Da Ceno (Ceni, Cenni o Mori da Ceno) nobile famiglia mantovana.

Da Ceno
D'argento all'albero di verde, accostato da due teste di moro, affrontate, col capo d'oro, carico di un'aquila di nero, coronata d'oro.[1]
FondatorePietro da Ceno
Data di fondazioneXV secolo

Originaria di Cene,[2] da cui prese il nome, in Val Seriana, si trapiantò a Medole[3] agli inizi del Quattrocento.

Capostipite fu Pietro da Ceno (XV secolo) e Daniele da Ceno, primo della famiglia, venne nobilitato dai Gonzaga,[4] presso la cui corte diversi membri della famiglia assunsero a posti di responsabilità.

Personaggi illustri

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Medole, Palazzo Ceni

Palazzi

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  1. ^ CASTAGNA - PREDARI 1991, pp. 202-205.
  2. ^ a b c Daniele Ghirlanda, MORI, Ascanio Pipino de’, su Treccani. Dizionario Biografico degli Italiani. URL consultato il 16 novembre 2021.
  3. ^ Giovan Battista di Crollalanza, Dizionario storico blasonico delle famiglie nobili o notabili italiane estinte e fiorenti, Bologna, 1886, Vol.1.
  4. ^ AA. VV., Corti e dimore del contado mantovano, Firenze, 1969.
  5. ^ Vittorio Spreti, Enciclopedia storico-nobiliare italiana: famiglie nobili e titolate viventi riconosciute del R. Governo d'Italia, compresi: città, comunità, mense vescovile, abazie, parrocchie ed enti nobili e titolati riconosciuti, Milano, 1929, Vol.2.
  6. ^ Palazzo Ceni., su palazzoceni.it. URL consultato il 24 febbraio 2017 (archiviato dall'url originale il 2 aprile 2015).

Bibliografia

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  • Giovan Battista di Crollalanza, Dizionario storico blasonico delle famiglie nobili o notabili italiane estinte e fiorenti, Bologna, 1886, Vol.1, ISBN non esistente.
  • Mario Castagna - Valerio Predari, Stemmario mantovano, vol. I, Montichiari, Zanetti editore, 1991, "Ceni", pp. 202-205.
  • AA. VV., Corti e dimore del contado mantovano, Firenze, 1969. ISBN non esistente.
  • Vittorio Spreti, Enciclopedia storico-nobiliare italiana: famiglie nobili e titolate viventi riconosciute del R. Governo d'Italia, compresi: città, comunità, mense vescovile, abazie, parrocchie ed enti nobili e titolati riconosciuti, Milano, 1929, Vol.2, ISBN non esistente.
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