Giuseppe De Giorgi

ammiraglio italiano

Giuseppe De Giorgi (Napoli, 21 giugno 1953) è un ammiraglio italiano, capo di stato maggiore della Marina Militare dal 2013 al 2016.

Giuseppe De Giorgi
De Giorgi e il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano (2014)
NascitaNapoli, 21 giugno 1953
Dati militari
Paese servitoBandiera dell'Italia Italia
Forza armata Marina Militare
SpecialitàAviazione Navale
Anni di servizio1975 - 2016
GradoAmmiraglio di squadra
GuerreGuerra civile in Libano
CampagneOperazione Leonte
Comandante diNATO Response Force
Capo di stato maggiore della Marina Militare
Capo di stato maggiore del Comando operativo di vertice interforze
Comandante in capo della Squadra Navale
Vittorio Veneto (C 550)
Nave Bradano
Libeccio (F 572)
Aviazione Navale
Comando delle Forze aeree della Marina Militare
Forze d'Altura
[1]
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Biografia modifica

È figlio dell'ammiraglio Gino de Giorgi, capo di stato maggiore della Marina militare italiana dal 1973 al 1977.

Nominato guardiamarina al termine dell'Accademia navale nel 1975, ha frequentato le Scuole di volo della Marina statunitense presso le basi di Pensacola (Florida) e Corpus Christi (Texas), dove ha conseguito il brevetto di pilota elicotterista nel 1976.

Gli incarichi di maggior rilievo ricoperti sono stati i seguenti:

  • Capo delle operazioni aeree del 18º Gruppo navale schierato in Golfo Persico durante il conflitto Iran-Iraq (1987-1988);
  • Capo servizio volo di CINCNAV (1989 -1992);
  • Capo dell'Ufficio studi e nuovi programmi del Reparto aeromobili dello stato maggiore Marina (1993 – 1997);
  • Comandante delle seguenti unità: Nave Bradano (1982 – 1983); Fregata Libeccio (1992 – 1993); Incrociatore Vittorio Veneto (1997-1999);
  • Comandante delle Forze aeree della Marina e capo VI reparto aeromobili dello stato maggiore della Marina (1999-2005);
  • Comandante delle Forze d'altura (2005-2007) e Comandante della Forza Marittima di Reazione Rapida della NATO (2006-2007);
  • Comandante dell'Operazione Mimosa per l'immissione in Libano del contingente nazionale Leonte nella missione UNIFIL e successivamente dell'Interim Maritime Task Force sotto egida ONU, per il controllo delle acque territoriali libanesi, che ha ottenuto la rimozione del blocco navale israeliano e ha restituito al Libano la sovranità sulle proprie acque territoriali e la libertà di navigazione (28 agosto-19 ottobre 2006);
  • Capo di stato maggiore del comando operativo di vertice interforze della Difesa (2007-2009);
  • Capo di stato maggiore del comando in capo della Squadra navale (2009-2011);
  • Ispettore delle Scuole della Marina Militare (maggio 2011-febbraio 2012);
  • Comandante in capo della Squadra Navale (febbraio 2012-gennaio 2013).

È stato nominato capo di stato maggiore della Marina dal governo Monti il 6 dicembre 2012 in sostituzione dell'ammiraglio Luigi Binelli Mantelli promosso Capo di stato maggiore della difesa; è entrato in carica il 28 gennaio 2013.[2]

È rimasto in carica fino al 22 giugno 2016 quando è sostituito dall'ammiraglio Valter Girardelli, nominato il 29 aprile precedente.[3]

La collaborazione con Sea Shepherd modifica

Nel 2017 si è imbarcato sulla Bob Barker della flotta di Sea Shepherd Conservation Society[4], l'organizzazione internazionale no-profit che dal 1977 si batte per salvaguardare l'ambiente e gli animali del mare.[5][6] Con Sea Shepard De Giorgi ha partecipato all'Operation Albacore, per fermare la pesca di frodo lungo le coste dell'Africa Centro-Orientale.[7]

Controversie giudiziarie modifica

De Giorgi è stato rinviato a giudizio nel dicembre 2015, insieme ad altri due ammiragli, per l'incidente del 29 maggio 2012 avvenuto sulla nave scuola Amerigo Vespucci in cui morì il sottocapo di 3ª classe nocchiere Alessandro Nasta, precipitato per 15 metri dall'albero di maestra[8].

Nel 2016 è stato indagato dalla procura di Potenza per concorso in abuso d'ufficio, nel filone siciliano dell'inchiesta sul petrolio lucano[9][10]. Secondo l'accusa De Giorgi avrebbe trasferito l'ammiraglio Camerini da Augusta a La Spezia per favorire l'imprenditore Gianluca Gemelli, compagno dell'allora ministro Federica Guidi. L'inchiesta è stata trasferita da Potenza a Roma, dove è stata archiviata a seguito di richiesta del gennaio 2017[11][12].

