Michael Bradley (calciatore)

calciatore statunitense

Michael Sheehan Bradley (Princeton, 31 luglio 1987) è un allenatore di calcio ed ex calciatore statunitense, di ruolo centrocampista, assistente tecnico dello Stabæk.

Michael Bradley
Michael Bradley con la nazionale statunitense nel 2013
Nazionalità Bandiera degli Stati Uniti Stati Uniti
Altezza 185[1] cm
Peso 75 kg
Calcio
Ruolo Allenatore (ex centrocampista)
Squadra Stabæk (Assistente)
Termine carriera 17 ottobre 2023 - giocatore
Carriera
Giovanili
????-2002Chicago Sockers
2002-2004IMG Soccer Academy
Squadre di club1
2004-2005MetroStars30 (1)[2]
2006-2008Heerenveen55 (15)[3]
2008-2011Borussia M'gladbach76 (10)
2011Aston Villa3 (0)
2011-2012Chievo35 (1)
2012-2014Roma41 (2)
2014-2023Toronto FC245 (16)[4]
Nazionale
2002-2004Bandiera degli Stati Uniti Stati Uniti U-176 (0)
2004Bandiera degli Stati Uniti Stati Uniti U-181 (0)
2004-2007Bandiera degli Stati Uniti Stati Uniti U-208 (1)
2008Bandiera degli Stati Uniti Stati Uniti olimpica4 (0)
2006-2019Bandiera degli Stati Uniti Stati Uniti151 (17)
Carriera da allenatore
2023-StabækAssistente
Palmarès
 Gold Cup
Oro USA 2007
Argento USA 2011
Oro USA 2017
Argento USA-Costa Rica-Giamaica 2019
 Confederations Cup
Argento Sudafrica 2009
1 I due numeri indicano le presenze e le reti segnate, per le sole partite di campionato.
Il simbolo → indica un trasferimento in prestito.
Statistiche aggiornate al 25 ottobre 2023

Biografia modifica

Bradley è nato a Princeton, nel New Jersey, figlio di Bob Bradley, ex allenatore della nazionale degli Stati Uniti. Mentre suo padre era capo allenatore di calcio dei Princeton Tigers all'Università di Princeton, la famiglia viveva a Pennington, nel New Jersey.

Michael ha trascorso la sua adolescenza a Palatine, Illinois, mentre suo padre allenava i Chicago Fire all'interno della Major League Soccer (MLS), ed è cresciuto giocando per il Sockers FC, dove è ha partecipato ai Campionati nazionali del 2002 posizionandosi terzo. Successivamente ha frequentato il programma di residenza della squadra nazionale maschile Under-17 degli Stati Uniti a Bradenton, in Florida, la struttura dedicata all'allenamento della nazionale Under-17, per quattro semestri, dal 2002 al 2004. Da bambino, ha idolatrato Roy Keane, il centrocampista del Manchester United e della Repubblica d'Irlanda.

Vita privata modifica

Bradley parla correntemente inglese, italiano, olandese, tedesco e spagnolo. È sposato con Amanda, ex tennista dell'Università del Rhode Island. La coppia ha un figlio e una figlia, nati rispettivamente nel 2012 e nel 2014.[5][6] La sorella di Michael Bradley ha sposato il calciatore australiano Andy Rose.[7]

Caratteristiche tecniche modifica

Bradley è un centrocampista di rottura, forte fisicamente e che corre molto durante la partita, compensando i propri limiti tecnici.[8]

Carriera modifica

Club modifica

Gli inizi modifica

Nato a Princeton, New Jersey, figlio del tecnico Bob Bradley,[9] cresce in Illinois, negli anni in cui suo padre allena i Chicago Fire della Major League Soccer (MLS); Michael gioca invece per i concittadini Chicago Sockers, che partecipano ai campionati nazionali del 2002 finendo terzi. Più tardi frequenta per due anni, dal 2002 al 2004, la IMG Soccer Academy a Bradenton, Florida, la struttura dedicata all'allenamento della nazionale statunitense Under-17.

Prima di lasciare Bradenton firma un contratto Project-40 con la MLS, diventando professionista a 16 anni ed entrando nel SuperDraft del 2004, dove viene scelto come 36º dai MetroStars, all'epoca allenati da suo padre Bob. Non scende in campo nella sua prima stagione per un infortunio al piede ma guadagna un posto da titolare nel 2005, giocando 30 su 32 partite per i Metros: proprio poche settimane dopo che suo padre era stato esonerato, Michael segna il suo primo gol da professionista, in una vittoria sui Chivas USA all'ultima giornata della regular season del campionato 2005, dando alla sua squadra l'accesso ai play-off.

