Nazionale di calcio del Belgio

rappresentativa nazionale maschile di calcio del Belgio

La nazionale di calcio del Belgio (Belgisch voetbalelftal in olandese, équipe de Belgique de football in francese), i cui calciatori sono conosciuti con il soprannome di Diavoli Rossi per via del colore delle maglie, è la rappresentativa calcistica del Belgio ed è posta sotto l'egida della Federazione calcistica belga.

Bandiera del Belgio Belgio
Uniformi di gara
Manica sinistra
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Manica destra
Pantaloncini
Pantaloncini
Calzettoni
Calzettoni
Casa
Manica sinistra
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Manica destra
Pantaloncini
Pantaloncini
Calzettoni
Calzettoni
Trasferta
Sport Calcio
Federazione URBSFA/KBVB[N 1]
francese: Union Royale Belge des Sociétés de Football Association
olandese: Koninklijke Belgische Voetbalbond
Confederazione UEFA
Codice FIFA BEL
Soprannome De Rode Duivels
Les Diables Rouges
Die Roten Teufel
(i Diavoli rossi)
Selezionatore Bandiera della Germania Domenico Tedesco
Record presenze Jan Vertonghen (154)
Capocannoniere Romelu Lukaku (83)
Ranking FIFA (30 novembre 2023)[1]
Sponsor tecnico Adidas
Esordio internazionale
Bandiera del Belgio Belgio 3 - 3 Francia Bandiera della Francia
Uccle, Belgio; 1º maggio 1904
Migliore vittoria
Bandiera del Belgio Belgio 9 - 0 Zambia Bandiera dello Zambia
Bruxelles, Belgio; 4 giugno 1994
Bandiera del Belgio Belgio 10 - 1 San Marino
Bruxelles, Belgio; 28 febbraio 2001
Bandiera del Belgio Belgio 9 - 0 Gibilterra Bandiera di Gibilterra
Bruxelles, Belgio; 31 agosto 2017
Bandiera del Belgio Belgio 9 - 0 San Marino Bandiera di San Marino
Bruxelles, Belgio; 10 ottobre 2019
Peggiore sconfitta
Bandiera dell'Inghilterra Inghilterra dilettanti 11 - 2 Belgio Bandiera del Belgio
Londra, Regno Unito; 17 aprile 1909
Campionato del mondo
Partecipazioni 14 (esordio: 1930)
Miglior risultato Bronzo Terzo posto nel 2018
Campionato d'Europa
Partecipazioni 6 (esordio: 1972)
Miglior risultato Argento Secondo posto nel 1980
Torneo Olimpico
Partecipazioni 3[N 2] (esordio: 1920)
Miglior risultato Oro Oro nel 1920
UEFA Nations League
Partecipazioni 2 (esordio: 2018-2019)
Miglior risultato 4º posto nella Lega A 2020-2021

Ha partecipato a quattordici edizioni del campionato mondiale, ottenendo come migliore risultato il terzo posto a Russia 2018, e sei edizioni del campionato europeo, ottenendo come miglior risultato la finale persa contro la Germania a Italia 1980; ha inoltre vinto il torneo olimpico nell'edizione casalinga del 1920.

Nella classifica mondiale della FIFA, istituita nell'agosto del 1993, il miglior posizionamento del Belgio è il 1º posto, ottenuto in due diverse occasioni (da novembre 2015 a marzo 2016 e da settembre 2018 a marzo 2022), mentre il peggiore è il 66º posto dell'aprile 2009; attualmente occupa il 4º posto della graduatoria.[1]

Storia modifica

1895-1920: gli esordi modifica

  Lo stesso argomento in dettaglio: Incontri ufficiali della nazionale di calcio del Belgio.
 
La nazionale belga nel 1905

Il Belgio fu uno dei primi paesi europei in cui si diffuse la pratica del calcio. Nel 1895 fu fondata in Belgio l'unione nazionale di atletica, l'UBSSA (Union Belge des Sociétés de Sports Athlétiques), antesignana della federazione calcistica del Belgio. L'UBSSA organizzò il primo campionato nazionale nel 1896.

L'esordio ufficiale del Belgio avvenne in occasione del Trofeo Évence Coppée il 1º maggio 1904, quando allo Stadio Vivier d'Oie di Uccle, di fronte a 1.500 spettatori, pareggiò per 3-3 contro la Francia[2]. Venti giorni più tardi le federazioni calcistiche di Francia e Belgio si unirono ad altre cinque federazioni nazionali per costituire la FIFA[3]. All'epoca la nazionale belga era composta da calciatori dei sei o sette club principali del campionato belga[4].

Dal 1905 il Belgio disputò contro i Paesi Bassi due partite all'anno, una delle quali solitamente ad Anversa e una a Rotterdam. Fino al 1925 la sfida, valevole per la Coppa belga-olandese, era nota come "il derby dei Paesi Bassi".

Dopo un match del 1905 un giornalista olandese scrisse che tre giocatori belgi avevano "lavorato come diavoli"[5]. Un anno più tardi il giornalista Pierre Walckiers soprannominò i componenti della nazionale belga diavoli rossi, ispirandosi al colore delle magliette e alle tre vittorie consecutive ottenute nel corso dell'anno: 5-0 contro la Francia, 5-0 contro i Paesi Bassi e 3-2 ancora contro i Paesi Bassi. Nella sua cronaca di quest'ultima partita, pubblicata sulla rivista dell'UBSSA, La Vie Sportive, Walckiers definì i giocatori les petits diables rouges ("i piccoli diavoli rossi")[6].

Nel 1910 l'ex calciatore scozzese William Maxwell fu nominato allenatore del Belgio. Sotto la sua gestione esordì in nazionale Alphonse Six, uno dei più grandi calciatori belgi del periodo precedente alla prima guerra mondiale, considerato tra gli attaccanti più talentuosi d'Europa. Dal 1912 l'UBSSA passò a governare solo il calcio in Belgio e fu ridenominata UBSFA (Union Belge des Sociétés de Football-Association). Nel 1920 ricevette il titolo di "Unione reale" in occasione del suo 25º anno di esistenza, divenendo così Reale associazione calcistica del Belgio[7].

Durante la prima guerra mondiale l'attività calcistica fu in larga parte sospesa: non si disputarono partite ufficiali dal 1915 al 1918[8]. Durante la guerra la nazionale giocò solo partite amichevoli non riconosciute contro la Francia[9]. In guerra perirono tre calciatori della nazionale belga.

