Gran Premio del Giappone 2001

corsa automobilistica
Bandiera del Giappone Gran Premio del Giappone 2001
680º GP del Mondiale di Formula 1
Gara 17 di 17 del Campionato 2001
Data 14 ottobre 2001
Luogo Circuito di Suzuka
Percorso 5,859 km
circuito permanente
Distanza 53 giri, 310,527 km
Clima sereno
Risultati
Pole position Giro più veloce
Bandiera della Germania Michael Schumacher Bandiera della Germania Ralf Schumacher
Ferrari in 1'32"484 Williams - BMW in 1'36"944
(nel giro 46)
Podio
1. Bandiera della Germania Michael Schumacher
Ferrari
2. Bandiera della Colombia Juan Pablo Montoya
Williams - BMW
3. Bandiera del Regno Unito David Coulthard
McLaren - Mercedes

Il Gran Premio del Giappone 2001 è stato un Gran Premio di Formula 1 disputato il 14 ottobre 2001 sul circuito di Suzuka. La gara, ultima della stagione 2001, fu vinta da Michael Schumacher su Ferrari, davanti a Juan Pablo Montoya su Williams-BMW e a David Coulthard su McLaren-Mercedes. Fu anche l'ultimo Gran Premio in carriera per Mika Häkkinen, Jean Alesi, Tomáš Enge e, tra i team, per la Prost e la Benetton.

Vigilia modifica

Aspetti sportivi modifica

Fernando Alonso fu ingaggiato dal futuro team Renault come collaudatore per la stagione 2002. Il pilota spagnolo, che aveva suscitato interesse anche in altre scuderie, fu messo sotto contratto per un anno.[1] La Sauber, invece, annunciò di aver ingaggiato il giovane Felipe Massa, che aveva favorevolmente impressionato la scuderia svizzera in dei test svolti al circuito del Mugello, in sostituzione di Kimi Räikkönen per il campionato 2002.[2]

Aspetti tecnici modifica

Con i due titoli mondiali già assegnati da tempo, diverse scuderie portarono in pista delle soluzioni sperimentali per indirizzare lo sviluppo delle vetture dell'anno successivo.[3] La Ferrari, dopo aver collaudato a Fiorano un nuovo cambio in fusione di titanio (soluzione adottata dalla sola Minardi che consentiva maggiori leggerezza, rigidità e velocità nel cambio delle marce), portò in Giappone un nuovo telaio in un singolo esemplare affidato a Michael Schumacher e caratterizzato da un risparmio di circa 5 kg di peso rispetto a quello utilizzato fino a quel momento.[3] La Williams utilizzò nuovamente gli scarichi alti già impiegati a Indianapolis, mentre la McLaren non introdusse particolari novità.[3] Nel Gran Premio di casa la Honda fornì a Jordan e BAR un nuovo motore da qualifica.[3]

Prove libere modifica

Risultati modifica

Nella prima sessione di prove di venerdì i risultati furono i seguenti:[4]

Pos No Pilota Costruttore Tempo
1 1   Michael Schumacher Ferrari 1'37"443
2 3   Mika Häkkinen McLaren - Mercedes 1'37"798
3 6   Juan Pablo Montoya Williams - BMW 1'37"947

Nella seconda sessione di prove di venerdì i risultati furono i seguenti:[4]

Pos No Pilota Costruttore Tempo
1 12   Jean Alesi Jordan - Honda 1'35"454
2 6   Juan Pablo Montoya Williams - BMW 1'35"977
3 19   Pedro de la Rosa Jaguar - Ford 1'36"225

Nella sessione di prove di sabato mattina i risultati furono i seguenti:[4]

Pos No Pilota Costruttore Tempo
1 5   Ralf Schumacher Williams - BMW 1'33"969
2 6   Juan Pablo Montoya Williams - BMW 1'34"301
3 4   David Coulthard McLaren - Mercedes 1'34"562

Qualifiche modifica

Resoconto modifica

Michael Schumacher dimostrò una netta superiorità sui rivali sul tecnico circuito giapponese, conquistando l'undicesima pole position stagionale con un vantaggio di ben sette decimi sul secondo classificato Montoya. Il pilota tedesco fu superiore agli avversari soprattutto nel primo settore della pista, nel quale risultò più veloce del colombiano di oltre mezzo secondo.[5] Ralf Schumacher fece segnare il terzo tempo, precedendo Häkkinen e il sorprendente Fisichella. Il pilota romano sfruttò il nuovo motore da qualifica portato in pista dalla Renault per ottenere la migliore prestazione stagionale per la Benetton, spesso relegata nelle ultime file a inizio stagione.