L'arrivo in Europa: Heerenveen, Borussia M'gladbach e Aston Villa modifica

Nel gennaio 2006 diventa il giocatore più giovane della MLS ad essere venduto quando si trasferisce agli olandesi dell'Heerenveen. Disputa la sua prima partita da titolare il successivo 16 aprile, contro l'AZ Alkmaar, giocando da quel momento quattro partite da titolare e aiutando il club a raggiungere la qualificazione alla Coppa UEFA. A livello internazionale, in competizioni confederali, vanta 6 presenze e due gol, debuttando il 28 settembre 2006 nello 0-0 casalingo contro il portoghesi del Vitória Setúbal.[10]

Il 31 agosto 2008 firma per i tedeschi del Borussia M'gladbach,[11] debuttando il successivo 20 settembre nella sconfitta contro l'Hertha Berlino. Il 15 novembre 2008 segna il suo primo gol per il M'gladbach, contro il Bayern Monaco, contribuendo al 2–2 finale. All'inizio della stagione 2009-2010 viene per un breve periodo sospeso dalla squadra, dopo una lite con il manager Michael Frontzeck;[12] in seguito i due si riconciliarono e Bradley diventa titolare, fornendo un assist contro il Bayern e segnando il gol della vittoria contro l'Hannover 96.

Il 31 gennaio 2011 viene ufficializzato il suo trasferimento in prestito all'Aston Villa.[13] Termina la sua esperienza a Birmingham con 3 presenze in Premier League e una in FA Cup.

Esperienze italiane: Chievo e Roma modifica

Il 31 agosto 2011 passa alla società italiana del Chievo, che lo acquista a titolo definitivo[14] per 1,2 milioni di euro.[15] Esordisce in Serie A il successivo 18 settembre, nella sconfitta esterna 2-1 contro il Parma,[16] diventando titolare fisso nella squadra di Domenico Di Carlo. Il 7 aprile 2012 segna il suo primo gol in A, nel successo interno 3-2 sul Catania.

 
Bradley (a destra) alla Roma nel 2013, mentre contrasta Thierry Henry durante l'MLS All-Star Game

Il 15 luglio 2012, la Roma ufficializza l'acquisto del calciatore: al Chievo viene riconosciuta la cifra di 3,25 milioni di euro, più la metà del cartellino di Adrian Stoian.[17] Si tratta del primo statunitense della storia a vestire la maglia dei giallorossi capitolini,[18] con cui fa il suo esordio nella gara casalinga contro il Catania terminata 2-2.[19] Il 7 ottobre 2012 segna il suo primo gol con la maglia giallorossa, contro l'Atalanta, in una gara terminata 2-0 per i romani.[20] Il 31 dicembre dello stesso anno viene proclamato vincitore della prima edizione dell'American Player of the Year Award, venendo preferito al centrocampista del Seattle Sounders, Clint Dempsey, e all'attaccante del Sunderland, Jozy Altidore, rispettivamente secondo e terzo nella classifica finale.[21]

Il 27 ottobre 2013 realizza la sua prima rete stagionale, che decise la trasferta contro l'Udinese (0-1).[22] Il 6 gennaio 2014 viene inserito da Forbes, per la seconda volta, nella lista dei 30 sportivi Under-30 più influenti dell'anno.[23]

Toronto FC modifica

Il 9 gennaio 2014 Bradley torna in MLS, venendo acquistato dai canadesi del Toronto FC per 10 milioni di dollari (equivalenti a circa 7,35 milioni di euro).[24] Come parte del trasferimento, i due club hanno concordato una partnership che prevedeva la disputa di due amichevoli al BMO Field e un programma di sviluppo dei giovani giocatori del Toronto presso la struttura di allenamento della Roma.[25]

Bradley ha debuttato con il Toronto nella gara di apertura giocata contro i Seattle Sounders il 15 marzo 2014, conclusasi con la vittoria per 2-1 in favore dei canadesi grazie a una doppietta del neoacquisto Jermain Defoe.[26] Ha messo a segno la sua prima rete tre settimane dopo in una gara vinta per 2-0 in casa del Columbus Crew. Per la stagione 2015 verrà nominato capitano della squadra.[27]