1920-1930: l'alloro olimpico e i primi mondiali modifica

 
La nazionale belga campione al torneo olimpico di Anversa 1920

Nel 1920, alle Olimpiadi di Anversa, il Belgio vinse la medaglia d'oro[2]. La finale contro la Cecoslovacchia non giunse a termine, poiché i cecoslovacchi (sul parziale di 2-0 per gli avversari) abbandonarono il campo per protesta contro la conduzione arbitrale a due minuti dal termine del primo tempo.[2] Sebbene il torneo sia stato riconosciuto dalla FIFA come un "mondiale di calcio per dilettanti", la federazione belga - a differenza di quella uruguaiana - non considera la vittoria alla stregua della conquista di una Coppa del mondo e non espone alcuna stella sulle proprie divise ufficiali.[2]

Mantenendo per i suoi calciatori lo stato di dilettanti, la nazionale belga accusò un evidente divario con le rivali e non colse risultati di rilievo: malgrado i dignitosi risultati nelle tre Olimpiadi degli anni venti (quattro vittorie in sette partite), le partecipazioni ai mondiali del 1930, 1934, 1938 e 1954 videro la squadra sempre eliminata al primo turno e sempre sconfitta in ogni partita.[2]. Tra i calciatori belgi più forti degli anni venti e trenta figura Raymond "Ray" Braine, che si aggiudicò otto titoli con i club e divenne quattro volte capocannoniere del campionato belga e del campionato cecoslovacco.

1944-1960: dal secondo dopoguerra agli anni '60 modifica

A causa dello scoppio della seconda guerra mondiale, la nazionale belga cessò le proprie attività per un quadriennio. Solo nel 1944 contro la Francia disputò una partita, mentre il tradizionale derby con i Paesi Bassi si continuò a disputare varie volte, anche se queste partite non sono conteggiate dalla FIFA[10][11].

Tra i calciatori belgi più rappresentativi degli anni quaranta e cinquanta figurano Henri "Rik" Coppens, Joseph "Jef" Mermans e Léopold "Pol" Anoul, oltre al centrale difensivo Louis Carré.

Negli anni cinquanta e sessanta il Belgio si qualificò per una sola volta per un torneo internazionale, il campionato del mondo 1954 in Svizzera. Il giorno prima dell'inizio del mondiale la RBFA cofondò la UEFA con la federazione calcistica francese e la federazione calcistica italiana[12]. Secondo il giornalista Henry Guldemont alcuni dei suoi colleghi svizzeri consideravano il Belgio del 1954 "la favorita per il titolo mondiale" dopo un promettente 4-4 all'esordio contro l'Inghilterra[13]. Ciononostante nella seconda e ultima partita del girone contro l'Italia i belgi furono sconfitti per 4-1 ed eliminati.

Nelle eliminatorie per il campionato del mondo 1958 il Belgio, secondo nel proprio girone di qualificazione, fu selezionato per lo spareggio contro Israele, ma si rifiutò di disputare la partita[14].

In questi anni il Belgio ottenne due prestigiose vittorie in casa contro squadre laureatesi campioni del mondo, per 2-0 contro la Germania Ovest nel 1954 e per 5-1 contro il Brasile nel 1963[15]. Nel 1956 la squadra belga sconfisse per 5-4 anche la "grande" Ungheria[15]. Questi risultati fecero guadagnare alla squadra belga il soprannome di "campione del mondo delle amichevoli"[16].

Negli anni '60 l'introduzione del semiprofessionismo parve dare qualità al calcio belga, ma al campionato del mondo 1970 si registrò un'altra disfatta ai gironi.[17][18] Subito dopo, la federazione introdusse il professionismo a pieno titolo.[2]

1972-1986: fortune alterne modifica

 
Jan Ceulemans in azione con la maglia dei Diavoli Rossi, inseguito dal tedesco Förster durante la finale del campionato d'Europa 1980.

All'Europeo 1972 i diavoli rossi vinsero il proprio raggruppamento di qualificazione, per poi battere l'Italia nei quarti: gli azzurri, che detenevano il titolo europeo ed erano vice-campioni mondiali, furono battuti per 2-1 a Bruxelles dopo aver pareggiato senza gol a Milano.[19] I belgi persero contro la Germania Ovest in semifinale (1-2), ma vinsero poi contro l'Ungheria (1-0) conquistando il terzo posto.

Viene ricordata con amarezza l'eliminazione nel gruppo 3 di qualificazione al campionato del mondo 1974. Il Belgio si presentò all'ultima gara del girone a pari punti con i Paesi Bassi e dovette incontrare proprio gli Oranje nella sfida decisiva a Rotterdam del 18 novembre 1973. Negli ultimi minuti dell'incontro l'arbitro Pavel Kazakov annullò un gol al Belgio per un fuorigioco inesistente,[20] l'incontro finì 0-0 e per la miglior differenza reti si qualificarono gli olandesi,[21] che si sarebbero rivelati la grande rivelazione del torneo finendo secondi dietro ai padroni di casa della Germania Ovest.

La rassegna continentale del 1980 vide un ulteriore miglioramento, con la squadra che nel primo turno superò rivali più quotate: l'Inghilterra (pareggio per 1-1), la Spagna (battuta 2-1) e l'Italia (0-0) che venne sopravanzata per il maggior numero di gol segnati (3 a 1). In finale, venne sconfitta ancora dai tedeschi ottenendo comunque l'argento.[22]

 
Il Belgio finalista continentale nel 1980

Al campionato del mondo 1982 il Belgio esordì battendo i campioni dell'Argentina, replicandosi poi contro El Salvador e Ungheria vincendo il girone.[23] Venne però fermato al secondo turno, perdendo con la Polonia e l'Unione Sovietica.[24]

L'Europeo 1984 fu invece deludente, con la sconfitta per 5-0 ad opera della Francia che causò l'eliminazione ai gironi.[25] L'accesso al campionato del mondo 1986 fu conquistato battendo i Paesi Bassi allo spareggio, con la regola dei gol in trasferta: vinta l'andata in casa per 1-0[26], al ritorno i belgi persero 2-1 qualificandosi per la rete segnata a Rotterdam.[27] Nella fase finale, il gruppo fu superato risultando una delle migliori terze.[28] La parte a eliminazione diretta vide i diavoli sconfiggere prima l'Unione Sovietica (4-3[29]) e poi la Spagna, messa k.o. ai rigori.[30] In semifinale, una doppietta di Maradona sbarrò la strada della finalissima[31]: la Francia si impose per 4-2 nella gara di consolazione, lasciando al Belgio la quarta piazza.[32]

1990-2002: il declino modifica

Quattro anni dopo, in Italia, la formazione si arrese negli ottavi all'Inghilterra: un gol di Platt (ad un minuto dai rigori) spezzò le speranze dei tifosi, che avevano già assistito alla traversa colpita da Ceulemans ed al palo centrato da Scifo.[33] Anche a USA '94 la squadra raggiunse il medesimo turno, battuta stavolta dalla Germania.[34]

Il campionato del mondo del 1998 riservò un'eliminazione al primo turno, con 3 pareggi in altrettante gare (0-0 contro Paesi Bassi[35], 2-2 contro il Messico[36] e 1-1 contro la Corea del Sud) e la mera consolazione dell'essere rimasti imbattuti.[37] Nell'agosto 1999, dopo una sconfitta interna (3-4) contro la Finlandia, il ct Georges Leekens, il cui posto era sempre più a rischio a causa di frizioni con alcuni giocatori quali Vincenzo Scifo, viene esonerato. Gli subentrò Robert Waseige.

