Alessandra Giungi

judoka italiana

Alessandra Giungi (Roma, 5 maggio 1966) è un'ex judoka italiana.

Alessandra Giungi
NazionalitàBandiera dell'Italia Italia
Altezza159 cm
Peso52 kg
Judo
Categoria52 kg
SquadraBandiera non conosciuta Judo Club Rosati
Palmarès
Competizione Ori Argenti Bronzi
Mondiali 1 1 1
Europei 2 2 4

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Statistiche aggiornate al 24 giugno 2018

Biografia

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Nata a Roma nel 1966, ha iniziato a praticare judo a 8 anni.[1] Durante la carriera agonistica ha sempre combattuto nella classe di peso dei 52 kg.

Già a 21 anni ha ottenuto i primi successi internazionali, vincendo nel 1987 la medaglia di bronzo sia agli Europei di Parigi sia ai Mondiali di Essen.

Nel 1988 è diventata campionessa europea a Pamplona e ha partecipato alle gare delle Olimpiadi di Seul 1988, dove il judo femminile era solo sport dimostrativo, vincendo la medaglia di bronzo.

L'anno successivo ha vinto un argento Mondiale a Belgrado 1989, perdendo in finale contro la britannica Sharon Rendle.

Nel 1991 è stata bronzo europeo a Praga, ma soprattutto si è laureata campionessa mondiale a Barcellona, prendendosi la rivincita in finale su Sharon Rendle.

A 26 anni ha preso parte di nuovo ai Giochi olimpici, quelli di Barcellona 1992, che stavolta assegnavano medaglie, uscendo ai quarti di finale contro la giapponese Noriko Mizoguchi, poi argento, e perdendo poi la finale per una delle due medaglie di bronzo con la cinese Li Zhongyun. Nello stesso anno ha vinto il 3º bronzo europeo, a Parigi, ottenendo lo stesso risultato nel 1993 ad Atene.

Nel 1994 ha vinto l'argento agli Europei di Danzica, battuta in finale dalla polacca Ewa Larysa Krause. L'anno successivo è ritornata campionessa europea, a Birmingham, battendo nell'ultimo atto la belga Heidi Goossens.

A 30 anni ha vinto l'ultima medaglia internazionale, un argento agli Europei de L'Aia, dove è stata battuta di nuovo dalla rivale Sharon Rendle, e ha partecipato ancora ai Giochi, quelli di Atlanta 1996, uscendo ai sedicesimi del tabellone principale contro la sudcoreana Hyun Sook-hee, poi argento, e ai quarti di finale del ripescaggio con l'argentina Carolina Mariani.

Dopo il ritiro è diventata allenatrice, facendo da tecnico anche a Rosalba Forciniti, bronzo a Londra 2012.[2]

Vita privata

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È zia di Emanuele Bruno anch'egli judoka .

Palmarès

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Campionati mondiali

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Campionati europei

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  1. ^ Il judo è ancora donna, su repubblica.it, 1º agosto 1992. URL consultato il 24 giugno 2018.
  2. ^ Rosalba Forciniti, su londra2012.coni.it. URL consultato il 24 giugno 2018 (archiviato dall'url originale il 24 giugno 2018).

Collegamenti esterni

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