Darà una mano fondamentale per la conquista della finale di MLS Cup, mettendo a segno una rete nella gara vinta per un totale di 7-5 contro i rivali del Montréal Impact.[28] Il 10 dicembre 2016 il Toronto perse la finale per 5-4 ai tiri di rigore contro i Seattle Sounders dopo aver tenuto il punteggio inviolato per tutti i tempi regolamentari e supplementari. Bradley fu l'autore di uno dei rigori sbagliati dal club canadese.[29]

Il successivo arrivo del trequartista spagnolo Víctor Vázquez all'inizio della stagione 2017 cambiò notevolmente lo stile di gioco del Toronto: l'allora tecnico Greg Vanney decise di passare da un 4-4-2 ad un 3-5-2, con Bradley che venne impiegato per lo più come centrocampista difensivo, e il che lasciò che lo spagnolo prendesse tutti compiti della trequarti.[30] Il 27 giugno il Toronto conquistò la Canadian Championship 2017 sconfiggendo i rivali del Montréal Impact in finale per 3-2.[31] Il 30 settembre 2017 Bradley ha ottenuto il suo primo MLS Supporters' Shield con una vittoria casalinga per 4-2 contro i New York Red Bulls, conquistando inoltre la vetta della classifica con il maggior numero di punti.[32] Il 9 dicembre 2017, Bradley ha dato un contributo fondamentale per la conquista della prima MLS Cup nella storia del club battendo i Seattle Sounders per 2-0, completando anche il treble nazionale.[33]

Il 18 aprile dell'anno seguente il Toronto si interfaccerà con il Guadalajara nella finale di andata della CONCACAF Champions League 2018, venendo però battuti con il risultato di 2-1. Nella gara di ritorno disputata il 25 aprile i canadesi riusciranno a mandare la gara ai tiri di rigore dopo esser riusciti ad uscire dai tempi supplementari mantenendo il risultato fermo sul 2-1. Nonostante ciò, il Toronto dovrà arrendersi ai messicani dopò un errore cruciale dal dischetto effettuato proprio del difensore statunitense.[34] Il 10 novembre 2019 ha totalizzato la sua 200esima presenza con la maglia del Toronto, disputando la finale della MLS Cup 2019 persa per 3-1 contro i Seattle Sounders.[35]

Poco dopo l'inizio del 2020, il giocatore ha subito un intervento chirurgico alla caviglia e quindi avrebbe dovuto saltare gran parte della stagione.[36] Tuttavia, a causa della pandemia di COVID-19, ha saltato solamente due gare tornando in buone condizioni giusto per l'avvio dell'MLS is Back Tournament. Concluse l'annata 2020 totalizzando solamente nove presenze in campionato.

Nel 2022 ha messo a segno una doppietta nella gara vinta per 4-0 contro il Charlotte FC, nella quale hanno debuttato i due nuovi acquisti Federico Bernardeschi e Lorenzo Insigne, ed entrambi hanno contribuito alla doppietta di Bradley. Questa prestazione gli è valsa il premio di miglior giocatore della settimana.[37]

Il 17 ottobre 2023, il difensore statunitense annuncia il ritiro dal calcio giocato dopo nove stagioni e quattro campionati vinti con la maglia del Toronto.[38][39] Il 25 ottobre seguente annuncia che si sarebbe aggregato al padre Bob sulla panchina dello Stabæk nel ruolo di assistente tecnico.[40]

Nazionale modifica

 
Bradley con la nazionale statunitense nel 2013

Nel maggio 2006 viene portato al campo di allenamento di Cary, North Carolina, per allenarsi per la prima volta con la nazionale maggiore. Anche se non farà parte della squadra per la fase finale del campionato del mondo 2006 in Germania, viene convocato per tre amichevoli preparatorie al torneo, debuttando il 26 maggio contro il Venezuela, entrando a partita in corso.

Alla fine del 2006 il padre di Michael, Bob, viene ingaggiato come allenatore della nazionale e il giocatore diventa un punto fermo nel centrocampo statunitense sotto la gestione paterna, giocando la prima partita da titolare il 28 marzo 2007, in un'amichevole contro il Guatemala. Si conferma titolare alla CONCACAF Gold Cup 2007 dove aiuta la nazionale a vincere il titolo, nonostante la sua espulsione nella semifinale contro il Canada. Segna il primo gol con la nazionale maggiore il 17 ottobre 2007, all'87', in un'amichevole a Basilea contro la Svizzera che la sua squadra vince proprio grazie alla sua rete.