Il campionato d'Europa del 2000 fu giocato in casa, con l'organizzazione congiunta assieme agli olandesi e il grande entusiasmo del pubblico, alimentato dalle convincenti prestazioni della squadra in preparazione al torneo. L'esordio nel torneo coincise con la vittoria (2-1) contro la Svezia, poi arrivò una sconfitta (2-0) contro l'Italia. Nell'ultima e decisiva partita, contro la Turchia, i belgi concessero un gol sul finire della prima frazione di gioco, su evidente errore del portiere Filip De Wilde, per poi subire nella ripresa il secondo gol. Pertanto neanche in questo caso la formazione superò i gironi, prima nazionale di un paese ospitante l'europeo a incappare nell'eliminazione al primo turno.[38]

Il Belgio fu poi impegnato nelle eliminatorie del campionato del mondo 2002, in cui fece registrare, nella terza partita, la seconda vittoria più larga della propria storia (10-1 contro San Marino). Il primo posto sfuggì all'ultima giornata, a causa della sconfitta di misura (1-0) sul campo della Croazia, ma la seconda piazza nel girone valse l'approdo agli spareggi, dove i diavoli rossi ebbero la meglio sulla Rep. Ceca, imponendosi sia in casa sia in trasferta con il medesimo punteggio di 1-0. Al mondiale nippo-coreano pareggiarono contro Giappone (2-2) e Tunisia (1-1)[39][40], per poi qualificarsi agli ottavi grazie alla vittoria (3-2) contro la Russia.[41] Il Brasile batté quindi per 2-0 la squadra belga, che si era visto ingiustamente annullare un gol regolare del capitano Wilmots.[42]

Ebbe così inizio un periodo fallimentare per i belgi, che nel decennio successivo non presero parte ad alcuna manifestazione.[43] I frequenti avvicendamenti alla guida, inoltre[44][45], portarono lo stesso Wilmots a sedersi sulla panchina dei diavoli nel 2012.[46]

2014-2022: gli anni d'oro dei Diavoli Rossi modifica

 
Una formazione del Belgio al campionato del mondo 2018, chiuso dai Diavoli Rossi al terzo posto.

Allenato dal suo ex capitano, il Belgio si qualificò al campionato del mondo del 2014 con 8 vittorie e 2 pareggi in 10 partite.[47] Il sorteggio della fase finale, che la squadra tornò a disputare dopo 12 anni, propose coincidenze con l'ultima partecipazione: i belgi capitarono nello stesso gruppo di Russia e Corea del Sud, con una formazione nordafricana a completare il quadro (l'Algeria, "sostituta" della vicina Tunisia).[48] Accolto come possibile «outsider»[49][50], il Belgio esordì con un 2-1 contro le Volpi[51]: le successive vittorie, entrambe per 1-0, contro i russi e gli asiatici valsero il primato a punteggio pieno.[51][52][53] Agli ottavi di finale si registrò la quarta affermazione consecutiva, ai danni degli Stati Uniti[54]; la corsa terminò nei quarti, dove l'Argentina vinse con una rete di Higuaín.[55]

Una rosa di buona qualità, capace di abbinare giovani come Lukaku, Hazard, De Bruyne e Courtois ad elementi più esperti quali Nainggolan e Mertens, e i positivi risultati conseguiti permisero - nel novembre 2015 - al Belgio di occupare, a sorpresa, il primo posto del ranking FIFA.[56][57] Le aspettative furono però tradite all'europeo del 2016, in cui la squadra debuttò perdendo con l'Italia.[58] Dopo aver sconfitto l'Irlanda e la Svezia[59], il Belgio si qualificò per il turno successivo insieme all'Italia, che, a pari punti con i belgi, superò il turno come prima in graduatoria per l'esito favorevole dello scontro diretto.[60] L'undici di Wilmots batté l'Ungheria per 4-0 agli ottavi[61], ma cadde a sorpresa contro il Galles ai quarti.[62] L'eliminazione suscitò polemiche[63], portando all'esonero di Wilmots.[64][65] Al suo posto fu chiamato lo spagnolo Roberto Martínez[66]. Sotto la sua guida i diavoli rossi risultarono la prima formazione europea a qualificarsi per il mondiale 2018.[67]

 
Axel Witsel e Dries Mertens con il bronzo mondiale conquistato nel 2018

Anche in quest'edizione della rassegna iridata il Belgio vinse a punteggio pieno il proprio girone: sconfisse per 3-0 Panama[68], per 5-2 la Tunisia[69] e per 1-0 l'Inghilterra, qualificandosi come primo classificato nel girone (secondi gli inglesi).[70] Agli ottavi di finale si rese protagonista di una rimonta sul Giappone, vincendo per 3-2 dopo essere stato in svantaggio di due reti[71]; ai quarti toccò al favorito Brasile arrendersi contro i belgi per 2-1.[72] I diavoli rossi capitolarono quindi contro la Francia in semifinale (1-0)[73], ma un'ulteriore affermazione a scapito degli inglesi (2-0) nella finale di consolazione vale uno storico terzo posto.[74] Fu così migliorato il quarto centrato nel 1986[75][76], battendo peraltro il record di marcatori: in 7 partite, sono infatti 10 i calciatori andati a segno.[77]

Grazie all'ottima partenza nel girone di Lega A UEFA Nations League 2018-2019 (vittoria per 0-3 in casa dell'Islanda), nel settembre 2018 il Belgio si issò nuovamente, dopo quasi tre anni, al primo posto della classifica mondiale della FIFA, in coabitazione con la Francia. Per la prima volta due nazionali occuparono contemporaneamente la vetta della classifica[78]. Il successo per 2-1 in casa contro la Svizzera nella seconda giornata di Nations League consentì ai belgi di staccare i francesi di un punto, divenendo a ottobre 2018 il nuovo leader solitario del ranking FIFA[79]. La qualificazione alla final four del torneo svanì tuttavia a novembre: non bastò il successo per 2-0 in casa contro l'Islanda, perché nella gara conclusiva, a Lucerna, la Svizzera si impose per 5-2, soffiando ai belgi il primo posto nel raggruppamento di UEFA Nations League.

