La pasta primavera è un piatto di pasta inventato in Canada o gli Stati Uniti d'America negli anni settanta a base di verdure fresche, burro, panna e formaggio.

Pasta primavera
Origini
Luoghi d'origineBandiera del Canada Canada
Bandiera degli Stati Uniti Stati Uniti
Dettagli
Categoriaprimo piatto
Ingredienti principali
  • pasta
  • verdure
  • burro
  • formaggio
  • panna

Storia modifica

Origini modifica

L'invenzione della pasta primavera è controversa. Stando ad alcuni fonti essa sarebbe stata ideata nel 1975 da Sirio Maccioni, co-proprietario del ristorante Le Cirque di New York e capo cuoco dello Shangri-La Ranch del barone Carlo Amato a Roberts Island, nella Nuova Scozia.[1][2] Alla richiesta del barone e dei suoi ospiti di preparare un piatto di pasta senza pesce o selvaggina, Maccioni avrebbe servito loro della pastasciutta con verdure, burro e formaggio. Successivamente, dopo essere tornato a New York, Maccioni avrebbe riproposto la ricetta nel suo ristorante.[1]

Stando ad altri, la pasta primavera sarebbe invece un'invenzione della moglie di Maccioni Egidiana, che avrebbe preparato un piatto simile usando vari ingredienti che aveva a disposizione durante un viaggio in Nuova Scozia.[3]

L'alimento è stato anche rivendicato dall'artista e cuoco dilettante Edward Giobbi, che avrebbe mostrato a Maccioni e Jean Vergnes (il futuro capo cucina de Le Cirque) un piatto simile che Vergnes avrebbe poi modificato.[4]

L'invenzione della pasta primavera è anche attribuita a una quarta persona, ovvero lo chef Franco Brigandi, il quale ha dichiarato di averlo inventato mentre faceva il maître del ristorante Il Gato Pardo di New York. Brigandi lo avrebbe cucinato per Bob Lape, giornalista di WABC-TV, prima che l'alimento venisse riproposto da altri imitatori.[5][6][7]

Il successo modifica

Inizialmente la pasta primavera è stata il "piatto speciale" de Le Cirque e per questo motivo omessa dal menù. Maccioni afferma che Vergnes e gli altri chef francesi che lavoravano con lui a Le Cirque si sarebbero rifiutati di servire ai clienti la pasta primavera. Pertanto, per soddisfare le esigenze dei clienti, Maccioni si sarebbe messo a cucinare il piatto in un corridoio del locale, facendo arrivare le porzioni da servire ai clienti dal personale di sala e lontano dagli occhi attenti dei cuochi.[5][6][8]

Craig Claiborne e Pierre Franey hanno sostenuto che la combinazione di verdure poco cotte e pasta rende l'alimento «il piatto di cui più si parla a Manhattan» oltre che uno dei piatti più rappresentativi della cucina statunitense degli anni settanta. Nel 1977, i due hanno pubblicato sul New York Times una ricetta della pasta primavera.[5][6][8][9]

Note modifica

  1. ^ a b (EN) Pasta Primascotia anyone?, su cbc.ca. URL consultato il 13 luglio 2023.
  2. ^ (EN) Speaking of Spring, su standard-freeholder.com. URL consultato il 13 luglio 2023 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2014).
  3. ^ (EN) The Lost Italian: Pasta Primavera a favorite dish for season, su inforum.com. URL consultato il 12 luglio 2023.
  4. ^ (EN) Amanda Hesser, The Essential New York Times Cookbook: The Recipes of Record (10th Anniversary Edition), W. W. Norton, 2021, p. [1].
  5. ^ a b c (EN) David Kamp, The United States of Arugula: How We Became a Gourmet Nation, Broadway Books, 2006, pp. 223–225.
  6. ^ a b c (EN) Sherri Liberman, American Food by the Decades, Greenwood, 2011, p. 191.
  7. ^ (EN) The Truth About Pasta Primavera (PDF), su lavocevegas.com. URL consultato il 13 luglio 2023 (archiviato dall'url originale il 29 gennaio 2016).
  8. ^ a b (EN) John F. Mariani, How Italian Food Conquered the World., Palgrave Macmillan, 2011, pp. 206-7.
  9. ^ (EN) What Makes Food Italian? Don't Ask American Chefs, su nytimes.com. URL consultato il 13 luglio 2023.

Voci correlate modifica

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