Dopo queste prestazioni, viene scelto come "U.S. Soccer's Young Athlete of the Year 2007".[41] Durante la prova della nazionale alla Confederations Cup 2009, segna il secondo gol contro l'Egitto al 63', ma non potrà giocare la finale in quanto espulso dall'arbitro Jorge Larrionda:[42] i dissidi con Larrionda proseguono dopo la partita e ciò gli costa un'ulteriore squalifica di 3 partite da scontare durante la CONCACAF Gold Cup 2009.[43]

Bradley viene convocato per il campionato del mondo 2010 in Sudafrica: titolare della squadra statunitense, va a segno nella seconda partita contro la Slovenia, siglando la rete del pareggio.[44] Nell'estate 2015, poco prima della Gold Cup 2015, diventa ufficialmente capitano della nazionale succedendo a Clint Dempsey. L'anno seguente viene convocato per la Copa América Centenario negli Stati Uniti d'America.[45]

Statistiche modifica

Presenze e reti nei club modifica

Statistiche aggiornate al 9 giugno 2023.

Stagione Squadra Campionato Coppe nazionali Coppe continentali Altre coppe Totale
Comp Pres Reti Comp Pres Reti Comp Pres Reti Comp Pres Reti Pres Reti
2005   MetroStars MLS 30+2[46] 1+0[46] USOC 0 0 - - - - - - 32 1
gen.-giu. 2006   Heerenveen ED 1+4[46] 0+0[46] CO 0 0 CU 0 0 - - - 5 0
2006-2007 ED 21+2[46] 0+0[46] CO 1 0 CU 4 0 - - - 28 0
2007-2008 ED 33+3[46] 15+0[46] CO 2 2 CU 2 2 - - - 40 19
Totale Heerenveen 55+9 15 3 2 6 2 - - 73 19
2008-2009   Borussia M'gladbach BL 28 5 CG 0 0 - - - - - - 28 5
2009-2010 BL 29 2 CG 2 0 - - - - - - 31 2
2010-gen. 2011 BL 19 3 CG 3 1 - - - - - - 22 4
Totale Borussia M'gladbach 76 10 5 1 - - - - 81 11
gen.-giu. 2011   Aston Villa PL 3 0 FACup+CdL 1+0 0 UEL - - - - - 4 0
2011-2012   Chievo A 35 1 CI 1 0 - - - - - 36 1
2012-2013   Roma A 30 1 CI 5 0 - - - - - - 35 1
2013-gen. 2014 A 11 1 CI 0 0 - - - - - - 11 1
Totale Roma 41 2 5 0 - - - - 46 2
2014   Toronto FC MLS 25 2 CC 2 1 - - - - 27 3
2015 MLS 25+1[46] 5+0[46] CC 2 0 - - - - 28 5
2016 MLS 24+6[46] 1+1[46] CC 0 0 - - - - 30 2
2017 MLS 30+5[46] 0+0[46] CC 3 0 - - - - 38 0
2018 MLS 32 0 CC 2 0 CCL 8 0 CpC 1 0 43 0
2019 MLS 27+4[46] 3+0[46] CC 2 0 CCL 2 0 - - 35 3
2020 MLS 9+1[46] 0+0[46] CC 1 0 - - MisB 4 0 15 0
2021 MLS 32 1 CC 3 0 CCL 4 0 - - 39 1
2022 MLS 34 3 CC 3 0 - - - - 37 3
2023 MLS 7 1 CC 0 0 - - - - 7 1
Totale Toronto FC 245+17 16+1 18 1 14 0 5 0 299 18
Totale carriera 511 46 33 4 20 2 5 0 569 52