Il Belgio fu la prima nazionale a qualificarsi al campionato d'Europa 2020, centrando l'obiettivo già alla settima giornata, grazie al 9-0 in casa contro San Marino (eguagliata per la terza volta la vittoria più larga nella storia dei diavoli rossi). Chiuse poi il girone con 10 vittorie in altrettante partite, settima europea a compiere tale impresa, facendo registrare il maggior numero di gol segnati (40) e il minor numero di gol subiti (3) tra tutti i gironi eliminatori. Nella fase finale, disputata nel 2021, la selezione belga vinse le tre partite del girone, contro Russia (3-0), Danimarca (2-1) e Finlandia (2-0), chiudendo al primo posto il raggruppamento. Agli ottavi di finale ebbe ragione dei campioni d'Europa in carica del Portogallo, battendoli per 1-0, per poi essere eliminata ai quarti di finale dall'Italia (1-2).

I diavoli rossi si qualificarono con autorevolezza alla final four della UEFA Nations League 2020-2021, cogliendo cinque vittorie e subendo una sola sconfitta nel girone, risultati che valsero alla compagine di Martínez il primo posto, a cinque punti di distanza da Danimarca e Inghilterra. Nella semifinale del torneo, i belgi, pur chiudendo il primo tempo in vantaggio di due reti, persero per 2-3 contro la Francia, venendo eliminati,[80] per poi uscire sconfitti per 2-1 nella finale per il terzo posto a Torino contro l'Italia.[81] Un mese dopo la bruciante eliminazione con la Francia, il commissario tecnico Roberto Martínez condusse i suoi alla qualificazione al campionato del mondo 2022, in cui il Belgio vinse il proprio girone da imbattuto. La successiva UEFA Nations League 2022-2023 vide, invece, i belgi chiudere il proprio girone di Lega A al secondo posto, avendo perso l'ultimo decisivo incontro con i Paesi Bassi, qualificatasi alla final four della competizione a scapito dei diavoli rossi.

Il sorteggio della fase finale del campionato mondiale 2022 riservò al Belgio un girone comprendente la Croazia vice-campione del mondo in carica, il Marocco e il Canada.[82] Vinta la partita contro i canadesi,[83] la squadra fu sconfitta per 2-0 dagli africani;[84] costretto a vincere per ottenere l'accesso agli ottavi di finale, il Belgio non riuscì a sbloccare il risultato nella terza partita della fase a gironi contro la Croazia, venendo così eliminato dalla rassegna al primo turno.[85][86] Dopo la delusione l'allenatore Martínez lascia la squadra[87].

Colori e simboli modifica

La nazionale belga ha giocato per gran parte della sua storia con una classica divisa composta da maglia rossa (che le ha valso il soprannome di Diavoli Rossi) con inserti gialli e neri, pantaloncini neri e calzettoni gialli o rossi e neri, fortemente ispirati alla bandiera del Belgio. A partire dagli anni 80 però si è scelta una combinazione cromatica differente con una tenuta completamente rossa decorata con motivi stilistici giallo-neri, dalle semplici righe a disegni più elaborati (rombi, onde ecc.)

La seconda divisa oscilla fra divise bianche arricchite dei colori della bandiera nazionale, combinazione più tradizionale, ad altre nere. Il simbolo che recano in petto i calciatori è lo stesso della federazione, uno scudo col tricolore belga con altri dettagli. Prima del 1982, la nazionale belga usò uno scudetto nero con un leone rampante.

Negli anni 70, sotto la guida di Raymond Goethals, la nazionale belga indossò la divisa bianca di trasferta come prima divisa per milgiorare la visibilità della squadra nelle partite notturne, il che valse temporaneamente alla nazionale il soprannome di Diavoli Bianchi[88].

Divise storiche modifica

1900-1901
Casa Trasferta
Nessun fornitore
Mondiali 1930
Casa Trasferta
Nessun fornitore
Mondiali 1934
Casa Trasferta
Nessun fornitore
Mondiali 1938
Casa Trasferta
Nessun fornitore


Mondiali 1954
Casa Trasferta
Nessun fornitore
Mondiali 1970
Casa Trasferta
Umbro
Europei 1972
Casa Trasferta
Umbro
Europei 1980
Casa Trasferta
adidas


Mondiali 1982
Casa Trasferta
Admiral
Europei 1984
Casa Trasferta
adidas
Mondiali 1986
Casa Trasferta
adidas
Mondiali 1990
Casa Trasferta
adidas


Mondiali 1994
Casa Trasferta
Diadora
Mondiali 1998
Casa Trasferta
Diadora
Europei 2000
Casa Trasferta
Nike
Mondiali 2002
Casa Trasferta
Nike


2004-2006
Casa Trasferta
Nike
2010
Casa Trasferta
BURRDA
2011-2012
Casa Trasferta
BURRDA
2012-2013
Casa Trasferta
BURRDA


Mondiali 2014
Casa Trasferta
BURRDA
2014-2015
Casa Trasferta
adidas
Europei 2016
Casa Trasferta
adidas
Mondiali 2018
Casa Trasferta
adidas


Euro 2020
Casa Trasferta
adidas
Mondiali 2022
Casa Trasferta
adidas

Confronti con le altre nazionali modifica

Questi sono i saldi del Belgio nei confronti delle nazionali con cui sono stati disputati almeno 10 incontri.

Saldo positivo modifica

Nazionale Giocate Vinte Pareggiate Perse Reti Fatte Reti Subite Differenza Ultima vittoria Ultimo pari Ultima sconfitta
  Francia 75 30 19 26 162 131 +31 7 giugno 2015 15 novembre 2011 7 ottobre 2021
  Svizzera 26 12 6 8 49 37 +12 19 ottobre 1988 11 ottobre 1989 9 novembre 1983
  Polonia 21 8 6 7 27 27 -6 14 giugno 2022 21 agosto 2002 17 novembre 2007
  Lussemburgo 18 14 3 1 57 11 +46 1º marzo 2006 19 novembre 2008 13 maggio 1945
  Portogallo 17 6 6 5 22 19 +2 27 giugno 2021 23 febbraio 2000 2 giugno 2007
  Scozia 15 8 3 4 26 21 +5 5 settembre 2001 24 marzo 2001 14 ottobre 1987
  Irlanda 14 5 5 4 28 20 +8 18 giugno 2016 29 ottobre 1997 25 maggio 1966
  Svezia 13 6 2 5 20 30 -10 10 giugno 2000 21 febbraio 1990 4 ottobre 1961
  Ungheria 13 9 2 2 31 16 +15 26 giugno 2016 6 giugno 1984 23 novembre 1958

Saldo neutro modifica

Nazionale Giocate Vinte Pareggiate Perse Reti Fatte Reti Subite Differenza Ultima vittoria Ultimo pari Ultima sconfitta
  Bulgaria 14 6 2 6 23 20 +3 19 maggio 2010 7 giugno 2003 7 settembre 2002
  Galles 13 5 3 5 17 20 +3 7 settembre 2012 16 novembre 2014 1º luglio 2016
  Romania 12 5 2 5 18 12 +3 11 novembre 2011 14 novembre 2012 14 novembre 2012
  Turchia 11 3 5 3 18 17 +1 10 ottobre 2009 3 giugno 2011 7 settembre 2010

