivaldi, membro della commissione federale giudicante[38], a seguito del giudizio federale negativo sulle risultanze di un'indagine da essa condotta riguardo al caso-Evangelisti[39].

Note modifica

  1. ^ (EN) All-time men's best long jump, su alltime-athletics.com. URL consultato il 31 agosto 2018 (archiviato dall'url originale il 21 maggio 2016).
  2. ^ Le graduatorie: Liste mondiali di sempre, in Almanacco illustrato dell'atletica '88, Modena, Panini, 1988, p. 508.
  3. ^ Almanacco illustrato dell'atletica '88, Modena, Panini, 1988, p. 123.
  4. ^ (EN) Long Jump men - 2nd IAAF World Championships in Athletics, in iaaf.org. URL consultato il 31 agosto 2018.
  5. ^ Le mani sulla Fidal, in la Repubblica, 3 aprile 1993. URL consultato il 31 agosto 2018.
  6. ^ Evangelisti altre rivelazioni giornalistiche, in la Repubblica, 20 dicembre 1987. URL consultato il 31 agosto 2018.
  7. ^ Un giorno, un'impresa, su fidal.it, Federazione Italiana di Atletica Leggera, 22 maggio 2013. URL consultato il 31 agosto 2018.
  8. ^ a b c d Evangelisti col trucco?, in la Repubblica, 31 ottobre 1987. URL consultato il 31 agosto 2018.
  9. ^ La Fidal ammette l'errore, 4 novembre 1987. URL consultato il 1º settembre 2018.
  10. ^ Caso Evangelisti un dossier sull'Espresso, in la Repubblica, 8 novembre 1987. URL consultato il 31 agosto 2018.
  11. ^ Berruti rivela: “Anch’io ero stato avvertito…”, in la Repubblica, 29 novembre 1987. URL consultato il 1º settembre 2018.
  12. ^ A qualcuno piace il black-out, in la Repubblica, 7 novembre 1987. URL consultato il 1º settembre 2018.
  13. ^ a b Mezzo metro di vergogna.
  14. ^ Sarà sentito Evangelisti?, in la Repubblica, 19 dicembre 1987. URL consultato il 31 agosto 2018.
  15. ^ Emanuela Audisio, Una decisione che manca di credibilità, in la Repubblica, 15 dicembre 1987.
  16. ^ Emanuela Audisio, Risposte e strani ritardi, in la Repubblica, 1º novembre 1987. URL consultato il 1º settembre 2018.
  17. ^ a b Un salto troppo lungo, in la Repubblica, 6 novembre 1987. URL consultato il 1º settembre 2018.
  18. ^ Emanuela Audisio, Evangelisti atterra nelle case, in la Repubblica, 7 novembre 1987. URL consultato il 1º settembre 2018.
  19. ^ Vittorio Zambardino, Evangelisti: tutti assolti, in la Repubblica, 15 dicembre 1987. URL consultato il 1º settembre 2018.
  20. ^ a b Caso Evangelisti: depone giornalista, in la Repubblica, 18 dicembre 1987. URL consultato il 31 agosto 2018.
  21. ^ a b c Vittorio Zambardino, Riprendetevi la medaglia, in la Repubblica, 27 dicembre 1987. URL consultato il 1º agosto 2018.
  22. ^ Il gioco dei silenzi, in la Repubblica, 26 novembre 1987. URL consultato il 1º settembre 2018.
  23. ^ (DE) Fragen an Giovanni Evangelisti, in Der Spiegel, 4 gennaio 1988. URL consultato il 31 agosto 2018.
  24. ^ Quel salto rovina l'immagine dell'Italia, 13 dicembre 1987. URL consultato il 1º settembre 2018.
  25. ^ Il terzo posto rimane suo, in la Repubblica, 29 dicembre 1987. URL consultato il 1º settembre 2018.
  26. ^ Tutti i punti da chiarire, in la Repubblica, 23 dicembre 1987. URL consultato il 1º settembre 2018.
  27. ^ Nebiolo nel silenzio, in la Repubblica, 24 dicembre 1987. URL consultato il 15 dicembre 2020.
  28. ^ Il picchetto del giudice è stato collocato a 8,38, in la Repubblica, 30 gennaio 1988. URL consultato il 1º settembre 2018.
  29. ^ Salto truccato, l'ultima verità, in la Repubblica, 28 gennaio 1988. URL consultato il 1º settembre 2018.
  30. ^ Evangelisti, archiviata l'inchiesta penale?, in la Repubblica, 24 gennaio 1988. URL consultato il 31 agosto 2018.
  31. ^ Evangelisti, ascoltata la superteste, in la Repubblica, 27 gennaio 1988. URL consultato il 1º settembre 2018.
  32. ^ Caso Evangelisti, i testimoni litigano, in la Repubblica, 12 febbraio 1988. URL consultato il 1º settembre 2018.
  33. ^ Evangelisti sconcertanti motivazioni del giudice, in la Repubblica, 24 marzo 1988. URL consultato il 31 agosto 2018.
  34. ^ Anche Vittori testimone, in la Repubblica, 15 marzo 1988. URL consultato il 15 dicembre 2020.
  35. ^ Lettera di Elio Locatelli, in la Repubblica, 3 marzo 1988. URL consultato il 1º settembre 2018.
  36. ^ 8,38 cancellato, per la IAAF ora il caso Budd, 19 aprile 1988. URL consultato il 1º settembre 2018.
  37. ^ Si cambia, ma non troppo, in la Repubblica, 10 aprile 1988. URL consultato il 1º settembre 2018.
  38. ^ Nebiolo doveva essere punito, in la Repubblica, 16 marzo 1990. URL consultato il 15 dicembre 2020.
  39. ^ Sentenza Evangelisti, "troppe omissioni", in la Repubblica, 2 febbraio 1990. URL consultato il 1º settembre 2018.

Bibliografia modifica

Collegamenti esterni modifica

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