Cronologia presenze e reti in nazionale modifica

Cronologia completa delle presenze e delle reti in nazionale ― Stati Uniti
Data Città In casa Risultato Ospiti Competizione Reti Note
26-5-2006 Cleveland Stati Uniti   2 – 0   Venezuela Amichevole -   89’
28-5-2006 East Hartford Stati Uniti   1 – 0   Lettonia Amichevole -   83’
25-3-2007 Tampa Stati Uniti   3 – 1   Ecuador Amichevole -   46’
28-3-2007 Frisco Stati Uniti   0 – 0   Guatemala Amichevole -
2-6-2007 San Jose Stati Uniti   4 – 1   Cina Amichevole -
7-6-2007 Carson Stati Uniti   1 – 0   Guatemala Gold Cup 2007 - 1º turno -
9-6-2007 Carson Stati Uniti   2 – 0   Trinidad e Tobago Gold Cup 2007 - 1º turno -   65’
12-6-2007 Foxborough Stati Uniti   4 – 0   El Salvador Gold Cup 2007 - 1º turno -   64’
16-6-2007 Foxborough Stati Uniti   2 – 1   Panama Gold Cup 2007 - Quarti di finale -
21-6-2007 Chicago Canada   1 – 2   Stati Uniti Gold Cup 2007 - Semifinale -
22-8-2007 Göteborg Svezia   1 – 0   Stati Uniti Amichevole -
9-9-2007 Chicago Stati Uniti   2 – 4   Brasile Amichevole -
17-10-2007 Basilea Svizzera   0 – 1   Stati Uniti Amichevole 1
17-11-2007 Johannesburg Sudafrica   0 – 1   Stati Uniti Amichevole -
6-2-2008 Houston Stati Uniti   2 – 2   Messico Amichevole -   63’
26-3-2008 Cracovia Polonia   0 – 3   Stati Uniti Amichevole -
28-3-2008 Londra Inghilterra   2 – 0   Stati Uniti Amichevole -
4-6-2008 Santander Spagna   1 – 0   Stati Uniti Amichevole -
8-6-2008 East Rutherford Stati Uniti   0 – 0   Argentina Amichevole -   46’
15-6-2008 Carson Stati Uniti   8 – 0   Barbados Qual. Mondiali 2010 1
22-6-2008 Bridgetown Barbados   0 – 1   Stati Uniti Qual. Mondiali 2010 -
20-8-2008 Città del Guatemala Guatemala   0 – 1   Stati Uniti Qual. Mondiali 2010 -
6-9-2008 L'Avana Cuba   0 – 1   Stati Uniti Qual. Mondiali 2010 -
10-9-2008 Bridgeview Stati Uniti   3 – 0   Trinidad e Tobago Qual. Mondiali 2010 1   67’
11-10-2008 Washington Stati Uniti   6 – 1   Cuba Qual. Mondiali 2010 -
11-2-2009 Columbus Stati Uniti   2 – 0   Messico Qual. Mondiali 2010 2
28-3-2009 San Salvador El Salvador   2 – 2   Stati Uniti Qual. Mondiali 2010 -   90+5’
1-4-2009 Nashville Stati Uniti   3 – 0   Trinidad e Tobago Qual. Mondiali 2010 -
3-6-2009 San José Costa Rica   3 – 1   Stati Uniti Qual. Mondiali 2010 -
15-6-2009 Pretoria Stati Uniti   1 – 3   Italia Conf. Cup 2009 - 1º turno -
18-6-2009 Pretoria Stati Uniti   0 – 3   Brasile Conf. Cup 2009 - 1º turno -
21-6-2009 Rustenburg Egitto   0 – 3   Stati Uniti Conf. Cup 2009 - 1º turno 1
24-6-2009 Bloemfontein Spagna   0 – 2   Stati Uniti Conf. Cup 2009 - Semifinale -
12-8-2009 Città del Messico Messico   2 – 1   Stati Uniti Qual. Mondiali 2010 -
5-9-2009 Sandy Stati Uniti   2 – 1   El Salvador Qual. Mondiali 2010 -
9-9-2009 Port of Spain Trinidad e Tobago   0 – 1   Stati Uniti Qual. Mondiali 2010 -
10-10-2009 San Pedro Sula Honduras   2 – 3   Stati Uniti Qual. Mondiali 2010 -
14-10-2009 Washington Stati Uniti   2 – 2   Costa Rica Qual. Mondiali 2010 1
14-11-2009 Bratislava Slovacchia   1 – 0   Stati Uniti Amichevole -
18-11-2009 Aarhus Danimarca   3 – 1   Stati Uniti Amichevole -   61’
3-3-2010 Amsterdam Paesi Bassi   2 – 1   Stati Uniti Amichevole -
29-5-2010 Filadelfia Stati Uniti   2 – 1   Turchia Amichevole -
5-6-2010 Roodepoort Stati Uniti   3 – 1   Australia Amichevole -
12-6-2010 Rustenburg Inghilterra   1 – 1   Stati Uniti Mondiali 2010 - 1º turno -
18-6-2010 Johannesburg Slovenia   2 – 2   Stati Uniti Mondiali 2010 - 1º turno 1
23-6-2010 Pretoria Stati Uniti   1 – 0   Algeria Mondiali 2010 - 1º turno -
26-6-2010 Rustenburg Stati Uniti   1 – 2 dts   Ghana Mondiali 2010 - Ottavi di finale -
10-8-2010 East Rutherford Stati Uniti   0 – 2   Brasile Amichevole -
9-10-2010 Chicago Stati Uniti   2 – 2   Polonia Amichevole -
12-10-2010 Chester Stati Uniti   0 – 0   Colombia Amichevole -
26-3-2011 East Rutherford Stati Uniti   1 – 1   Argentina Amichevole -