Saldo negativo modifica

Nazionale Giocate Vinte Pareggiate Perse Reti Fatte Reti Subite Differenza Ultima vittoria Ultimo pari Ultima sconfitta
  Paesi Bassi 129 41 31 57 220 281 -60 15 agosto 2012 16 ottobre 2018 25 settembre 2022
  Inghilterra 26 4 6 16 33 74 -41 15 novembre 2020 26 marzo 2024 11 ottobre 2020
  Germania 25 4 1 20 26 58 -32 26 settembre 1954 22 settembre 1982 11 ottobre 2011
  Italia 24 4 4 16 26 47 -21 13 novembre 2015 29 maggio 1996 10 ottobre 2021
  Spagna 22 5 6 11 22 44 -22 15 giugno 1980 29 marzo 1995 5 settembre 2009
  Austria 14 2 3 9 18 41 -23 25 marzo 2011 12 ottobre 2010 22 marzo 1978
  Danimarca 13 4 3 6 21 23 -2 23 agosto 1989 3 giugno 2000 6 settembre 1995
  Jugoslavia 11 4 2 5 15 17 -2 27 maggio 1989 29 maggio 1938 19 maggio 1986
  Finlandia 10 3 3 4 19 18 +1 9 ottobre 1968 9 febbraio 2011 11 agosto 2010

NB: La partita viene indicata come un pareggio quando finisce ai tiri di rigore.

Palmarès modifica

Anversa 1920

Partecipazioni ai tornei internazionali modifica

Campionato del mondo
Edizione Risultato
1930 Primo turno
1934 Ottavi di finale
1938 Ottavi di finale
1950 Ritirato[89]
1954 Primo turno
1958 Non qualificata
1962 Non qualificata
1966 Non qualificata
1970 Primo turno
1974 Non qualificata
1978 Non qualificata
1982 Secondo turno
1986 Quarto posto
1990 Ottavi di finale
1994 Ottavi di finale
1998 Primo turno
2002 Ottavi di finale
2006 Non qualificata
2010 Non qualificata
2014 Quarti di finale
2018 Terzo posto  
2022 Primo turno
Campionato europeo
Edizione Risultato
1960 Non partecipante
1964 Non qualificata
1968 Non qualificata
1972 Terzo posto  
1976 Non qualificata
1980 Secondo posto  
1984 Primo turno
1988 Non qualificata
1992 Non qualificata
1996 Non qualificata
2000 Primo turno
2004 Non qualificata
2008 Non qualificata
2012 Non qualificata
2016 Quarti di finale
2020 Quarti di finale
Giochi olimpici[90]
Edizione Risultato
1908 Non partecipante
1912 Non partecipante
1920 Oro  
1924 Ottavi di finale
1928 Quarti di finale
1936 Non partecipante
1948 Non partecipante
Confederations Cup
Edizione Risultato
1992 Non invitata
1995 Non invitata
1997 Non qualificata
1999 Non qualificata
2001 Non qualificata
2003 Non qualificata
2005 Non qualificata
2009 Non qualificata
2013 Non qualificata
2017 Non qualificata


Legenda: Grassetto: Risultato migliore, Corsivo: Mancate partecipazioni


Statistiche dettagliate sui tornei internazionali modifica

Mondiali modifica

Anno Luogo Piazzamento V N P Gol
1930   Uruguay Primo turno 0 0 2 0:4
1934   Italia Ottavi di finale 0 0 1 2:5
1938   Francia Ottavi di finale 0 0 1 1:3
1950   Brasile Ritirato[89] - - - -
1954   Svizzera Primo turno 0 1 1 5:8
1958   Svezia Non qualificata - - - -
1962   Cile Non qualificata - - - -
1966   Inghilterra Non qualificata - - - -
1970   Messico Primo turno 1 0 2 4:5
1974   Germania Ovest Non qualificata - - - -
1978   Argentina Non qualificata - - - -
1982   Spagna Secondo turno 2 1 2 3:5
1986   Messico Quarto posto 2 2 3 12:15
1990   Italia Ottavi di finale 2 0 2 6:4
1994   Stati Uniti Ottavi di finale 2 0 2 4:4
1998   Francia Primo turno 0 3 0 3:3
2002   Corea del Sud /   Giappone Ottavi di finale 1 2 1 6:7
2006   Germania Non qualificata - - - -
2010   Sudafrica Non qualificata - - - -
2014   Brasile Quarti di finale 4 0 1 6:3
2018   Russia Terzo posto   6 0 1 16:6
2022   Qatar Primo turno 1 1 1 1:2

Europei modifica

Anno Luogo Piazzamento V N P Gol
1960   Francia Non partecipante - - - -
1964   Spagna Non qualificata - - - -
1968   Italia Non qualificata - - - -
1972   Belgio Terzo posto   1 0 1 3:3
1976   Jugoslavia Non qualificata - - - -
1980   Italia Secondo posto   1 2 1 4:4
1984   Francia Primo turno 1 0 2 4:8
1988   Germania Ovest Non qualificata - - - -
1992   Svezia Non qualificata - - - -
1996   Inghilterra Non qualificata - - - -
2000   Belgio /   Paesi Bassi Primo turno 1 0 2 2:5
2004   Portogallo Non qualificata - - - -
2008   Austria /   Svizzera Non qualificata - - - -
2012   Polonia /   Ucraina Non qualificata - - - -
2016   Francia Quarti di finale 3 0 2 9:5
2020[91]   Europa Quarti di finale 4 0 1 9:3
2024   Germania Qualificata 0 0 0 0:0

Nations League modifica

Anno Luogo Piazzamento V N P Gol
2018-2019   Portogallo 5° in Lega A 3 0 1 9:6
2020-2021   Italia Quarto posto 5 0 3 19:11
2022-2023   Paesi Bassi 7° in Lega A 3 1 2 11:8

Giochi olimpici modifica

Anno Luogo Piazzamento V N P Gol
1908 Londra Non partecipante - - - -
1912 Stoccolma Non partecipante - - - -
1920 Anversa Oro   3 0 0 8:1
1924 Parigi Ottavi di finale 0 0 1 1:8
1928 Amsterdam Quarti di finale 1 0 1 8:9
1936 Berlino Non partecipante - - - -
1948 Londra Non partecipante - - - -