Coulthard si piazzò in settima posizione, davanti a Trulli, Button e Heidfeld. Come in diverse altre occasioni si mise in luce a fondo schieramento Alonso, che si qualificò in diciottesima posizione precedendo entrambi i piloti della Arrows, Enge e il compagno di squadra Yoong.

Risultati modifica

Pos No Pilota Costruttore Pneumatici Tempo Distacco
1 1   Michael Schumacher Ferrari B 1'32"484
2 6   Juan Pablo Montoya Williams - BMW M 1'33"184 +0"700
3 5   Ralf Schumacher Williams - BMW M 1'33"297 +0"813
4 2   Rubens Barrichello Ferrari B 1'33"323 +0"839
5 3   Mika Häkkinen McLaren - Mercedes B 1'33"662 +1"178
6 7   Giancarlo Fisichella Benetton - Renault M 1'33"830 +1"346
7 4   David Coulthard McLaren - Mercedes B 1'33"916 +1"432
8 11   Jarno Trulli Jordan - Honda B 1'34"002 +1"518
9 8   Jenson Button Benetton - Renault M 1'34"375 +1"891
10 16   Nick Heidfeld Sauber - Petronas B 1'34"386 +1"902
11 12   Jean Alesi Jordan - Honda B 1'34"420 +1"934
12 17   Kimi Räikkönen Sauber - Petronas B 1'34"581 +2"097
13 18   Eddie Irvine Jaguar - Ford M 1'34"851 +2"367
14 10   Jacques Villeneuve BAR - Honda B 1'35"109 +2"625
15 22   Heinz-Harald Frentzen Prost - Acer M 1'35"132 +2"648
16 19   Pedro de la Rosa Jaguar - Ford M 1'35"639 +3"155
17 9   Olivier Panis BAR - Honda B 1'35"766 +3"282
18 21   Fernando Alonso Minardi - European M 1'36"410 +3"926
19 23   Tomáš Enge Prost - Acer M 1'36"446 +3"962
20 15   Enrique Bernoldi Arrows - Asiatech B 1'36"885 +4"401
21 14   Jos Verstappen Arrows - Asiatech B 1'36"973 +4"489
22 20   Alex Yoong Minardi - European M 1'38"246 +5"762

Warm up modifica

Nel warm up di domenica mattina i migliori tempi furono i seguenti:[4]

Pos No Pilota Costruttore Tempo
1 1   Michael Schumacher Ferrari 1'36"231
2 4   David Coulthard McLaren - Mercedes 1'36"685
3 16   Nick Heidfeld Sauber - Petronas 1'36"966

Gara modifica

Resoconto modifica

Alla partenza Michael Schumacher mantenne la prima posizione, precedendo Montoya, Ralf Schumacher, Barrichello, Fisichella, Häkkinen e Coulthard. Nei primi giri le Ferrari sembrarono decisamente più competitive delle Williams, a causa della resa migliore delle gomme Bridgestone rispetto alle Michelin montate dai rivali nelle prime tornate di gara. Schumacher si costruì immediatamente un buon vantaggio, mentre Barrichello sopravanzò entrambi i piloti della Williams nel corso dei primi due giri, venendo però risuperato da Montoya al terzo passaggio. Sempre durante la terza tornata Fisichella compì un testacoda, che gli fece perdere diverse posizioni. Il pilota romano effettuò diversi sorpassi nei giri seguenti nel tentativo di recuperare il terreno perduto.

Al sesto giro Räikkönen, nono, fu protagonista di un testacoda a causa di una foratura, venendo centrato dal sopraggiungente Alesi: il pilota francese chiuse così la sua ultima gara in F1. Lo spettacolare incidente si risolse fortunatamente senza nessuna conseguenza fisica per i due piloti.