29-3-2011 Nashville Stati Uniti   0 – 1   Paraguay Amichevole -
4-6-2011 Foxborough Stati Uniti   0 – 4   Spagna Amichevole -   46’
7-6-2011 Detroit Stati Uniti   2 – 0   Canada Gold Cup 2011 - 1º turno -
11-6-2011 Tampa Stati Uniti   1 – 2   Panama Gold Cup 2011 - 1º turno -
14-6-2011 Kansas City Stati Uniti   1 – 0   Guadalupa Gold Cup 2011 - 1º turno -   85’
19-6-2011 Washington Stati Uniti   2 – 0   Giamaica Gold Cup 2011 - Quarti di finale -
22-6-2011 Houston Stati Uniti   1 – 0   Panama Gold Cup 2011 - Semifinale -
25-6-2011 Pasadena Stati Uniti   2 – 4   Messico Gold Cup 2011 - Finale 1
10-8-2011 Filadelfia Stati Uniti   1 – 1   Messico Amichevole -   72’
8-10-2011 Miami Gardens Stati Uniti   1 – 0   Honduras Amichevole -   65’
11-10-2011 Harrison Stati Uniti   0 – 1   Ecuador Amichevole -   46’
15-11-2011 Lubiana Slovenia   2 – 3   Stati Uniti Amichevole -   90+4’
29-2-2012 Genova Italia   0 – 1   Stati Uniti Amichevole -
26-5-2012 Jacksonville Stati Uniti   5 – 1   Scozia Amichevole 1
30-5-2012 East Rutherford Stati Uniti   1 – 4   Brasile Amichevole -
3-6-2012 Toronto FC Canada   0 – 0   Stati Uniti Amichevole -
8-6-2012 Tampa Stati Uniti   3 – 1   Antigua e Barbuda Qual. Mondiali 2014 -
12-6-2012 Città del Guatemala Guatemala   1 – 1   Stati Uniti Qual. Mondiali 2014 -
12-10-2012 St. John's Antigua e Barbuda   1 – 2   Stati Uniti Qual. Mondiali 2014 -
16-10-2012 Kansas City Stati Uniti   3 – 1   Guatemala Qual. Mondiali 2014 -
14-11-2012 Krasnodar Russia   2 – 2   Stati Uniti Amichevole 1
6-2-2013 San Pedro Sula Honduras   2 – 1   Stati Uniti Qual. Mondiali 2014 -
22-3-2013 Commerce City Stati Uniti   1 – 0   Costa Rica Qual. Mondiali 2014 -
26-3-2013 Città del Messico Messico   0 – 0   Stati Uniti Qual. Mondiali 2014 -
2-6-2013 Washington Stati Uniti   4 – 3   Germania Amichevole -
7-6-2013 Kingston Giamaica   1 – 2   Stati Uniti Qual. Mondiali 2014 -
11-6-2013 Seattle Stati Uniti   2 – 0   Panama Qual. Mondiali 2014 -
18-6-2013 Sandy Stati Uniti   1 – 0   Honduras Qual. Mondiali 2014 -
14-8-2013 Sarajevo Bosnia ed Erzegovina   3 – 4   Stati Uniti Amichevole -
15-11-2013 Glasgow Scozia   0 – 0   Stati Uniti Amichevole -
19-11-2013 Vienna Austria   1 – 0   Stati Uniti Amichevole -
2-4-2014 Glendale Stati Uniti   2 – 2   Messico Amichevole 1
27-5-2014 San Francisco Stati Uniti   2 – 0   Azerbaigian Amichevole -
1-6-2014 Harrison Stati Uniti   2 – 1   Turchia Amichevole -
7-6-2014 Jacksonville Stati Uniti   2 – 1   Nigeria Amichevole -
16-6-2014 Natal Ghana   1 – 2   Stati Uniti Mondiali 2014 - 1º turno -
22-6-2014 Manaus Stati Uniti   2 – 2   Portogallo Mondiali 2014 - 1º turno -
26-6-2014 Recife Stati Uniti   0 – 1   Germania Mondiali 2014 - 1º turno -
1-7-2014 Salvador Belgio   2 – 1 dts   Stati Uniti Mondiali 2014 - Ottavi di finale -
14-10-2014 Boca Raton Stati Uniti   1 – 1   Honduras Amichevole -   75’
28-1-2015 Rancagua Cile   3 – 2   Stati Uniti Amichevole -
8-2-2015 Carson Stati Uniti   2 – 0   Panama Amichevole 1
25-3-2015 Aarhus Danimarca   3 – 2   Stati Uniti Amichevole - cap.
31-3-2015 Zurigo Svizzera   1 – 1   Stati Uniti Amichevole - cap.
15-4-2015 San Antonio Stati Uniti   2 – 0   Messico Amichevole - cap.
5-6-2015 Amsterdam Paesi Bassi   3 – 4   Stati Uniti Amichevole - cap.
10-6-2015 Colonia Germania   1 – 2   Stati Uniti Amichevole - cap.
3-7-2015 Nashville Stati Uniti   4 – 0   Guatemala Amichevole - cap.
7-7-2015 Frisco Stati Uniti   2 – 1   Honduras Gold Cup 2015 - 1º turno - cap.
10-7-2015 Foxborough Stati Uniti   1 – 0   Haiti Gold Cup 2015 - 1º turno - cap.
13-7-2015 Kansas City Stati Uniti   1 – 1   Panama Gold Cup 2015 - 1º turno 1 cap.
18-7-2015 Baltimora Stati Uniti   6 – 0   Cuba Gold Cup 2015 - Quarti di finale - cap.
22-7-2015 Atlanta Stati Uniti   1 – 2   Giamaica Gold Cup 2015 - Semifinale 1 cap.
25-7-2015 Filadelfia Stati Uniti   1 – 1 dts