Tutte le rose modifica

Mondiali modifica

Coppa del Mondo FIFA 1930
Badjou, P De Bie, D De Deken, D Hoydonckx, D Nouwens, C Braine, C Chantraine, C De Clercq, C Hellemans, A Adams, A Delbeke, A Diddens, A Moeschal, A Saeys, A Versyp, A Voorhoof, CT: Goetinck
Coppa del Mondo FIFA 1934
Badjou, P Vandeweyer, D Joacim, D Pappaert, D Smellinckx, C Bourgeois, C Claessens, C Hellemans, C Peeraer, C Putmans, C Simons, C Van Ingelgem, C Welkenhuysen, A Brichaut, A Capelle, A Devries, A Grimmonprez, A Heremans, A Lamoot, A Ledent, A Versyp, A Voorhoof, CT: Goetinck
Coppa del Mondo FIFA 1938
Badjou, P Braet, P Vandeweyer, D Gommers, D Paverick, D Petit, D Seys, D Smellinckx, C Dalem, C De Winter, C Henry, C Stijnen, C Van Alphen, A Braine, A Buyle, A Capelle, A Ceuleers, A Fievez, A Isemborghs, A Nelis, A Vanden Wouwer, A Voorhoof, CT: Butler
Coppa del Mondo FIFA 1954
Gernaey, 2 Dries, 3 Van Brandt, 4 Huysmans, 5 Carré, 6 Mees, 7 Vliers, 8 Houf, 9 Coppens, 10 Anoul, 11 Mermans, 12 Geerts, 13 Dirickx, 14 Van Kerckhoven, 15 H. Van den Bosch, 16 P. Van den Bosch, 17 Ausloos, 18 Van der Linden, 19 Backaert, 20 Maertens, 21 Van Steen, 22 Van Hoyweghen, CT: Livingstone
Coppa del Mondo FIFA 1970
Piot, 2 Heylens, 3 Thissen, 4 Dewalque, 5 Jeck, 6 Dockx, 7 Semmeling, 8 Van Moer, 9 Devrindt, 10 Van Himst, 11 Puis, 12 Trappeniers, 13 Beurlet, 14 Martens, 15 Vandendaele, 16 Polleunis, 17 Verheyen, 18 Lambert, 19 Carteus, 20 Peeters, 21 Janssens, 22 Duquesne, CT: Goethals
Coppa del Mondo FIFA 1982
Pfaff, 2 Gerets, 3 L. Millecamps, 4 Meeuws, 5 Renquin, 6 Vercauteren, 7 Vandereycken, 8 Van Moer, 9 Vandenbergh, 10 Coeck, 11 Ceulemans, 12 Custers, 13 Van der Elst, 14 Baecke, 15 De Schrijver, 16 Plessers, 17 Verheyen, 18 Mommens, 19 M. Millecamps, 20 Vandersmissen, 21 Czerniatynski, 22 Munaron, CT: Thys
Coppa del Mondo FIFA 1986
Pfaff, 2 Gerets, 3 F. Van der Elst, 4 De Wolf, 5 Renquin, 6 Vercauteren, 7 Vandereycken, 8 Scifo, 9 Vandenbergh, 10 Desmet, 11 Ceulemans, 12 Munaron, 13 Grün, 14 Cliijsters, 15 L. Van der Elst, 16 Claesen, 17 Mommens, 18 Veyt, 19 Broos, 20 Bodart, 21 Demol, 22 Vervoort, CT: Thys
Coppa del Mondo FIFA 1990
Preud'homme, 2 Gerets, 3 Albert, 4 Clijsters, 5 Versavel, 6 Emmers, 7 Demol, 8 Van der Elst, 9 Degryse, 10 Scifo, 11 Ceulemans, 12 Bodart, 13 Grün, 14 Claesen, 15 De Sart, 16 De Wolf, 17 Plovie, 18 Staelens, 19 Van Der Linden, 20 De Wilde, 21 Wilmots, 22 Vervoort, CT: Thys
Coppa del Mondo FIFA 1994
Preud'homme, 2 Medved, 3 Borkelmans, 4 Albert, 5 Smidts, 6 Staelens, 7 Van der Elst, 8 Nilis, 9 Degryse, 10 Scifo, 11 Czerniatynski, 12 De Wilde, 13 Grün, 14 De Wolf, 15 Emmers, 16 Boffin, 17 Weber, 18 Wilmots, 19 Van Meir, 20 Verlinden, 21 Van Der Heyden, 22 Renier, CT: Van Himst
Coppa del Mondo FIFA 1998
De Wilde, 2 Crasson, 3 Staelens, 4 Vidović, 5 Borkelmans, 6 Van der Elst, 7 Wilmots, 8 Oliveira, 9 M. Mpenza, 10 Nilis, 11 Van Kerckhoven, 12 Vande Walle, 13 Verlinden, 14 Scifo, 15 Clement, 16 De Boeck, 17 Verstraeten, 18 Verheyen, 19 Van Meir, 20 É. Mpenza, 21 Boffin, 22 Deflandre, CT: Leekens
Coppa del Mondo FIFA 2002
De Vlieger, 2 Deflandre, 3 De Boeck, 4 Van Meir, 5 Van Kerckhoven, 6 Simons, 7 Wilmots, 8 Goor, 9 Sonck, 10 Walem, 11 Verheyen, 12 Van Der Heyden, 13 Vandendriessche, 14 Vermant, 15 Peeters, 16 Van Buyten, 17 Englebert, 18 Vanderhaeghe, 19 Thijs, 20 Strupar, 21 Boffin, 22 Mpenza, 23 Herpoel, CT: Waseige
Coppa del Mondo FIFA 2014
Courtois, 2 Alderweireld, 3 Vermaelen, 4 Kompany, 5 Vertonghen, 6 Witsel, 7 De Bruyne, 8 Fellaini, 9 Lukaku, 10 Hazard, 11 Mirallas, 12 Mignolet, 13 Bossut, 14 Mertens, 15 Van Buyten, 16 Defour, 17 Origi, 18 Lombaerts, 19 Dembélé, 20 Januzaj, 21 Vanden Borre, 22 Chadli, 23 Ciman, CT: Wilmots
Coppa del Mondo FIFA 2018
Courtois, 2 Alderweireld, 3 Vermaelen, 4 Kompany, 5 Vertonghen, 6 Witsel, 7 De Bruyne, 8 Fellaini, 9 Lukaku, 10 E. Hazard, 11 Carrasco, 12 Mignolet, 13 Casteels, 14 Mertens, 15 Meunier, 16 T. Hazard, 17 Tielemans, 18 Januzaj, 19 Dembélé, 20 Boyata, 21 Batshuayi, 22 Chadli, 23 Dendoncker, CT: Martínez
Coppa del Mondo FIFA 2022
Courtois, 2 Alderweireld, 3 Theate, 4 Faes, 5 Vertonghen, 6 Witsel, 7 De Bruyne, 8 Tielemans, 9 Lukaku, 10 E. Hazard, 11 Carrasco, 12 Mignolet, 13 Casteels, 14 Mertens, 15 Meunier, 16 T. Hazard, 17 Trossard, 18 Onana, 19 Dendoncker, 20 Vanaken, 21 Castagne, 22 De Ketelaere, 23 Batshuayi, 24 Openda, 25 Doku, 26 Debast, CT: Martínez