Onorificenze modifica

Onorificenze italiane modifica

«Di iniziativa del Presidente della Repubblica»
— 20 dicembre 2012[13][14]
«Comandante delle forze d'altura e comandante dell'Italian Maritime Force, impegnate nelle acque libanesi nell'ambito dell'operazione "Leonte", assumeva la direzione delle attività di coordinamento e controllo di tutte le componenti navali e terrestri, pervenendo in brevissimo tempo alla completa padronanza della situazione, nonostante le difficili condizioni ambientali ed operative. I brillanti risultati conseguiti, ampiamente riconosciuti dalle autorità internazionali, hanno consolidato il ruolo assunto dall'Italia nel teatro operativo, gli hanno assicurato il plauso delle organizzazioni coinvolte nell'area di crisi e hanno dato lustro all'Italia e alle sue Forze Armate. Acque del Libano, 28 agosto 2006 - 19 ottobre 2006.»
— 8 giugno 2007[15]
«Ufficiale ammiraglio che ha preso parte alle attività coordinate dal Dipartimento della protezione civile nei giorni dal 12 al 22 dicembre 2008 per la rimozione dei galleggianti incagliati sotto il ponte Sant'Angelo che impedivano pericolosamente il regolare deflusso del fiume Tevere in piena. In particolare, ha impostato e diretto brillantemente tutte le operazioni di disincaglio dei galleggianti, manovra resa ancora più complessa dalla necessità di tutelare in ogni modo l'inestimabile valore artistico del sito e dalle pessime condizioni meteorologiche. Nelle citate azioni, ha dimostrato eccezionali qualità e capacità di comando con le quali è riuscito a coordinare e gestire lodevolmente le diverse risorse messe a disposizione dal paese. Fulgido esempio di incrollabile determinazione, straordinarie capacità e altissimo senso del dovere, con il suo operato ha contribuito ad esaltare il prestigio della Forza armata. Roma, 12 - 22 dicembre 2008.»
— 27 gennaio 2011[16]
Medaglia d'argento per lunga navigazione Marina Militare (15 anni)
Medaglia militare aeronautica per lunga navigazione aerea (20 anni)
Medaglia commemorativa per l'attività di protezione del naviglio mercantile nazionale e salvaguardia della libertà di navigazione in Golfo Persico

Onorificenze straniere modifica

«per il ripristino della sovranità libanese sulle sue acque territoriali»
— Beirut, 16 ottobre 2006
  • "Militare dell'anno", premio conferitgli il 20 marzo 2007 presso lo Smithsonian National Air and Space Museum di Washington D.C. nel corso della cerimonia dei "Laureate Awards"

Note modifica

  1. ^ Scheda su marina.difesa.it
  2. ^ D.P.R. 7 dicembre 2012.
  3. ^ L'ammiraglio Valter Girardelli nuovo capo della Marina Militare italiana, su Difesa Online, 29 aprile 2016. URL consultato il 24 febbraio 2022.
  4. ^ (EN) Home, su Sea Shepherd Conservation Society. URL consultato il 24 febbraio 2022.
  5. ^ (EN) Introducing Admiral Giuseppe de Giorgi, the former Italian Chief of Navy who Sails with Sea Shepherd, su Sea Shepherd Global, 21 luglio 2017. URL consultato il 24 febbraio 2022.
  6. ^ Il personaggio - Dalla Marina a Sea Shepherd: l’ammiraglio De Giorgi si imbarca con i “pirati”. URL consultato il 24 novembre 2017 (archiviato dall'url originale il 1º dicembre 2017).
  7. ^ (EN) Sea Shepherd Launches Operation Albacore II in Gabon, su onboardonline.com. URL consultato il 24 novembre 2017.
  8. ^ Marinaio morì cadendo da albero sulla Vespucci, a giudizio 3 ammiragli, in Corriere della Sera, 11 dicembre 2015. URL consultato il 25 settembre 2016.
  9. ^ Inchiesta petrolio: i pm sentiranno Boschi e Guidi. Indagato Amm.De Giorgi, in ANSA, 3 aprile 2016. URL consultato il 25 settembre 2016.
  10. ^ Le accuse della Procura: con lo smaltimento irregolare l'Eni risparmiava 100 milioni, in La Stampa, 3 aprile 2016. URL consultato il 25 settembre 2016.
  11. ^ Tempa Rossa, l’inchiesta (farsa) archiviata a marzo, nell’indifferenza generale, 10 maggio 2017, su lultimaribattuta.it. URL consultato il 15 maggio 2017 (archiviato dall'url originale il 29 giugno 2017).
  12. ^ Ammiraglio De Giorgi, ex Capo di Stato Maggiore della Marina, scagionato in sordina, su Infodifesa, 12 maggio 2017. URL consultato il 15 maggio 2017.
  13. ^ Sito web del Quirinale: dettaglio decorato.
  14. ^ In precedenza era stato nominato cavaliere il 2 giugno 1994, ufficiale il 2 giugno 2002 e commendatore il 2 giugno 2006.[1]
  15. ^ Sito web del Quirinale: dettaglio decorato.
  16. ^ D.P.R. n. 24 del 27 gennaio 2011.

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