(2 - 3 dtr)
  Panama Gold Cup 2015 - Finale 3º posto - cap.
8-9-2015 Foxborough Stati Uniti   1 – 4   Brasile Amichevole - cap.   79’
10-10-2015 Pasadena Stati Uniti   2 – 3 dts   Messico QConf.Cup 2017 - cap.   87’
13-11-2015 Saint Louis Stati Uniti   6 – 1   Saint Vincent e Grenadine Qual. Mondiali 2018 - cap.
17-11-2015 Port of Spain Trinidad e Tobago   0 – 0   Stati Uniti Qual. Mondiali 2018 - cap.
31-1-2016 Carson Stati Uniti   3 – 2   Islanda Amichevole - cap.
5-2-2016 Carson Stati Uniti   1 – 0   Canada Amichevole - cap.
25-3-2016 Città del Guatemala Guatemala   2 – 0   Stati Uniti Qual. Mondiali 2018 - cap.   83’
29-3-2016 Columbus Stati Uniti   4 – 0   Guatemala Qual. Mondiali 2018 - cap.   72’
25-5-2016 Frisco Stati Uniti   1 – 0   Ecuador Amichevole - cap.
28-5-2016 Kansas City Stati Uniti   4 – 0   Bolivia Amichevole - cap.   73’
3-6-2016 Santa Clara Stati Uniti   0 – 2   Colombia Coppa America Centenario - 1º turno - cap.
7-6-2016 Chicago Stati Uniti   4 – 0   Costa Rica Coppa America Centenario - 1º turno - cap.
11-6-2016 Filadelfia Stati Uniti   1 – 0   Paraguay Coppa America Centenario - 1º turno - cap.   59’
16-6-2016 Seattle Stati Uniti   2 – 1   Ecuador Coppa America Centenario - Quarti di finale - cap.
21-6-2016 Houston Stati Uniti   0 – 4   Argentina Coppa America Centenario - Semifinale - cap.
25-6-2016 Glendale Stati Uniti   0 – 1   Colombia Coppa America Centenario - Finale 3º posto - cap.   79’
7-9-2016 Jacksonville Stati Uniti   4 – 0   Trinidad e Tobago Qual. Mondiali 2018 - cap.
7-10-2016 L'Avana Cuba   0 – 2   Stati Uniti Amichevole - cap.
11-10-2016 Washington Stati Uniti   1 – 1   Nuova Zelanda Amichevole - cap.
12-11-2016 Columbus Stati Uniti   1 – 2   Messico Qual. Mondiali 2018 - cap.
16-11-2016 San José Costa Rica   4 – 0   Stati Uniti Qual. Mondiali 2018 - cap.   54’
29-1-2017 San Diego Stati Uniti   0 – 0   Serbia Amichevole - cap.
4-2-2017 Chattanooga Stati Uniti   1 – 0   Giamaica Amichevole -   62’
25-3-2017 San José Stati Uniti   6 – 0   Honduras Qual. Mondiali 2018 1 cap.
29-3-2017 Panama Panama   1 – 1   Stati Uniti Qual. Mondiali 2018 - cap.
3-6-2017 Sandy Stati Uniti   1 – 1   Venezuela Amichevole - cap.
8-6-2017 Commerce City Stati Uniti   2 – 0   Trinidad e Tobago Qual. Mondiali 2018 - cap.
11-6-2017 Città del Messico Messico   1 – 1   Stati Uniti Qual. Mondiali 2018 1 cap.
19-7-2017 Filadelfia Stati Uniti   2 – 0   El Salvador Gold Cup 2017 - Quarti di finale - cap.
22-7-2017 East Rutherford Costa Rica   0 – 2   Stati Uniti Gold Cup 2017 - Semifinale - cap.
26-7-2017 San Jose Stati Uniti   2 – 1   Giamaica Gold Cup 2017 - Finale - cap.
1-9-2017 Harrison Stati Uniti   0 – 2   Costa Rica Qual. Mondiali 2018 - cap.
5-9-2017 San Pedro Sula Honduras   1 – 1   Stati Uniti Qual. Mondiali 2018 - cap.
6-10-2017 Orlando Stati Uniti   4 – 0   Panama Qual. Mondiali 2018 - cap.
10-10-2017 Couva Trinidad e Tobago   2 – 1   Stati Uniti Qual. Mondiali 2018 - cap.
12-10-2018 Tampa Stati Uniti   2 – 4   Colombia Amichevole - cap.
17-10-2018 East Hartford Stati Uniti   1 – 1   Perù Amichevole -   78’
28-1-2019 Phoenix Stati Uniti   3 – 0   Panama Amichevole - cap.   84’
22-3-2019 Orlando Stati Uniti   1 – 0   Ecuador Amichevole -   59’
27-3-2019 Houston Stati Uniti   1 – 1   Cile Amichevole -
19-6-2019 Saint Paul Stati Uniti   4 – 0   Guyana Gold Cup 2019 - 1º turno - cap.   62’
23-6-2019 Cleveland Stati Uniti   6 – 0   Trinidad e Tobago Gold Cup 2019 - 1º turno -
30-6-2019 Filadelfia Stati Uniti   1 – 0   Curaçao Gold Cup 2019 - Quarti di finale - cap.
3-7-2019 Nashville Giamaica   1 – 3   Stati Uniti Gold Cup 2019 - Semifinale - cap.
7-7-2019 Chicago Messico   1 – 0   Stati Uniti Gold Cup 2019 - Finale -
16-10-2019 Toronto Canada   2 – 0   Stati Uniti CONCACAF Nations League 2019-2020 - 2º turno -
Totale Presenze (3º posto) 151 Reti (9º posto) 17