Europei modifica

Campionato d'Europa UEFA 1972
Piot, P Sanders, D Dockx, D Dolmans, D Heylens, D Martens, D Thissen, D Van Binst, C Semmeling, C Thio, C Vandendaele, C Verheyen, A Janssens, A Lambert, A Polleunis, A Teugels, A Van Himst, CT: Goethals
Campionato d’Europa UEFA 1980
Custers, 2 Gerets, 3 L. Millecamps, 4 Meeuws, 5 Renquin, 6 Cools, 7 Vandereycken, 8 Van Moer, 9 Van der Elst, 10 Vandenbergh, 11 Ceulemans, 12 Pfaff, 13 M. Martens, 14 Plessers, 15 Verheyen, 16 M. Millecamps, 17 Mommens, 18 Dardenne, 19 Wellens, 20 Preud’homme, 21 Heyligen, 22 R. Martens, CT: Thys
Campionato d'Europa UEFA 1984
Pfaff, 2 Grün, 3 Lambrichts, 4 Clijsters, 5 De Wolf, 6 Vercauteren, 7 Vandereycken, 8 Claesen, 9 Vandenbergh, 10 Coeck, 11 Ceulemans, 12 Munaron, 13 Baecke, 14 De Greef, 15 Verheyen, 16 Scifo, 17 Voordeckers, 18 Czerniatynski, 19 Mommens, 20 De Coninck, CT: Thys
Campionato d'Europa UEFA 2000
De Wilde, 2 Deflandre, 3 Valgaeren, 4 Staelens, 5 Clement, 6 Vanderhaeghe, 7 Wilmots, 8 Goor, 9 É. Mpenza, 10 Strupar, 11 Verheyen, 12 De Vlieger, 13 Herpoel, 14 Walem, 15 Peeters, 16 Nilis, 17 Léonard, 18 Van Kerckhoven, 19 Van Meir, 20 De Bilde, 21 M. Mpenza, 22 Hendrikx, CT: Waseige
Campionato d'Europa UEFA 2016
Courtois, 2 Alderweireld, 3 Vermaelen, 4 Nainggolan, 5 Vertonghen, 6 Witsel, 7 De Bruyne, 8 Fellaini, 9 R. Lukaku, 10 Hazard, 11 Carrasco, 12 Mignolet, 13 Gillet, 14 Mertens, 15 Denayer, 16 Meunier, 17 Origi, 18 Kabasele, 19 Dembélé, 20 Benteke, 21 J. Lukaku, 22 Batshuayi, 23 Ciman, CT: Wilmots
Campionato d'Europa UEFA 2020
Courtois, 2 Alderweireld, 3 Vermaelen, 4 Boyata, 5 Vertonghen, 6 Witsel, 7 De Bruyne, 8 Tielemans, 9 Lukaku, 10 E. Hazard, 11 Carrasco, 12 Mignolet (Kaminski), 13 Sels, 14 Mertens, 15 Meunier, 16 T. Hazard, 17 Vanaken, 18 Denayer, 19 Dendoncker, 20 Benteke, 21 Castagne, 22 Chadli, 23 Batshuayi, 24 Trossard, 25 Doku, 26 Praet, CT: Martínez

Nations League modifica

Fase finale UEFA Nations League 2020-2021
Courtois, 2 Alderweireld, 3 Denayer, 4 Boyata, 5 Vertonghen, 6 Witsel, 7 De Bruyne, 8 Tielemans, 9 Lukaku, 10 Hazard, 11 Carrasco, 12 Mignolet, 13 Casteels, 14 Lukebakio, 15 Foket, 16 Theate, 17 Vanaken, 18 De Ketelaere, 19 Dendoncker, 20 Trossard, 21 Castagne, 22 Saelemaekers, 23 Batshuayi, CT: Martínez

Giochi olimpici modifica

Calcio ai Giochi Olimpici Estivi 1920
De Bie, P Vandermeiren, D De Groof, D Swartenbroeks, D Verbeeck, C Bastin, C Cnudde, C Fierens, C Hanse, C Musch, C Pelsmaeker, A Balyu, A Bragard, A Coppée, A Dogaer, A Hebdin, A Larnoe, A Michel, A Nisot, A Thys, A Van Hege, A Wertz, CT: Maxwell
Calcio ai Giochi Olimpici Estivi 1924
De Bie, P Paty, D Demol, D Lorphèvre, D Swartenbroeks, D Verbeeck, C Fierens, C Hanse, C Musch, C Pelsmaeker, C Schelstraete, C Vanhalme, A Bastin, A Coppée, A De Spae, A Gillis, A Grimmonprez, A Henderickx, A Houet, A Larnoe, A Thys, A Van Hege, CT: Maxwell
Calcio ai Giochi Olimpici Estivi 1928
Caudron, P De Bie, D De Deken, D Ditzler, D Hoydonckx, D Lavigne, D Ruyssevelt, D Van Averbeke, C Bierna, C Boesman, C P. Braine, C De Spae, C Devos, C Hellemans, C Moeschal, C Vanhalme, A R. Braine, A De Coninck, A Diddens, A Verhulst, A Versyp, A Voorhoof, CT: Löwenfelt

NOTA: per le informazioni sulle rose successive al 1948 consultare la pagina della Nazionale olimpica.

Rosa attuale modifica

Lista dei giocatori convocati per la gara amichevoli contro Irlanda e Inghilterra del 23 e 26 marzo 2024.[92]

Statistiche aggiornate al termine della seconda gara.

N. Pos. Giocatore Data nascita (età) Pres. Reti Squadra
P Koen Casteels 25 giugno 1992 (31 anni) 8 0
P Matz Sels 26 febbraio 1992 (32 anni) 8 0
P Thomas Kaminski 23 ottobre 1992 (31 anni) 1 0
P Arnaud Bodart 11 marzo 1998 (26 anni) 0 0
D Jan Vertonghen 24 aprile 1987 (37 anni) 154 10
D Thomas Meunier 12 settembre 1991 (32 anni) 64 8
D Timothy Castagne 5 dicembre 1995 (26 anni) 41 2
D Arthur Theate 25 maggio 2000 (23 anni) 15 0
D Wout Faes 3 aprile 1998 (26 anni) 13 0
D Zeno Debast 24 ottobre 2003 (20 anni) 6 0
D Koni De Winter 12 giugno 2002 (21 anni) 1 0
C Youri Tielemans 7 maggio 1997 (26 anni) 67 7
C Orel Mangala 18 marzo 1998 (26 anni) 13 0
C Amadou Onana 16 agosto 2001 (22 anni) 11 0
C Aster Vranckx 4 ottobre 2002 (21 anni) 6 0
C Olivier Deman 6 aprile 2000 (24 anni) 3 0
C Arthur Vermeeren 7 febbraio 2005 (19 anni) 3 0
A Romelu Lukaku 13 maggio 1993 (30 anni) 114 83
A Michy Batshuayi 2 ottobre 1993 (30 anni) 55 27
A Leandro Trossard 4 dicembre 1994 (29 anni) 32 7
A Charles De Ketelaere 10 marzo 2001 (23 anni) 14 2
A Jérémy Doku 27 maggio 2002 (21 anni) 20 2
A Loïs Openda 16 febbraio 2000 (24 anni) 16 2
A Dodi Lukebakio 24 settembre 1997 (26 anni) 14 2
A Johan Bakayoko 20 aprile 2003 (21 anni) 10 1

Record individuali modifica

Statistiche aggiornate al 26 marzo 2024.[93]

I calciatori in grassetto sono ancora in attività con la maglia della nazionale.