Una decina di giri dopo, Barrichello effettuò il primo pit-stop della gara seguito, al 18º giro, dal compagno di squadra. Montoya e Ralf Schumacher si fermarono ai box rispettivamente al 21º ed al 23º giro. Dopo il pit stop di Häkkinen al 24º passaggio Schumacher tornò al comando.

Al 29º giro Ralf Schumacher rientrò ai box per scontare uno stop & go inflittogli per aver tagliato la chicane. Contemporaneamente, Barrichello effettuò la sua seconda sosta. Nel ripartire, il pilota brasiliano ebbe dei problemi con il limitatore di velocità, che si bloccò: Ralf Schumacher riuscì quindi a sopravanzarlo, seppure con una manovra al limite. Quattro giri più tardi, però, il pilota brasiliano riconquistò la quinta posizione con un bel sorpasso. Da questo punto in poi non accadde pressoché nulla e neanche la seconda serie di pit stop fu causa di cambiamenti di posizione. Negli ultimi giri Häkkinen, risalito fino al terzo posto, rallentò, facendo passare Coulthard e cedendogli l'ultimo gradino del podio. Michael Schumacher vinse la gara davanti a Montoya, Coulthard, Häkkinen, Barrichello e Ralf Schumacher. Nelle retrovie si mise in luce Alonso, capace di portare la sua Minardi in undicesima posizione, davanti a diverse monoposto più accreditate.

Risultati modifica

Pos No Pilota Costruttore Pneumatici Giri Tempo/Ritiro e posizione al ritiro/Media Partenza Punti
1 1   Michael Schumacher Ferrari B 53 1h27'33"298 - 212.664 km/h 1 10
2 6   Juan Pablo Montoya Williams - BMW M 53 +3"154 2 6
3 4   David Coulthard McLaren - Mercedes B 53 +23"262 7 4
4 3   Mika Häkkinen McLaren - Mercedes B 53 +35"539 5 3
5 2   Rubens Barrichello Ferrari B 53 +36"544 4 2
6 5   Ralf Schumacher Williams - BMW M 53 +37"122 3 1
7 8   Jenson Button Benetton - Renault M 53 +1'37"102 9
8 11   Jarno Trulli Jordan - Honda B 52 +1 giro 8
9 16   Nick Heidfeld Sauber - Petronas B 52 +1 giro 10
10 10   Jacques Villeneuve BAR - Honda B 52 +1 giro 14
11 21   Fernando Alonso Minardi - European M 52 +1 giro 18
12 22   Heinz-Harald Frentzen Prost - Acer M 52 +1 giro 15
13 9   Olivier Panis BAR - Honda B 51 +2 giri 17
14 15   Enrique Bernoldi Arrows - Asiatech B 51 +2 giri 20
15 14   Jos Verstappen Arrows - Asiatech B 51 +2 giri 21
16 20   Alex Yoong Minardi - European M 50 +3 giri 22
17 7   Giancarlo Fisichella Benetton - Renault M 47 Cambio 6
Ritirato 19   Pedro de la Rosa Jaguar - Ford M 45 Pressione olio (12°) 16
Ritirato 23   Tomáš Enge Prost - Acer M 42 Cuscinetto ruota (19°) 19
Ritirato 18   Eddie Irvine Jaguar - Ford M 24 Impianto di rifornimento (10°) 13
Ritirato 17   Kimi Räikkönen Sauber - Petronas B 5 Incidente (9°) 12
Ritirato 12   Jean Alesi Jordan - Honda B 5 Incidente (10°) 11

Classifiche modifica

Note modifica

  1. ^ «Alonso nel 2002 tester Renault». Autosprint n.42, 16-22 ottobre 2001, p. 30
  2. ^ «Massa nuovo uomo Sauber». Autosprint n.42, 16-22 ottobre 2001, p. 28
  3. ^ a b c d Giorgio Piola, «Rossa in lungo per il 2002». Autosprint n.42, 16-22 ottobre 2001, pp. 32-34
  4. ^ a b c d «tutti i tempi delle prove», Autosprint n.42, 16-22 ottobre 2001, p. 26
  5. ^ «Che missile Schumi nel primo tratto!». Autosprint n.42, 16-22 ottobre 2001, p.25

Bibliografia modifica

Campionato mondiale di Formula 1 - Stagione 2001
                                 
   

Edizione precedente:
2000
Gran Premio del Giappone Edizione successiva:
2002
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