Agostino de' Mori da Ceno

militare italiano

Agostino de' Mori da Ceno (... – XVI secolo) è stato un militare italiano.

Agostino de' Mori da Ceno
Nobiluomo
Stemma
Stemma
MorteXVI secolo
DinastiaDa Ceno
PadreCristoforo de' Mori da Ceno
FigliAscanio
Agostino de' Mori da Ceno
Dati militari
Paese servito Ducato di Mantova
UnitàCavalleria
GradoCapitano
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Medole, Palazzo Ceni

Biografia modifica

Discendente dalla nobile famiglia Da Ceno, fu figlio di Cristoforo de' Mori da Ceno,[1] dimorante a Birbesi. La famiglia, originaria di Cene,[2] da cui prese il nome, in Val Seriana, si trapiantò a Medole[3] agli inizi del Quattrocento dopo aver perso il feudo originario.

Svolse la sua attività di militare col grado di capitano al servizio del duca di Mantova Federico Gonzaga.[2]

Discendenza modifica

Agostino sposò Barbara Bettoni,[2] dalla quale ebbe un figlio, Ascanio[2] (1533-1591), militare, funzionario, poeta e letterato al servizio del duca Guglielmo Gonzaga. Allevato a Mantova, studiò letteratura a Bologna e intraprese la vita militare, combattendo nelle Guerre turco-veneziane agli ordini di Orazio Gonzaga,[2] marchese di Solferino.

Note modifica

  1. ^ Giovanni Battista Casnighi, Raccolta di memorie e documenti risguardanti i tre paesi di Acquanegra, Barbasso e Medole nel Mantovano, 1860.
  2. ^ a b c d e Daniele Ghirlanda, MORI, Ascanio Pipino de’, su Treccani. Dizionario Biografico degli Italiani. URL consultato il 16 novembre 2021.
  3. ^ Giovan Battista di Crollalanza, Dizionario storico blasonico delle famiglie nobili o notabili italiane estinte e fiorenti, Bologna, 1886, Vol.1.

Bibliografia modifica

  • Bartolomeo Arrighi, Mantova e la sua provincia, Brescia, 1859.ISBN non esistente
  • Francesco Brigoni, Medole attraverso i tempi, Medole, 1978.
  • Massimo Marocchi, Storia di Solferino, Castiglione delle Stiviere, 1994.
  • AA. VV., Corti e dimore del contado mantovano, Firenze, 1969. ISBN non esistente.
  • Sergio Russo, Ascanio de' Mori nella Mantova del XVI secolo. Le armi, la corte, la letteratura, Napoli, Dante & Descartes, 2012.

Voci correlate modifica