Record presenze modifica

Pos. Giocatore Presenze Reti Periodo
1 Jan Vertonghen 154 10 2007-
2 Axel Witsel 130 12 2008-2022
3 Toby Alderweireld 127 4 2009-2022
4 Eden Hazard 126 33 2008-2022
5 Romelu Lukaku 114 83 2010-
6 Dries Mertens 109 21 2011-
7 Thibaut Courtois 102 0 2011-
8 Kevin De Bruyne 99 26 2010-
9 Jan Ceulemans 96 23 1977-1991
10 Timmy Simons 94 6 2001-2016

Record reti modifica

Pos. Giocatore Reti Presenze Periodo
1 Romelu Lukaku 83 114 2010-
2 Eden Hazard 33 126 2008-2022
3 Bernard Voorhoof 30 61 1928-1940
Paul Van Himst 81 1960-1974
5 Marc Wilmots 29 70 1990-2002
6 Michy Batshuayi 27 55 2015-
Joseph Mermans 56 1945-1956
8 Kevin De Bruyne 26 99 2010-
Robert De Veen 23 1906-1913
Raymond Braine 54 1925-1939

Note modifica

Annotazioni
  1. ^ L'acronimo della federazione è URBSFA in francese, mentre l'acronimo in olandese è KBVB.
  2. ^ Valido per le Nazionali che hanno partecipato tra il 1908 e il 1948. A partire dal 1952 si fa riferimento alla nazionale olimpica.
Fonti
  1. ^ a b (EN) Men's Ranking, su fifa.com. URL consultato il 26 ottobre 2023.
  2. ^ a b c d e f Belgio, su treccani.it. URL consultato il 18 marzo 2017.
  3. ^ (EN) History of FIFA - Foundation, su fifa.com, FIFA.com. URL consultato il 15 luglio 2018 (archiviato dall'url originale il 28 marzo 2015).
  4. ^ (NL) GOAAAL! Voetbalvaria, su goaaal.arch.be, RBFA.
  5. ^ (NL) Den wedstrijd om den Rotterdamsch Nieuwsblad-Beker, Rotterdamsch Nieuwsblad, 16 maggio 1905.
  6. ^ (NL) Jurryt van de Vooren, Waar of niet waar: Nederlander verzon de bijnaam 'De Rode Duivels', su sportgeschiedenis.nl, 30 giugno 2014. URL consultato il 15 luglio 2018 (archiviato dall'url originale il 16 aprile 2015).
  7. ^ (FR) Historique de l'URBSFA, su belgianfootball.be, RBFA (archiviato dall'url originale il 25 giugno 2016).
  8. ^ Belgium national football team match results, su eu-football.info.
  9. ^ (NL) Frankrijk–België, De Telegraaf, 21 marzo 1916.
  10. ^ (NL) Holland – België 4–5, in Bataviaasch Nieuwsblad, 13 ottobre 1941.
  11. ^ (NL) Voetbal Nederland-België, Amigoe di Curaçao, 17 gennaio 1944.
  12. ^ Mark Chaplin, The birth of UEFA, su uefa.org, UEFA.com, 5 maggio 2012. URL consultato il 15 luglio 2018 (archiviato dall'url originale il 25 giugno 2016).
  13. ^ Pierre Bilic, de Rode Duivels in het collectieve geheugen, in Sport/Voetbalmagazine, Roeselare, Roularta Media Group NV, 3 ottobre 2013.
  14. ^ (EN) Paul Doyle, The Joy of Six: international football play-offs, su theguardian.com, The Guardian, 13 novembre 2015.
  15. ^ a b Belgium - List of International Matches, su rsssf.com, RSSSF (archiviato dall'url originale il 1º luglio 2016).
  16. ^ RETRO WK 1966: Engeland wint na meest omstreden goal van de eeuw, Duivels stranden in testmatch, su voetbalnieuws.be, 31 maggio 2014 (archiviato dall'url originale il 25 giugno 2016).
  17. ^ Il Belgio sconfigge Salvador con un doppietto di Van Moer, in La Stampa, 4 giugno 1970, p. 20.
  18. ^ Giulio Accatino, La Russia domina per 4 a 1 sul Belgio, in La Stampa, 7 giugno 1970, p. 20.
  19. ^ Attività della Nazionale azzurra, in Almanacco illustrato del Calcio 1973, Modena, Panini Editore, 1972, ISSN 1129-3381 (WC · ACNP).
  20. ^   (NL) Nederlands Instituut voor Beeld en Geluid, Voetbalderby Nederland - België (1973), su YouTube, beeldengeluid.nl, 30 marzo 2009, a 1 min 11 s. URL consultato l'11 ottobre 2017.
  21. ^ (NL) De strafste Nederland-Belgiës op een rij: van de elleboog van Kluivert tot de lel van Albert, su nieuwsblad.be. URL consultato il 9 agosto 2020.
  22. ^ Europei della mediocrità, in La Stampa, 23 giugno 1980, p. 11.
  23. ^ Carlo Coscia, Thys: «Siamo stati i soli a cancellare Maradona», in La Stampa, 24 giugno 1982, p. 25.
  24. ^ Bruno Bernardi, Boniek in forma, Belgio battuto, in La Stampa, 29 giugno 1982, p. 21.
  25. ^ Gianni Brera, Festival di Platini sul tetto d'Europa, in la Repubblica, 17 giugno 1984, p. 26.
  26. ^ L'Inghilterra passa Clamoroso ko rumeno, in la Repubblica, 17 ottobre 1985, p. 17.
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  89. ^ a b Il Belgio avrebbe dovuto disputare un incontro con la Svizzera, ma decise di non giocare la partita e la Svizzera passò il turno.
  90. ^ Come da regolamento FIFA vengono considerate le sole edizioni comprese tra il 1908 ed il 1948 in quanto sono le uniche ad essere state disputate dalle Nazionali maggiori. Per maggiori informazioni si invita a visionare questa pagina.
  91. ^ Originariamente previsto per il 2020, fu posticipato al 2021 in seguito alla pandemia di COVID-19 del 2019-2021
  92. ^ The first list of 2024., su twitter.com.
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