Palmarès modifica

Club modifica

Toronto FC: 2016, 2017, 2018, 2020
Toronto FC: 2017
Toronto FC: 2017

Nazionale modifica

Stati Uniti 2007, Stati Uniti 2017

Individuale modifica

Miglior giovane: 2007
Miglior atleta: 2015
2020

Note modifica

  1. ^ (EN) Michael Bradley, su mlssoccer.com. URL consultato il 24 febbraio 2021.
  2. ^ 32 (1) se si comprendono le presenze e le reti nei play-off.
  3. ^ 64 (15) se si comprendono le presenze e le reti nei play-off.
  4. ^ 262 (17) se si comprendono le presenze e le reti nei play-off.
  5. ^ (EN) Luke O'Brien, America's Most Important Soccer Player Conquers The Old World, in Deadspin, 13 agosto 2013. URL consultato il 4 dicembre 2022.
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  7. ^ (EN) The Canadian Press, Father vs. son as LAFC visit Toronto FC in Bradley Bowl, TSN, 19 agosto 2018. URL consultato il 4 dicembre 2022.
  8. ^ Juventus: da Lalas e Bradley, i fratelli maggiori di McKennie, su repubblica.it, 27 agosto 2020. URL consultato il 6 dicembre 2020.
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  19. ^ Catania guastafeste di Zeman, ma la Roma rimonta: 2-2, su gazzetta.it, 26 agosto 2012.
  20. ^ Lamela-Bradley, la Roma risorge: l'Atalanta spreca e poi soccombe, su gazzetta.it, 7 ottobre 2012.
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  44. ^ Bradley salva il papà Usa, pari in rimonta, su repubblica.it. URL consultato il 24 maggio 2020.
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  46. ^ a b c d e f g h i j k l m n o p q r Regular season+Play-off.

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